Qual è il compito del giornalista? Informare, ovvio. Quindi un giornalista porta a conoscenza di informazioni un pubblico potenzialmente ignaro. Se parliamo di accadimenti, cosa differenzia un giornalista da un testimone o un osservatore? Dal punto di vista della dinamica dei fatti proprio nulla (anzi nella realtà i giornalisti intervistano i testimoni), ma è nel racconto dell'accaduto, dell'antefatto e delle possibili conseguenze che il giornalista prevale sul testimone, o meglio sul mero racconto del testimone. Ne consegue che il modo con cui si descrive un evento, dispone il lettore ad avere una certa opinione non dell'evento in se, ma del perché o "per come" ciò sia avvenuto.
Figuriamoci ora quando un giornalista non parla di fatti ma esprime una opinione, poniamo su uno strumento musicale. Può accadere quindi di leggere di uno strumento poco costoso, costruito in Cina, con legni masselli economici e laminati, con soluzioni tecniche che potrebbero (non dico possono perché esprimerei un opinione anche io) ovviare a carenze costruttive; ed avere l'impressione di avere davanti la foto del santo graal acustico-musicale.
A questo punto si potrebbe supporre che è il modo con cui si esprime l'opinione a creare il presupposto di cui sopra. Vero, ma non basta. Per far sì che avvenga la magia e il brutto anatroccolo si trasformi in cigno occorre un ingrediente fondamentale e neanche troppo segreto: l'autorevolezza. Non è sufficiente raccontare bene una storia, bisogna essere riconosciuti come "quello che... se lo dice lui..."
Ed è giusto che sia così, perché chi ne sa di più è bene che dica di più. A patto che si sia prima data una risposta alla domanda: ma scrive quello che scrive perché vuole o perché deve? Di solito la risposta si trova nei banner pubblicitari.
p.s. ho avuto una giornata di merda iniziata alle 06.00 e finita da poco. Mi sono collegato a un sito "autorevole" di musica e strumenti (non questo che dio lo benedica sempre, perché se almeno si fanno le marchette, le si fanno bene!!) e ho trovato in prima pagina l'elogio al nulla. Dovevo sfogarmi