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Green Day live e lezioni di punk con Marky Ramone
Green Day live e lezioni di punk con Marky Ramone
di [user #17404] - pubblicato il

Fine settimana all'insegna del punk. Ecco la cronaca del concerto dei Green Day e di una serata passata a parlare di punk con Dj Ringo, Massimo Cotto e Andrea Rock di Virgin Radio assieme a chi il punk l'ha inventato sul serio e lo suona ancora di brutto: Marky Ramone, batterista dei Ramones.
Fine settimana all'insegna del punk. Ecco la cronaca del concerto dei Green Day e di una serata passata a parlare di punk con Dj Ringo, Massimo Cotto e Andrea Rock di Virgin Radio assieme a chi il punk l'ha inventato sul serio e lo suona ancora di brutto: Marky Ramone, batterista dei Ramones.
 
Lo scorso fine settimana Trieste è stata la capitale del punk. La città ha ospitato una delle quattro date del tour italiano dei Green Day, offrendo lo spunto all’Agenzia Turismo del Friuli Venezia Giulia di anticipare il concerto allestendo, il giorno prima, un evento serale interamente dedicato a questo fenomeno musicale: conferenze, spettacoli, workshop e un ospite eccezionale come  Marky Ramone, batterista dei Ramones band che ha inventato questo modo di fare rock. 
Indagare il punk in ogni suo aspetto era l'obbiettivo della conferenza "Rivoluzioni Punk" che ha aperto la serata dando la parola a un pool di esperti tra giornalismo, didattica e musica: Ringo e Massimo Cotto di Virgin Radio, più concentrati sull’aspetto storico e culturale del fenomeno punk, affiancati da me, chitarrista e giornalista di Accordo.it e Andrea Rock, musicista e anche lui Dj di Virgin Radio, maggiormente concentrati sull'aspetto  tecnico e musicale.
 
Green Day live e lezioni di punk con Marky Ramone
 
Ringo, che è stato anche conduttore e moderatore della serata, ha introdotto il punk dalle origini, parlando del proto-punk di Iggy Pop, MC5, New York Dolls, artisti che hanno vestito con un suono nuovo, sporco e cattivo l'energia del rock. Massimo Cotto ha evidenziato come il punk abbia azzerato le distanze tra artisti e pubblico: il punk è una musica istintiva e grezza che offre a chiunque l’inebriante sensazione di poter imbracciare una chitarra, sedersi dietro una batteria e formare una band.
 
Green Day live e lezioni di punk con Marky Ramone
 
Da sinistra: Ringo, Massimo Cotto, Marky Ramone, Andrea Rock e Gianni Rojatti.
 
Su questo ha insistito anche Andrea Rock, enfatizzando l’immediatezza di comunicazione che la musica punk ha offerto a una generazione di musicisti. La possibilità di parlare in maniera diretta, veloce senza filtri e compromessi. Io ho spiegato, chitarra alla mano, le caratteristiche del chitarrismo snello e muscolare del punk. Mostrando come una manciata di accordi sia bastata a scrivere tante hit di Clash, Ramones e Sex Pistols.
Marky Ramones ha partecipato con interesse e fervore alla conferenza. Assolutamente emozionante l’aneddoto di  come i Ramones abbiamo spronato Joe Strummer a formare i Clash quando lui ancora non si sentiva capace di suonare: “E che credi? Nemmeno noi siamo capaci. Ma fallo: suona!” Sintesi perfetta dell’urgenza musicale del punk. Marky ha anche puntualizzato come Johnny Ramone sia stato il vero guitar hero del punk e, imbracciata la mia chitarra, si è lanciato in una divertente improvvisazione, parodia di assolo rock.
 
Green Day live e lezioni di punk con Marky Ramone
 
Marky Ramone imbraccia una RG.
 
La serata è proseguita con l’esibizione dei  Dolcetti, coi quali abbiamo proposto una rilettura strumentale tra elettronica, metal e sette corde di tanti classici del punk,  arrangiati in un’unica tortuosa medley.
Quindi l’esplosiva esibizione di Marky Ramone che accompagnato dagli Andead, ho sparato come una mitragliatrice, ventisei schegge impazzite dal repertorio dei Ramones. Un’orgia di ottavi distorti e velocità metronomiche impossibili. Una delizia da tachicardia. Bravissimi gli Andead, perfettamente calati nella parte e trainati da un Andrea Rock che sembrava uscito dalla copertina di London Calling.
 
Green Day live e lezioni di punk con Marky Ramone
 
Marky Ramone e Andead in pieno live.
 
Qualche ora di sonno e ci si ritrova stipati sotto al palco dei Green Day in piazza Unità d’Italia a Trieste. Affascintante il contrasto tra palazzi antichi ed eleganti che fanno da cornice a un’esibizione di Gibson distorte, capelli ossigenati e inni punk. I Green Day confezionano uno show eccellente. Prediligono la parte più recente del loro repertorio ma omaggiano le loro origini proponendo classici come "Baket Case", "She", "King For A Day" e addirittura "000 Light Years Away", dal debutto Kerplunk!.  I tre Green Day sul palco sono addirittura sei: una chitarra preziosissima di supporto, incollata alle ritmiche - tra la grancassa di Tré Cool e il basso di Mike Dirnt - offre corposità e continuità di suono al gruppo, lasciando Billie Joe Armstrong  libero di cantare e staccare le mani dalla sua Gibson per gigioneggiare con il pubblico.
 
Green Day live e lezioni di punk con Marky Ramone
 
Il pubblico dei Green Day
 
Si aggiungono un corista con una terza chitarra al collo - più utilizzata per parti d’atmofera sulle ballad che sulle sezioni più cattive - e un tastierista tutto fare. La band suona con una potenza e pulizia chirurgica. E’ punk nella struttura e scrittura dei brani, nei suoni cattivi, potenti e diretti. Ma il suonato è ineccepibile. I Gren Day sono un muro di suono perfetto e inespugnabile. Il suono di basso di Dirnt probabilmente è stato equalizzato da Dio in persona. Billie Joe suona la chitarra in maniera irresistibile: con l'arroganza di un bullo del liceo che non solo picchia le matricole ma ruba anche il cuore alle loro compagne di classe. Gli stacchi e i transienti sono precisi e colpiscono come pugni. Armstrong folleggia, fa tremare i vetri dei palazzi di Trieste con un bestemmione irripetibile, si lancia in improbabili e deliziosi assolo di chitarra dietro la testa e si agita sul palco come un furetto sotto anfetamina, dall’inizio alla fine dello show. Ma non sbaglia una nota. Un performance rock incredibile. Di sicuro il punk non ha ancora imparato le buone maniere. Ma a suonare bene, benissimo, di sicuro sì.
 
Green Day live e lezioni di punk con Marky Ramone
 
Green Day in azione.
concerti dolcetti green day ramones
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Articolo simpatico, che parla di ...
di elrockero [user #20440]
commento del 28/05/2013 ore 18:12:39
Articolo simpatico, che parla di un genere a mio avviso un pò snobbato dal mondo musicale della chitarra elettrica, perché, forse, etichettato un pò superficialmente troppo grezzo o banale... ma, come l'articolo giustamente sottolinea, sono finiti i tempi dove, chi suonava punk o punk rock, sapeva a malapena usare il suo strumento o non aveva la minima idea di cosa fosse l'espressività musicale.

L'unico rammarico, almeno in Italia, è che, oltre ai Green Day e a pochi altri gruppi ormai molto famosi, della scena alternativa- punk non viene a suonare quasi più nessuno: si fermano tutti alle porte di Austria, Germania e Svizzera... non so se sia uguale anche per la scena rock in generale, in ogni caso è un vero peccato e non fa altro che dimostrare la pochezza che il panorama musicale italiano vive in questi ultimi anni
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MAH.... Per me il punk ...
di aleck [user #22654]
commento del 28/05/2013 ore 18:25:50
MAH.... Per me il punk continuano ad essere i frenetici e nevrotici Ramones :)
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non per fare polemica ma ...
di coldshot [user #15902]
commento del 28/05/2013 ore 18:36:52
non per fare polemica ma se la bandiera del punk dei giorni nostri sono i green day altro che musica alternativa, questo è mainstream alla stato puro, direi 80% pop ben studiato e 20% non sò, fate voi, sarò un pò cinico ma a me i movimenti e le etichette sono sempre sembrati roba per attrarre le masse più che altro, che non vuol dire niente di male ma gli outsider per me sono altri.
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Qualche tempo addietro
di jotler [user #32545]
commento del 28/05/2013 ore 19:10:08
si parlò della scenata di Billy Joe A. ad una consegna di awards, non mi ricordo se fosse MTV o altro. Qualcuno scrisse a proposito di questo atteggiamento apparentemente "ribelle" che "non si può avere 18 anni per sempre". Secondo me questo fotografa bene quello che sono i Green Day e altre band similari. Un buon prodotto commerciale con un ottimo marketing alle spalle.
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MA COSA C'ENTRA CON IL PUNK...
di team72filo [user #20000]
commento del 29/05/2013 ore 08:50:56
DJ RINCO(pardon Ringo),Virgin radio tutta ed i Gren Day???!!!
Un seminario sul punk e le manine con le cornine?Oramai neanche ad X-Factor le fanno +.
Una specie di Tour virtuale per fighetti nati troppo tardi o per chi all'epoca era impegnato a fare altro?
Il punk era un fenomeno nato proprio per distruggere questo tipo di atteggiamento mentale pomposo ed autocelebrativo nei confronti della musica.
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Re: MA COSA C'ENTRA CON IL PUNK...
di Mybloody [user #34722]
commento del 29/05/2013 ore 13:22:3
ahahahaha, hai perfettamente ragione!
Io ho ancora in mente un concerto del buzzcocks al forte prenestino qui a roma, anni fa. Musica sparata a mille, ricordi annebbiati e soprattutto tanta rabbia da cacciare fuori. Forse è l'unico esempio di gruppo punk ancora legato a quello che fu realmente quel movimento. Anche marky, poverello, ormai si limita ad andare in giro con 3 fighetti per tirare su un po' di grana...
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Andrea (B)rock! ...
di fbf [user #36393]
commento del 29/05/2013 ore 20:49:22
Andrea (B)rock!
Rispondi
Ho letto 7 corde...nel punk?
di fender64 [user #14522]
commento del 25/07/2013 ore 11:20:22
Sarei curioso di sentire la chitarra a 7 corde nel punk...sapreste darmi qualche dritta?
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