di Mario Monteleone [user #10] - pubblicato il 28 giugno 2013 ore 07:30
Il verbo “to cover-Bach” (per adesso) non esiste, l’ho inventato ora per riprendere una vecchia constatazione (sempre egocentricamente mia) secondo cui non avremmo avuto per esempio Jimi Hendrix se non ci fosse stato Bach.
Il verbo “to cover-Bach” (per adesso) non esiste, l’ho inventato ora per riprendere una vecchia constatazione (sempre egocentricamente mia) secondo cui non avremmo avuto per esempio Jimi Hendrix se non ci fosse stato Bach. Voglio dire: Bach descrive il mondo (non solo la musica) perché la sua cadenza descrive essenzialmente il battito del cuore nonché il suo continuo e a volte ritmico rispondere alle emozioni; perciò tutta la musica a lui posteriore gli è e gli sarà eternamente debitrice. Lo dimostra il fatto che Bach è forse il musicista classico più naturalmente arrangiabile in fingerstyle (e ci sarebbe da capire il perché). La lista parziale che trascrivo qui ne è una conferma (e se avete altri titoli, aggiungeteli):
Alex De Grassi - Prelude from Cello Suite #1 Brazilian Guitar Quartet - Bach Orchestral Suite #2 In B Minor Don Ross - Jesu, Joy of Man's Desire Laurence Juber - Jesu, Joy of Man's Desire Leo Kottke - Bourrée Leo Kottke - Jesu, Joy of Man's Desire Michael Hedges - Prelude to Cello Suite n.1 Steve Erquiaga - Arioso
Senza poi dimenticare tutti gli altri che hanno cover-Bached, ad esempio i Jethro Tull.
Perciò dico: Bach è Bach, è l’inizio vero di ogni cosa. Il resto sono tutte chiacchiere e distintivo :-D.