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Consigli progettuali per il fai-da-te
Consigli progettuali per il fai-da-te
di [user #30837] - pubblicato il

Liutai non ci si improvvisa, ma ci si può divertire a costruire strumenti anche senza apparecchiature costose e un'esperienza decennale. Alcuni accorgimenti tecnici per restare sufficientemente fedeli ai progetti sono però necessari.
Liutai non ci si improvvisa, ma ci si può divertire a costruire strumenti anche senza apparecchiature costose e un'esperienza decennale. Alcuni accorgimenti tecnici per restare sufficientemente fedeli ai progetti sono però necessari.

Costruire una chitarra con le proprie mani implica l'apprendimento lento di molte lavorazioni diverse, la conoscenza del legno, del disegno tecnico, lo sviluppo della manualità nell'utilizzo di strumenti manuali di misura e di costruzione, nonché di quelli automatici che implicano un percorso formativo lungo, una vera e propria professionalità alta, avendo i fondamenti della progettazione meccanica. Tralasciando ciò, cercherò di dare qualche suggerimento che possa indirizzare il diyer meno esperto verso il modo corretto di operare.

L'analisi del progetto prima di tutto.
Prima di pensare a cominciare di disegnare un oggetto, bisogna analizzarlo profondamente: forma, materiali, specifiche fisiche, scopo, costi ecc. È necessario soprattutto relazionare il progetto alle attrezzature che abbiamo a disposizione.
Se vogliamo ricopiare qualcosa di esistente, non ricalchiamo! Il bello dovrebbe essere imparare il perché delle cose: i raccordi si posso ricostruire facilmente riportando le misure dall'originale, con un CAD poi è facilissimo farlo. A volte ho visto copie di palette Fender che proprio a occhio erano fuori misura: se si copia facciamolo bene, altrimenti meglio fare di fantasia, no?

Gli strumenti di misura rivestono un'importanza notevole.
Su questo, solitamente, una buona percentuale di costruttori hobbisti è molto carente. Non tutti conoscono il loro utilizzo appropriato e a molti mancano anche le nozioni basilari. Molti ignorano l'esistenza stessa degli strumenti di misura e il loro scopo. Così, molto spesso, gli amatori si ingegnano anche in modo ammirevole per fare maschere, o trovare soluzioni: intelligenti, per carità, ma sicuramente ridicole rispetto alla precisione di uno strumento di misura meccanico.
Tutte le misure dovrebbero essere riportate appoggiandosi a un piano di riscontro, se si vuole una precisione ottima. Il perché è evidente: se squadro una tavola e poi mi appoggio su una superficie inclinata ed eseguo dei riferimenti con un graffietto, riporto una misura sul pezzo che è falsata rispetto al valore impostato sul graffietto.

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Il piano di riscontro però è troppo caro per l'hobbista, decisamente, ma un comparatore no.
Intanto è possibile, con un po' di pazienza, farsi costruire due piani uguali, magari non con tolleranze al centesimo, ma comunque molto precisi. E che siano di metallo, non legno!
Poi, attraverso l'utilizzo del comparatore montato su supporto e viti di regolazione di un piano sull'altro, si può regolare il piano sopra in modo che sia perfettamente orizzontale o quasi. Essendo poi di rugosità molto bassa, diventa una superficie di lavoro ottimale per fare tutte le operazioni di tracciatura e misurazioni.

Consigli progettuali per il fai-da-te

Senza una misurazione simile è impensabile, come ho letto, dire a proposito della realizzazione dei solchi per i fret: "Ci accontentiamo della quarta cifra decimale nel calcolo della distanza".
Intanto chi lo dice, a volte, poi esprime misure in centimetri, il che chiarisce quale sia la sua preparazione meccanica: si disegna in mm! Secondariamente non si rende conto che anche così sta parlando di una precisione al micron. Se io dico che tra il capotasto e il primo fret ci sono, per esempio, 3,63526cm sto parlando di precisioni alle quali probabilmente non arrivano nemmeno le case più blasonate. Questo anche e perché su legno è veramente difficile raggiungere certe precisioni, anche a causa del movimento continuo di una materia come il legno.
Il concetto non cambia: è inutile parlare di precisioni di questo tipo, fare calcoli assoluti e poi affidarsi a metodi rapportatori o di lavorazione assolutamente inadeguati.
Prima si studiano gli strumenti e le tecniche e poi le cose si fanno molto meglio. Poi se uno si diverte, come spende i soldi o passa il suo tempo, non sono di certo io a criticarlo. Ma le cose vanno dette e capite per quello che sono.

Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.

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fai da te liuteria
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Però se posso permettermi, secondo ...
di Pinus [user #2413]
commento del 28/09/2013 ore 12:17:33
Però se posso permettermi, secondo me un piano di riscontro in liuteria non serve proprio a nulla, ma non solo all'hobbysta, ma anche al liutaio più avviato. Un piano in multistrato di betualla, magari passato dentro una calibratrice, va più che bene come precisione, anche per il tipo di materiale che si sta lavorando , il legno che di certo non è un materiale stabile nel tempo e nell'uso, o perlomeno stabile al centesimo di millimetro. Mi fanno poi un po specie quelli che spendono migliaia di euro per un piano di riscontro per rendere piana la superficie delle pietre per affilare e poi per farlo gli incollano sopra un fogli di carta vetrata, perdendo cosi la planarità pura del piano. Queste fisse io le lascio agli americani, che a loro piace così :)
Rispondi
Concordo pienamente con Pinus. Che ...
di mickdemaria [user #22120]
commento del 28/09/2013 ore 13:30:37
Concordo pienamente con Pinus. Che la precisione in liuteria sia una valore assoluto siamo perfettamente d'accordo ma una risoluzione al decimo di millimetro è più che adeguata in ogni evenienza. Basta che pensi alla forma del tasto, o alla forma che assume dopo un po' di usura per capire comeil punto di contatto sia variabile indipendentemente dalla precisione micrometrica dell slot, o al fatto che le sellette sono regolabili, il truss rod controlla la curvatura del manico, ecc... Insomma PICCOLE imprecisione si possono compensare.
Un bel piano in legno calibrato bene secondo me è preferibile, ci puoi fissare i pezzi, avvitare dime o guide e vivere felice.
Rispondi
Avete ragione
di mauro71 [user #30837]
commento del 28/09/2013 ore 14:27:20
E' vero quello che dite, ma soprattutto nella progettazione casalinga è molto importante essere rigorosissimi nella fase della progettazione dell'idea ed in quella successiva di tracciatura e misurazione del modello, perché? Perché non abbiamo gli strumenti di misura precisissimi di una casa costruttrice e nemmeno abbiamo i macchinari per realizzare quella precisione, che sono d'accordo dal punto di vista pratico possa essere piuttosto grossolana per uno strumento elettrico, ma che senza un lavoro molto rigoroso credo il decimo se lo si possa anche scordare, facilmente diventano anche 2 e più, poi certo l'orecchio non sente certe cose infatti tanti suonano con chitarre nemmeno intonate sulle ottave, de gustibus. Il piano di legno o viene tenuto in modo maniacale oppure si rovina in poco tempo se ci si lavora tanto, potendo scegliere io lo prenderei d'acciaio, ti dura tutta la vita. Il piano di riscontro non è necessario, l'ho scritto ma sono anche da evitare le squadrette da due soldi, esistono quelle di precisione, esistono strumenti adeguati, non costano molto, non si capisce perché uno debba accontentarsi di una squadra da muratore per fare un lavoro di precisione. Il punto ed il succo dell'articolo è: quando si vuole progettare qualcosa bisogna andare sempre a monte dei propri desideri ed invece di perdere tempo a studiare la risonanza di un legno rispetto all'altro, per poi affidarsi a cialtronerie costruttive, imparare le basi della progettazione senza le quali unite a strumenti manuali da hobbista si ottengono sicuramente risultati scadenti. La liuteria di un tempo era il massimo della tecnologia possibile di allora in quanto a precisione, oggi a mio parere anche se non è necessaria tutta quella precisione, con un cnc si fanno cose che sono avanti anni luce!
Rispondi
Re: Avete ragione
di Pinus [user #2413]
commento del 29/09/2013 ore 19:32:17
Si, be , ma con la cnc si perde un po il gusto di fare le cose. Gli accorgimenti da prendere sono molti, è chiaro che un minimo di preparazione tecnica ci vuole a monte. Sopratutto nel concepire il disegno, pensare come fare ad ottenre la massima precisione, cioè sapere quello che che si sta facebndo sicuramente serve, sopratutto all'inizio quando si parte. Per esempio, una banalità, io preerisco usare una penna/matita a mina fine i precisione per disegnare sul pezzo ed usare un singolo lato come riferimento da usare per disegnare le linee perpendicolari ect ect ce ne sono una marea di accorgimenti, anche proprio nel pensare l'ordine con cui portare avanti il lavoro ect, se hai una certa preparazione le fai senza neanche accorgertene pù, poi altre ti arrivano magari sbagliando e facendo esperienza
Rispondi
Re: Avete ragione
di mauro71 [user #30837]
commento del 29/09/2013 ore 21:49:36
Mah, io penso che non si perda il fascino della realizzazione e della progettazione con il cnc, è diverso, cambia lo strumento, ma comunque sono molti i parametri da tenere sotto controllo, comunque serve una grande precisione manuale nella conduzione di un cnc, certamente è più complicato a livello intellettuale programmare un cnc, ma con passione si riesce anche senza essere dei tecnici, non è poi così difficile ed è sicuramente molto affascinante, sia la modellazione con il 3d ed il trasferimento dei dati al cnc, da provare assolutamente, chi ama costruire ne rimane rapito. Di norma le matite per metalli vanno dalla 3H alla 6H, non conta tanto il calibro della mina in quel caso ma una bella punta e soprattutto che sia molto dura. Il metodo di tenere buono un lato per tracciare parallelismi e perpendicolarità è buono se anche l'asse dell'oggetto è perfettamente coincidente al lato che stai usando, altrimenti può essere pericoloso, la prima cosa da fare è trovare l'asse di simmetria dell'oggetto, oppure il suo centro ecco perché occorre che il pezzo sia perfettamente squadrato sui 4 lati.
Rispondi
Bella discussione
di ciun [user #15167]
commento del 28/09/2013 ore 15:50:32
Non posso che concordare con il principio della ricerca della precisione in sede progettuale, dato che comunque la stessa si perde poi nelle lavorazioni, oltretutto un progetto ben fatto e ben analizzato mette al riparo da imprevisti esecutivi che poi magari non si possono riparare.
Da hobbista in liuteria devo però dire che attrezzarsi seriamente è molto difficile per via dei costi che ne deriverebbero, basti pensare che un banco sega e una pialla filo-spessore di tipo amatoriale ma serio (assolutamente non professionali) costano almeno un paio di migliaia di euro ciascuno, e samo arrivati solo a squadrare le tavole da usare!
Se però non si hanno pretese di realizzare strumenti a fini commerciali e in tempi brevi, ci si può aggiustare con attrezzature modeste, cercando di ingegnarsi per risolvere i problemi che ciò comporta. Il divertimento è assicurato comunque e ci si possono prendere soddisfazioni enormi.
Rispondi
Sicuramente capisco l'appassionato, per il ...
di mauro71 [user #30837]
commento del 28/09/2013 ore 17:14:26
Sicuramente capisco l'appassionato, per il chitarrista il sogno di costruire il suo strumento e suonarlo è il massimo è il sogno di una vita! Sì può fare, però se si vuole fare bene, invece di pensare al progetto ed a provare a costruire senza alcuna base né teorica, né pratica, si potrebbe contattare un liutaio e cercare di farsi insegnare, guardare, parlarne tanto. Gli strumenti, anche i più precisi se usati male, oppure da soli, non fanno assolutamente niente, quindi prima di ogni altra cosa si impara a fare e poi si fa. Suvvia si prova a fare una torta, senza esperienza, non una chitarra elettrica! L'ho usata per lavoro una calibratrice, così come una sezionatrice, ma sono strumenti che non è che li accendi e vanno da soli, per quanto professionali, se chi li usa non sa usarli per bene, oppure non li regola adeguatamente ottiene la stessa porcheria che con strumenti più economici, alla base c'è il saper fare non la tecnologia. Poi sinceramente non ho mai visto un fresatore farsi squadrare un pezzo da un altro perché non fosse capace! Un po' comodo così. Una tavola di legno si può anche squadrare a mano, con un po' di pazienza, ma ti serve un piano perfettamente pari, se no a quel punto, se la sgrossa tutta un falegname non è proprio fatta da sé, fatta da sé vuol dire dall'inizio alla fine, altrimenti di norma sei partito da un semi lavorato, che ovviamente non è un grezzo.
Rispondi
Ho visitato una decina laboratori ...
di anitradigomma [user #12816]
commento del 28/09/2013 ore 17:26:08
Ho visitato una decina laboratori di liutai, mai visto un comparatore
Rispondi
Re: Ho visitato una decina laboratori ...
di mauro71 [user #30837]
commento del 28/09/2013 ore 18:03:4
Strano però, almeno per misurare la differenza di spessore so che esiste uno strumento apposito proprio per liutai. Negarsi la possibilità di fare meglio, dotandosi di strumenti di misura non adeguati, non mi pare una grande idea.
Rispondi
Re: Ho visitato una decina laboratori ...
di anitradigomma [user #12816]
commento del 29/09/2013 ore 01:14:53
Non ho detto che non hanno strumenti adeguati per fare meglio, ho detto che non hanno un comparatore, strumenti precisi ne hanno eccome. Un comparatore è uno strumento usato nel 99% dei casi sui metalli lavorati, misura su ogni tacca 1 centesimo di millimetro (lo uso quotidianamente da vent'anni in officina), una venatura naturale sul mogano è profonda 5 centesimi-1 decimo e stiamo parlando di rugosità superficiale, figuriamoci differenze di spessori sugli spostamenti nel legno
Rispondi
Re: Ho visitato una decina laboratori ...
di mauro71 [user #30837]
commento del 29/09/2013 ore 10:12:20
Un esempio di uso del comparatore: vai al link

Poi esiste anche un comparatore collegato ad una specie di pinza per gli spessori. Pur non utilizzandolo come si fa con i metalli, (tra l'altro la rugosità media superficiale si misura col rugosimetro e non con un comparatore) serve comunque ad avere dati più precisi che non guasta, nei fatti si usano anche in liuteria, poi se qualcuno non se ne dota, scelte personali. In ogni caso facendo scorrere un comparatore su una tavola calibrata penso ci si possa rendere conto se le differenze di spessore siano dovute a naturali differenze date da venatura, oppure una squadratura fatta male.
Rispondi
Re: Ho visitato una decina laboratori ...
di anitradigomma [user #12816]
commento del 29/09/2013 ore 10:39:33
Rugosità media superficiale è una cosa, calcolata in frequenza dei solchi e loro profondità, la profonditàè un'altra cosa. Nell'applicazione che hai linkato il comparatore ha un senso, nella tracciatura no per semplici motivi: se fai una misura al centesimo non esiste nessun truschino o attrezzatura, che non sia una macchina utensile, che possa mantenere il centesimo. Se vogliamo usare il comparatore in liuteria è ottimo per definire le altezze, come la limatura finale dei tasti, del capotasto, delle altezze del ponte
Rispondi
Re: Ho visitato una decina laboratori ...
di mauro71 [user #30837]
commento del 29/09/2013 ore 11:45:09
Ma esattamente come dici tu, ogni cosa va utilizzata nel migliore di modi. In ogni caso può essere usato anche per il controllo degli spessori, di fatto esiste proprio uno strumento per liutai che lo fa, non nella tracciatura, perché non si usa così, il comparatore è uno strumento comparatore, mica rapportatore. Ed è proprio nelle applicazioni che descrivi anche tu che è importante usarlo, quanti video hai visto di gente che lo usa? Io neanche uno, io e te mi pare abbiamo le basi della metrologia, sappiamo che esistono strumenti, che si possono e si devono usare, ma ti pare sensato cominciare a costruire senza avere queste basi? A me no! Riassumendo: magari uno ha poca pratica manuale, si affida a strumenti grossolani ed attrezzature casalinghe, ma cosa può sperare di ottenere? Penso una scopa al massimo, ma uno strumento musicale non credo. Altro punto però sul quale non so molto: il punto di posizionamento dei pick ups, che tolleranza ha rispetto al centro della vibrazione ed il suo estremo? Perché se la tolleranza è molto bassa anche lì ti serve misurare con precisione per rispettare il progetto iniziale.
Rispondi
strumenti di alta precisione
di settechitarre [user #35134]
commento del 28/09/2013 ore 21:01:31
strumenti di "alta precisione", per alcuni degli strumenti migliori di sempre:

vai al link

;-)
Rispondi
Re: strumenti di alta precisione
di mauro71 [user #30837]
commento del 28/09/2013 ore 21:54:36
Il messaggio praticamente è: non compratevi un accendino tanto il fuoco con due legni si accende lo stesso. Con questa filosofia saremmo ancora nell'età della pietra, oggi ci sono chitarre migliori della Strato e di parecchio anche. Ma chi dice che siano le migliori? Migliori di cosa ed in cosa?, Rispetto a cosa? Il mondo è andato avanti, probabilmente non abbiamo più i legni di quel periodo, non detto da me ma da liutai coi quali ho parlato, ma la tecnica costruttiva è andata a livelli di precisione molto alti, poi è chiaro se una strato standard la paghi quel prezzo, del quale mezzo è per il nome, cosa vuoi che ti diano? Uno strumento di alta liuteria? Comunque rifletti che nonostante tutto la standard suoni bene e se suona bene è perché chi ha standardizzato la produzione lo ha fatto in un modo egregio, suonano tutte bene! Una volta non era così, ne trovavi alcune sorde altre buone, dipende dal progetto, dalla standardizzazione del sistema quel risultato, dalla precisione degli strumenti di misura, costruttivi e di controllo, la Fender non lavora più in quel modo, chiediti perché, la risposta non è solo nel numero delle chitarre da produrre è nella qualità globale che alla faccia di chi sostiene il vintage è aumentata e di molto, globalmente.
Rispondi
Re: strumenti di alta precisione
di invioinvio [user #30752]
commento del 29/09/2013 ore 07:50:14
Ciao settechitarre! Bellissimo video, non so descrivere a parole la "poesia" che ho provato...comunque volevo chiederti, se lo sai, che "pezzo" stanno realizzando al min2,57 e al min3,11? In quella fabbrica veniva prodotta anche la parte elettrica? Grazie per averlo segnalato..e il finale dove loro suonano?....bellissimo!
Rispondi
Re: strumenti di alta precisione
di settechitarre [user #35134]
commento del 29/09/2013 ore 11:11:24
a 2'57'' potrebbe essere il pannello posteriore di un ampli, sembra stiano ritagliando le prese di ventilazione:

vai al link xe5B32.jpg

a 3'11'' non si vede abbastanza, purtroppo.

I pickup venivano prodotti lì, più avanti nel filmato si vede la famosa Abigail Ybarra al lavoro su un pickup.
Switch e potenziometri a quanto ne so erano CTS, e venivano solo montati sulle chitarre, ma non prodotti direttamente.
Rispondi
Splendido video!
di mickdemaria [user #22120]
commento del 29/09/2013 ore 00:46:16
Splendido video!
Quello postato da settechitarre, grazie!
Al giorno d'oggi è possibile informarsi prima di buttarsi in un'avventura come quella della costruzuine di una chitarra, ci sono libri, manuali, laboratori ed una infinità di risorse on line.
Questo per dire che anche secondo me il momento della progettazione è fondadamentale, dopodichè una chitarra solidbody si può costruire con relativamente pochi strumenti. Se la passione continua poi ciascun liutaio o aspirante tale si sceglierà gli attrezzi che sono più adatti alle sue specifiche esigenze, in relazione all'investimento economico che vuole fare, al tempo ed allo spazio che vuole dedicare a questa attività, ecc.
Pensare che comprare un blank per un body già calibrato sia "barare" mi sembra francamente eccessivo. Ci sono cose ben più interessanti da imparare all'inizio che squadrare una tavola, poi se l'hobbie si trasforma in qualcosa di più ovviamente partire dal grezzo significa risparmiare soldi.
Rispondi
Re: Splendido video!
di mauro71 [user #30837]
commento del 29/09/2013 ore 09:56:53
E' vero che si trovano molte risorse, anche molti millantatori, se è per questo, con nozioni fasulle, o metodi di costruzione molto personali. Facciamo un esempio? Ecco io ho visto un tipo una volta che si era stampato il diapason della chitarra con la stampante e poi l'ha attaccato sulla tastiera per segnare i solchi con un cutter ed una squadra da muratore, un altro che ha tutto l'armamentario da professionista, sai cosa faceva?, Per trovare i mezzo coincidente tra manico e tastiera che gli permettesse quindi di sovrapporli perfettamente, piantava un chiodino nel mezzo delle due estremità, oh questo aveva tutto, anche la lama circolare per fare gli slot! Puoi avere tutto quello che vuoi, ma l'esperienza e la manualità non passano dalla USB. Secondo me in realtà l'esperienza da un liutaio è fondamentale, senza di quella è difficile fare cose buone. C'è comunque una gran fretta, voglia di cominciare, in generale molta, ma anche voglia di finire alla svelta. Poi non è da prendere sottogamba la pericolosità delle macchine per la lavorazione del legno come ho visto in certi video, è un attimo rimetterci delle dita e prima si prende dimestichezza con cose molto più semplici di fare una chitarra, tutto va per gradi, invece uno pensa che comprandosi un libro e la macchina possa già cominciare a fare, a me sembra superficialità, anche un po' pericolosa visto che le dita sono le sue.
Rispondi
Re: Splendido video!
di mickdemaria [user #22120]
commento del 29/09/2013 ore 11:46:16
Per quanto riguarda la pericolosità delle macchine
non posso che essere d'accordo al 100%, anche lavorazioni che sembrano semplici possono avere conseguenze tragiche se fatte da persone non esperte, o al contrario da persone troppo esperte che quindi non pongono più la necessaria attenzione.Insomma il pericolo è sempre dietro l'angolo, e ciascuno dovrebbe sempre dedicare molto pensiero al tutto il processo di lavorazione e bandire la fretta da questa attività. Ciò detto il fatto che ognuno si "inventi" il proprio modus operandi mi sembra solo una ricchezza, nella mia modestissima esperienza di costruzione mi sono reso conto che la cosa più impèosrtante che mi è stat insegnata non riguarda una qualche specifica lavorazione o tecnica costruttiva bensì una forma mentale, quella di porsi davanti ad un problema e con il ragionamento e l'intuizione ti fa capire un modo (anche personale) di risolverlo, o che ti fa inventare e costruire un qualche oggetto specifico per un compito. L'autocostruzione di "jigs" specifici è un mondo parallelo alla liuteria.
Un chiarimento sulla tecnica del chiodino: che problema c'è con questa tecnica? La uso anche io per centrare perfettamente l'asse della tastiera con l'asse del manico, è semplice, funziona e non lascia tracce. Sicuramente esistono altri metodi, ma appunto trovare un modo per risolvere un problema per me è l'atteggiamento da imparare per avvicinarsi alla liuteria.
Poi indipendentemente dalle opinioni quello che davvero serve e qui non manca di certo è la passione per la chitarra! :-)
Rispondi
Re: Splendido video!
di mauro71 [user #30837]
commento del 29/09/2013 ore 12:02:34
Sicuramente l'elasticità mentale è necessaria per progettare qualcosa, altrimenti senza una capacità di astrazione, non si riesce nemmeno a realizzare un cestino per i rifiuti. Su questo siamo d'accordo, parallelamente però va fatta una ricerca maniacale del metodo migliore, frugando nell'esperienza dei maestri e quindi di chi ha una preparazione "accademica" sull'argomento. La tecnica del chiodino potrebbe e dico potrebbe darti un problema di non parallelismo o se preferisci di non perpendicolarità tra i fret e le sellette del ponte, nel primo caso, oppure dell'asse della tastiera sul ponte nel secondo, col risultato che puoi ben immaginare, perché le variabili in gioco sono parecchie: anche ammettendo di avere un manico perfetto, il chiodino non ha praticamente mai la punta centrata sul suo asse, in più centrarlo nei punti medi non è semplice, un errore anche piuttosto grossolano secondo me è frequente, anche e perchè se si usa la matita o comunque un'altra punta che non sia perfettamente conica con la punta sul suo asse per tracciare, anche 'indice che si crea è falsato, su una tastiera lunga un errore anche di poco si amplifica molto è penso quasi impossibile poi, fare combaciare i due fori con assoluta precisione, sullo stesso asse e sul mezzo perfettamente.. Forse prima incollare la tastiera poi fare tutto il resto del fretting potrebbe essere meglio, più semplice e preciso, ma io non costruisco chitarre, per cui non mi allungo sulla questione.
Rispondi
La Precisione nelle misure può essere un arma a doppio taglio
di Spiritello [user #37521]
commento del 30/09/2013 ore 08:31:33
Dico questo perché cercare la precisione a livelli troppo raffinati non è utile, perché causa uno spreco di risorse (tempo, soldi per gli strumenti, materiali) se si cerca di fare misurazioni troppo precise. Inoltre è vero che essere precisi nelle misurazioni porta più vicino alla "perfezione" che si cerca col disegno, ma non lascia margine di errore se lo strumento ha una incertezza di misurazione superiore allo strumento che poi si usa per la lavorazione, la combinazione migliore sarebbe avere lo strumento da utilizzare che permette una lavorazione con un errore di entità minore di quello dello strumento di misura, oppure capita che si faccia il segno nel punto esatto in cui si vuole poi si lavora con un attrezzo meno preciso e per quanto si sta attenti in un punto si toglie più materiale e si manda tutto a catafascio (perlomeno si devono variare le cose). Sulle misurazioni ci sono esami interi a ingegneria in cui ci dicevano che la precisione da cercare nei calcoli e nelle approssimazioni è giustificata finché rientra in quella più sfortunata che può uscire dagli strumenti o dai materiali. Mi sono costruito alcune chitarre, per le prime sono caduto in questa trappola anche io (mio padre ha alcuni macchinari estremamente precisi come una fresa verticale a controllo numerico con una precisione al millesimo di millimetro che ho usato), la fregatura per me è stata nel legno, mi spiego, ho segnato tutto cercando la precisione al decimo però non avevo considerato il fatto che il legno non è metallo quindi se si alza una fibra per piccola che sia è almeno 3 o 4 decimi quindi ho dovuto togliere altro legno per mascherare le cose e in ultima analisi la forma nbon era quella del disegno iniziale (ne sono comunque soddisfattissimo)... per l'ultima che ho fatto invece ho tenuto in considerazione che anche avendo la super fresa precisissima, gli strumenti per la lavorazione finale (levigatrici e simili) erano tutti a mano e quindi mi sono matenuto con un margine di lavorazione di uno o due millimetri, e non più al decimo. Risultato ci ho messo meno tempo, e credo sia quella venuta meglio in termini di precisione.
Quindi mi sento di dire che la precisione da cercare non è la massima possibile, ma la massima in relazione al meno preciso degli strumenti che si impiegano, questo porta al vantaggio del fatto che sapendo di essere stati meno precisi si è più propensi a mantenersi i margini per eventuali errori non prevedibili. Dico questo non in qualità di esperto liutaio (che non sono) ma in base all'esperienza di chi ha anni di pratica nella lavorazione di precisione con macchine, e in base agli studi fatti (ricordo ancora la frase del prof "In qualunque cosa facciate ci sarà un errore. Questo errore si divide in due parti: una che potrete quantificare ma che è ineliminabile, e l'altra che sarebbe anche eliminabile, ma che non è possibile stimare".)
Rispondi
Re: La Precisione nelle misure può essere un arma a doppio taglio
di mauro71 [user #30837]
commento del 30/09/2013 ore 13:19:39
Sostanzialmente è vero, ma da una squadra da muratore ad un controllo numerico in mezzo c'è tanta roba! In ogni caso oggi le chitarre le fanno con macchinari molto precisi, c'è anche il discorso che hai sottolineato tu: saper lavorare un materiale ed avere anni d'esperienza su quello non vuol dire saperne lavorare un altro. Chi sa lavorare i legno veramente gli errori da te indicati non li fa ed al decimo penso proprio che ci arrivi come precisione, anche su legno, s ti si sfalda di 4 decimi ti hanno fregato, hai un legno non adatto alla costruzione di strumenti, oppure stai usando un utensile sbagliato, oppure una velocità di avanzamento errata, oppure stai tagliando il legno in un verso sbagliato. Detto questo concordo pienamente col discorso che tutto debba essere rapportato: precisione strumento di misura, strumento di costruzione. Ma la precisione è data soprattutto da chi usa lo strumento di misura, se dai un calibro cinquantesimale ad un esperto, sicuramente sarà più preciso nella misurazione rispetto ad neofita ecco perché dico che prima si studia e poi si fa, pensare solo a comprare strumenti e legni, trascurando 1 la metodologia progettuale e non conoscendola affatto, magari non essere nemmeno in grado di leggere un disegno tecnico e realizzarlo, non una manualità molto allenata, ci porta alla conclusione che il risultato possa essere abbastanza mediocre, questo ancora prima di cominciare.
Rispondi
Re: La Precisione nelle misure può essere un arma a doppio taglio
di Spiritello [user #37521]
commento del 02/10/2013 ore 07:30:1
Tutte vere anche le tue osservazioni, del resto l'errore che commettevo è figlio diretto dell'inesperienza, infatti "giravo" nel senso sbagliato e questo aveva portato a lavorare il legno in una direzione che non gradiva. Per il resto quello che ho scritto vuole essere per chi si cimenta nel fai-da-te come titolo dell'articolo, quindi manca dell'esperienza pluriennale di chi fa chitarre di mestiere, o che è digiuno di lavorazione da officina.
Rispondi
Ma forse prima del piano di riscontro...
di mke52 [user #17126]
commento del 30/09/2013 ore 13:31:13
Sarebbe meglio prendere in considerazione una fresa, delle buone raspe, una carteggiatrice a nastro, un kit per montare i tasti (pinza martello, lima, etc) e così via.
Onestamente non vedo l'utilità di un piano di riscontro per un prodotto che ha comunque delle irregolarità. Ne è esempio il famoso video il cuii link è stato postato da settechitarre da cui si vede che la lavorazione era molto artigianale; la Fender del resto era nata come chitarra da battaglia, ben lontana dal concetto di liuteria come Gibson...
mm in più o in meno non importava, tanto il manico avvitato consente un minimo di correzione, le sellette del ponte poi correggono l'intonazione e l'latezza delle corde, il truss sistema la curvatura del manico...
A me il piano di roscontro ricorda i tempi preuniversitari: istituto tecnico, Aggiustaggio - materia che ti insegna a limare un cubo e fare le facce piane controllandole con il blu di prussia sul piano di riscontro.... argh quanti ricordi ;-)

Rispondi
In una strato si mette ...
di mauro71 [user #30837]
commento del 30/09/2013 ore 16:59:48
In una strato si mette a posto quasi tutto è vero, ma se hai fatto gli slot non perpendicolari all'asse di simmetria del manico, oppure attacchi una tastiera "storta" invece non ci puoi fare molto, o sbaglio? Come lo fai in casa?, mettere in asse una rastremazione tutto sommato lunga, non è poi una cavolata. Nei fatti la lavorazione dov'è richiesta la massima precisione, oltre alla misura del diapason, è proprio quella. Penso che oggi si possa pretendere di più di 70anni fa? Il piano di riscontro è una mia esagerazione voluta, l'ho anche scritto sull'articolo, ma ripeto: tra il pino di riscontro ed un tavolo con assi sconnesse, o peggio un banchetto di plastica, ce ne corre, è quella distanza che è da guardare non i suoi estremi. Aggiustaggio t'insegna ad essere preciso e come essere preciso. A me il piano di riscontro ricorda che a lavorare si usa in meccanica, almeno! Di fatto la Fender ha automatizzato con controlli numerici le sue produzioni, come la stragrande maggioranza delle case produttrici di qualsiasi prodotto che si avvalga di macchine ad asportazione di truciolo, non perché abbia solo una mole produttiva da eseguire, ma soprattutto perché in quel modo si migliora la precisione e quindi la qualità globale della produzione rispetto al suo valore medio. A me non interessa il discorso: "Guarda alla fine sono riuscito a fare una cosa che assomiglia ad una chitarra", oppure "Sì c'è un errore ma tanto non se ne accorge nessuno, allora non conta a niente" io parlo di cose fatte bene, di una chitarra fatta in casa che mantenga le stesse tolleranze di una chitarra "industriale", perché se dovessi fare una chotarra per poi trovarmi tra le mani una cosa simile ad una ciofeca da 200 euro per qualità costruttiva, sinceramente non sarei molto orgoglioso di averla fatta con le mie mani, considerando che: ci ho speso sicuramente i soldi per comprarmi una strato custom shop usata e ci ho speso ore ed ore di lavoro, questo è il mio metro. In ogni caso la mia personalissima valutazione e giudizio è: vuoi fare una chitarra? Non comprare niente, vai da un liutaio ed impara, oggi si vuole il risultato senza la rogna del procedimento, un po' in tanti mestieri, nelle passioni questo non dovrebbe esistere.
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Re: In una strato si mette ...
di mke52 [user #17126]
commento del 30/09/2013 ore 18:26:48
Concordo con te sul rischio che esiste nel "fai da te" da zero. Un corso di liuteria, oltre ad essere divertente e a farti conoscere altri come te, è fondamentale per comprendere il processo di costruzione suddiviso nelle sue fasi temporali, a farti comprendere quali attrezzi sono indispensabili e quali opzionali e dunque a darti un avvio logico nel momento in cui si decide di replicare da soli l'esperienza fatta con il Maestro Liutaio.
Questo è quello che è successo a me, ma questa è un'altra storia e magari tenterò di farne un articolo.
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Re: In una strato si mette ...
di mauro71 [user #30837]
commento del 30/09/2013 ore 19:13:25
Leggerei con molto interesse il tuo articolo e la tua esperienza, t'incoraggio a scriverlo! Secondo me sarebbe importante da condividere!
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Re: In una strato si mette ...
di mke52 [user #17126]
commento del 01/10/2013 ore 10:09:4
Ti ringrazio, cercherò di raccontarla prossimamente ;-)
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Mi è venuta in mente ...
di mauro71 [user #30837]
commento del 07/10/2013 ore 00:08:03
Mi è venuta in mente una cosa molto importante, scontata per chi è abituato a progettare, ma che normalmente l'amatore non fa mai: normalizzare le dimensioni!!!! Ha poco senso e commercialmente non è nemmeno accettato, se non in campi di assoluta precisione, progettare oggetti con quote non normalizzate, 1 perché oggi non commerci oggetti industriali con nessuno, senza usare le serie dei numeri normai, 2 perché un privato, deve assolutamente, quando può, tenersi lontano da troppi decimali, non riesce a misurarli con precisione né tantomeno a costruire quella cosa entro tolleranze cha diano un senso logica a tanta precisione ideale. La chitarra però ha parti come il diapason, l'asse di simmetria longitudinale, il coefficiente di rastremazione della tastiera, la coincidenza dell'asse della tastiera con la mezzeria del manico, la perpendicolarità degli slot dei frets ed il loro parallelismo, con scartamenti veramente bassissimi. Ovvio che lì ci sia poco da normalizzare, si tenti di andarci il più vicino possibile. Però la forma geometrica della chitarra, della paletta, dell'incastro del manico, del manico stesso e la sua rastremazione, entro certi limiti si possono ricondurre ai valori normali. Quello bisogna assolutamente farlo, perché intanto ti agevola il lavoro mentale di costruzione: ricordarsi valori interi è più facile rispetto a valori con tanti decimali ed in più ti permette in questo modo di essere più preciso anche con strumenti abbastanza grossolani. Ad esempio: se rilevi su una chitarra un arrotondamento con una raggiatura di 305mm falla di 315 che è un valore normalizzato della serie R10. Addirittura progettando una chitarra da 0 fatti un diapason normalizzato!!!! prendendo magari come valore 630 per fare una scalatura ideale, meglio controllare un 630 come valore che un 628,ecc oppure un 67,4. Se ti capita di scambiarti un progetto con qualcuno, sarà più immediato,s e devi farti costruire parti tribolerà meno, ergo spenderai meno. Insomma Semplifica pur rimanendo il più possibile preciso, anzi in questo modo sfrutterai ancora meglio i vantaggi di strumentazione molto precisa!
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