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La Gibson Pearly Gates di Billy Gibbons è un'illusione
La Gibson Pearly Gates di Billy Gibbons è un'illusione
di [user #17844] - pubblicato il

La ricerca del suono a volte prende strade inaspettate. Buddy Whittington, in un'intervista ad Accordo, svela il segreto del mitico suono del Reverendo Gibbons. Imitare i propri idoli a volte è più a portata di mano di quanto non si creda.
La ricerca del suono a volte prende strade inaspettate. Buddy Whittington, in un'intervista ad Accordo, svela il segreto del mitico suono del Reverendo Gibbons. Imitare i propri idoli a volte è più a portata di mano di quanto non si creda.

Quando si parla di ricerca del suono ideale, la linea di demarcazione tra l’acquisto dello stretto indispensabile e il "vorrei ma non posso" è estremamente labile. Circondarsi di chitarre, amplificatori e pedali sembra divertente, e l’acquisto compulsivo può diventare anche un buon alibi per chi proprio non riesce a tirare fuori il suono che ha in mente con le sue sole dita. Al contrario, però, la storia del suono che "è nelle mani" può puzzare di scusa per non dare fondo ai propri risparmi nella ricerca di strumenti degni di questo nome. Spesso in casi del genere la verità è nel mezzo, invece a volte non si trova né da una parte né dall’altra, né tantomeno al centro, ma proprio altrove.

Una chiacchierata con Buddy Whittington, bluesman finissimo dotato di un tone capace di far impallidire i colossi della chitarra, ha tirato fuori diversi spunti di riflessione, tra i quali alcune considerazioni su uno dei sound più studiati e imitati degli ultimi decenni: la voce celestiale della Pearly Gates, la ricercatissima Les Paul del '59 conservata gelosamente dal Reverendo degli ZZ Top.

Il suono di Billy Gibbons è uno di quelli che, più di tanti altri, riesce a mandare fuori di testa i patiti della ricerca del timbro perfetto.
Ariosa, grossa, presente, con armonici che vengono fuori da tutte le parti e con sustain da vendere, la Pearly Gates ha contribuito a rafforzare il mito dell’annata Gibson 1959. Il Reverendo, dal canto suo, ci ha messo una serie di leggende che spiegherebbero la fonte del suo suono insuperabile.

La Gibson Pearly Gates di Billy Gibbons è un'illusione

Uno dei punti fermi nella mente dei chitarristi è che per avere un suono grande ci vogliono delle corde grandi. E allora via a montare cavi dell'alta tensione con scalature da spavento, magari per cercare di imitare il suono di Billy. Poi basta dare un'occhiata al suo rig per scoprire un'amara verità: mr. Gibbons usa corde .007-.038, tra le più sottili e morbide in commercio (.008 per il bottleneck).
Subito dopo ci si appiglia all'anello appena successivo in catena: il plettro.
In diverse interviste, Billy ha spiegato di usare un plettro ricavato da un peso messicano fresato a dovere. Inutile dire che le quotazioni dei pesos, del tutto privi di valore da collezione se non per la loro uscita di produzione, sono salite alle stelle e oggi ci sono chitarristi disposti a pagare cifre importanti per una di quelle monete.
Neanche il tempo di procurarsene una e viene fuori una foto di Gibbons mentre usa un normalissimo plettro signature costruito da Dunlop per lui con un materiale plastico simile a quello impiegato per i finestrini delle auto da corsa. E in tutto questo il suo suono non sembra affatto diverso.

La Gibson Pearly Gates di Billy Gibbons è un'illusione

A questo punto la pazienza comincia a venire meno e l'attenzione si sposta verso il pezzo più costoso della sua collezione: la Pearly Gates. Ci si convince che il suo suono sia dovuto al mojo di quella Les Paul mitologica e si prova a farsene una ragione, spiegando a se stessi che quel suono si può avere solo imbracciando un pezzo di storia simile.
Poi si vanno a guardare gli ZZ Top dal vivo e si vede Billy esibirsi con diversi modelli di Les Paul, Telecaster, varie Gretsch, chitarre spesso con fori interni di alleggerimento e a volte addirittura con manici cavi per ridurre ulteriormente il peso. D’altra parte, il tiraggio delle corde è minimo e non servono legni particolarmente resistenti per contrastarlo.
Anche la nuova convinzione fatica a tenersi in piedi, perché lui ha lo stesso suono con tutte le chitarre, pure con quelle ricoperte di peluche e addirittura con una curiosa Telecaster con dentro ficcato un tablet.

La Gibson Pearly Gates di Billy Gibbons è un'illusione

Ultima spiaggia, ci si arrende ammettendo che il suono è nelle mani: non si potrà mai avere il suono di Gibbons senza il suo tocco.
Ma anche qui c'è chi è pronto a smentire la tesi.
In un'intervista esclusiva per Accordo, Buddy Whittington spiegava:

Billy è un eroe per me. Quando ho avuto l’opportunità di vedere da vicino il suo rig sono rimasto incantato dalle cose che i suoi tecnici ci fanno.
Invece di prendere chitarre diverse per cercare suoni differenti, lui vuole che tutte le chitarre suonino come la sua Les Paul! Fa passare tutta la sua strumentazione attraverso un analizzatore di frequenze Gold Line. In studio, con la sua Pearly Gates ha registrato un bell’accordo di Sol e i suoi tecnici hanno conservato la “lettura” di quello spettro di frequenze. Quando prende una nuova chitarra suona lo stesso accordo e, con degli equalizzatori, fa in modo che questa sul grafico appaia esattamente uguale alla sua LP del ’59.
Ha tipo venti tecnici che lo aiutano a eseguire questo processo!


La Gibson Pearly Gates di Billy Gibbons è un'illusione

Qui le braccia cascano. Il suono di Billy Gibbons non sta (solo) nelle sue dita, nel suo plettro, nelle sue corde o nella Pearly Gates, ma in un'equalizzazione studiata di fino sulla base di un segnale memorizzato attraverso un processore digitale con tecnologia RTA (Real Time Analyzer). Della Les Paul del '59 c'è solo una lontana ombra e del peso messicano neanche quella.
Paradossalmente, il segreto del suono di Billy Gibbons non si trova in nessuno degli aspetti così affannosamente studiati dai chitarristi, e in teoria chiunque potrebbe avere il suo suono con una buona percentuale di approssimazione semplicemente lavorando su un equalizzatore di qualità.

Allora, qual era quel pickup, quel pedale o quella muta di corde che "dovevate assolutamente comprare" per ricreare il suono che avete in mente?

La Gibson Pearly Gates di Billy Gibbons è un'illusione
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Dove sono finite????
di Chiodo utente non più registrato
commento del 15/12/2013 ore 07:38:02
..Mannaggia ....."Cara hai visto le mie palle??"...mi sono cadute qui sotto al pc e sono rotolate chissa' dove........
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per me e' una leggenda ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 15/12/2013 ore 07:52:29
per me e' una leggenda pure l'analizzatore di spettro.. equalizzano ad orecchio (e non ci vuole nemmeno una cima.. e nemmeno chissa' quale eq)
Rispondi
Re: per me e' una leggenda ...
di dissident [user #3486]
commento del 15/12/2013 ore 16:12:5
vai al link
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Re: per me e' una leggenda ...
di al_rodin [user #33222]
commento del 16/12/2013 ore 17:27:05
Concordo con Yaso al 100%. Giovedì scorso alle prove La mia Les Paul coi P90 sembrava una Telecaster! E avevo smanettato solo sulla testata impostandola a caso... :-)
Rispondi
Se la gente passasse un ...
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 15/12/2013 ore 08:35:53
Se la gente passasse un quarto del tempo speso a cercare il suono di tizo, caio e sempronio a cercare la propria personalità, ne uscirebbe tanto di buono...
Rispondi
Re: Se la gente passasse un ...
di Claes [user #29011]
commento del 15/12/2013 ore 11:02:25
Giusto, assolutamente vero... al 110 %. Ma dovete darmi dell'eretico:

Una STD nuova che ho acquistato 1977/78 è stata subito modifcata: ferraglia e pick-ups nuovi! Questo per evitare al massimo di avere il solito sound Beano, Page, includendo dunque pure Billy Gibbons.
Rispondi
Re: Se la gente passasse un ...
di Angus85 [user #24582]
commento del 15/12/2013 ore 11:42:07
Hai Detto una grande verita'.Agli inizi,va benissimo imitare i propi idoli ma credo che se un chitarrista(musicista)
vuole progredire,dovrebbe cercare di trovare un sound il piu' personale possibile,magari appunto prendendo spunto da i nostri eroi
Rispondi
aaaah c'era la fregatura.... e ...
di stratomane [user #19654]
commento del 15/12/2013 ore 08:57:00
aaaah c'era la fregatura.... e ora chi mi rimborsa i mille mila euro spesi alla ricerca del suo suono??
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Tra tutte le favole quella ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 15/12/2013 ore 09:40:22
Tra tutte le favole quella dell'equalizzazione è quella più favolosa :-D
Rispondi
Re: Tra tutte le favole quella ...
di _Spawn_ [user #14552]
commento del 15/12/2013 ore 11:25:4
vai al link
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Re: Tra tutte le favole quella ...
di marcomo utente non più registrato
commento del 15/12/2013 ore 12:09:42
impressionante...
o_O
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Re: Tra tutte le favole quella ...
di tunsi [user #25470]
commento del 20/12/2013 ore 13:23:10
...secondo me la favola piu bella è quella dei venti tecnici...cosa ci stanno a fare venti tecnici dietro ad un equalizzatore???...e poi chi li paga...!!...figuriamoci..che stronzata...
Rispondi
Re: Tra tutte le favole quella ...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 20/12/2013 ore 13:57:44
Credo che i tecnici (forse non venti, magari Buddy ha buttato lì un numero per dire che i tecnici erano svariati) siano serviti solo per la ripresa iniziale, o qualunque altro tipo di operazione sia stata fatta per imitare la Pearly Gates. Poi sul palco basta avere i preset e richiamarli al cambio chitarra.
Rispondi
a me il suo suono ...
di Sykk [user #21196]
commento del 15/12/2013 ore 10:15:43
a me il suo suono non sembra niente di speciale, mi da l'idea di un semplice boost sulle medio-alte messo prima della distorsione
Rispondi
Woah....
di Salvog [user #26748]
commento del 15/12/2013 ore 10:34:05
Buon per lui se c'ha il suo suono, però non è che questo giustifichi tutto sto febbrile sbattimento da parte degli pseudo seguaci.

Io ho il mio di suono e mi basta, altroché!!

Bye bye.
Rispondi
Re: Woah....
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 15/12/2013 ore 10:54:47
Yes concordo, non ho mai sopportato quelli che vanno al concerto col binocolo per vedere come regolano i potenziometri sulle testate....la cosa più inutile che si possa guardare ad un concerto....
Rispondi
Re: Woah....
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 15/12/2013 ore 10:56:08
E per quanto riguarda il grande reverendo mi interesserebbe di piu sapere come faccia a levarsi le briciole del pane dalla barba...
Rispondi
Re: Woah....
di tres_hombres [user #37968]
commento del 15/12/2013 ore 23:33:32
per esperienza,non è niente di speciale nemmeno la barba...o meglio,è grandiosamente fantastica,però basta pettinarla ;)
Rispondi
Sinceramente non mi interessa piu' ...
di giancarlo50 utente non più registrato
commento del 15/12/2013 ore 10:50:50
Sinceramente non mi interessa piu' di tanto sapere come e' costruito il suono delle sue chitarre (che, volendo, con un po' di orecchio fino ed i pedali giusti, ti ci puoi avvicinare ed anche di molto) mi interessa soprattutto il personaggio, tutto quello che fa, tutto quello che suona e come lo suona.
Rispondi
Ora che ci penso sicuramente ...
di Zososam [user #29992]
commento del 15/12/2013 ore 11:12:15
Ora che ci penso sicuramente sarà vero, molti chitarristi come Billy suonano diverse chitarre ed hanno lo stesso suono.
Una buona, ottima, impeccabile equalizzazione può aiutare molto, ad esempio nell'avere lo stesso suono suonando le corde a vuoto o un accordo di sol che nel bene o nel male tutti sanno fare.
Tuttavia credo che la famosa frase '' l'oro sta nelle mani'' sia ancora la prima regola di ogni buon chitarrista, nel mio micromondo chitarristico ho avuto l'opportunità di suonare con chitarre ed ampli utilizzate da altri che avevano un gran sound, tanto da cercare di memorizzarne il modo di equalizzare, il nome dei pedali, ampli e modello di chitarra per ottenere sfumature simili, fortunatamente la magia ( e la gas) svaniva quando prendevo in mano gli stesso strumenti con le stesse regolazioni, il suono non era più quello ma il mio, pessimo o buono che sia.
Il tone rimane dunque un mistero, la gas una malattia implacabile, sopratutto ora che tutti inizieranno a comprare equalizzatori grafici in gran quantità e tecnici del suono in scatola;)
Rispondi
Re: Ora che ci penso sicuramente ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 15/12/2013 ore 16:02:37
===sopratutto ora che tutti inizieranno a comprare equalizzatori grafici==

speriamo..

fino ad ora, qui' su accordo, si sentivano dire cose tipo che per ottenere un pelino in piu' di medio acuti uno cambiava l'amplificatore, i pickups, ristrutturava casa, cambiava sesso e religione...

Rispondi
Re: Ora che ci penso sicuramente ...
di Zososam [user #29992]
commento del 15/12/2013 ore 18:03:5
ahahah vero, io credo di essere tra quelli molto spesso anche se so che sarà tutto inutile;)
Rispondi
Re: Ora che ci penso sicuramente ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 15/12/2013 ore 18:09:41
:-) :-D
Rispondi
Re: Ora che ci penso sicuramente ...
di MicStone [user #20095]
commento del 15/12/2013 ore 21:06:23
E' vero...se ne sentono tante...Troppe pippe mentali...
Rispondi
Come la maggior parte di ...
di Oliver [user #910]
commento del 15/12/2013 ore 11:21:03
Come la maggior parte di noi sembra fare, pare che anche lui cerchi di ottenere, con qualsiasi cosa abbia tra le mani, il suono che ha in testa. E' illuminante l'intervista dettagliata al suo roadie: inizia con alcune delle sue chitarre (che poi suoneranno tutte uguali... più o meno), da 8'00" invece spiega cosa Gibbons usa per amplificarsi, e mostra anche il suddetto "trucco" dell'equalizzazione:
vai al link

Ma la cosa più stupefacente è che alla fine tutto passa, per la maggior parte del concerto (ma anche in studio) attraverso un modestissimo pre SEMIvalvolare Marshall JMP1...
Rispondi
Re: Come la maggior parte di ...
di Claes [user #29011]
commento del 15/12/2013 ore 12:03:37
Il JMP-1 non è un pre "modesto"! Anzi, è da provare se non lo conoscete. Il mio non è in vendita...
Rispondi
Re: Come la maggior parte di ...
di Oliver [user #910]
commento del 15/12/2013 ore 12:26:11
Modesto nel senso che costa poco ;)
Ce l'avevo... e l'ho venduto a Diumafe, pensa te.
Un giorno me lo ricomprerò.
Rispondi
Re: Come la maggior parte di ...
di TheTrooper utente non più registrato
commento del 15/12/2013 ore 13:24:01
Modesto si, nel prezzo e forse in certi suoni (ma ha una quantità di medi che fa paura). Io lo usavo con davanti il processore che entrava nel suo input, ma secondo me a quel pre basta spendere 50€ di valvole pre (di valvole ne ha 2, fanno parte della catena del suono, cioè scolpiscono il suono e per certi livelli di gain alti entra un diodo clipper, o quello che è, per aumentare la distorsione, ma non credete a quelli che dicono che le valvole non fanno niente perchè se leggete in alcuni forum o nel web in generale, molti cambiando una valvola e mettendone una seria, hanno drasticamente cambiato il suono.) e rinascerà completamente; inoltre penso che sia a prova di idiota, non esiste un pre più facile da utilizzare, il MIDI non lo devi neanche configurare, fa tutto da solo in pratica....poi se avete soldi tanti da spendere Voodoo amp modifica con componenti assurdi praticamente tutto, e lì la differenza ci sarà sicuro. Poi si accoppia bene con tutti i finali, cosa che non posso dire del Triaxis, che non si sa neanche come diavolo farlo partire, e non vale la spesa in confronto a quello che effettivamente offre, poichè vuole il 2:90 per forza...
Rispondi
Re: Come la maggior parte di ...
di lazydaniel [user #28418]
commento del 16/12/2013 ore 11:24:46
Oliver, in seguito a un tuo articolo in cui si parlava del suono di Billy Gibbons mi sono fatto prendere dalla GAS e ho acquistato un JMP1. Spettacolare! L'unico difetto è che il pedale costa una cifra (sui 140, che per essere quatto pulsanti e quattro led sono un po' uno scandalo), ma alla fine comprerò anche quello :-)
Rispondi
Re: Come la maggior parte di ...
di Oliver [user #910]
commento del 16/12/2013 ore 14:12:41
Puoi usare qualsiasi pedaliera di controllo midi.
Io usavo la Boss FC50, ma ce ne sono di tutti i tipi, anche a prezzi contenuti. Ti consiglio un usato ;)
Rispondi
Pod 2
di lazydaniel [user #28418]
commento del 16/12/2013 ore 14:33:
Secondo te lo posso pilotare anche con il Midi out di un Pod2 (ho la sua pedaliera)?
Rispondi
Re: Pod 2
di Oliver [user #910]
commento del 16/12/2013 ore 23:55:44
Penso proprio di sì.
Rispondi
Io credo che usando un ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 15/12/2013 ore 11:58:06
Io credo che usando un sistema di amplificazione dalla spiccata personalità, con una buona dinamica, che poi secondo me è la vera arma in più del reverendo, anche cambiando chitarre si riesca a conservare il suono di base, lasciando da parte i discorsi sul playing volutamente da parte. In effetti se si hanno le idee chiare gli ampli old-style hanno pochi suoni di base difficilmente modificabili; parlo di ampli e non di altri sistemi perchè al tempo della registrazione di Brown sugar credo avessero utilizzato quelli. Con l'evoluzione della tecnologia in effetti si è cercato di costruiri amplificatori che consumassero sempre meno, silenziosi, dinamici e assai sensibili al segnale d'ingresso, leggasi chitarre. Io credo che anche nel sound del Reverendo delle differenze tra le varie chitarre ci siano ed in effetti tutta quella dinamica e quegli armonici propri di Brown Sugar non si sentano sempre (e mi pare che in molti sostengano che quella non sia Pearly tra l'altro), anzi mi pare che oggi il suo suono sia molto più distorto rispetto a prima, ma nonostante ció le Tele e le Les Paul siano più docili di certe Gretsch che imbraccia di frequente. In fin dei conti forse ognuno di noi può fare solo una cosa per se stesso più utile dell'acquisto di qualunque nuova componente, ovvero stabilire un sound di base da raggiungere tramite un ampli in particolare e di lì poi un passetto alla volta costruire tutto il resto del rig, imparando a sperimentare il più possibile. Bisogna avere una profonda cultura su ció che si possiede.
Rispondi
Suonare con una telecaster ed ...
di coldshot [user #15902]
commento del 15/12/2013 ore 13:21:57
Suonare con una telecaster ed equalizzarla in modo da sembrare una les paul come timbro è da fuori di testa, non capirò mai i capricci delle rockstar
Rispondi
Re: Suonare con una telecaster ed ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 15/12/2013 ore 14:21:32
beh.. considera che vuol dire, semplicemente, incrementare un po' medi e medio bassi..
Rispondi
Re: Suonare con una telecaster ed ...
di coldshot [user #15902]
commento del 15/12/2013 ore 14:43:12
si, non credo sia una cosa molto difficile da fare, considerando poi che razza di tecnici saranno loro e che strumenti hanno a disposizione, quello che non riesco a comprendere è perchè suonare una tele che è l'esatto contrario di una les paul e farla suonare come quest'ultima, o ancora peggio equalizzare tutte le chitarre in modo da farle suonare come la les paul, per me è semplicemente folle, ma l'icona è lui non io quindi avrà sicuramente ragione, sono io che non ci arrivo.
Rispondi
Re: Suonare con una telecaster ed ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 15/12/2013 ore 15:39:48
personalmente ritengo che la cosa sia stata detta un po' a cavolo forse per fare sensazione.. nel senso che a gibbons piaceranno varie tipologie di chitarre, ma vuol comunque mantenere un certo "colore" della les paul.. La cosa non e' scema.. Anche io, nel mio piccolo, se devo mettere una parte in un brano e non ho gli strumenti miei a disposizione, posso usare qualsiasi cosa, ma, anche senza farlo razionalmente, alla fine regolo tutto per far uscire, in linea di massima, la modalita' sonora che di solito prediligo..
Rispondi
Re: Suonare con una telecaster ed ...
di coldshot [user #15902]
commento del 15/12/2013 ore 16:21:50
non lo so, capisco quando dici:

----Anche io, nel mio piccolo, se devo mettere una parte in un brano e non ho gli strumenti miei a disposizione, alla fine regolo tutto per far uscire, in linea di massima la modalita' sonora che di solito prediligo-----

giustissimo , a lui per fortuna sua non mancano gli strumenti a disposizione, però il fatto è che a quanto pare vuole una sonorità ed è quella della les paul che va a cercare in chitarre totalmente differenti, la risposta che posso darmi è probabilmente perchè gli piace anche il manico di altre chitarre o forse per contratti ma non essendo il suo suono le adatta con trucchetti ben studiati, mah chissà.........






Rispondi
Re: Suonare con una telecaster ed ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 15/12/2013 ore 16:44:05
il punto mio e' che, come ho detto sopra, la cosa forse e' stata spiegata male.. bisogna essere decisamente fuori per pensare di far diventare tutto "les paul" a forza di equalizzatore, dato che, sicuramente, la caratterizzazione della chitarra che effettivamente si usa, non puo' essere del tutto annullata .. pavarotti e carreras sono due tenori, possono lavorare sulla stessa identica estensione e quindi essere forse intercambiabili, pero', indubbiamente, sono diversi...
Rispondi
Re: Suonare con una telecaster ed ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 15/12/2013 ore 15:44:28
Forse perchè la telecaster può essere più comoda da suonare per peso ed accessibilità dei tasti...
Rispondi
Chissa' per quanti anni ancora ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 15/12/2013 ore 13:28:26
Chissa' per quanti anni ancora durera' sta storia di avere gli stessi suoni di pincopallo ! Ma lavoriamo su noi stessi e sulle nostre possibilita' ! Basta con questa spasmodica e inutile ricerca di cose che non servono a nulla ! Poi ci ritroviamo a suonare sul palco senza sapere accompagnare fare un solo decente ... La musica quella vera passa sempre in secondo piano ! Io sono veramente stufo di questi articoli che non mi lasciano nulla ... Ciao
Rispondi
Re: Chissa' per quanti anni ancora ...
di TheTrooper utente non più registrato
commento del 15/12/2013 ore 14:00:04
Riuscirai mai a non lamentarti di un articolo/artista o analogo che non ti va a genio? Se l'articolo non ti interessa, perchè commenti? Se non ti lascia nulla, non lasciare nulla neanche tu...
Rispondi
Re: Chissa' per quanti anni ancora ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 15/12/2013 ore 14:37:17
E' perche' scusami ? E' proibito esprimere il proprio dissenso ? Io credo di non aver mancato di rispetto a nessuno e continuero' a dire cio' che penso quando lo riterro' opportuno ! E se hai letto il mio commento non ho solo fatto critiche sterili e salutato tutti .. Quindi abbi la cortesia di accettare commenti anche chi non la pensa come te ! Ciao
Rispondi
Re: Chissa' per quanti anni ancora ...
di TheTrooper utente non più registrato
commento del 15/12/2013 ore 15:19:21
Ma io non ho detto niente, non puoi dire che sono in disaccordo perchè non la pensi come me, io ho fatto solo un'osservazione, cioè sul 70% dei commenti che scrivi critichi quello, critichi quell' altro (che sia Batio o che sia Gibbons) se non ti va bene una cosa, perchè devi per forza tirare m***a sull'articolo o sul soggetto di cui si parla? Non sono il solo ad averti fatto questa osservazione comunque da quello che vedo.
Rispondi
Re: Chissa' per quanti anni ancora ...
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 15/12/2013 ore 15:43:55
Ciao, l'articolo non va letto come una ricerca sul suono di Gibbons, anzi, lo scopo era proprio il contrario: se lui fa suonare una Telecaster moderna come una Les Paul del '59 grazie a qualche "semplice" equalizzatore mentre noi ci danniamo acquistando chitarre su chitarre, forse stiamo sbagliando qualcosa!

Quanto alla cura del suono in generale, devo contraddirti. Sicuramente è fondamentale prima di tutto saper suonare, ma la musica vuol dire anche estetica, e la bellezza dei suoni è importante. In certe situazioni lavorative, un musicista (non solo i chitarristi) che sa come modellare il suo suono è preferito a uno che magari suona da dio, ma ha un brutto suono.
Rispondi
Re: Chissa' per quanti anni ancora ...
di Zakk Fuckin' Wylde [user #5690]
commento del 16/12/2013 ore 07:45:20
quoto alla grandissima e io sono uno di quelli che ai voglia a sbagliare !!!
Rispondi
io voglio il mio suono. ...
di xstellamayfairx [user #20604]
commento del 15/12/2013 ore 13:39:00
io voglio il mio suono. punto
tutti gli altri stanno sotto o, a fianco.
Rispondi
Re: io voglio il mio suono. ...
di Claes [user #29011]
commento del 15/12/2013 ore 14:00:35
...punto. Appunto. Fossimo in politica ci sarebbe da fare un partito! Il bello di Accordo è che vi è spazio per ogni opinione - un partito personale per ognuno.
Rispondi
Io però rifletterei sulle corde ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 15/12/2013 ore 13:55:00
Io però rifletterei sulle corde sottili... Molti si vantano di montare corde spesse... Nessuno si è mai vantato di montarle sottili...
Rispondi
Re: Io però rifletterei sulle corde ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 15/12/2013 ore 14:27:29
Si ma io rifletterei su una cosa: la scalatura delle corde, feeling e durata a parte, assume particare rilevanza quando si suona con una catena molto scarna. Mi spiego meglio: la loro dimensione modifica la tipologia di segnale che mandi all'ampli; è chiari che per irrobustire il suono esistono altri espedienti, quali equalizzatori, boost, buffer, overdrive, compressori e non ultimo il volume generale al quale è consentito suonare. Negli anni '70 avevano ampli cge suonavano forte a prescindere tutti e di lì era ovvio poter suonare con corde sottili, se oggi a volume casalingo vuoi avere una pasta sonora simile a quella di Steve Ray montare un set più sostanzioso diventa quasi un must, soprattutto se l'unico ponte tra chitarra e ampli è il cavo, la cui qualità già da sola fa una grossissima differenza (basta fare una prova con due cavi di qualità diversa in successione). Ecco perchè dico che bisogna sperimentare e conoscere bene ciò che si possiede, al di là dell'esercitarsi costantemente per accrescere le proprie doti. Sul discorso dell'imitare suoni altrui io non ci trovo niente di male, anche perchè non tutti suoniamo roba nostra, anzi, non tutti abbiamo le capacità ed il tempo per creare un nostro sound, quindi mi sembra una leggettimissima scelta personale. Sorry se nel risponedere al tuo post ho approfittato per dire la mia anche su pensieri espressi da altri!?
Rispondi
Re: Io però rifletterei sulle corde ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 15/12/2013 ore 15:40:51
Io passai dalle 0.09 alle 0.10 per avere un suono più grosso... Dopo un pò mi accorsi di avere un suono più sordo con le 0.10 perchè uso plettri molto duri (Dunlop Delrin 2mm)... Assottigliai i plettri ed il suono migliorò ma con i plettri più sottili avevo perso qualcosa... Non riuscivo a fare bene alcune cose... Non mi trovavo... Tornai ai vecchi plettri e decisi di assottigliare le corde... E tutto migliorò e mi resi conto che la storia del suono grosso era solo nella mia testa... Le 0.09 andavano benissimo e mi permettevano di avere una maggiore sensibilità ed espressività... La mia conclusione è che bisogna usare scalatura di corde e plettri adatti al proprio stile e che ci permettano di suonare il più a nostro agio possibile... Poi la ricerca del suono và aggiunta successivamente con effetti ed equalizzazioni... Per cui concordo al 100% con le considerazioni fatte in questo articolo... Fatta eccezione per l'attacco ed alcune sfumature tutto il resto può essere equalizzato e permetterci di avere un suono bello e grosso anche con una strumentazione che a priori non dovrebbe permettercelo...
Rispondi
Re: Io però rifletterei sulle corde ...
di dantrooper [user #24557]
commento del 15/12/2013 ore 22:14:25
eccomi: presente e ne vado fiero :D
uso 009-042 su strato, satriani e charvel e 01-046 su Les paul
mi son sempre trovato bene, a volte vorrei passare alle 010, ma, sentendo il feel e i risultati che ho con le 09, ed ottenendo un suono comunque grosso, tale da sovrastare l'altro chitarrista che usa la LP con la mia strato, desisto e resto fedele alle 09.
Rispondi
Finalmente qualcuno che c'ha fatto ...
di alexus77 [user #3871]
commento del 15/12/2013 ore 17:29:05
Finalmente qualcuno che c'ha fatto l'articolo sopra. Infatti io non ho mai capito l'associazione di Gibbons con la Pearly Gates, nella mia testa lo vedo piu' spesso con Gretsch o con una Tele. Mi stupisce il fatto che suoni con delle corde cosi' sottili, non tanto per il risultato (a me il suono di Gibbons non e' mai piaciuto in fondo) quanto per il fatto che esistano in commercio corde 07.
Rispondi
Brillante!!
di Jakilandi [user #31257]
commento del 15/12/2013 ore 19:18:10
In articolo bello provocatorio, illuminante e sfata-miti, bellissimo e divertente anche la sottile linea di ironia di sottofondo! come disse Francesco Amadori 10+!!! ;)
Rispondi
mi è un po' caduto ...
di tres_hombres [user #37968]
commento del 15/12/2013 ore 23:36:36
mi è un po' caduto il mito delle "mani" di gibbons lo ammetto...però il reverendo resta comunque il mio personaggio musicale di riferimento,la sua ganzaggine non ha fine :D
Rispondi
Alla fine, comunque, non abbiamo risolto il problema...
di viabcroce [user #13757]
commento del 16/12/2013 ore 00:28:33
Qui il punto non è che lui ha lo stesso suono con tutte le chitarre, ma che eventualmente ha un suono che piace a molti. E torniamo da capo a dodici, nel senso che sono comunque le sue "mani" che fanno la differenza. A quel punto certo che basta l'eq per usare una chitarra diversa. Ma suonata da me, sono sicuro che la chitarra equalizzata *non* suonerebbe come quando la suona lui.
Rispondi
Il suono di Gibbons non ...
di davo [user #31664]
commento del 16/12/2013 ore 09:30:46
Il suono di Gibbons non i ha mai colpito in maniera particolare, anche se in effetti è molto personale e riconoscibile. E' sicuramente funzionale alla musica che suona e al "concetto" che vuole esprimere.
Tecnica e inventiva a parte penso che trovare un suono riconoscibile e personale sia uno degli elementi fondamentali che hanno portato i grandi chitarristi ad essere quello che sono.
E quasi sempre, quando vengono intervistati riguardo al loro "tone", dicono di aver cercato di riprodurre l'idea che avevano nella loro testa; a dimostrazione dell'importanza dell'artista sopra la materia che usa.
Naturalmente è inevitabile usare termini di paragone per l' ispirazione: Brian May ha sempre citato Rory Gallagher come fonte di ispirazione per costruire il suo tono personalissimo.
Il risultato ovviamente è molto diverso, tra i due.
Rispondi
L'idea di equalizzare il proprio ...
di Robyz [user #66]
commento del 16/12/2013 ore 09:30:50
L'idea di equalizzare il proprio suono per "modellarlo" ed ottenere il timbro dei grandi chitarristi è piuttosto vecchia, credo che la maggior parte dei chitarristi si sia cimentata in questa pratica almeno una volta nella vita e grossomodo sia arrivata alla conclusione che fosse una strategia poco produttiva.

Fisicamente è molto difficile che un equalizzatore ci permetta di modellare il sound di uno strumento, questo perché l'equalizzatore agisce principalmente sul timbro ma non permette un controllo realmente efficace dei transienti d'attacco, o meglio, influisce anche su questi ma in modo molto meno prevedibile. L'attacco del suono, ovvero quell'intervallo di tempo che comprende il momento in cui colpite la corda fino a quando questa non comincia a vibrare in modo regolare, sono determinanti nel modo con cui percepiamo un suono, è un fatto fisico e neurologico, è il modo con cui il nostro cervello elabora le informazioni e ci dice cosa stiamo ascoltando.

Per fare un esempio banale e alla portata di tutti: un timbro di pianoforte modificato in modo da avere un attacco morbido, non vi sembrerà un pianoforte, per contro una chitarra distorta suonata con l'attacco morbido (la famosa tecnica del volume che si apre subito dopo la plettrata) suonerà molto più simile ad un violoncello nnostante timbricamente siano suoni molto differenti.

A determinare il suono concorrono molti aspetti e molti di questi sono legati alle tecniche esecutive ed a peculiarità particolari degli strumenti usati, al modo con cui reagiscono alla vibrazione improvvisa delle corde, con un equalizzatore pre-distorsione (questo è molto importante, la maggior parte di noi si concentra erroneamente sulle equalizzazioni post gain tratti in inganno dal fatto che l'intervento timbrico sia molto più evidente ma la pre distorsione ha un paio di assi nella manica che non tutti conoscono) ci si può avvicinare all'idea espressa nell'intervista, ma non perché si effettua shaping sul timbro della chitarra ma si creano presupposti di "interazione" con gli stadi successivi che possano avere effetto sui transienti sonori.
Esempio banale: se sparo gli alti su certe frequenze non solo schiarisco il suono ma modifico il modo con cui l'ampli andrà poi a comprimere per saturazione le varie frequenze, comprimendo prima gli alti che conferiranno un attacco più marcato. E' il principio dei compressori multibanda usati con una logica chitarristica.
Ovviamente il Reverendo ha dalla sua il tocco e lo stile esecutivo che danno un'impronta molto forte a qualsiasi cosa suoni sotto (un altro che caratterizza moltissimo il proprio stile è Eddie) e 20 tecnici (francamente ne dubito che siano così tanti!) con ottimi strumenti che lavorano per affinare il possibile e "calibrare" tutte le sue chitarre.
Non dimentichiamo nemmeno che il suono ascoltato è facilmente cammuffabile, soprattutto dentro un mix, ben altra cosa sono i suoni sotto le proprie dita.
Rispondi
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Re: L'idea di equalizzare il proprio ...
di rockit [user #11557]
commento del 16/12/2013 ore 10:09:0
Scusate il commento OT, ma rivedere un commento di Robyz dopo un paio di ere geologiche è un piacere! Visto il nome nel feed dei commenti pareva incredibile...invece il commento eccellente dimostra che è proprio lui :D

Saluti
Lorenzo
Rispondi
Spulciando un catalogo Gibson in rete...
di Claes [user #29011]
commento del 16/12/2013 ore 09:58:10
...per averne il prezzo in Corone danesi. Per adesso non si trova. Vi è cmq una sorprendente quantità di modelli della LP - tributes o no. Le differenze di prezzo tra il modello più caro e quello meno costoso è abissale!!!
Rispondi
Beh...il discorso dell'analisi dello spettro ...
di sdl [user #5004]
commento del 16/12/2013 ore 10:12:42
Beh...il discorso dell'analisi dello spettro in studio detta così suona da "leggenda", ma tradotto semplicemente come "attenta equalizzazione del suono con outboard da studio" non mi sembra affatto strano (nè diverso da quello che fa qualsiasi chitarrista in fase di registrazione).

Credo che sia semplicemente impossibile emulare dal vivo il suono che sentiamo nei dischi (anche per i big): in fase di registrazione, ai fini della creazione del suono, contano di più i microfoni, i preamplificatori, l'equalizzazione post "strumentazione" chitarristica e il posizionamento delle tracce (al plurale!) nel mix, che non il gear strettamente chitarristico utilizzato dal musicista (e infatti spesso sentiamo di dischi registrati con gear strettamente chitarristici assurdi).

E anche dal vivo, specie su grandi palchi, la bellezza del suono secondo me la fa una corretta e ben rodata abbinata fra "sorgente sonora" (ampli del chitarrista) e ripresa/amplificazione/equalizzazione dell'ampli tramite l'impianto (che tanto è quello che sentiamo noi).

Da questo punto di vista non mi stupisce affatto che la stragrande maggioranza dei chitarristi utilizzi dei rig piuttosto semplici e abbastanza "comuni" nella reperibilità dal vivo (leggi Marshall recenti, boss, chitarre sostanzialmente di serie): Zakk Wylde, Satriani, Gilbert, Malmsteen (che ho visto suonare con delle "banali" 1987) sono alcuni esempi illustri. Anche in questi casi, "dita" a parte (che indubbiamente servono), conta sia come è settata e "assemblata" l'apparecchiatura (cablaggi, piccole modifiche, alimentazione, ecc...), sia, soprattutto, come viene ripresa e amplificata tramite l'impianto: se tutto ciò che c'è dopo il microfono è scarso come qualità, settaggio o interazione con il nostro gear, il suono finale sarà comunque brutto. Nello stesso modo sarà probabilmente brutto una volta ripreso e amplificato, un suono pensato dal chitarrista per il monitoring diretto sul palco (specie se il suono è stato fatto in sala prove, in condizioni totalmente diverse). Al contrario ho sentito (dal vivo e su palchi grandicelli) dei POD (e parlo del vecchio fagiolone) suonare letteralmente enormi nelle mani giuste (quelle del fonico!).

Per concludere...ricordo una vecchia intervista al buon Colombo, che di suoni se ne intende, che diceva che per suonare in TV si faceva i suoni utilizzando casse con coni molto piccoli (tipo casse da PC per intenderci) perchè più simili all'ascolto che poi si aveva tramite gli speaker della televisione!

PS: ultimamente sono passato alle 08 anch'io (sulle strato) e devo dire che, per quello che cerco, il suono è migliorato enormemente!
Rispondi
adoro la musica perchè è varia
di Fabione72 [user #28527]
commento del 16/12/2013 ore 11:28:03
Intendiamoci, mi piace tanto Gibbons.

Il suo suono lo acrei definito grezzo, tagliente, molto sottile e poco presente (poche armoniche nello spettro).

Qui leggo:
"Ariosa, grossa, presente, con armonici che vengono fuori da tutte le parti e con sustain da vendere"

Nulla da aggiungere se non che, alla fine, tutta sta nella testa di chi ascolta
(ed è bello così) :D
Rispondi
Re: adoro la musica perchè è varia
di Oliver [user #910]
commento del 17/12/2013 ore 00:10:2
Gibbons è famoso per gli armonici (maschile) artificiali che produce a profusione mentre plettra, che sono un'altra cosa rispetto alle armoniche (femminile) che determinano il timbro di uno strumento.
A parte questo, nella sua pluridecennale carriera Gibbons ha usato suoni anche diversissimi tra loro, da quelli più essenziali a quelli incredibilmente grossi e detuned (ad esempio in Rhythmeen), ma quelli per cui è più celebre sono proprio quelli "grossi e presenti".
Grezzo ci sta, ma tagliente, molto sottile e poco presente... mi sa che non stiamo parlando dello stesso musicista :)
Rispondi
http://www.youtube.com/watch?v=-uZinAmZtJg
di yasodanandana [user #699]
commento del 17/12/2013 ore 01:36:11
vai al link
Rispondi
Re: http://www.youtube.com/watch?v=-uZinAmZtJg
di Oliver [user #910]
commento del 17/12/2013 ore 09:38:39
:)

Come dicevo, ha usato di tutto, anche crudi suoni in diretta. Ma non è questo il timbro per il quale è famoso. E non è assolutamente quello che ho sentito io dal vivo. Che sia l'età che inizia a fare effetto? A lui, intendo :)
Di solito, quando si cita Gibbons, si intende qualcosa del genere:
vai al link

Qui invece si sente un po' di tutto :)
vai al link

Mentre quando si parla di Pearly Gates (la chitarra, non l'accordiano), si intende questo:
vai al link

Fino ad arrivare a cose del genere:
vai al link
Rispondi
Re: http://www.youtube.com/watch?v=-uZinAmZtJg
di yasodanandana [user #699]
commento del 17/12/2013 ore 09:44:36
ho riportato quel video per riferirmi alla chiacchierata che facevi sopra.. nel senso che potrei sbagliarmi dato che ho ascoltato con auricolari, seppur non proprio spregevoli, ma il suo suono mi sembra abbastanza "ciccio"...
Sembra che abbia un taglione drastico su frequenze che potrebbero pestare i piedi al basso, pero', comunque, mi sembra che suoni piuttosto pieno.... o no?
Rispondi
Re: http://www.youtube.com/watch?v=-uZinAmZtJg
di Oliver [user #910]
commento del 17/12/2013 ore 10:42:43
E' sempre difficile dare degli aggettivi ad un suono.
Ognuno tende ad identificare il timbro di un musicista a modo suo. Per molti la sonorità del video che hai linkato può sembrare "poco grossa" perchè -anche solo per preconcetto, a volte- si aspetta un grosso suono da LesPaul carico di medio/basse. Come hai giustamente evidenziato (con orecchio professionale), Gibbons ha un modo strano, ma evidentemente efficace, di equalizzare la chitarra: bassi e alti molto indietro, medi in primo piano e superacuti in evidenza. A me non sembra affatto un suono "magro", anche se i suoni più caratteristici del suo stile sono generalmente più robusti di questo esempio. La semplice carenza di bassi per molti corrisponde ad un suono sottile, e la maggior parte dei chitarristi non rinuncerebbe mai alle frequenze che lui taglia: il suono della chitarra da sola sembrerebbe impoverito, ma per l'utilizzo che ne fa lui, nel suo genere musicale (e con i due signori che si porta dietro...), fa una differenza non da poco.
Rispondi
Re: http://www.youtube.com/watch?v=-uZinAmZtJg
di yasodanandana [user #699]
commento del 17/12/2013 ore 11:16:18
forse non mi sono spiegato.. ma a me non sembra un suono carente di bassi..
Rispondi
Re: http://www.youtube.com/watch?v=-uZinAmZtJg
di Oliver [user #910]
commento del 17/12/2013 ore 12:37:01
Hmmm... in effetti ce ne sono più di quanto credevo (adesso l'ho riascoltato con le cuffie...), anche se mi sembrano ancora molto indietro rispetto ai medi.
Rispondi
Re: http://www.youtube.com/watch?v=-uZinAmZtJg
di yasodanandana [user #699]
commento del 17/12/2013 ore 12:54:40
non so.. per me ha i bassi/medio bassi "giusti" ... gli mancano, tanto per capirsi, le risonanze spurie come quelle che escono fuori se con un les paul fai palm muting su una marshall 4x12 .. ma visto che suona con un bassista, e' cosa buona e giusta...

un discorso a parte lo meriterebbe, a mio parere, il basso.. nel senso che forse e' piu' lui che, pur cambiando tanti strumenti, mantiene lo stesso identico impatto..

:-)


ciao!!
Rispondi
Re: http://www.youtube.com/watch?v=-uZinAmZtJg
di Oliver [user #910]
commento del 17/12/2013 ore 13:21:45
Già.
In realtà i suoi strumenti sembrano tutti molto simili ed essenziali. Sembrerebbe che li cambi più che altro per avere un'uniformità con le chitarre di Gibbons a livello di look.
La cosa veramente curiosa è che usa da sempre testate per chitarra (Marshall JCM900).
Rispondi
Re: http://www.youtube.com/watch?v=-uZinAmZtJg
di yasodanandana [user #699]
commento del 17/12/2013 ore 14:21:27
per un certo periodo lo ha fatto pure john entwistle, mi sembra...

d'altra parte come sappiamo, nel vintage chitarra e basso, per l'amplificatore, pari sono.. il conquibus sono gli altoparlanti..
Rispondi
Re: http://www.youtube.com/watch?v=-uZinAmZtJg
di Oliver [user #910]
commento del 17/12/2013 ore 16:30:33
... e uno dei più riusciti amplificatori per chitarra si chiama Bassman :)
Rispondi
Re: http://www.youtube.com/watch?v=-uZinAmZtJg
di yasodanandana [user #699]
commento del 17/12/2013 ore 18:59:22
:-)
Rispondi
Re: adoro la musica perchè è varia
di Fabione72 [user #28527]
commento del 17/12/2013 ore 14:19:57
siiii, lo so... è che parlavo proprio di cose diverse ;)

Anche se forse non è proprio"famoso" per la forma dei suoi armonici artificiali (come Eddie o Zakk, per intenderci), è verissimo che, come tutti quelli usciti dal panorama musicale a quell'epoca, ne faceva sicuramente uso.

Nel suo caso, avendo appunto uno spettro armonicO abbastanza limitato in frequenza, suonano particolarmente sottili e "soffocati" (come in Sharp dressed man), come se "non uscissero".
Tipo quando suoni con un valvolare con le finali al minimo, per intendersi (da qui il discorso della"presenza"), anche se immagino che la cosa sia voluta.

[ora che ci penso, ma non sara mica per colpa della barba?! ;D ]


Comunque non vorrei essere stato frainteso eh!!
non voleva essere una critica, ANZI, una celebrazione della soggettività (= arte) della musica!! :D

Ciaoooo
Rispondi
Re: adoro la musica perchè è varia
di Oliver [user #910]
commento del 17/12/2013 ore 16:29:40
Figurati, non era una critica, ma una puntualizzazione.
Adesso che citi Eddie e Zakk, credo di comprendere ulteriormente su cosa non ci siamo capiti: gli armonici artificiali di cui parli sono quelli prodotti un'ottava sopra la nota frettata, mentre gli armonici caratteristici del playing di Gibbons (praticamente in ogni suo solo) sono "pinch harmonics", ottenuti impugnando il plettro molto vicino alla punta, stoppando di conseguenza con il polpastrello la nota appena suonata e plettrando nel punto giusto. Il risultato è sicuramente diverso rispetto agli armonici "alla Eddie".
Rispondi
Re: adoro la musica perchè è varia
di Fabione72 [user #28527]
commento del 17/12/2013 ore 17:58:15
HAHAHA, Oliver, io e te non ce la stiamo proprio facendo a capirci :D

Il motivo è che non esiste una vera definizione per gli artificiali, comunque io intendevo proprio quegli Artificiali canonici, quelli fatti con il pollice e plettro (riportati appunto come A.H. = Artificial Harmonic negli spartiti).

PS

Sono tutti daccordo che quelli naturali sono quelli fatti con la mano sinistra in alcune posizioni del manico: armonici naturali (natutral harmonics)

Quelli con il pollice la maggior parte delle persone gli chiama Artificial -> Artificiali.

Per altri gli Artificial sono i suoni generati dall'effetto Larsen controllato degli ampli (io l'ho sempre visto chiamare Feedback, anche sugli spartii), e i Pinched vengono considerati come una sottocategoria degli Artificial.

Per altri ancora i Piched e gli Artificial sono esattamente la stessa cosa.

Se fai un giro su google va a finire che poi ti gira la testa, quindi mi appoggio alla notazione standard: AH (armonico da sfioramento della corda plettrata con il pollice sul corpo o direttamente sul manico dello strumento).


Non è per fare lo sborone èh! solo per arrivare a capirsi. (ce la possimao fare!!! :D )


ciaooo
Rispondi
Re: adoro la musica perchè è varia
di Oliver [user #910]
commento del 17/12/2013 ore 18:31:53
Hehehe.
Vero, si sta meno a farlo che a spiegarlo :)

** i Pinched vengono considerati come una sottocategoria degli Artificial**

Sì, mi sembra sensato. Il meccanismo è quello, ma l'effetto è più casuale.
Rispondi
Il Rig Rundown di PermierGuitar ...
di JollyRoger [user #2158]
commento del 16/12/2013 ore 12:12:09
Il Rig Rundown di PermierGuitar che qualcuno ha postato più sopra spiega molto bene come i tecnici siano molto meno di 20 (uno) e visto che l'eq a rack che si vede nel video non è programmabile (e Billy cambia più chitarre durante la serata) anche la storia dell'equalizzazione che cambia ad ogni cambio di chitarra mi pare inverosimile.
E' molto più verosimile quello che dice Elwood (il guitar tech di Gibbons): Billy suona con un setup praticamente da heavy metal (con l'aggiunta evidente di un chorus) ed un tocco impercettibile. Il suono che ne esce è molto compresso e poco dinamico, perfetto per riempire (a parte le sequenze aggiunte -a mio avviso inutilmente- in certi pezzi) lo spazio sonoro di un trio.
Rispondi
Re: Il Rig Rundown di PermierGuitar ...
di Oliver [user #910]
commento del 17/12/2013 ore 09:26:19
... oltretutto non ha nemmeno un gran che da riempire: i due soci che si porta dietro creano una base sonora di granito. Visti dal vivo, a volte smetteva completamente di suonare ma non mancava niente lo stesso. Un tiro da paura.
Rispondi
ma è davvero sempre lo stesso suono?
di mke52 [user #17126]
commento del 16/12/2013 ore 12:51:49
Non sono un esperto dei zztop e vi propongo un test:
Prendete diverse registrazioni di alcuni artisti molto imitati quali: Clapton, Santana, Hendrix, SRV, Knopfer, etc.
Ascoltate le registrazioni e ditemi se Santana ha sempre avuto lo stesso suono dagli anni 70 ad oggi... Dico Santana per dire chiunque altro. L'impostazione è sicuramenmte uguale ma il suono NON è uguale, se non altro perchè all'inizio suonava una SG per poi passare ad una PRS.
Allo stesso modo, tutti gli artisti sopracitati vi faranno la medesima impressione...

Gibbons? non so perchè non ho molte cose loro. Fate voi la prova e poi diteci...

Rispondi
Re: ma è davvero sempre lo stesso suono?
di esseneto [user #12492]
commento del 17/12/2013 ore 09:45:00
I musicisti che hai citato sono l'esempio lampante che il "SUONO STA NELLE PROPRIE MANI" e azzardo un altra ipotesi, tutto il corpo contribuisce al suono finale!Non sono un grande fan di Santana e conosco qualche album,ma per quanto riguarda Clapton,SRV, Hendrix e Knopfler li ascolto assiduamente da 30 anni,aggiungerei anche Page,Gary Moore e Gilmour,ebbene per me non ci sono dubbi hanno avuto ed hanno sempre lo stesso bellissimo c........o di suono sia nei live che nei dischi,a prescindere da cosa utilizzassero per riprodurlo!Inoltre parlo anche per la mia modestissima esperienza personale,nel corso degli anni ho utilizzato diverse tipologie di chitarre/pedali/corde/cavi(ampli sempre e solo marshall) e quando ascolto qualche registrazione effettuata nell'arco di circa 30 anni,ho sempre e comunque lo stesso suono è innegabile.
Rispondi
Re: ma è davvero sempre lo stesso suono?
di mke52 [user #17126]
commento del 17/12/2013 ore 10:47:04
esseneto, sulle mani concordo con te ed è in un certo senso la ri prova di quello che sostengo. Quello che noi percepiamo come stesso suono in realtà è lo stesso tocco. Il suono è molto diverso.
Visto che sei fan di Clapton, non credo si possa affermare che la chitarra in " EC was here" ha lo stesso suono della chitarra in "24 nights". Lo stesso Gilmour ha cambiato suoni in maniera significativa nel corso degli anni.
Rispondi
Re: ma è davvero sempre lo stesso suono?
di esseneto [user #12492]
commento del 17/12/2013 ore 11:31:14
Ma come hai detto tu quello che noi percepiamo e che ci suscita varie sensazioni/emozioni(che sono il motivo principale per il quale si ascolta la musica), è il suono che penso sia inscindibile dal tocco del musicista che lo produce con le proprie dita.Tutto il resto(chitarre/ampli ecc.ecc.)influiscono sul suono fornendo delle sfumature quasi impercettibili per la quasi totalità dei fruitori di musica ,che soltanto un audiofilo accanito con l'hobby di documentarsi sugli strumenti usati dagli artisti può individuare o chi come noi avendoci a che fare in prima persona riesce a cogliere la differenza tra il suono di una chitarra con PAF e scala da 24.75" e un altro prodotto da una con single coil con scala 25.50" tipo fender magari passate attraverso una plexi imballata e/o un hywatt con big muff boostato......
Rispondi
Re: ma è davvero sempre lo stesso suono?
di mke52 [user #17126]
commento del 17/12/2013 ore 19:17:10
concordo con te anche se sostengo che il suono non è lo stesso e ti faccio un esempio. Nei link che seguono hai due versioni di Wonderful Tonight. Stesso pezzo ma il suono di Eric è uguale nello stile ma i due setup suonano in maniera diversa.

vai al link
vai al link
Rispondi
farei un distinguo
di francesco72 [user #31226]
commento del 16/12/2013 ore 12:54:48
concordo sul fatto che prima di tutto ci vogliono le capacità per far uscire il suono che vogliamo (nostro o copiato) da un rig. Però ci vuole anche il rig. Non mi riferisco al plettro, alle corde o al berretto, ma all'ABC: chitarra, ampli e un minimo di effettistica. Hai voglia ad essere capace, ma un conto è partire con una chitarra da 1.000 euro + testata valvolare e cassa da 12", altro è voler spremere un legno da 200 euro (con pick up "altrettanto" di valore) attraverso un fenderino a transistor. Dunque io non so se gibbons usa catene di equalizzatori o il minimo indispensabile, però di certo qualche soldino va investito.
Rispondi
Re: farei un distinguo
di yasodanandana [user #699]
commento del 17/12/2013 ore 09:50:52
non hai torto.. nel senso che una certa consapevolezza dell'equipaggiamento bisogna averla certamente, quello che semmai e' da notare e' che spesso maggior prezzo non vuol dire maggior qualita' e che, riguardo all'equipaggiamento, talvolta conta di piu' come lo si gestisce che come suona in origine.. nel senso che il fenderino a transistor, se lo microfoni e lo equalizzi bene, lo fai suonare come se fosse grande come un armadio.. :-)
Rispondi
Il Suono e' nelle mani ma...
di yasodanandana [user #699]
commento del 17/12/2013 ore 10:0
concordo quando si dice che il suono di un chitarrista e' nelle mani che mette sulla chitarra...

pero' e' anche nella sua capacita' di regolare il suo equipaggiamento, registrarlo e/o proporlo dal vivo..

nel senso che se il tale guitar hero si trova ad avere sempre il proprio suono con equipaggiamenti opposti, dipende anche dal fatto che, in linea di massima e' capace di maneggiare strumenti, effetti e ampli in modo da ottenere, sempre e comunque, il suono che vuole.. ovvero il suo...
Rispondi
Re: Il Suono e' nelle mani ma...
di mke52 [user #17126]
commento del 17/12/2013 ore 10:52:40
Sono d'accordo; nessuno mi toglierà dalla mente che, a prescindere dal fatto cdhe piaccia o non piaccia, se dessimo a Steve Vai il kit entry level di Fender: chitarra ampli fodero e pennetta da meno di 200 euro, lui riuscirebbe a tirarci fuori un suono che ci stupirebbe.
Rispondi
Re: Il Suono e' nelle mani ma...
di yasodanandana [user #699]
commento del 17/12/2013 ore 12:58:18
quello che notavo io e' anche che, seguendo il tuo esempio, che vai, il suono stupefacente lo otterrebbe anche perche' saprebbe regolare il tutto in modo da ottenere cio' che vuole...

nel senso che mi sembra che talvolta ci dimentichiamo che chitarre, effetti e ampli sono regolabili.. e, con una certa approssimazione, se si e' un pelino competenti, ci si puo' regolare per ottenere il proprio suono su vari equipaggiamenti..
Rispondi
EVVIVA!!!!!!!!!!!!!!
di Lespaulmatt [user #37608]
commento del 20/12/2013 ore 12:13:53
Finalmente un articolo che spiega una grande verità, alla faccia dei fanatici imitatori scoppiati, che non ce la fanno...
Io adoro il reverendo, per il sound, per la tecnica che sembra non esserci, ma che c'è (quando lo vedi suonare sembra che non faccia niente e invece...) ed anche per l'aurea da fumettone vivente che si è creato con tutte le balle che ha raccontato in vita (alcune delle quali scritte anche nell'articolo), Lui si è inventato e costruito un personaggio che ha reso famosa la band, oltre all'abilità di sfruttare 4 accordi in croce in modo sempre diverso da abbinare a testi mooolto texani per creare canzoni stupende (alla faccia degli iper tecnicismi ...).
Quando l'ho visto dal vivo mi sono accorto subito di una cosa, con o senza plettro i volumi non cambiavano sullo stesso pezzo (quando ha regalato il prettro prima di un solo) e la consol laterale per sul palco era lunga 3m.... ergo, il segreto è tutto li.... senza essee geni.

A tal proposito, senza togliervi il gusto di acquistare strumentazione sempre varia per sperimentare (che è divertentissimo ed appagante se lo si fa con e per passione), per chiudere, suggerisco di seguire il grande consiglio di un grandissimo del blues moderno, un certo Robben Ford, sullo stesso argomento... cercate di tirar fuori il suono che più vi piace dalla strumentazione che avete!!!!
ciao
Buone Feste
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Penso a tutti quelli che ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 23/12/2013 ore 10:03:46
Penso a tutti quelli che hano speso migliaia di Euro per "avere" il suono di questo o quell'altro,oppure i cultori di "la chitarra in diretta nell'ampli e solo un paio di pedali Boutique".......presa per il culo galattica......da sempre...... :-)
O chi compra per migliaia di Euro le chitarre "vintage".....pollame da spennare.
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Studiare, studiare, studiare..
di stevierayfra [user #31114]
commento del 24/12/2013 ore 16:15:10
Alla fine il sunto credo che sia studiare per arrivare al suono che hai in mente ! Dopotutto se hai le mani giuste ti suona bene anche un mocio vileda !
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Re: Studiare, studiare, studiare..
di yasodanandana [user #699]
commento del 24/12/2013 ore 16:26:40
studiare?
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ho comprato gli stessi pennelli ...
di michelevaltan utente non più registrato
commento del 11/04/2014 ore 18:47:05
ho comprato gli stessi pennelli che usava giotto, gli stessi colori, miscelati nelle stesse percentuali segnate sui suoi diari, ho dipinto in una stanza con pari umidità e lasciato asciugare in notturna a finestra aperta con i raggi di luna come faceva lui,
ma ancora NIENTE, i miei dipinti continuano ad essere diversi dai suoi..

mm.. sarà la tela che ho usato
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di lomba [user #3864]
commento del 02/05/2017 ore 00:06:39
Secondo me Gibbons ci prende tutti per il culo e fa bene, tutti a spulciare lo spessore delle corde e il tipo di plettro, i cavi i pedalini per cosa? Per non essere comunque come lui? Mah, ha ragione Robben Ford cerchiamo di tirare fuori il suono che vogliamo dagli strumenti che abbiamo, impariamo a farci meno segne mentali e suoniamo dipiù.
E comunque gli ZZ mi fanno cacare, e il suono del tizio non mi pare niente di che
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