Migliora i tuoi accompagnamenti - Man In The Mirror
di redazione [user #116] - pubblicato il 06 aprile 2014 ore 08:00
Replicare un successo di Michael Jackson sulla sola chitarra acustica è sempre una sfida. La difficoltà non sta nella tecnica esecutiva né negli accordi particolarmente complessi, bensì nella necessità di ricreare sonorità e groove spesso lontani dal concetto acustico.
Replicare un successo di Michael Jackson sulla sola chitarra acustica è sempre una sfida. La difficoltà non sta nella tecnica esecutiva né negli accordi particolarmente complessi, bensì nella necessità di ricreare sonorità e groove spesso lontani dal concetto acustico.
Con "Man In The Mirror", Paolo Pilo ci mostra come anche un brano basato per lo più su tappeti, tastiere e cori possa fare la sua figura in un repertorio chitarristico e divertire l'esecutore quanto l'ascoltatore, se arrangiato con gli accorgimenti che il caso richiede.
Elementi fondamentali nel brano, oltre l'eccezionale cantato di Michael, sono un ritmo ammiccante alla drum machine elettronica e un basso synth ben presente, che si contrappone alle atmosfere rarefatte delle tastiere sui registri più alti. Viene da sé che l'interpretazione per chitarra acustica e voce ha bisogno di diverse personalizzazioni.
La versione di Paolo si apre con un'introduzione in cui il groove ha un ruolo fondamentale, perché sarà quello che da qui in avanti andrà eseguito senza interruzioni fino alla fine della canzone. Per sottolinearlo, Paolo colpisce i bassi con il pollice, creando una texture ritmica che sarà eseguita anche quando, nella strofa, si passerà all'uso del plettro. Gli accordi suonano leggeri sotto il cantato, suonando quasi da chitarra funky sullo sfondo di un basso decisamente più sottolineato nella sua discesa diatonica.
Il ritmo può crescere nel ritornello e più avanti nel brano fino a sfumare nel finale, ma è importante tenersi bene stretto quel groove stabilito all'inizio, se si intende ottenere un risultato solido e trascinante.
Spesso l'uso degli effetti può essere risolutivo quando sono richieste ritmiche più intricate. Un delay impostato a dovere può smussare gli spigoli del brano, ma è importante modificare il playing di conseguenza. Suonare gli accordi per intero potrebbe affollare troppo il mix, quindi accentuare il giro di basso può essere una scelta vincente. Paolo ci mostra il suo uso del delay su "Man In The Mirror" in un video addizionale in esclusiva per gli Accordiani.
Questi lavori con Paolo Pilo sono più dei suggerimenti, un invito a essere creativi e originali. Il suo modo di suonare, personalissimo ed estemporaneo, è molto difficilmente congelabile in una tablatura, anche a causa delle componenti percussive. Più che imitare Paolo Pilo, conviene lasciarsi ispirare e provare a seguire il suo esempio creando qualcosa di proprio.