Il gruppo Fender chiude Ovation USA. Ovvero ha comprato la gallina, l'ha strozzata prima che facesse le le uova, poi l'ha gettata nella spazzatura senza cuocerla, con lo stesso devastante mix di cinismo, ignavia e incapacità che essa stessa aveva subito da CBS nel decennio 1975-1984.
FMI (cioè il gruppo Fender) ha deciso di chiudere la storica fabbrica Ovation di New Hartford, Connecticut, a causa di
“current market conditions and insufficient volume levels”. Su questo argomento si è sviluppato
qui un bel thread, che mi ha messo voglia di informarmi meglio, per farmi un'opinione più precisa sulla vicenda.
Vediamo. Innanzitutto le "condizioni del mercato" con cui si confronta Ovation sono comuni a tutto il mercato della chitarra (i baby boomers invecchiati non ne comprano più e le nuove generazioni non la vedono come simbolo di libertà e successo). Quanto "insufficiente volume d'affari", nessuno ci toglie dalla testa che una Ovation ben gestita avrebbe avuto tutte le carte in regola (storia, notorietà, reputazione, competenze, eccetera) per essere produttiva, visto che ci riescono aziende molto meno solide (ma ben gestite).
Ecco. Forse FMI non ha rilevato Ovation nel 2006 solo con l'intento di togliersi un concorrente (come alcuni ritengono), ma certo dopo l'acquisto non ha innestato quella marcia in più che serviva a parare l'uscita di scena di Charlie e Bill Kaman. E dunque, se l'ultima Ovation pre-Fender non faceva faville (ma produceva eccellenti strumenti e avrebbe potuto essere rilanciata con uno sforzo relativamente contenuto), la Ovation post-Fender si è mostrata subito come un cadavere ambulante (bastava guardare il primo catalogo della nuova gestione per capirlo, con i 3/4 della produzione spostati in Oriente).
Osservazione. FMI ha comprato la gallina, l'ha strozzata prima che facesse le le uova, poi l'ha gettata nella spazzatura senza cuocerla. Insomma ha usato lo stesso devastante mix di cinismo, ignavia e incapacità che essa stessa aveva subito da CBS nel decennio 1975-1984. Ma invece di imparare dall'esperienza e prendere provvedimenti in positivo (anche nell'interesse del gruppo), il management ha risposto alla crisi di cui è responsabile navigando a vista (come capita spesso quando si subiscono gli eventi, anziché anticiparli). E com'era prevedibile ha sbagliato rotta.