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Bono e The Edge nel consiglio d'amministrazione Fender
Bono e The Edge nel consiglio d'amministrazione Fender
di [user #3] - pubblicato il

Il mercato è in crisi, quello degli strumenti musicali ne soffre particolarmente e nemmeno un colosso del calibro di Fender naviga in buone acque. Ora i frontmen degli U2, Bono e The Edge, subentrano nel CDA Fender per provare risollevarne le sorti. Riusciranno a tenere eretto il gigante in difficoltà?
Il mercato è in crisi, quello degli strumenti musicali ne soffre particolarmente e nemmeno un colosso del calibro di Fender naviga in buone acque. Ora i frontmen degli U2, Bono e The Edge, subentrano nel CDA Fender per provare risollevarne le sorti. Riusciranno a tenere eretto il gigante in difficoltà?

La notizia è di marzo: Guitar Center, il colosso della distribuzione statunitense, perde 1,6 miliardi di dollari. Il disastro ha cominciato a montare dopo l'acquisizione dell'azienda nel 2007 da parte di Capital Bain (quello del candidato alla presidenza Mitt Romney), con la scomparsa del titolo GTRC dai listini del NASDAQ. Ma nonostante i piani di crescita, l'azienda ha incominciato ad accumulare debiti e magazzino, fino a ridursi nelle condizioni attuali, azzerando una parte consistente del leverage buyout da 2.1 miliardi di dollari del 2007 (in un "leverage buyout" l'acquisizione si basa in parte su prestiti basati sugli asset dell'azienda acquisita. Ma se la quota sale troppo, l'azienda rischia la bancarotta, come in questo caso).

La notizia ha anche alcune implicazioni positive, perché conferma che il mercato degli strumenti musicali non può fare a meno dei "mom-and-pop stores", i piccoli negozi dove il musicista, soprattutto quello giovane, entra a sgranare gli occhi quando è il momento del regalo per la promozione. L'aspetto negativo è però ben più significativo, perché la gestione del colossale magazzino accumulato da GC peserà sulle vendite del futuro prossimo dei produttori di strumenti musicali che hanno scommesso pesantemente sulla grande distribuzione per vendere i loro prodotti.

Tra questi il più in difficoltà sembra essere Fender Musical Instruments, il più grande produttore mondiale di chitarre, controllato per oltre il 50% dal fondo di investimento privato Weston Presidion che ha degli investitori a cui render conto della crisi Fender, conclamata col ritiro della IPO nel 2010. Colpita dalla crisi economica come ogni produttore occidentale di "nonessential", anche Fender ha dovuto rivedere pesantemente le proprie aspettative e anche l'atteggiamento da primo della classe. Come ha recentemente osservato il New York Times nelle sue pagine economiche, Guitar Center è cruciale per Fender: "accounting for roughly a sixth of Fender’s sales — and the ties between the two run deep". In altre parole: un sesto delle Fender prodotte è destinato a Guitar Center che - a quanto pare - non ha più risorse per assorbirle, né audience a cui venderle. Perdere 1/6 o anche 1/10 del fatturato, in un mondo economico in cui i centesimi significano svariati milioni, può produrre effetti devastanti.

Va detto che il CEO di Fender Musical Instruments è lo stesso Larry Thomas che fino al 2010 ha gestito proprio Guitar Center (a dimostrare che i manager non fanno danno impunemente solo in Italia) e infatti fino a oggi si è intervenuto con le classiche martellate sul piede per non far sentire il mal di denti: una serie di azioni apparentemente schizofreniche di dismissioni e chiusure, a danno di brand prestigiosi acquisiti in gran pompa negli anni d'oro. Hamer chiusa, Ovation ridotta a fotocopia cinese di se stessa (con quasi 50 lavoratori americani licenziati), Guild ceduta. Oggi, finalmente, una notizia un po' più allegra, anche se prima di cantar vittoria bisognerà aspettare un po' di tempo. Nel board di dirigenti Fender entrano due artisti di valore assoluto, che potrebbero dare un importante apporto di esperienza, cultura, talento e creatività: Bono e Edge, frontmen degli U2.

Bono e The Edge nel consiglio d'amministrazione Fender

Al di là dei gridolini di gioia degli uffici stampa, la notizia ha un valore: per la prima volta dopo tanto tempo alcune poltrone ai vertici di Fender vengono occupate non da manager provenienti dall'industria della carne in scatola, dalle banche o dalle compagnie petrolifere, ma musicisti al di sopra di qualunque sospetto che almeno sanno di cosa si parla. Prendiamo dunque la notizia con cauto ottimismo e aspettiamo di vedere se - dopo le prime gioie da "bambino in un negozio di caramelle", i due U2 (scusate il gioco di parole) riusciranno a riportare a Corona i sani valori dei due momenti d'oro (gli inizi di metà anni '50 e la rinascita di metà anni '80): il sano buonsenso di Leo Fender e Bill Schultz, la creatività di George Fullerton e John Page.

Bono e The Edge nel consiglio d'amministrazione Fender
bono vox fender the edge u2
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Fender Musical Instruments overview
Guitar Center nei guai
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Caro direttore, avrai sicuramente più ...
di giambu [user #4070]
commento del 01/06/2014 ore 15:44:24
Caro direttore, avrai sicuramente più fortuna di me...io ho ricevuto solo 3 risposte nel mio diario su questo argomento! Sembrava che non fosse una cosa più interessante di tanto!
:-)
Rispondi
Si parla tanto di crisi, ...
di Cili [user #1153]
commento del 01/06/2014 ore 15:58:04
Si parla tanto di crisi, calo di vendite and so on, ma di ritoccare i prezzi non se ne parla.
Allora che si pretende?
Per il resto, credo che un conto è l'esperienza musicale da trasportare nel know how produttivo o nella ricerca di soluzioni innovative tecniche finalizzate alla costruzione dei mezzi musicali, altro è la gestione manageriale di un colosso industriale, per la cui sopravvivenza occorrono ben altre competenze ed esperienze di quelle maturate su un palco.
Tirando dunque le somme, sembra una trovata commerciale poco felice, molto - se non addirittura troppo - ruffiana che lascerà il tempo che trova e che poco o nulla cambierà nelle sorti di casa Fender.
Rispondi
Re: Si parla tanto di crisi, ...
di Bananas [user #32415]
commento del 01/06/2014 ore 16:51:49
Sostanzialmente concordo, tuttavia gli U2 potrebbero, forse e al netto dell'operazione d'immagine, aiutare Fender a ritrovare quello spirito di rinascita degli anni '80, che seguirono la crisi economica dei '70, centrato sul recupero della tradizione di un marchio che ha fatto una bella fetta di storia sotto la guida del suo fondatore. A mio modesto parere quello spirito raggiunse il suo apice col Custom Shop di John Page. Dopodiché, ritrovata la “grandezza” è ricominciata subito anche l'arroganza. Centinaia di prodotti privi di senso, troppa finanza e qualità in discesa costante sulla gamma media, da sempre la più desiderata e venduta. Staremo a vedere.
Rispondi
Re: Si parla tanto di crisi, ...
di Claes [user #29011]
commento del 01/06/2014 ore 18:18:56
=== una trovata commerciale === Sembrebbe una trovata per dare un pò di "rispettabilità" alla Fender proprio adesso, ma... se fossi Bono o The Edge non mi lascerei convincere ad entrare nel loro CDA!!! Possiamo cmq sperare che iniziative loro abbiano successo, che possano stimolare creatività e la Fender non concentrarsi esclusivamente su una ennesima versione Strat. La Fender ha tutto da guadagnare e U2 tutto da perdere...
Rispondi
Ma quale operazione di immaggine ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 01/06/2014 ore 18:23:38
Ma quale operazione di immaggine ? Ma andiamo su ! La Fender ha fatto l' ennesimo buco di bilancio ! Per rilanciare un azienda e sanare i bilanci non ci vogliono star dello spettacolo ! Oltre alla faccia Bono e Edge cosa volete che ne sappiano di scelte commerciali ecc... Anche perche ' non penso che siano venuti gratis giustamente ! Mah staremo a vedere ciao
Rispondi
Anch'io non la trovo una ...
di TidalRace [user #16055]
commento del 01/06/2014 ore 19:51:14
Anch'io non la trovo una grande idea Bono e Vox al CDA della Fender. Sicuramente sanno come deve suonare una chitarra, ma decidere scelte commerciali o strategiche per il rilancio del gruppo americano, mi sembra una cosa diversa. Secondo me dovrebbero ridurre il numero di modelli/varianti che creano problemi ai rivenditori e agli acquirenti. Si tratta di decidere dove investire soldi, in quali stabilimenti, con quali prodotti, ipotizzare un numero di pezzi da vendere nei prossimi anni, tagliare alcune linee poco riuscite etc...
Rispondi
Re: Anch'io non la trovo una ...
di angusnoodles [user #13408]
commento del 01/06/2014 ore 23:04:27
Solo un appunto... Bono e Vox sono la stessa persona...
Rispondi
Re: Anch'io non la trovo una ...
di TidalRace [user #16055]
commento del 02/06/2014 ore 21:01:53
Hai ragione, l'ho riletto solo ora, è stato solo un lapsus.
Rispondi
Mah.
di Ozkar [user #777]
commento del 01/06/2014 ore 20:49:14

Contenti loro. Gli U2 non mi sembrano proprio i primi "testimonial" che mi vengono in mente (lo so che non è marketing, ma E' marketing) per un marchio come Fender. Due furbastri irlandesi, tra cui un chitarrista considerato dalla "pancia" del pubblico - non senza semplificazioni - come una mezza pippa che si nasconde dietro un frigorifero di effetti. Ma le semplificazioni sono sbagliate, e sicuramente The Edge non è un fesso. Però non so che bene possa fare al marchio una cosa così. Stiamo a vedere. Diciamo che se fosse entrato in Fender uno come Clapton, o - to' - un Jack White sarebbe stato tutto più convincente.
Rispondi
Re: Mah.
di shoun [user #18490]
commento del 02/06/2014 ore 23:45:05
concordo in tutto e per tutto... ed aggiungo un vecchio articolo, tanto per non dimenticare, effetivamente sprovveduti non sono:
vai al link

e nel frattempo, giusto per rimanere in tema ma cambiando sponda... mentre la gente si suicida perchè equitalia l'ha messa in ginocchio, maradona cita, ritratta, minaccia, e viene accolto allo stadio come un pascià, sempre per non dimenticare:
vai al link
Rispondi
Mah.....e non dico altro......certo a ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 01/06/2014 ore 22:02:58
Mah.....e non dico altro......certo a guardare il catalogo Fender/Squier ti viene il mal di testa....
Non è con 100 copie della stessa cosa ( e fatte alla ca**o di cane,poi) che si tiene in piedi il mercato,e mica si può comprare una chitarra al mese,la crisi colpisce prima di tutto le cose "non essenziali"....se poi ci metti anche una gestione deficitaria,ed in Fender sembra la norma da un bel pò oramai.....
Rispondi
Testimonial
di frankestrat [user #1278]
commento del 01/06/2014 ore 23:06:25
Be le mezze pippe che definiscono tale un chitarrista che ha influenzato anni di rock non risparmierebbero tale definizione anche a Jack White!
Rispondi
La fender se la passa male
di MarcoV [user #30371]
commento del 02/06/2014 ore 00:27:43
La fender se la passa male perché è cambiato il mercato.
Mettiamocelo bene in testa: la chitarra elettrica non va più di moda. La musica che si può fare con la chitarra elettrica non va di moda. I giovani di 14 anni invece di una chitarra + ampli preferiscono comprare una consolle da dj con dei software, perché i musicisti famosi di oggi sono dj e non chitarristi. La musica è cambiata. Punto.

Inoltre una chitarra elettrica è un bene materiale che solitamente dura generazioni. Quindi perché comprare una chitarra nuova quando me ne trovo una a metà prezzo usata in condizioni più che buone? IO IN VITA MIA NON HO MAI COMPRATO UNA CHITARRA ELETTRICA NUOVA!!! E ho avuto ibanez, fender usa, gibson!!!!
Con internet poi oggi è più semplice reperire strumenti usati (w mercatinomusicale)

Fender se la passa male come se la passano male le altre case. Gibson va meglio perché ha abbassato prezzi delle les paul e la loro qualità immettendosi in un nuovo segmento di mercato.
E a causa della scarsa qualità dei nuovi prodotti les paul, principalmente, non soffre nemmeno della concorrenza dell'usato in modo particolare che viene valutato più del nuovo!!! Pensate a quanto costa una traditional, che si rifà alle vecchie standard, e una vecchia standard usata..
Ma quanto durerà? Pochi anni. Poi sarà messa come la fender.

Tornando alla notizia principale dell'articolo.. gli U2 nel CdA servono a poco. Questione penso solo d'immagine. Per me il trend è inevitabile. Sono aziende che dovranno ridimensionarsi
Rispondi
Re: La fender se la passa male
di sibor [user #11654]
commento del 02/06/2014 ore 09:06:38
Sono pienamente d'accordo con te...
Rispondi
Re: La fender se la passa male
di herrdoctor [user #18849]
commento del 02/06/2014 ore 10:08:43
Anche io d'accordissimo.
Rispondi
Re: La fender se la passa male
di Xavante [user #31708]
commento del 02/06/2014 ore 10:05:34
Semmai il listino gibson è aumentato non diminuito!le custom shop 2013 rispetto al 2012 costano un millino in più.
Rispondi
Re: La fender se la passa male
di Claes [user #29011]
commento del 02/06/2014 ore 13:22:04
e === la chitarra elettrica non va più di moda === ...ma tornerà alla ribalta. Contateci :) La moda synth/sequencer non potrà durare. Il pubblico si stancherà di musica fatta su catena di montaggio. Che questo possa aiutare la Fender - certo! Ma devono inventare cose nuove...
Rispondi
Re: La fender se la passa male
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 03/06/2014 ore 13:23:3
Invece - guarda un po' - a detta di tutti(ma non dei fessi che continuano a propinare Gibson vecchie di dieci anni su MM con la scusa "non sono come quelle nuove" e che stazionano lustri in vendita) le Gibson divisione USA odierne sono tra le migliori mai fatte: giusto prezzo, tonnellate di features e vendite a iosa, tant'è che il brand ha potuto differenziare gli investimenti e assorbire anche la divisione audio retail di Philips...
Rispondi
E quindi?
di sibor [user #11654]
commento del 02/06/2014 ore 09:04:52
Non riesco a capire perche' debba esserci ottimismo nel fatto che Bono e The edge entrino in Fender... non penso abbiano la bacchetta magica e poi o fanno i musicisti o i manager d'azienda... per gestire un'azienda cosi' hanno idea della preparazione e del tempo che ci va???? Dai non scherziamo, io credo che non ci voglia una rock star o un magnate di wall street x capire che la gente non lavora e fa fatica ad andare avanti quindi anche le aziende devono fare un passo indietro e abbassare i prezzi a costo di mangiarsi un po' di utile, ma almento fanno girare i soldi ed economia, questo vale per qualsiasi azienda in ogni settore... ora mi domando, se vendendo una fender cari amici americani (ma vale per qualsiasi azienda) invece di guadagnare il 40% ne guadagni il 30% non penso ti faccia male, ma almeno si invoglia la gente ad acquistare... Le percentuali sono puramente indicative per far capire il concetto....
Rispondi
Re: E quindi?
di MarcoV [user #30371]
commento del 02/06/2014 ore 12:09:49
La fender ha già adottato una politica di abbassamento dei prezzi immettendo nel mercato nuovi prodotti (esempio: la serie american special ), prendendo davvero ogni segmento di mercato rispetto a un tempo quando invece potevi scegliere solo tra american standard e messico (SCELTA che sta attuando la Gibson adesso!!!).

Il problema non è il suo listino. Il problema è il costo di produzione. Gli stipendi!
Se non ce la fanno non ce la fanno.
Noi pensiamo che la Fender è messa con la ***** fino al collo perché è avida. Ma non è così. Hanno dei costi enormi.

Non sono leader di costo, perché l'ibanez e altre case gli mangiano il RISO in testa..
E nei prodotti in cui sono in crisi non sono nemmeno veri differenziatori.
Ergo?
Devono esportare sempre di più la produzione all'estero e ridimensionarsi.
E magari puntare all'innovazione di nuovi prodotti
Rispondi
Re: E quindi?
di Onghi [user #35497]
commento del 02/06/2014 ore 14:20:31
Esportare all'estero...la Fender in futuro sarà riconosciuta per il Made in Usa, la Fender è americana e in America ci deve rimanere. A costo di abbassare i prezzi.
Rispondi
Re: E quindi?
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 03/06/2014 ore 13:27:51
Veramente Fender ha al suo arco anche la "freccia" Fender Japan, che il management idiota ha relegato in un angolo.

Controllla quanti modelli giapponesi hanno a catalogo adesso e quanti ne avevano dieci anni fa... Senza pensare che la produzione per il mercato interno giapponese è praticamente ferma.
Rispondi
Fender ha un marketing che ...
di Xavante [user #31708]
commento del 02/06/2014 ore 10:31:47
Fender ha un marketing che fa schifo!poche signature artist series (sono sempre quelle vedi clapton,beck,malmsteen)ce ne sono milioni di chitarristi famosi che usano fender che si potrebbe fargli una replica e fidatevi con la voglia di gas di noi chitarristi se ci fosse il modello del nostro idolo si comprerebbe di più non solo la signature ma anche un modello simile(e solo questione psicologica).e poi azz come si fà a fare un modello da 500€ esteticamente uguale a uno da 2000€?
Almeno gibson differenzia la paletta tra ephiphone e usa.
Uno che compra gibson almeno ha la soddisfazione(e anche l'occhio vuole la sua parte)che se prende una standard o una custom si vede!
Fender invece no. Oltre a questo poca pubblicità a livello di lancio di nuovi modelli e con il milione di modelli che hanno anche a prezzi molto accessibili il marchio ha perso il prestigio che poteva avere anni fà. Adesso avere una fender si puó dire che è possibilità di tutti,avere una gibson o una prs è cosa per pochi.anche questo è marketing.
Se da domani ci fosse un modello di ferrari al prezzo di 20.000 € esteticamente uguale a quella da 200.000€ Solo con motore meno potente sono sicuro che tra 1 anno ci sarebbero solo ferrari per le strade e quando tutti ne avremmo una il marchio non sarà più sinonimo di sogno, qualità e prestigio,ma di un auto bella che costa poco accessibile a tutti ,quindi diventerebbe la fiat!
Guarda caso la fiat(per citare 2 marchi a caso)è in crisi invece la ferrari ha il fatturato sempre in positivo.
Politica di marketing e immagine azzeccato.
Rispondi
Re: Fender ha un marketing che ...
di sdl [user #5004]
commento del 02/06/2014 ore 22:43:24
Concordo con il tuo ragionamento in pieno, e l'esempio automobilistico e' super calzante: pensa proprio alla Ferrari che ha rinunciato alla serie 360 (con cui poteva entrare in concorrenza diretta contro altri marchi di lusso più "commerciali") per non inflazionare troppo il suo mercato di super elite. Il problema della fender tuttavia credo che sia l'ormai impossibilita' di fare un passo indietro per tornare ad una dimensione più piccola con qualità (e margini) maggiori: quando si arriva a certe dimensioni e' molto complesso rimpicciolirsi, per di più riqualificandosi. E al contrario, se serve fatturato (e quindi volumi) per mantenersi a galla, si finisce inevitabilmente per scontrarsi (su prodotti di fascia di prezzo medio bassa) con imprese del far east contro le quali e' impossibile concorrere per un'impresa occidentale.
Rispondi
Forse qualcuno non lo sa...
di nicolaw1 [user #5799]
commento del 02/06/2014 ore 11:07:44
ma Bono, che ha sicuramente dimostrato di essere un grande artista, negli anni ha dimostrato di essere addirittura un eccezionale uomo di business, costruendosi un patrimonio con una oculata gestione dei guadagni, importanti investimenti immobiliari e finanziari, una spregiudicata pianificazione fiscale (Rolling Stones docent) ed un presenzialismo planetario che alcuni mormorano sia venato da una certa dose di opportunismo...insomma a quanto pare ci sa fare più in borsa che sul palco e forse questo spiega tutto.
Rispondi
Re: Forse qualcuno non lo sa...
di fabiobg86 [user #39736]
commento del 02/06/2014 ore 20:14:27
Non è un caso se gli U2 sono dietro solo alla Guinness in fatto di fatturato. In Irlanda sono il secondo impero di introiti economici e un motivo ci sarà. Potrebbero fare un buon lavoro in ambito di marketing e di suono. Edge è vero che non è tra i primi chitarristi al mondo per bravura tecnica, ma è indubbiamente uno dei migliori se si accosta lo strumento chitarra a tutti gli effetti tecnologici che esistono; è uno che di sperimentazioni sonore ne ha fatte e qualcosa ne sa.
Non so se questa scelta della Fender potrà giovare, ma lo spero molto. Affettivamente tutti gli artisti che amo e che hanno fatto la storia hanno impugnato una Fender! è un patrimonio dell'umanità che non può essere perso. Ovviamente proprio il cda dovrà drasticamente cambiare politica su molti fronti.

P.s.: Se fossi nella Fender o migliorerei drasticamente e sottolineo drasticamente il settore delle chitarre acustiche oppure lo chiuderei proprio. Chitarre acustiche come quelle che hanno sul mercato sono solo un costo per l'azienda, dato che gran pochi ne acquisterebbero una e questi solo per il nome stampato sulla paletta, non certo per la qualità dello strumento e del suono prodotto.

Ciao!
Rispondi
Re: Forse qualcuno non lo sa...
di thyeah [user #40067]
commento del 03/06/2014 ore 11:40:18
alla fine qualcuno l'ha detto che bono e edge non sono due pincopallini che strimpellano e basta, ne capiscono ben più di quanto ci fanno credere. non sono sprovveduti no
Rispondi
Non condivido...
di Onghi [user #35497]
commento del 02/06/2014 ore 14:30:50
A mio parere Bono e The Edge hanno fatto bene ad entrare nel CDA di Fender. Siamo in una situazione di crisi tutti, non solo noi Italiani, ma anche gli americani.
Gibson per quanto mi riguarda non sarà mai in grado di fare delle buone chitarre come Fender a basso costo. Poi mi è stata riferita una cosa da un amico su Gibson che mi ha fatto capire che è meglio Fender.
Io sono un fenderista, leggere questo articolo non mi ha fatto piacere, sto a vedere come va a finire, sinceramente spero vada a finire bene. Un marchio come Fender non può chiudere, ne la stessa Gibson. Concordo su ciò che è stato scritto ora, parla un ragazzo di quasi 20 anni, i giovani di oggi (età dai 14 anni in su) non sanno fare musica e, non sanno manco cos'è una chitarra. Io ho letto un post su facebook poco tempo fa che parlava di sto ragazzo che diceva che la chitarra è cosa passata. Ma stiamo scherzando? Spero che questo "cesso" di musica, se così si può definire,scompaia al più presto che ritorni la vera musica. Infamare The edge non ha senso, riferito al commento di un accordiano, è un chitarrista con i contro cazzi, lui insieme a Bono Vox hanno fatto la storia del rock.
Rispondi
crisi
di beps79 [user #36176]
commento del 02/06/2014 ore 16:35:36
Secondo me la crisi della chitarra finirà quando ci lasceranno suonare in santa pace nei locali o all'aperto. I gestori dei locali non vogliono neanche sentir parlare di serate e gruppi anche se tu gli riempissi il locale con i tuoi amici e questo a mio parere scoraggia non poco i giovani che vorrebbero
avvicinarsi allo strumento
Rispondi
Per come la vedo io ...
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 02/06/2014 ore 17:36:37
Per come la vedo io potrebbe essere una cosa cosa buona. Sono due musicisti... meglio di cosi...
Rispondi
forse la guida di musicisti, ...
di dantrooper [user #24557]
commento del 02/06/2014 ore 19:12:08
forse la guida di musicisti, di cui uno anche esperto di operazioni finanziarie, potrebbe risollevare la fender, ma comunque la parola d'ordine resta "cambiamento di politica" e con ciò riferito alla produzione, ai prezzi, alla distribuzione ... sono tante le pecche che si vanno a sommare al periodo di crisi e che determinano il possibile deficit per la fender.
Rispondi
Il CDA Fender ha effettuato ...
di Cordarotta [user #21082]
commento del 03/06/2014 ore 00:20:50
Il CDA Fender ha effettuato delle manovre strategiche, leggasi TAGLIO DEI "RAMI SECCHI"(ovviamente sono loro che nel tempo li han fatti rinsecchire), mirate a snellire e rendere apparentemente dinamica ed appetibile l'azienda. L'arrivo nel CDA dei 2 U2, oltre che essere un'operazione di immagine, potrebbe essere anche essere un'operazione finanziaria ( non è dato a sapere se i due entrano portando con loro un capitale, quindi diventando loro stessi soci, o sono semplicemente nominati dall'assemblea dei soci) . Sulle capacità imprenditoriali dei 2 non mi pronuncio....Per quanto riguarda la loro esperienza come musicisti/chitarristi, non credo sia necessaria più di tanto...Bisogna sapersi muovere nel mercato delle vendite.
Secondo me ciò che è stato fatto alla Fender non è sufficiente per ridare slancio all'azienda; per esempio, bisognava anche razionalizzare l'offerta (questo problema ce l'ha anche Gibson...) proporre un listino che non disorienta l'acquirente e con prezzi "d'attacco" al mercato, senza abbassare la qualità, puntando a margini minori compensati da volumi di vendita maggiori. La produzione di pregio del custom shop resta appannaggio di clienti facoltosi che in tempi di crisi i soldi li hanno comunque.

Dopo queste personali divagazioni del tutto opinabili, aggiungo che secondo me, i due novelli top managers, si apprestano ad affrontare un'ardua impresa
Rispondi
Re: Il CDA Fender ha effettuato ...
di giambu [user #4070]
commento del 03/06/2014 ore 06:27:49
Ricordati che in questi momenti anche i ricchi piangono...sono solo i super ricchi, che probabilmente non si interessano neanche alle CS ma forse solo ad alcume masterbuild, continuano ad essere ricchi!
-:)
Rispondi
Re: Il CDA Fender ha effettuato ...
di Cordarotta [user #21082]
commento del 04/06/2014 ore 00:08:04
Ma 3000 euro per una CS sossoldi! Oggi come oggi, e chi cel'ha, se non un facoltoso? Chiamalo pure super ricco se ti piace di più, ma il concetto non cambia molto. :(
Rispondi
Re: Il CDA Fender ha effettuato ...
di giambu [user #4070]
commento del 04/06/2014 ore 05:31:5
Intendevo solo dire che oggi come oggi l'unica cosa che non è calata è la spesa per il superlusso. Nelle automobili solo le Ferrari non conoscono crisi...
Rispondi
Il mondo degli strumenti musicali ...
di mimonic2 [user #1306]
commento del 03/06/2014 ore 09:47:
Il mondo degli strumenti musicali cambia di continuo come tutto, è solo questione di mode. Concordo pienamente con chi ha parlato di consolle per dj e software vari.
Fatevi una domanda, adolescenti e non, cosa usiamo praticamente tutto il giorno se non ipad ipod mac pc ecc. ecc. Questo porta inevitabilmente alla perdita di fascino di uno strumento musicale.
Tuttavia la suonatina alla sera sul divano con l'acustica per me è priceless...
Rispondi
Superstars e investimenti
di Claes [user #29011]
commento del 03/06/2014 ore 13:09:42
..e case discografiche. Avrei qualche informazione ma questa è una che vale riferire: ero A&R alla Mega Records (Scandinavia) e tra l'altro scoprendo Ace Of Base. Hanno venduto 47 milioni di albums già dal loro primo LP. Un loro membro era Ulf Ekberg - si è poi trasferito a Montecarlo per fare il "businessman" investendo in una qualsiasi ditta che NON ha a che fare con la musica!!! Il proprietario della Mega ha fatto più o meno lo stesso dopo la sua vendita. Alla fine di una carriera da superstars tipo U2 si vuole investire sperando che renda e che il conto in banca sia positivo. Da A&R le royaltes sono zero ma si è invitati per cerimonie da presentazione di dischi di platino e d'oro... Non ho avuto di ché investire e sono un poveraccio!
Rispondi
Ma che c'entrano con il CDA?
di mke52 [user #17126]
commento del 04/06/2014 ore 13:23:58
Una cosa è l'Endorser: l'artista suona lo strumento e l'azienda conta sull'emulazione altra cosa è il CDA. I consiglieri non hanno alcun rapporto con la stragegia marketing e comerfciale dell'azienda tranne che nell'approvazione del bilancio di cui sono anche in parte responsabili di fronte alle Istituzioni assieme al collegio dei sindaci.
Ho qualche perpelssità circa la cultura economico/finanziaria dei nostri 2 U2...
Avrei visto meglio una riorganizzazione a livello operativo con gente sconosciuta ma di grande esperienza piuttosto che due u due che non daranno alcun apporto concreto tranne forse un pò di pubblicità che finirà nel dimenticatoio nel giro di qualche settimana.
Rispondi
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