La serie Blacktop mette sotto steroidi il classico design Jaguar, piazzando due humbucker e mandando in pensione il ponte mobile in favore di un fisso con stoptail abbinato. L'asso nella manica della Fender all-black, però, sta in un manico sorprendente.
La Jaguar Blacktop, ultima arrivata nel mio arsenale, è la mia prima Fender. L'ho acquistata di seconda mano con qualche segno di usura, trovata a circa un chilometro di distanza da casa mia, per la modica cifra di 220 euro (custodia semirigida inclusa).
Ammetto che si tratta della prima chitarra con scala corta in mio possesso. Vengo da una Ibanez economica e da una Cort modello Les Paul, diverse come chitarre e che definirei oneste nella loro fascia di prezzo. La Jaguar appartiene a una fascia superiore, e quelle esposte sono le impressioni a freddo, passato l'entusiasmo iniziale per il nuovo acquisto.
Subito mi accorgo di tre bozzetti nella vernice, eppure la verniciatura spessa e tutto sommato buona non lascia intravedere il legno e sembra aver protetto il body dall'uso live come muletto. Sia dalle specifiche, sia dalle informazioni fornite dall'onesto venditore, questo viene accreditato come ontano, tre pezzi a quanto sembra.
L' elettronica funziona a dovere. Pur essendomi abituato ad avere toni separati per pickup, il singolo tono e volume non hanno difetti del tipo on/off e sembrano funzionare in maniera omogenea. Plasticoso e fragilino mi sembra lo switch a tre vie che spero di cambiare a breve, ma anche lui fa il suo dovere se lo si tratta con i guanti (e credetemi, io non sono un tipo rude).
I pickup, due humbucker, vengono definiti da Fender come Hot vintage Alnico, sopravvolti. Non so cosa abbiano di Hot, ma hanno un buon output alle mie orecchie. Non si sentono ronzii o suoni sgradevoli e sul pulito sembrano accettabili, divertenti quando si va in crunch (usata sul mio Randall valvolare) e gestibili con la distorsione potente del mio ampli. Mancano un poco di definizione, ma non mi aspetto di suonare metal con questa chitarra.
Veniamo a quello che è stato il motivo per cui l'ho presa: può sembrare strano ma... il manico.
Mi sono trovato da Dio. Action molto bassa (da regolare) con corde .009 molto usurate, si lasciava suonare!
Comoda fino all'ultimo tasto per le mie piccole dita, nessu buzz, tasti minimamente usurati in tre anni di vita, buona finitura lucida e tastiera in palissandro con pochissimi solchi (mentre la mia Ibanez sembra arata).
Le meccaniche Fender tengono bene l'accordatura anche con dei bending selvaggi.
Tirando le somme, la chitarra si presta a una customizzazione che la renderebbe una chitarra di fascia medio alta, grazie alla base manico-corpo più che discreta. Il peso è contenuto, anche se tende ad abbassarsi se suonata in piedi.
Mai avrei immaginato di comprare una Jaguar, non era in cima alla wish list eppure mi ha piacevolmente sorpreso. Il prezzo è stato allettante per le mie modeste risorse, ma quello che mi piace è che mi sono svegliato addolorato dal fatto che non potrò suonarla fino a oggi pomeriggio, e che non ho sentito il bisogno di suonarla con millemila effetti: solo la mia Stefy (ha già il nome!), cavo, ampli e gain a palla.