Flamenco, fai-da-te e il suono acustico in un jack
di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 26 luglio 2014 ore 08:00
Un progetto azzeccato e una buona combinazione di legni possono sbalordire in relazione ai costi effettivi. Abbiamo osservato da vicino il sistema di preamplificazione fatto in casa con cui Nico Di Battista ha regalato un vero vocione alla sua Alhambra economica.
Un progetto azzeccato e una buona combinazione di legni possono sbalordire in relazione ai costi effettivi. Abbiamo osservato da vicino il sistema di preamplificazione fatto in casa con cui Nico Di Battista ha regalato un vero vocione alla sua Alhambra economica.
Di recente abbiamo avuto un incontro ravvicinato con Nico Di Battista, chitarrista (elettrico, e acustico, e flamenco, e bassista, e inventore/costruttore di strumenti…) che insieme a Dario Chiazzolino ha realizzato la raccolta di brani Rewriting Songs. Durante la nostra sessione insieme, il suono elettrificato sfoggiato da Nico ci ha colpito e abbiamo voluto approfondire. I video in questione e una panoramica sul lavoro e sul concetto alla base di Rewriting Songs sono disponibili in questo articolo.
Dopo alcune prove di microfonazione esterna non andate a buon fine (troppo ambiente, troppi bassi, ecco un rumore ambientale, il microfono fa capolino nella ripresa…), Nico ci ha proposto di collegarlo in diretta con un jack. L'idea, nata come un ripiego per registrare con maggior praticità, si è rivelata vincente sotto tutti i punti di vista.
Riprendere una chitarra acustica o classica è sempre un problema, soprattutto se non si hanno a disposizione la giusta strumentazione e un ambiente adeguato. Il mercato ha proposto numerose alternative per semplificare la vita del chitarrista anche sul palco, sfornando sistemi piezo, magnetici, microfoni interni, apparati ibridi e quant'altro, tutti a rincorrere un suono che rispecchi il più possibile le caratteristiche acustiche dello strumento, che sia resistente ai feedback e non capti rumori indesiderati. Spesso però, anche a causa della combinazione con una liuteria di alto livello, i prezzi rischiano di diventare proibitivi. Quando Nico ci ha dato il primo accordo in monitor, la ricchezza e la profondità del suono ci hanno entusiasmato. Quando ci ha raccontato da dove viene quel sistema e ci ha spiegato quanto poco costa il combo chitarra-preamp, siamo rimasti di sasso.
Chiacchierando con il chitarrista, è saltato fuori che lo strumento usato era una Alhambra flamenco da circa 300 euro con un po' di anni sulle spalle, modificata da lui con un sistema di preamplificazione fatto in casa. Grazie a una combinazione azzeccata di misure, legni, spessori delle tavole e forse una buona dose di fortuna, secondo Nico la chitarra è in grado di fare le scarpe a modelli notevolmente più costosi. Dopo averla ascoltata non possiamo che dargli credito, e il fatto che questa fascia di strumenti sia rimasta pressoché invariata negli anni all'interno del catalogo Alhambra non fa che confermarne la buona riuscita.
Dal canto suo, Nico traffica da sempre con elettronica e strumenti musicali (ricordiamo i suoi singolari DB Guitar e DB Bass), e ha progettato il sistema di preamplificazione. Nei video registrati per l'articolo linkato in precedenza, è stata applicata una leggera equalizzazione per ammorbidire i medi e far risaltare la gamma acuta. Il breve clip che segue, invece, è registrato in flat con l'aggiunta di un pizzico di riverbero in post produzione.
Dopo aver effettuato una serie di prove, Nico ha trovato la soluzione ottimale in un sistema combinato di piezo e microfono gestiti da un preamplificatore a due canali con regolazioni indipendenti dei volumi. Il microfono usato è un Audio Technica. È fissato su una piccola asta all'interno della buca, attraverso la quale è possibile intravederlo in prossimità del bordo inferiore, ed è posizionabile secondo necessità. La capsula è dotata di un utile sistema anti-feedback di tipo meccanico, che varia in automatico la sensibilità in base alle sollecitazioni così da frenare eventuali inneschi. I due preamplificatori, inseriti sulla fascia e coperti da una placchetta di legno sagomata, sono in classe A. La tipologia di circuito garantisce una trasparenza massima, restituisce una curva d'equalizzazione lineare e rispetta tutte le armoniche generate dallo strumento.
Il sistema non è in commercio ed è inverosimile che possa arrivarci in futuro. È comunque interessante cogliere lo spunto fornito da Nico per notare quanto il suono giusto sia a portata di mano con un po' di fortuna, tanto ingegno misto alla giusta manualità e senza dilapidare un patrimonio.