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Costruire un buffer on-board
Costruire un buffer on-board
di [user #15878] - pubblicato il

Se posizionare un buffer a monte della pedaliera promette di preservare frequenze e armoniche che arricchiscono il segnale, inserirne uno dentro la chitarra assicura il massimo risultato. Ecco come costruirne uno con pochi euro e nozioni basilari di elettronica.
Se posizionare un buffer a monte della pedaliera promette di preservare frequenze e armoniche che arricchiscono il segnale, inserirne uno dentro la chitarra assicura il massimo risultato. Ecco come costruirne uno con pochi euro e nozioni basilari di elettronica.

Sono dell'idea che la ricerca del proprio sound non debba avvenire su carta o per emulazione, ma sperimentando il più possibile fino ad avvicinarci a ciò che davvero ci rende soddisfatti. È da un po' che ho iniziato la ricerca (e non credo troverà una fine) del mio personale sound, cercando però di preservare il più possibile il suono che le mani generano insieme a chitarra/corde/pickup: è qui che si inserisce l'idea del buffer.

Sappiamo che il segnale creato dai pickup viene inevitabilmente attenuato dalle resistenze parassite, modificato dalle capacità parassite e disturbato da fonti esterne come campi elettromagnetici e interferenze radio.
In questo scenario si inserisce il cavo, il mezzo che trasporta il segnale dalla chitarra ai pedali/amplificatori. I cavi non sono tutti uguali e, tra i parametri che li caratterizzano, quello che probabilmente influisce di più sul suono è il valore della capacità parassita. Infatti i due conduttori del cavo, separati dall’isolante, vanno proprio a creare un condensatore che si posiziona in parallelo alla impedenza (valore di "resistenza" per i segnali in alternata) creando un vero e proprio filtro passa-basso che taglia le alte frequenze e lascia passare quelle basse. Tutto questo si traduce nella possibilità di avere un suono cupo e povero di armoniche e di frequenze alte, soprattutto quando si usano molti metri di cavo. La frequenza di taglio è influenzata sia dall'impedenza di uscita della chitarra dell’ordine dei KOhm (quella del cavo è trascurabile essendo di poche decine di Ohm/metro) sia dalla capacità/metro del cavo: più questi valori sono alti, più la frequenza di taglio scende cancellando sempre di più le frequenze acute.
Le soluzioni sono svariate e non per forza rappresentano quella giusta per tutti, e sono:
- usare un cavo il più corto possibile
- acquistare dei costosi cavi a bassa capacità
- usare un buffer.

Costruire un buffer on-board

Il buffer è una configurazione particolare dell’amplificatore operazionale con guadagno ideale pari a 1, quindi non amplifica il segnale (in realtà il guadagno dipende dal circuito o dagli IC usati) e ha la caratteristica di avere una alta impedenza di ingresso (idealmente infinita) e una bassa impedenza di uscita (idealmente pari a zero) proprio come serve a noi, quindi in questo modo l’effetto del cavo diventerà trascurabile e potremmo avere anche molti metri di cavo senza perdere alte frequenze.
Però, mettendo il buffer a inizio catena effetti, il segnale sarà ancora influenzato dal cavo che va dalla chitarra fino a esso, da qui la decisione di installare il buffer direttamente sulla Stratocaster, da me soprannominato banalmente Stratobuffer.

Costruire un buffer on-board

Il circuito usato è molto semplice ed è costituito da:
- due resistenze da 1MOhm
- un condensatore a film da 0.1uF
- un condensatore polarizzato da 10uF
- un integrato TL072
- uno switch DPDT
- una batteria da 9V.

Costruire un buffer on-board

Al punto A del circuito in figura va collegato il "polo caldo" della vecchia uscita jack della chitarra, mentre al punto B colleghiamo il "polo caldo" della "nuova" uscita jack alla quale collegheremo il nostro cavo. Grazie a questo switch potremmo scambiare l'uscita standard con quella bufferata.

La comodità di questo buffer risiede anche nella possibilità di evitare l'uso di una DI box per collegarsi magari a una scheda audio o in diretta su un mixer.

Non ho detto nulla di nuovo, e non tutti si troveranno bene usando un buffer, però credo che provare nuove cose possa sempre accrescere la nostra esperienza e maturare l'orecchio con nuovi suoni.
Qui c'è un video con alcuni sample.


Costruire un buffer on-board
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Scommetto che mettendo un pot. ...
di LeleOne1957 [user #33434]
commento del 02/08/2014 ore 12:51:08
Scommetto che mettendo un pot. tra il piedino 1 e il 2 e si fosse in grado di introdurre una certa amplificazione interesserebbe a molte più persone questo circuito, ma diverrebbe un booster allora. Complimenti per l'articolo !!!
Rispondi
Re: Scommetto che mettendo un pot. ...
di Guitarfreedom [user #15878]
commento del 04/08/2014 ore 13:01:48
Ciao, si certo.. Sicuramente si potrebbe creare un circuito booster ma non era il mio obiettivo.. Grazie per il commento!
Rispondi
Una piccola inesattezza
di TidalRace [user #16055]
commento del 02/08/2014 ore 13:38:29
Mi trovi d'accordo sull'installare un buffer sulla chitarra elettrica, in quanto possiamo poi utilizzare cavi anche molto lunghi e collegarla direttamente anche a schede audio senza perdita di segnale.
D'altronde la maggiorparte dei moderni bassi elettrici ha un preamplificatore a bordo con tanto di controlli di tono sofisticati e uscita bufferizzata.
Personalmente non trovo però che sia meglio avere una risposta piatta in frequenza come fosse un impianto hi-fi, anche perché l'IC ti amplifica anche frequenze da 200.000 hz completamente inutili, mentre l'effetto induttivo-capacitivo non taglia le alte frequenze, ma le sposta verso un range adatto alla chitarra caratterizzandone il suono. Il picco di risonanza che ne deriva amplifica queste frequenze, che altrimenti sarebbero piatte e troppo hifi.
Sul video la risposta sembra molto simile tra le due scelte ma a partire da 1'55" si sente una grande differenza. Io personalmente tra l'ingresso del circuito e la massa salderei un condensatore di valore compreso fra 100 e 470 pF per caratterizzarne maggiormente il suono che specie in saturazione potrebbe essere troppo vetroso così come è impostato ora.
Ahh l'inesattezza del titolo: un cavo sano non può avere vari ohm di resistenza al metro ma solo frazioni di ohm, mentre un buffer attivo lo si può costruire anche con valvole, fet, mos, transistor bipolari. Un saluto.
Rispondi
Re: Una piccola inesattezza
di Guitarfreedom [user #15878]
commento del 06/08/2014 ore 07:31:08
Ciao e grazie per il tuo commento tecnico. Io però credo che comunque non ci sia un appiattimento frequenziale, e sono dell'opinione che dopo si hanno a disposizione vari parametri per colorare /correggere il suono come più si preferisce; poi dipende da come si progetta il circuito (quello dell'articolo non è il migliore, e ho intenzione di modificarlo) si dovrebbe avere una banda passante così ampia da non modificare la risposta in frequenza del segnale. Riguardo l'effetto RLC, se hai presente il grafico della sua risposta in frequenza si nota che spostandolo verso frequenze più basse si ha come risultato il taglio di frequenze alte. Grazie per avermi fatto notare l'inesattezza, effettivamente è più giusto parlare di pochi ohm/metro. È un piacere scambiare opinioni, saluti!
Rispondi
Arriva lo scassaminxxia!!!
di psykoguitar utente non più registrato
commento del 08/08/2014 ore 09:08:2
Che sarei io.

Invece che dei complimenti, ecco una serie di critiche!!! :-)
Mi scuso in anticipo, sto per giocare un ruolo antipatico, ma lo faccio con spirito costruttivo.
Ho una lunga esperienza con l'elettronica, quindi ti faccio alcune osservazioni con cui potrai migliorare il circuito.

1. l'operazionale che hai usato è vecchio e rumoroso. Il TL072 non è il massimo per un buffer. meglio un lm358, più adatto a piccoli circuiti dentro una chitarra.

2. R1 e r2 sono troppo alte, tirale giu a 100Kohm. In parallelo a queste resistenze metti un paio di condensatori a film da 10nF, evitano i rischi di autooscillazione dell'operazionale.

3. Il buffer che hai preparato disaccoppia l'impedenza, ma ha un effetto limitato sulle capacità parassite; nei cavi ci sono le capacità parassite, ma hanno valori talmente bassi che devi avere cavi lunghissimi per sentirne l'influenza sul suono; con alcuni amplificatori il tuo circuito può creare dei problemi di risposta in frequenza.

4. Il circuito non assorbe "pochi mV" ma bensì "pochi mA", corrente, non tensione; comunque meglio gestirlo con il jack che con uno switch.

5. Il guadagno del tuo buffer è 1. Perchè non provi ad aumentarlo mettendo una resistenza tra il piedino 1 e il 2? Una roba piccola, 10kohm, per vedere come risponde. Ppotrebbe migliorare il "corpo" del suono, tagliando un po' gli alti (perchè cambia la risposta in frequenza).

6. questa è FONDAMENTALE: chiudi il circuito in un involucro metallico, possibilmente in rame (perchè è facile da saldare), oppure in allumminio, anche di domopak va bene. Se non lo fai rischi che il tuo circuito capti tutti i disturbi possibili, in particolare di sera.

Ciao.
Psyk.

Rispondi
Allora siamo in due =)
di Guitarfreedom [user #15878]
commento del 08/08/2014 ore 11:54:55
A parte gli scherzi, le critiche costruttive sono sempre gradite, soprattutto quando non si ci pone come i "so tutto io." ;)

1. Come ho ripetuto in altri commenti, il circuito è allo stato embrionale e non è ottimizzato; è stato fatto con il materiale che avevo a disposizione in quel momento e soprattutto per un primo approccio alle sonorità che ne venivano fuori. Comunque grazie per avermi indicato l' IC LM358, ho visto il datasheet è sembra avere ottime caratteristiche.

2. Le due resistenze R1 ed R2 in parallelo mi danno l' impedenza d' ingresso, essendo il TL072 un operazionale con ingresso a J-FET, quindi mi interessa tenere questi valori più alti possibili per raggiungere il mio scopo. Non credo che i due condensatori possano risolvere il problema dell' autooscillazione potendo quest' ultimo essere innescato da vari fattori, tra cui il modo in cui è stato progettato la rete di retroazione e il guadagno alto dell' amplificatore. Magari approfondiamo il discorso.

3. Certo, la mia premessa era proprio questa: il problema si presenta quando si hanno cavi molto lunghi e aggravato dalla presenza di una serie di pedali true-bypass spenti che non fanno altro che creare una "serie" (cavo Chitarra/pedali + cavi pedali + cavo pedali/ampli) e quindi un super cavo alla "Rotoloni Regina"...che non finiscono mai. Beh questo dipende dagli ampli e non dal circuito buffer in sè; di solito (purtroppo non sempre) all' ingresso dell' ampli ci deve essere una bella resistenza di riferimento, allora non ci dovrebbero essere problemi.

4. E' stata una svista, chiedo scusa, anche se il mio prof. di Analogica non me l'avrebbe perdonata ;)
Preferisco lo switch in quanto, se in una intera sessione non voglio utilizzare il buffer, posso escluderlo e non consumare batteria.

5. Come detto prima, l' idea era di partire da un buffer quasi teorico, nudo e crudo ma è mia intenzione sperimentare modifiche ponderate e studiate per carpirne differenze, pro e contro.

6. Senza dubbio è sempre consigliato schermare il vano elettrico delle chitarre; però non sono d'accordo che il buffer inserito in quel modo possa amplificare l' effetto radio per due motivi:
- i cavi sono talmente corti all' interno e il "circuitino" è così "miniaturizzato" da non creare effetto antenna;
- il guadagno dell' ampli è 1. Se guardi lo schema di qualche demodulatore radio, noti che la resistenza di retroazione è altissima e quindi anche il guadagno. Certo, forse, potrebbe succedere se mettessi la resistenza che mi suggerivi tu. Comunque tutto l'effetto radio si può quasi annullare con una buona schermatura.

Grazie per il tempo dedicato all' articolo, è un piacere scambiare opinioni.
Rispondi
Re: Allora siamo in due =)
di psykoguitar utente non più registrato
commento del 09/08/2014 ore 09:44:03
Sfrondo qualche punto, sennò facciamo un libro.

2. Vero, però non hai bisogno di valori così alti. I pick up hanno una resistenza DC di tra i 4 e gli 8 kohm. Come impedenza d'ingresso, con la logica del "almeno 10 volte" puoi anche mettere delle r da 100 kohm.
Non mi piacciono le r troppo alte, spesso creano problemi.
Almeno un condensatore tra + e - dell'alimentazione mettilo. Se arriva qualche disturbo sopra i 5 khz la batteria lo lascia passare.

6. Si, il buffer potremmo dire che è schermato elettronicamente, essendo che ha un guadagno unitario.
Io però ho combattuto una lotta durissima contro i 50 hz e le malefiche lampade neon, e la schermatura risolve tanti problemi.
In fondo, sono pochi minuti di lavoro, un foglietto di pellicola (primo isolamento) uno di Domopak, un collegamento a massa e hai risolto il problema.

Sono d'accordo con te comunque che questo lavoro è quasi inutile con guadagno = 1. Se lo fai guadagnare di più lo schermo diventa utile.

7. Ho ascoltato quattro volte il tuo sample e... non mi convince la risposta in frequenza. Il suono rimane troppo secco, persino per una strato.
Forse taglia troppo i bassi. Se hai un analizzatore di spettro potresti guardare come risponde.
Dovrebbe essere il più trasparente possibile, ma non credo che lo sia, secondo me taglia i bassi.
Una prova che puoi fare, per vedere se il suono rimane naturale, è incrementare il valore del condensatore di ingresso, forse è troppo piccolo.

Voglio dirti che hai fatto un buon lavoro.
Perfezionare un circuito richiede più tempo che farlo e tra le tolleranze dei componenti e comportamenti non previsti fanno si che la prova sul campo diventa molto importante.
Il tuo buffer suona bene, la mia è solo "mania" di perfezionismo.
Anche perché se lo metti a punto bene (bene=trasparente) è poi utilizzabile su altri modelli di chitarra.
Adesso ad esempio non lo vedrei bene su un Les Paul.

Ciao.

Psyk.
Rispondi
Sfrondiamo ;)
di Guitarfreedom [user #15878]
commento del 09/08/2014 ore 17:23:41
2. Considerando che ho messo anche uno switch che mi mette in serie i Pickups, con la "regola del 10" arrivo con i miei Lollar a circa 230 kohm, perciò i 500 kohmin ingresso non mi sembravano tantissimi. Per il condensatore sono d'accordissimo.

6. Maledetti neon, ho messo anche un filtro EMI all' alimentazione dell' ampli...ma purtroppo qualche rumore ci sta sempre. D' accordo con te comunque per la schermatura (lo scasso dei pickups l' ho schermato).

7. Un pò di headroom sembra averlo perso, però recupero un pò con i pedali ed eq; comunque a me non dispiace quel timbro un pò secco e twangoso... e se tu sei un taLESbano io sono uno STRAtalebano ;)

Comunque grazie per il tuo interessamento, anch' io sono come te un pò "perfezionista", mi piacciono le cose fatte bene.
Magari appena metterò mani al progetto ti contatterò per consigli.

Grazie ;)
Rispondi
Re: Sfrondiamo ;)
di psykoguitar utente non più registrato
commento del 10/08/2014 ore 09:46:40
Premetto che non è frequente trovare un chitarrista con la tua competenza in elettronica, complimenti.

2. Ah beh, questo non l'avevo considerato, con i pick up in serie cambia tutto. Allora va bene così.
Hai su dei Lollar, ottimi pick up si sente che suonano proprio bene.

Comunque, il pick up centrale è normalmente in controfase magnetica (puoi verificare con una bussola) mentre il collegamento elettrico è controverso, sulle strato e stratoidi che ho smontato ho trovato di tutto.
Secondo me è meglio metterlo in controfase anche elettrica rispetto a ponte e manico, così nelle posizioni 2 e 4 hai una specie di humbucker, e il rumore cala drasticamente.
Potresti provare a mettere uno switch che inverta la fase del pick up centrale... prima di forare e mettere un altro switch però, prova se i suoni che tiri fuori ti piacciono.
A volte viene fuori roba inascoltabile... e tra serie, controfase e buffer hai un sacco di varianti.

7. Se ti piace il suono secco e twangoso, un po' Tele, allora è perfetto. Non sono invece d'accordo sul "recupero con pedal ed eq". Devi avere un buon suono di partenza.
Comunque hai su dei Lollar, se verifichi anche solo gli armonici puoi solo godere, sono spettacolari come pick up.

A me piace il suono più pieno, più Lespaul, quindi mi troverei maluccio con un suono secco.
Anche se ammetto che per le ritmiche funkeggianti il suono secco è perfetto.
Infatti le Lespaul con i pick up splittabili mi lasciano sempre un poco perplesso... la Strato è la Strato, inutile cercare di imitarla con uno strumento completamente diverso.

E anche se amo le Lespaul e il suono lespauliano ho molto rispetto per la Strato, è versatile, comoda addosso, non pesa come un camion e si presta bene a personalizzazioni e piccole modifiche.
Per farti un esempio, se tu un giorno non vuoi più gli switch sul body cambi la mascherina e basta, tutto risolto; se avevi forato il top di un LesPaul invece non potevi tornare indietro...

Grazie per il "confronto" tecnico, è un piacere scambiare idee.
E... imbraccia un lespaul un giorno o l'altro, potrebbe essere che ti converti ad una nuova fede....:-)
he he he...

Ciao.

Psyk.
Rispondi
Re: Sfrondiamo ;)
di Guitarfreedom [user #15878]
commento del 10/08/2014 ore 19:32:00
Ciao Psyk, grazie e ricambio il complimento, è un piacere parlare e discutere di ciò chein fondo si fa per passione.

Per i PUs in controfase provai quandi avevo i Texas Special, però mi svuotava troppo il suono nella 2a e 4a posizione, però non è detto che non ci riprovi ;)

Per i Lollar ti devo dare ragione, sono davvero dei gran bei PUs e sono contento di averli presi, per i miei gusti sono perfetti.

Infatti, sono due timbri diversi, splittare gli Humb o mettere i single in serie non è la stessa cosa, però a volte aiuta ad avere quel suono un pò più pieno (o più secco) che serve ogni tanto.

Infatti (anche se la mia che è una Vintage Player pesa sui 3,5 Kg O_0), poi è questione di gusti anche se ogni volta che guardo Jimmy Page mi viene voglia di una Les Paul !

Ahahahha...ho avuto già la conversione quando avevo una Ibanez...resto fedele...per ora ;)

Ci ritroviamo su Accordo...ciao !

Fra
Rispondi
complimenti
di onlyfender [user #5881]
commento del 02/08/2014 ore 13:48:15
Sei stato chiaro e dettagliato. Belli i sample, si avverte davvero una notevole differenza. Però... io non sono molto ferrato in elettronica quindi chiedo lumi... Siamo sicuri che il "di piú" sentito corrisponda effettivamente alle frequenze perse nel cavo e non a qualcosa di aggiunto dall'integrato? Mi spiego meglio... se prendi la chitarra e gli attacchi un cavo super figo lungo solo 20cm e poi suoni facendo lo switch buffer/no buffer la differenza udita dovrebbe essere infima no? É così?
Rispondi
Re: complimenti
di Guitarfreedom [user #15878]
commento del 06/08/2014 ore 07:35:46
Ciao! Beh idealmente dovrebbe essere così, praticamente invece dipende in che modo è progettato il circuito anche se la banda è così ampia che non dovrebbe modificare la risposta del segnale. Comunque al di là dei dettagli tecnici, non mi dispiace come si comporta sul mio setup, anzi sono riuscito ad ottenere quel tantino di twang che desideravo! Grazie per il commento!
Rispondi
A me piace di più ...
di herrdoctor [user #18849]
commento del 02/08/2014 ore 13:51:43
A me piace di più senza il buffer con il quale invece si sentono gli alti per me troppo sparati.
Rispondi
Re: A me piace di più ...
di Guitarfreedom [user #15878]
commento del 02/08/2014 ore 15:30:46
Ciao...Devo dire che in alcuni casi anche a me piace senza buffer, proprio per questo grazie allo switch posso passare da un suono ad un altro... Grazie per il commento ;)
Rispondi
Buffer o non Buffer?
di Inglese [user #31999]
commento del 03/08/2014 ore 12:03:31
Bello il tema!
Quando mi sono messo a progettare pedali ho cominciato con un buffer, ci ho ragionato mesi!
Io sono pienamente a favore dell'idea.
Molti mi dicono che con il buffer "gli alti sono troppo sparati", ma è come quel mio amico che dopo aver lavorato mesi nel deserto è tornato qui e mi dice che ci sono troppi colori (si riferiva ai colori della natura, il verde, i fiori, ecc.).
Il buffer non aggiunge nulla, riduce le perdite, e secondo me è più che sensato lavorare con il segnale più integro possibile e in caso agire di eq dopo.
Non è lo stesso compensare le perdite alzando gli alti!
Teniamo presente che il segnale musicale è estremamente complesso nel contenuto armonico, proprio le armoniche superiori alla fondamentale definiscono il "timbro" e, in un certo senso, gli euri che stanno nel legno buono, nello strumento di liuteria, nei pickup fighi.
Preservarle vuol dire tenerlo sopra il livello di rumore, attenuando dopo si attenua anche il rumore mantenedo il rapporto, e quindi la percettibilità delle stesse, alto.
Ci sarebbe da parlarne!!!

Chiudo con un consiglio, carica entrambi i terminali dei condensatori di accoppiamento verso il riferimento altrimenti rischi sonori bump nelle commutazioni.
Rispondi
Re: Buffer o non Buffer?
di Guitarfreedom [user #15878]
commento del 06/08/2014 ore 07:43:02
Ciao! Ciò che hai scritto rispecchia praticamente ciò che penso. Grazie per il consiglio, come ho già detto, il circuito non è dei migliori proprio perché volevo prima provare se mi piaceva. Sicuramente apporterò qualche modifica. Grazie!
Rispondi
Purtroppo il ronzio dei single coil non sparisce
di 7cordista utente non più registrato
commento del 02/08/2014 ore 14:52:17
Video splendido e spiegazione fantastica. Io speravo che con un buffer anche il ronzio dei single coil sparisse o quasi ma mi devo ricredere dopo questo video.


Grazie di tutto
Rispondi
Re: Purtroppo il ronzio dei single coil non sparisce
di Guitarfreedom [user #15878]
commento del 02/08/2014 ore 15:23:3
Ciao e grazie! purtroppo il buffer non elimina i rumori e purtroppo l'impianto elettrico a cui ho collegato l'ampli non è proprio perfetto per quanto riguarda riguarda la messa a terra (importante per non avere rumori di fondo, se l'ampli è costruito bene) . Comunque un po' di rumore è il prezzo da pagare per i single =)
Rispondi
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Re: Purtroppo il ronzio dei single coil non sparisce
di 7cordista utente non più registrato
commento del 02/08/2014 ore 17:21:10
Vorrà dire che metterò pickup attivi su tutte le chitarre che uso in studio con i single coil
Rispondi
Re: Purtroppo il ronzio dei single coil non sparisce
di Sykk [user #21196]
commento del 04/08/2014 ore 07:49:06
di solito si fa il contrario... in studio si usano i veri single coil per avere il suono autentico, e si elimina il rumore in altri modi (buon impianto, noise gate...), mentre dal vivo dove non sai quello che troverai, si va di pickup noiseless (che non devono essere per forza attivi)
Rispondi
Da questo schema deduco che ...
di franco1947 [user #16790]
commento del 02/08/2014 ore 14:57:03
Da questo schema deduco che la batteria alimenta sempre il circuito e quindi si scarica anche quando la chitarra è nella custodia.
Sarebbe opportuno sostituire la presa jack della chitarra con una dotata di un contatto che inserisce la pila quando inserisco il jack oppure uno switch da collocare sul battipenna.
Rispondi
Re: Da questo schema deduco che ...
di Guitarfreedom [user #15878]
commento del 02/08/2014 ore 15:10:5
In realtà ho inserito uno switch vicino il vano molle che mi scollega la batteria quando non uso la chitarra. L'ho omesso nello schemo in quanto il circuito dovrebbe consumare poche centinaia di mA. Comunque è opportuno inserirlo per una migliore efficienza.
Rispondi
Va bene,però... le pile ...
di franco1947 [user #16790]
commento del 02/08/2014 ore 15:52:2
Va bene,però... le pile da 9 Volt costano e se ti dimentichi di spegnere addio energia magari proprio quando ti serve.


Meglio il jack,dammi retta che accende il circuito solo quando lo usi e risparmi un po' di euro e poi
è più pratico.
Comunque ottimo lavoro.
ciao
Rispondi
Illuminante
di mattia94 [user #38003]
commento del 02/08/2014 ore 16:32:50
Mi hai illuminato. Io ho realizzato una patch box (credo si chiami così) da mettere in pedaliera, ha due ingressi e due uscite:
chitarra -> input -> send -> pedali -> return -> amplificatore.

Mi serve a tenere i cavi più ordinati ed a livello sonoro non cambia nulla (almeno idealmente). Potrei utilizzare il tuo prezioso schema per costruire un buffer da inserire tra l'ingresso chitarra ed il send.

Ovviamente al posto della batteria collegherei il connettore per l'alimentazione come tutti i pedali, visto che in pedaliera ho l'MXR DC Brick. Essendo il mio manufatto ricavato dallo chassis di un MXR Super Comp, potrei installare il classico swich da pedale al posto di quello usato da te!
Rispondi
Re: Illuminante
di Guitarfreedom [user #15878]
commento del 08/08/2014 ore 12:35:03
Ciao e scusa se rispondo solo ora! bella idea hai avuto con la patch box e suppongo che hai tanti pedali; magari prima di inglobarlo nel tuo progetto potresti provare prima come reagisce con la tua catena. Che pedali hai? sono curioso ;)
Rispondi
Re: Illuminante
di mattia94 [user #38003]
commento del 10/08/2014 ore 18:08:21
Ciao!
Ho (in ordine sparso) un Cry Baby, un '78 distortion, un micro AMP, l'eq. a 6 bande della MXR, ed un polytune mini! Ma molto spesso ne tolgo o aggiungo, ho realizzato la pedaliera usando il velcro per il fissaggio dei pedali.. Finite le ferie mi armo di saldatore e componenti e ci provo :)
Rispondi
E se lo schema e la lista della spesa non bastassero?
di calioster [user #34275]
commento del 08/08/2014 ore 08:34:13
Ciao, sono molto interessato, non può mancare alla mia Franken-RG-stein!
Ma potresti pubblicare anche uno "step by step" per realizzarlo? Please!

Dovrò pure passare l'estate in qualche maniera ;)
Rispondi
Re: E se lo schema e la lista della spesa non bastassero?
di Guitarfreedom [user #15878]
commento del 08/08/2014 ore 20:30:07
Ciao ! maledetta GAS eh ! ahhah =) non ti prometto che riesco a farlo a breve ma ci provo. Se magari vogliamo scambiare qualche idea mi puoi contattare ;)
Rispondi
come...
di adsl36 utente non più registrato
commento del 09/08/2014 ore 22:20:31
...ha detto qualcuno, e giustamente, i cavi elettrici non hanno poche decine di ohm per metro, per fortuna è molto più bassa anche se dipende da più fattori come ad esempio la temperatura e la sezione del filo, oltre che dal materiale...inoltre le capacità parassite sono talmente irrilevanti da diventare inesistenti. non a caso nei condensatori le distanze tra le lamine separate dai dielettrici, sono all'ordine di decimi di millimetro e anche meno, mentre all'interno dei cavi dei nostri strumenti, anche i più economici, la distanza tra la calza di massa e il centrale cosìdetto "capocaldo" è di gran lunga superiore. questa è un'altra trovata pubblicitaria, tra le tante, che le aziende produttrici mettono in piazza per aumentare i prezzi dei loro prodotti che sarebbero, a loro dire, migliori di altri perchè avrebbero "capacità parassite" inferiori o chissà cos'altro, addirittura costruiscono cavi "jazz", "rock", "metal": ma mi facciano il piacere! io credo per mia esperienza personale, che se lo scopo è quello di voler evitare perdite di segnale c'è soltanto una cosa da fare, preamplificarlo leggermente prima del filo. il buffer, in realtà, tenendo il segnale in uscita pari a quello in ingresso, impedenza o non impedenza uguale a zero comunque subisce lo stesso effetto negativo delle varie resistività che incontra sul suo cammino, per cui delle perdite di segnale, sia pur lievi, ci sono lo stesso. anche se per motivi diversi dalla sperimentazione che anima l'autore, io ho preferito montare nella mia chitarra un preamplificatore e i risultati sono a dir poco entusiasmanti...ci scrissi anche una recensione: vai al link
anche se lo scopo dell'autore non è quello di preamplificare, nel buffer ci metterei un bel trimmer di poche migliaia di ohm tra i piedini 1 e 2 del TL072 regolato in modo da retroazionarlo quel tanto che basta a portare il livello del segnale a circa 1,5 volte il valore in ingresso. in questo modo ci sarebbe più compensazione tra segnale in partenza dalla chitarra e in arrivo alla catena di effetti, un po' come fanno sulle linee elettriche. infatti se devi portare la 220V da un punto a un altro a una certa distanza, laddove entra e comincia il percorso la trasformi in tensione più alta proprio perchè una parte del voltaggio si perderà per strada.
Rispondi
Re: come...
di Guitarfreedom [user #15878]
commento del 10/08/2014 ore 01:51:48
Salve, in qualchemodo ti do ragione, bisogna ammetterlo che noi chitarristi siamo affascinati spesso da diavolerie, pedali, cavi e mod varie, mentre come ho premesso nell'articolo per fare musica ci vuole cuore, passione e...solo una chitarra ;)
Però voglio precisare che il mio scopo non era quello di arginare le perdite di segnale (davvero irrilevanti a mio avviso), nè di boostarlo ma semplicemente di sentire la diversa risposta in frequenza e recuperare, o meglio, cercare il meno possibile di perdere le alte frequenze.
Grazie per il consiglio del trimmer, proverò per sentire cosa succede.
Ah solo una ultima precisazione, giusto per non confondere le idee a chi legge: nelle reti di distribuzione dell' energia elettrica la tensione viene innalzata perchè a parità di potenza, si abbassa la corrente che è responsabile in modo quadratico delle perdite per effetto Joule. Non è il voltaggio che si perde per strada, bensì si perde potenza in calore.

Grazie per aver contribuito alla discussione!
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Re: come...
di adsl36 utente non più registrato
commento del 10/08/2014 ore 11:27:59
sono d'accordo sul fatto di sperimentare e cercare risposte in frequenza che possano in qualche modo allietare le nostre orecchie. permettimi una cosa sul discorso della tensione. essa varia eccome in funzione della lunghezza dei cavi. ciò che non varia è l'intensità di corrente che rimane uguale dall'inizio alla fine...l'effetto joule (R x I al quadrato) è infatti responsabile della perdita di potenza e come giustamente hai scritto, viene innalzata la tensione e abbassata l'intensità di corrente per limitare l'effetto termico, cioè effetto joule. questo però si fa dalle centrali elettriche di produzione (così si chiamano e sono ad alta tensione, all'ordine di parecchi KV) fino alle reti di distribuzione che sono in media e bassa tensione...però, oltre al joule, c'è inevitabilmente anche una caduta di tensione e se gli ingegneri che all'epoca insegnavano all'istituto tecnico dove mi diplomai non raccontavano cose inesatte, allora posso affermare che se provi a misurare la tensione ai capi di un filo molto lungo e poi dall'altra parte, troverai una caduta di tensione che ci riporta alla necessità di aumentarla prima di farle fare il tragitto, in modo da compensare le inevitabili perdite.
riguardo al tuo lavoro sulla chitarra l'ho comunque trovato ben fatto e hai sfruttato bene lo spazio a disposizione. ciao!
Rispondi
Re: come...
di Guitarfreedom [user #15878]
commento del 10/08/2014 ore 19:16:56
Grazie per il complimento e del tuo contributo.
Solo un appunto, senza dubbio ci saranno delle cadute di tensione causati da innumerevoli fattori (e che non è solo la distanza) però il motivo per il quale si innalza la tensione è quello di costruire le linee di sezione maggiore (necessarie per le lunghe distanze) senza aumentare le perdite; d'altronde quello che si trasporta è l' energia (che è anche ciò che si perde) e non la tensione che è un riferimento.
Se fosse come dici tu, nelle nostre case la tensione del contatore dovrebbe partire da un valore più alto di 230V per arrivare alla nostra ultima presa di corrente ( magari a 50 metri) al valore giusto, invece non è così.
Così come una pila da 9V, anche se scarica dovrebbe mostrare ai suoi capi sempre la stessa tensione.
Comunque chiudiamo qui altrimenti l' Enel ...e soprattutto gli amici accordiamo ci linciano ;)
Rispondi
Complimenti
di alelorenz [user #41636]
commento del 17/10/2014 ore 16:53:15
Compilmenti per l' idea. Gusti a parte, se gli alti fossero accessivi si puo' sempre tagliare con pot toni o pot su ampli....penso che me ne faro' uno. Se hai qualche altro consiglio o altre modifiche condividi pls.
Ciao
Rispondi
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