di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 09 settembre 2014 ore 07:30
Abbiamo passato qualche ora in compagnia di un overdrive particolare e originale l’EG Evergreen. Un progetto originale realizzato dalla SYD, nuovo brand che entra a far parte della famiglia di Spaghetti Guitar Tools. Lo abbiamo testato curiosi con Michele e la sua John Cruz.
Abbiamo passato qualche ora in compagnia di un overdrive molto particolare: l’EG Evergreen. Un progetto originale realizzato dalla SYD, nuovo brand che entra a far parte della famiglia di Spaghetti Guitar Tools. Lo abbiamo testato curiosi con Michele e la sua John Cruz.
Scream You Daddy, il nome per esteso del marchio che ha realizzato il triplo circuito che si nasconde all’interno della piccola scatoletta verde in prova oggi. L’EG, Evergreen è all’atto pratico un overdrive, ma al suo interno contiene un circuito ben più complesso di quello di un semplice OD. Dando uno sguardo alle manopole in dotazione si capisce subito di non avere a disposizione il solito trio volume tone e gain, ma una scelta ben più ampia. Pre e gain si comportano esattamente come fossero i controlli di un amplificatore, regolando il guadagno della sezione di preamplificazione e quella finale. Ecco svelate due delle tre parti del circuito. La terza è un semplice buffer che permette al segnale dello strumento di passare indenne la catena effetti per raggiungere l’amplificatore. Completano il parco controlli i knob boost, in pratica un controllo di volume, fat e cut, ovvero i controlli di equalizzazione. Più che un overdrive quindi abbiamo a che fare con un piccolo amp in a box, un amplificatore compattato fino a raggiungere le dimensioni di un pedalino. Una scelta questa che sta prendendo sempre più piede nel mondo delle distorsioni. Pedali come l’EG permettono escursioni dinamiche sempre al top e la possibilità di variare di molto il sapore dell’amplificatore, trasformandolo completamente. Un ottimo modo per ampliare la tavolozza delle sonorità, aggiungendo colori che con il semplice amp non era possibile raggiungere.
Ultime considerazioni tecniche prima della prova su strada. L’Evergreen nasce per essere alimentato con una tensione che va dai 9 ai 18 volt, raggiungibili anche con l’apposito cavo in dotazione con il pedale. All’aumentare dei voltaggi si avrà un aumento dell’headroom e una resa sonora differente, una sorta di controllo in più oltre ai cinque già citati. Segnaliamo infine che il pedale oggetto della prova è alimentabile solo tramite alimentatore esterno, niente batteria insomma.
Ammettiamo di aver trovato il SYD Evergreen molto particolare. Abbiamo testato molti overdrive ultimamente e questo è con ogni probabilità quello che più ci ha stupito. La particolarità del progetto emerge subito dopo pochi secondi di prova. Cominciamo come sempre con un gain basso sia pre che post. Il fatto che questo pedale sia una sorta di piccolo amplificatore lo si avverte subito dalla variazione del timbro e della pasta dell’amplificatore. Con una nuova sezione di preamplificazione inserita nella catena si nota un cambio anche nella risposta dinamica. Il clean del Divided #13 si increspa spinto dal guadagno della stomp box, ma una volta acceso il luminosissimo led verde, anche alleggerendo il tocco, il pulito che si ottiene è tutt’altra cosa rispetto a quello base dell’amplificatore. Con il piccolo quantitativo in più di guadagno il suono resta sul filo del rasioio e lo si può con semplicità spingere verso un crunch leggero. Alzando il guadagno la sensazione di avere a che fare con un secondo amplificatore si fa più intensa. Se all’ascolto quello che si avverte è un incremento di guadagno quindi una maggiore saturazione, sotto le dita si avverte la complessità del circuito, lo si avverte soprattutto sempre grazie all’estrema dinamica, vero punto di forza dell’EG. Continuiamo a salire col gain e restiamo sorpresi dal fatto che la riserva in realtà sia molto più bassa di quello che ci aspettassimo. Una scelta, questa, che ci pare azzeccata. Pedali con gain esagerati se ne trovano veramente molti, ma spesso sono affetti da eccessiva compressione del suono. L’EG resta sempre aperto e risponde al tocco con ogni settaggio. Il doppio controllo di gain garantisce poi la possibilità di sagomare alla perfezione il suono. Portantoli entrambi verso il massimo si ottiene un sound caldo, grasso, ma non eccessivamente saturo. Questo permette di poter usare l’EG non solo come piccolo amplificatore ma anche come vero overdrive per boostare un amp e renderlo più cattivo, ma anche più corposo e caldo. Il Divided non aveva certo bisogno di essere migliorato ma l’OD realizzato da SYD riesce ad aggiungere dell'ottimo sapore in più. Fino ad ora non abbiamo toccato i controlli dell’equalizzazione. Questi sono molto sensibili e sono un’altra carta vincente. Si può ottenere veramente di tutto con un solo pedalino. Suoni caldi, suoni più hi-fi e taglienti, altri ancora grossi e cupi. Una versatilità degna di un pedale boutique.
Nel video vedrete Michele armeggiare proprio con queste piccole manopoline, partendo dai due settaggi di base che troverete in sovraimpressione.
Concludendo l’Evergreen è un piccolo amp e come tale si comporta. Dinamico, caldo, corposo e anche tosto all’occorrenza. Di un piccolo amplificatore ha però anche il prezzo che si attesta sui 220 euro. Per un pedale boutique non sono esagerati e in linea con il mercato, con in più la carta del made in Italy da giocare. Una prova sicuramente la merita e non escludiamo che possa prendere stabilmente il posto in pedaliera di molti chitarristi.