di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 05 dicembre 2014 ore 15:30
Buone rifiniture, un look ricercato e una costruzione interamente in legno massello al prezzo di una comune orientale sono gli ingredienti vincenti della V1300. Paolo Antoniazzi ha testato per noi l'acustica Vintage, di marchio, non di età!
Buone rifiniture, un look ricercato e una costruzione interamente in legno massello al prezzo di una comune orientale sono gli ingredienti vincenti della V1300. Paolo Antoniazzi ha testato per noi l'acustica Vintage, di marchio, non di età!
Vintage è un marchio che abbiamo incontrato diverse volte sulle pagine di Accordo legandolo spesso a repliche di strumenti elettrici come Strat e Les Paul. Questa volta in redazione sono arrivate una jumbo e una orchestra, due modelli di punta della nutrita serie di acustiche marcate Vintage. Iniziamo dalla V1300, la più piccola orchestra.
Il marchio di Trevor Wilkinson ci ha abituato a oggetti con un ottimo rapporto qualità prezzo, che uniscono al made in china la cura nei dettagli a partire dalla selezione dei materiali degni di strumenti nati sotto la bandiera a stelle e strisce. La V1300 è costruita interamente in legni massello. Abete tedesco compone una tavola armonica contornata da uno splendido binding tartarugato, perfetto abbinato con il sunburst scelto per il modello mandatoci in prova. Fondo e fasce sono in mogano come il manico. La tastiera a 20 tasti è invece in palissandro così come il ponte. Su una chitarra del genere non potevano mancare le meccaniche aperte Grover e un battipenna a goccia tartarugato.
Non resta che vedere come si comporta la V1300 sotto le dita. C’è da premettere che il playing è stato un po’ penalizzato da una action leggermente alta. Siamo sicuri che con un setup migliore suonare la V1300 sarebbe risultato decisamente più comodo. La chitarra monta corde 0.012 che unite all’altezza non proprio da corsa la rendono un po’ duretta, un buon settaggio migliorerebbe la situazione. Superata la fase di ambientamento apriamo le orecchie per concentrarci sul sound. La V1300 ha carattere. La scelta dei legni in uno strumento acustico è uno dei punti chiave, quello su cui si concentrano le maggiori attenzioni. Questo, unito poi alla scelta del bracing adeguato, può letteralmente trasformare una chitarra in una buona chitarra se non un’ottima. Se pensiamo che la Vintage V1300 si aggira intorno ai 400-450 euro restiamo piacevolmente colpiti. Il volume, nonostante la cassa di piccole dimensioni, è veramente notevole. A questo va aggiunto un timbro carico di armoniche, per nulla medioso come ci si aspetterebbe considerate le misure, ma ricco di bassi. I cantini sono bilanciati con le tre corde più gravi, ma non sono eccessivamente brillanti. Questo rende la V1300 ideale anche per lo strumming oltre che per del sano fingerstyle. La tenuta di accordatura poi è buona, anche strapazzandola a dovere non ci sono grandi perdite di pitch.
La Vintage si è dimostrata veramente all’altezza. L'estetica è gradevole, creata con un accostamento di colori azzeccato. il binding e il battipenna tartarugato, fondo e fasce natural che sposano alla perfezione il sunburst (la chitarra è disponibile anche natural).
La fascia media, dove si colloca la V1300, è affollatissima. L'acquisto va scelto con cura, il lato estetico è solo uno degli aspetti da valutare, e lei merita sicuramente una prova. Tra quelle a cassa piccola testate di recente su Accordo, la Vintage V1300 è una delle migliori e con un settaggio migliore salirebbe sul gradino più alto del podio senza problemi.