Randall Lynchbox: ascolta il finale in saturazione dal Namm 2015
di redazione [user #116] - pubblicato il 05 febbraio 2015 ore 11:00
Headhunter, l'ultimo amplificatore della serie Lynchbox è un monocanale di stampo vintage pensato appositamente per far lavorare di più la sezione finale piuttosto che il preamplificatore, ottenendo distorti da full stack a volumi contenuti. Ne abbiamo ascoltato il prototipo all'opera.
Headhunter, l'ultimo amplificatore della serie Lynchbox è un monocanale di stampo vintage pensato appositamente per far lavorare di più la sezione finale piuttosto che il preamplificatore, ottenendo distorti da full stack a volumi contenuti. Ne abbiamo ascoltato il prototipo all'opera.
Un'appariscente finitura pitonata caratterizza il prossimo amplificatore valvolare dedicato a George Lynch. Randall ne ha fatto una testata potente e aggressiva, contenuta nelle dimensioni grazie alla configurazione monocanale e ai controlli ridotti al minimo indispensabile, senza però tralasciare nulla. Il pannello offre un'equalizzazione a tre bande suddivisa in Bass, Middle e Treble più il controllo Presence. Il potenziometro Gain non ha lo scopo preciso di spingere il preamplificatore, ma funge da input gain per pilotare la quantità di segnale in arrivo dalla chitarra e data in pasto al finale. Proprio nel finale è collocato il cuore sonoro dell'Headhunter: i progettisti hanno scelto di non inserire alcuna manopola per il volume master, preferendo invece una gestione diretta sul wattaggio. In questo modo, è possibile tirare giù la tensione e mandare in saturazione più in fretta le valvole finali anche senza ricorrere a volumi esagerati. La testata è attualmente un prototipo, ma entro l'estate sarà nei negozi in un'appetitosa veste point to point.
Il modo migliore per tirare fuori maggior versatilità da un circuito del genere e ricavare i propri suoni ritmici o solisti è collegarci un Facepunch. Il pedale è già presente nel catalogo Randall e consiste in un booster con regolazione sulle frequenze interessate. Contrariamente da quanto potrebbe apparire ascoltandolo all'opera, il ruolo del Facepunch non è aggiungere gain o un altro strato di distorsione alla saturazione dell'amplificatore, bensì spingere una determinata banda di frequenze a scelta per modellare il drive fornito dalla testata e passare così facilmente da sonorità scavate adatte per le ritmiche a timbri più presenti nel mix per le parti solistiche, più presenti sui bassi o dal sound più fluido per agevolare i fraseggi. Sul pannello, Smooth ha il compito di ammorbidire gli acuti per rendere il suono meno tagliente. Il potenziometro Freq definisce la frequenza da amplificare e il controllo Punch funge da volume generale.