Non scrivo su queste pagine da tempo, anche se continuo a seguire il sito. Torno a scrivere due righe oggi per uno spiacevole inciampo nella vita della mia bella Gibson Flying V. Ho bisogno di aiuto.
Nata nel 2012, la mia Gibson Flying V worn cherrie è entrata a far parte della famiglia ad aprile 2013: per i primo anno abbiamo fatto conoscenza, un rapporto complicato ma genuino, il vero amore è scoppiato solo al secondo anno di convivenza. Come in ogni love story che si rispetti arriva il momento in cui qualcosa si rompe e nel mio caso la rottura è stata proprio ben visibile.
Mentre mi prendevo cura di lei, la carezzavo con oli pregiati e mi assicuravo che avesse delle nuove corde splendenti qualcosa è andata storta. Messe le corde in tensione il capotasto in corian sempre troppo poco inciso della Gibson ha ceduto, scheggiandosi, e lasciando saltare il mi basso fuori sede.
All'agitazione del momento si è opposto il raziocinio che mi ha portato a rifare il solco con molta delicatezza, senza poter andare troppo a fondo, ma neanche questo è bastato: tempo una suonata e la corda era di nuovo fuori. a questo punto non avevo che tornare al negozio dove l'avevo presa a tentare la fortuna. Una volta giusto scopro - promo segno del caso avverso - che la mia garanzia è scaduta da un giorno. Il commesso, molto gentile, mi propone due alternative: comprare un capotasto precalibrato in ottone da montare in casa o recarmi a un liutaio di sua conoscenza che con una spesa minima (20 euro) mi avrebbe rifatto un nut su misura in vero osso.
Detto fatto, decido di affidare la chitarra alle cure di quello che credevo essere uno specialista. L'incontro preliminare è breve, concordiamo il prezzo, lascio lo strumento e mi allontano con la speranza nel cuore. Due giorni passano e la chitarra è pronta, corro a ritirarla.
Lì per lì, in negozio, non mi sono reso conto di nulla: le corde erano "affogate" nell'osso come concordato per evitare che l'angolo estremo tra corda e capotasto facesse ancora danno, l'action è bassa. Pago e torno a casa. Giunto a casa non ho avuto inibizioni: ho spogliato la mia ragazza ritrovata e ho iniziato ad esaminarla per ogni millimetro... Tristi sorprese. Le cose che subito saltano all'occhio sono 2. Per prima cosa il capotasto non è ben dimensionato, sporge lateralmente e un po' è bruttino a vedersi, per seconda, molto più grave, la chitarra è insuonabile: frigge che è una bellezza su tutte le posizioni sopra il 12°, soprattutto sulla corda di sol. Non perdo tempo, contatto il liutaio e gli espongo il problema, lui mi invita a tornare in laboratorio. La speranza era tornata alta ma non avrei dovuto gasarmi per così poco.
In laboratorio il confronto è tutta una discolpa da parte del liutaio. Prima tira in ballo il fatto che io lo abbia pagato solo per la sostituzione del pezzo e che non compete a lui risistemare la chitarra, poi il fatto che in questi anni sia stato io a fare setup e ad accertarmi della sua salute e che non mi sia affidato a un tecnico, poi, ancora, che avrei dovuto far fare almeno 3 setup all'anno da un liutaio prima di potermi permettere il lusso di dire che la chitarra, quando gliela ho affidata, era perfetta (perchè - per inciso - io non ci capisco un cazzo di chitarre, fa niente che ci viva da quando son nato, per lui io non ci capisco niente). Ciliegina sulla torta è la domanda "Ma tu che ci suoni?", alla mia risposta "Blues, soprattutto pulito o appena crunch" il caro tecnico si è lasciato andare a commenti del genere "E tu suoni blues con una EXPLORER (si, per lui la mia V era una EX, vabbè)!? Non so come le scelga tu le chitarre! Questa è una chitarra che fondamentalmente deve suonare attaccata a un distorsore o almeno un overdrive: si, se vai dritto nell'ampli ha un suono pulito ma non è un problema mio se tu vuoi usarla per farci cose per cui non è stata pensata!". A questo punto non ci ho visto più e sono andato dritto al sodo. La morale? Il liutaio non mi ha detto da cosa dipendesse il problema, si è limitato a dare 1/8 di giro al trussrod dicendomi che mi stava facendo un favore e che, se volevo sistemarla, gli dovevo 35 euro per un setup, ma che forse c'era da rettificare i tasti o da rifare le sellette del ponte. Non ci ho pensato due volte, ho fatto dietrofront e sono uscito.
Ora mi ritrovavo la chitarra insuonabile e neanche il becco di un quattrino per ripararla, una volta a casa mi sono messo in moto: ho alzato l'action agendo dal ponte e ho rifatto l'ottavatura ma, nonostante questo, il problema non si è risolto.
Tra l'altro ho notato (come potete vedere) che il caro liutaio aveva rimontato le mie corde - si, niente sostituzione - davvero da cani. Ho ripetuto l'operazione oggi, action leggermente sollevata e ottavatura: il problema si è attenuato, sì, ma non è scomparso e il prezzo da pagare è un'action che non mi aggrada completamente. Il punto è che proprio non capisco cosa sia successo: la chitarra era letteralmente perfetta prima dell'intervento e il liutaio dice che il suo capotasto è perfetto, fatto sta che la chitarra è ora inspiegabilmente mediocre, che lo strumento che prima mi aveva completamente rapito ora non mi soddisfa più sotto le dita.
Sono abbastanza arrabbiato e confuso e amareggiato, qualcuno ha qualche suggerimento da darmi? Io, a questo punto, non ho che da provare un palliativo intanto che racimolo i soldi per una visita a un altro liutaio, si spera più onesto e bravo del precedente.