Musikding SuperOver kit: una bella esperienza con brivido finale
di Oblio [user #43248] - pubblicato il 13 settembre 2015 ore 14:30
Musikding permette di costruire in casa i propri pedali preferiti con poco sforzo e anche senza alcuna conoscenza elettronica. Il Das SuperOver spedisce il nostalgico amante del fai-da-te dritto negli anni '80, con qualche asso nella manica in più.
Monumentale vero? Non posso chiedere di meglio, è proprio il risultato che speravo di ottenere . Quello in foto è il mio primo pedale autocostruito e credo anche il primo al mondo con il top in acero e corpo in mogano. Grazie a quel sito tedesco sono riuscito a costruirlo anch'io, che in elettronica non ci capisco nulla.
Ho voluto riprodurre l'SD1 (Das SuperOver è il nome del clone) e celebrarlo in questa veste perché è un pedale al quale sono particolarmente affezionato (l'ho avuto in passato ma si è rotto e l'ho regalato a chi sapeva sistemarlo), perche' per tutti noi vecchi ragazzi degli anni '80 ha rappresentato la rivalsa del transistor (che in quegli anni spopolava) nei confronti dell'irraggiungibile valvolare per le tasche di noi studentelli squattrinati alle prime armi. Grazie a quel pedale e anche al Tubescreamer ci sentivamo dei piccoli Van Halen o Led Zeppelin.
Alla vista del kit qualche perplessità mi ha pervaso ma poi, grazie alla dettagliata documentazione con la lista dei componenti e le sigle di riscontro sulla PBC, son riuscito a venirne a capo. Certo, non è stata una passeggiata, è necessario fare molta attenzione con il saldatore, ci vogliono mano ferma e tocco fulmineo per non bruciare le piazzole e sopratutto per non creare dei ponti involontari tra i contatti.
Tuttavia qualche problema si è presentato e stranamente non derivato dalla mia inesperienza (cosa che avevo messo in conto insieme al vat tedesco e le spese di spedizione), ma da un componente sbagliato ossia una resistenza di valore diverso di quella destinata a quel ruolo (alimentazione LED). Per inesperienza non ne sono facilmente venuto a capo ma, grazie a un manipolo di valorosi lettori di Accordo che è venuto in mio soccorso, sono riuscito a individuare il problema. È stato essenziale il loro intervento, perché andando avanti salda e risalda avrei cotto il circuito, per non parlare di tutte le volte che i fili si rompevano per le continue manipolazioni. Comunque l'inconveniente è stato prontamente segnalato al sito, contemporaneamente all'ordine di un altro kit (ci ho preso gusto).
Per farla breve l'ho preso per i capelli questo pedale, e il suono è proprio quello, con l'aggiunta del clip stage che cambia la fase dei diodi SYM/ASYM (due parallelo uno in serie e viceversa), ottenendo diverse sfumature (caldo/brillante) della distorsione.
È andata come volevo insomma, e anche meglio devo dire, considerando che alla fine funziona realmente, perché fondamentalmente lo scopo era quello di mettermi alla prova su questi aspetti del chitarrismo e anche perché volevo inaugurare in quelche modo la mia nuova workstation, alla larga dalla mia dolce signora che a seconda dei casi tanto dolce non è.
Ma lasciamogli fare lo sborone a questo SD1 Traditional serie "Chettelodicoaffare", sia perché è bello, sia perche' non svela la funzione dei pot: tanto è per professionisti, che te lo dico a fare!