Si parla spesso di come sarebbe bello potersi costruire a mano la propria chitarra, vuoi perché sul mercato non ne esiste una simile o perché costa troppo, o perché ne esiste ma voi cambiereste alcuni dettagli. A questo proposito vorrei condividere la mia personale esperienza. Eviterò di fare nomi per non cadere nel banale spam, ma a chi fosse interessato sarò ben lieto di dare tutte le informazioni che servono.
Sono sempre stato un po' scettico dei corsi di 8-10 giorni full immersion che promettono risultati strabilianti. Personalmente dubito che in un paio di settimane si riesca ad assimilare granché di un'arte così raffinata come la liuteria. Spesso in questi corsi si lavora su tavole già pronte, non si può scegliere né il modello né i materiali e non c'è tempo per approfondire, capire e soprattutto sbagliare e rifare. L'alternativa sarebbe la scuola civica di Milano oppure trasferisi a Cremona ma, lavorando, è ovviamente impossibile. Esiste però un corso di liuteria che è una perfetta via di mezzo. Le lezioni sono personalizzabili, si va circa un paio di volte a settimana, sera o pomeriggio, a seconda degli impegni lavorativi.
La prima cosa che si fa è decidere, insieme al maestro liutaio, che strumento si vuole costruire. La scelta è ovviamente in funzione della difficoltà di costruzione e di quanto sappiamo maneggiare scalpello, raspa, lima ecc. che nel mio caso era pari a zero. Io ero partito in quarta con voler costruire una bella Les Paul Custom, ma sono stato subito ridimensionato: la bombatura del top non è per principianti, ahimè. La scelta è ricaduta su una SG. Comunque una bella sfida (vedi smussi, corna, inclinazione manico, paletta a libro...).
Deciso il modello, il passo successivo è stampare il disegno tecnico scala 1:1 e da quello ricavare le dime per corpo e paletta. I legni si scelgono insieme presso un falegname dedicato per la liuteria. Si impara a riconoscere le essenze, i tagli migliori, come scegliere la tastiera... Sulla mia SG è stato usato un pezzo unico di mogano Kaya sia per il manico sia per il corpo e palissandro brasiliano per la tastiera. Una volta reperito tutto il materiale, si parte.
Si lavora, parecchio, e vedere prendere forma a un pezzo grezzo di legno è una soddisfazione senza pari. Non mancano gli errori, le modifiche, le personalizzazioni. In corso d'opera mi sono fatto prendere la mano e abbiamo aggiunto un bel binding su tastiera e paletta in acero marezzato e, anziché i soliti dot, sono riuscito a convincere il maestro a farmi inserire gli intarsi di madreperla trapezioidali sulla tastiera. È un lavoro di fino, una difficoltà notevole in più, inutile al fine della suonabilità e che ha allungato di parecchio i tempi di lavorazione, ma è la mia chitarra fatta proprio come piace a me! Non sarà mai uguale a una Gibson (per fortuna) e, dovessi rifarne altre 100, nessuna sarebbe uguale all'altra. Non siamo macchine e non si usano macchine. Tutto è stato fatto rigorosamente a mano. La fresa è stata usata solo ed esclusivamente per i vari scassi di pickup, potenziometri e truss rod. Per la finitura ho scelto una gommalacca trasparente: i legni usati sono già belli da soli, sarebbe stato un peccato coprirli.
Sono stati nove mesi intensi, un parto a tutti gli effetti. Il risultato è un'esperienza meravigliosa e una chitarra che ha veramente poco da invidiare a una Gibson, anzi, non perché ogni scarrafone è bello a mamma sua, però mi piacerebbe sapere su quante SG sono utilizzati legni di questo tipo e qualità.
Con questo spero di aver stimolato e invogliato qualcuno di voi a intraprendere un'esperienza simile. So che tanti, come me, vorrebbero ma hanno difficoltà a trovare il tempo e per questo accantonano l'idea. Beh, la soluzione c'è e garantisco che porta grandi soddisfazioni. Io non mi son fermato qui, la mitica Les Paul è ancora nel mirino e so che un giorno riuscirò a farla come si deve!
Inutile dire che, in quanto maestro di Liuteria (con la L), si può chiedere di costruire qualunque strumento: dalla chitarra classica, acustica, al basso, al violino o qualunque cosa abbia le corde vi venga in mente. |