di redazione [user #116] - pubblicato il 02 dicembre 2015 ore 08:30
Poco ma sicuro. Non c'è chitarrista al mondo più felice di quello che può preoccuparsi solo di suonare. E lasciare spensierato al fonico il suo lavoro: scegliere quale microfono usare e come. Ma è un mondo difficile: tanto spazio per idee e progetti, poca grana per realizzarli. Dove un fonico è un lusso e i chitarristi che sanno arrangiarsi lavorano di più.
Per questo, siamo felici da qualche mese di ospitare questo ciclo di lezioni con Enrico Santacatterina. Una piccola guida di sopravvivenza per aiutare i chitarristi a conoscere i microfoni basilari per la ripresa delle chitarre elettriche: capire come funzionano e come si usano. E soprattutto, un aiuto per diventare più autonomi, partecipi e professionali nelle occasioni in cui potranno finalmente lavorare con un vero fonico.
Oggi parliamo ancora di microfoni a condensatore e impariamo tre loro caratteristiche fondamentali.
I microfoni a condensatore sono alimentati a phantom e hanno una sensibilità molto più alta rispetto a quelli dinamici. Questa maggiore sensibilità consente di usare molto meno gain e quindi permette di gestire un suono nel quale sono sensibilmente ridotti i rumori indesiderati.
La seconda caratteristica di questa tipologia di microfoni (anche se non necessariamente presente su tutti i modelli) è la possibilità di attenuare la sensibilità di ripresa del microfono: si potrà adattare la sensibilità del microfono sulla base delle nostre esigenze di volume.
Questa capacità del microfono che non è importante per chi suona con ampli ridotti e a volumi contenuti. Viceversa, su palchi grandi e con testate e amplificatori sparata a volumi importanti, si potrà attenuare la sensibilità di ripresa direttamente dal microfono e questo, si rivelerà uno strumento di lavoro prezioso.
Infine, terza e ultima caratteristica dei microfoni a condensatore, è la possibilità offerta da un filtro capace di tagliare le frequenze basse indesiderate. In buona sostanza, sarà possibile far sì che il microfono non senta, letteralmente ignori determinate frequenze basse indesiderate, frequenze che potrebbero compromettere la pulizia e facile gestione del mix. E – dettaglio fondamentale - non si tratterà necessariamente di frequenze basse generate dalla nostra chitarra; su un palco piccolo, potrebbero essere quelle che scappano dal vicino amplificatore per basso, per intrufolarsi e incasinare la ripresa del nostro.