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Tre ragioni per amare un microfono
Tre ragioni per amare un microfono
di [user #116] - pubblicato il

Poco ma sicuro. Non c'è chitarrista al mondo più felice di quello che può preoccuparsi solo di suonare. E lasciare spensierato al fonico il suo lavoro: scegliere quale microfono usare e come. Ma è un mondo difficile: tanto spazio per idee e progetti, poca grana per realizzarli. Dove un fonico è un lusso e i chitarristi che sanno arrangiarsi lavorano di più.
Per questo, siamo felici da qualche mese di ospitare questo ciclo di lezioni con Enrico Santacatterina. Una piccola guida di sopravvivenza per aiutare i chitarristi a conoscere i microfoni basilari per la ripresa delle chitarre elettriche: capire come funzionano e come si usano. E soprattutto, un aiuto per diventare più autonomi, partecipi e professionali nelle occasioni in cui potranno finalmente lavorare con un vero fonico.

Tre ragioni per amare un microfono

Oggi parliamo ancora di microfoni a condensatore e impariamo tre loro caratteristiche fondamentali.
I microfoni a condensatore sono alimentati a phantom e hanno una sensibilità molto più alta rispetto a quelli dinamici. Questa maggiore sensibilità consente di usare molto meno gain e quindi permette di gestire un suono nel quale sono sensibilmente ridotti i rumori indesiderati. 
La seconda caratteristica di questa tipologia di microfoni (anche se non necessariamente presente su tutti i modelli) è la possibilità di attenuare la sensibilità di ripresa del microfono: si potrà adattare la sensibilità del microfono sulla base delle nostre esigenze di volume. 

Tre ragioni per amare un microfono

Questa capacità del microfono che non è importante per chi suona con ampli ridotti e a volumi contenuti. Viceversa, su palchi grandi e con testate e amplificatori sparata a volumi importanti, si potrà attenuare la sensibilità di ripresa direttamente dal microfono e questo, si rivelerà uno strumento di lavoro prezioso.
Infine, terza e ultima caratteristica dei microfoni a condensatore, è la possibilità offerta da un filtro capace di tagliare le frequenze basse indesiderate. In buona sostanza, sarà possibile far sì che il microfono non senta, letteralmente ignori determinate frequenze basse indesiderate, frequenze che potrebbero compromettere la pulizia e facile gestione del mix. E – dettaglio fondamentale - non si tratterà necessariamente di frequenze basse generate dalla nostra chitarra; su un palco piccolo, potrebbero essere quelle che scappano dal  vicino amplificatore per basso, per intrufolarsi e incasinare la ripresa del nostro.

enrico santacatterina lezioni
Link utili
I microfoni usati in queste lezioni
Il sito di Enrico Santacatterina
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di p_visuali [user #27373]
commento del 02/12/2015 ore 09:16:55
interessante, potresti fare la stessa cosa per chitarra acustica?
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di Sykk [user #21196]
commento del 02/12/2015 ore 10:50:26
Avete detto bene: "nelle occasioni in cui potranno finalmente lavorare con un vero fonico".
Mai successo.
La situazione tipica è avere al mixer una "persona che possiede un impianto" e nessuna possibilità di ragionare con lui in merito alla microfonazione (tipicamente SM57 a centro cono).
Sto pensando di cercare di ridurre i danni a monte, ovvero mettermi in studio con la microfonazione di cui sopra e lavorare sull'equalizzazione dell'amplificatore per far arrivare un suono decente al mixer, anche se non sarà mai come lavorare sulla posizione del microfono.
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di peeter77 [user #22973]
commento del 02/12/2015 ore 23:54:50
si, ma se fossi tu quello che ha un gusto orrendo per i suoni di chitarra? Per ogni fonico incapace esiste anche un chitarrista incapace. Basta farsi un giro su youtube per capire che è difficile trovare una demo di un ampli o una chitarra con dei suoni decenti. Tutto questo per dire che diamo per scontato che quello che esce dal nostro ampli sia figo mentre esiste la possibilità che non lo sia.. nel dubbio eviterei di dire al fonico "metti il microfono come voglio io". peace.
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di Sykk [user #21196]
commento del 04/12/2015 ore 13:46:33
non è che vorrei essere io a posizionare il microfono, ma almeno che il fonico ci lavorasse su.
per esperienza posizionarlo così ha sempre portato a risultati pessimi, la storia del "tanto poi ti equalizzo dal mixer" non ha mai funzionato.
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di Claes [user #29011]
commento del 03/12/2015 ore 14:28:0
Idealmente: studio e live sono due situazioni alquanto differenti - chitarra / ampli / EQ mixer... Cosa fare? L'ideale per il vive è di avere il suono giusto - cioè quello che va bene con microfono e mixer senza dover intervenire su EQ. Un SM57 è più che standard e non darà sorprese. Orientazione: nessuno vi vieta di orientare il microfono di nascosto evitando di centrarlo dritto dritto sul cono. Sykk ha già delineato di cosa si tratta! L'obbiettivo è di avere il sound dell'ampli predisposto per un SM57 senza EQ sul mixer. Il vostro ampli è la spia. Dovete aver un set-up per "con o senza" microfono, a scelta. L'ideale è di avere 2 ampli.
L'acustica è difficile. Un condensatore è perfetto per registrare ma problematico dal vivo. Specialmente in un contesto elettrico con band è preferibile una chitarra piezo + pre.
Peeter dice "diamo per scontato che quello che esce dal nostro ampli è figo", e infatti come dice, non è vero.dare per scontato un fatto del genere! Suonare da soli in sala prova non è come con band in palco o per pista registrata.
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di lassie [user #24566]
commento del 04/12/2015 ore 14:53:50
Io ho sempre usato esclusivamente il microfono dinamico per registrare dall'ampli con ottimi risultati senza fare uso del condensatore che non solo giudico sprecato per ripresa di un cabinet con risposta dettata dalla chitarra 80 - 1300hz portato a 8000 per armoniche che un buon dinamico ha piena capacita di assolvere ( il mio AKG D 330 risponde da 20 a 20000 ) in più il condensatore è più sensibile a frequenze sotto i 100 che a noi non interessano, ma captano fastidiosi bassi rumori d'ambiente.Detto cio il D 330 dellAKG possiede un comodo e funzionale attenuatore di -4 o -10 db sui 100hz, per eliminare il problema di prossimita che si manifesta quando ci si avvicino troppo ad una chitarra esaltando troppo il rimbombo della stessa chitarra.Lasciamo al buon condensatore la ripresa di altre sorgenti sonore piu elaborate ed estese in risposta in frequenza. :)
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di Claes [user #29011]
commento del 29/12/2015 ore 14:54:10
Siete in molti a conoscerne la storia di Clapton e l'album detto "Beano" registrato in una sala da musica classica ben rifornita di Neumann U87 a condensatore. Clapton si porta il 45W Marshall e chiede al fonico "dove metto l'ampli?". Appena posizionato, Clapton si porta l'ampli il più lontano possibile dal microfono a condensatore. Questa situazione è oggigiorno impossibile... Uno studio con sala enorme non capita. IMHO un Sennheiser MD 421 è per elettriche "soft" quanto un SM57 per quelle spinte.

AKG D 330 e banda passante in generale: La sorgente elettrica di ampli/ cab è ridotta - di quanto? Sul mixer ho di solito dato una spinta alle frequenze alte e attenuato le basse + bass cut. Le medie a seconda del sound del caso. Dunque, come la vedi per esempio usando un 330?
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di lassie [user #24566]
commento del 29/12/2015 ore 18:02:54
Guarda che quando metti un buon dinamico all'ampli, il segnale in ingresso al mixer è così forte che devi attenuarlo con il relativo gain mic. altrimenti ti va in over load all'ingresso consentendo in questo modo anche un ottimo rapporto segnale-disturbo, considera poi, che davanti al cabinet hai una pressione sonora molto elevata il che fa si che il dinamico lavora senza stess, la capacita del fonico consiste nel elaborare il segnale come livello ed equalizzazione in modo da cofigurare il suono dell'ampli al meglio possibile, ripeto il condensatore è troppo sensibile alle basse frequenze che nel caso della chitarra, a noi non interessano, ma te li trovi sulla traccia nel caso in cui si ascolta solo l'ampli, non a caso i condensatori sono ottimi nella ripresa della batteria, sui piatti charleston ecc tutto cio che si alza come frequenza fondamentale e i suoi armonici. Ho sentito molte incisioni di chitarra acustica o classica riprese con condensatori senza alcun filtro passa alto con dei rumori di fondo ambientali che nulla hanno a che fare con lo strumento in oggetto.
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di Claes [user #29011]
commento del 30/12/2015 ore 11:01:5
È vero - il gain è importantissimo! Io uso un preampli compressore analogico Joe Meek VC1 su quasi tutto entrando line-in sul mixer., Ho 2 Røde a condensatore ma non li uso quasi mai a parte qualche volta per una Epi acustica "sferragliante" - l'opposto di una Martin!
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di rollo5100 [user #28890]
commento del 18/12/2015 ore 10:18:11
Buon Natale
vai al link
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di lassie [user #24566]
commento del 30/12/2015 ore 13:52:04
Perfetto Claes anch'io ho un condensatore il c 2000 ma non lo uso mai, ho un banco Tascam analogico 32/16/2 che solo lui pesa 130 kg, uso registratori analogici multitraccia Tascam 24 e 16 piste 40 in syncro ( 38 ) due sono per il syncro-track, tape da 1 pollice il tutto con dinamica do 120 db grazie al dbx nois reduction, diverse Les Paul e la Casio Midi MG 510 comprata nel 88, sei vuoi, mi trovi su facebook come Antonio Perani., Un saluto.Nino
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