di light_n_roses [user #36384] - pubblicato il 26 dicembre 2015 ore 11:30
Verniciare una chitarra richiede attrezzatura professionale e una certa manualità, ma esistono dei sistemi pratici alla portata di tutti. Ecco una guida completa alla finitura casalinga di un body a partire dal legno nudo al lucido finale.
Ho recentemente comprato un kit per costruire una SG doppio manico. Il kit non è male, mi è stato venduto come mogano anche se probabilmente è un qualche legno asiatico simil mogano (della stessa famiglia) e ha entrambi i manici da incollare. Ho letto molte guide qua e là, sopratutto sui forum internazionali, tuttavia ho ancora qualche dubbio riguardo la verniciatura.
Qua su internet si trovano 10mila informazioni, spesso dispersive. Non dispongo di attrezzatura per verniciare a spruzzo quindi le alternative sono bomboletta o tampone. Penso che mi orienterò verso il tampone, mi sembra più semplice. Vorrei verniciare la chitarra in cherry red (potrei anche valutare il red wine) ma non so se cercare un colore in nitrocellulosa, epossidico o poliuretanico né di quale marca comprarlo. Stesso discorso per il turapori e il lucido. Qui mi farebbe molto comodo una scaletta delle operazioni da fare nell'ordine e anche quale marca di prodotti scegliere.
Risponde Pietro Paolo Falco: una verniciatura non è un'operazione alla portata di tutti, non con vernici e risultati professionali almeno. Tuttavia, se accantoni l'idea delle finiture poliuretaniche a specchio e del fascino nitro, puoi ottenere risultati più che soddisfacenti prendendo spunto dal mondo della falegnameria generica e senza alcuna apparecchiatura.
Su Accordo si è parlato molto di vernici, e un nostro lettore qualche tempo fa ha provveduto a mettere insieme una bella guida sulla colorazione e finitura di una chitarra in casa. Il sistema prevede le fasi di tinteggio con le aniline, la stesura di un turapori e la finitura alla gommalacca.
Tutto può essere fatto anche in casa e negli articoli linkati trovi tutti i passaggi spiegati nel dettaglio. Ricordati solo di lasciare a ogni passaggio il tempo che richiede e di prendere le precauzioni del caso: le aniline sono tossiche, non toccarle a mani nude ed evita di respirarne le polveri.
Nota di ACCORDO: Il capostipite della famiglia delle ammine aromatiche è l’anilina, un’ammina primaria la cui struttura è quella di un benzene.
L’anilina e i suoi derivati agiscono come un veleno Nel sangue, trasformando l’ossiemoglobina in metaemoglobina, inadatta alla funzione respiratoria.
L’esposizione acuta provoca in breve tempo asfissia, con cianosi e dispnea. L’anilina inoltre è un cancerogeno riconosciuto per l’uomo. Provoca soprattutto tumori della vescica ma anche tumori renali, cutanei, epatici e del sangue. La molecola di anilina non è cancerogena di per sé, ma lo diventa a seguito della sua metabolizzazione nel fegato. Nell’Unione europea è stato vietato un totale di 22 ammine aromatiche rilasciate dalle tinte.