di redazione [user #116] - pubblicato il 02 marzo 2016 ore 11:00
Il simulatore hardware di amplificatori con amp match e componenti personalizzabili sarà disponibile in pre-ordine sul sito ufficiale a partire da domani. Ecco tutte le caratteristiche della prima testata Positive Grid.
Quando nel 2013 PositiveGrid ha presentato la sua prima versione della app Bias per iPad, ha messo il concetto di simulazione di amplificatori sotto una nuova luce. Per la prima volta, l'utente non si limitava a scegliere la copia di un amplificatore realmente esistente e a modificarne equalizzazione, cabinet e microfono. Con Bias ci si trova davanti a un amplificatore scomposto in ogni sua parte e si può decidere che tipo di preamplificatore usare, quali valvole, la sezione rettificatrice e persino i trasformatori. Tutto permette di personalizzare i propri amplificatori virtuali preferiti fino nel dettaglio più piccolo, come se ci si trovasse a progettarne uno da zero su proprio gusto.
Con l'arrivo nel 2014 su PC e Mac, Bias ha compiuto un ulteriore balzo in avanti con l'introduzione della funziona Amp Match, una caratteristica che permette al software di imitare in automatico qualunque amplificatore precedentemente registrato, in un processo che sotto certi aspetti potrebbe ricordare la profilazione del Kemper, ma più immediata, semplice e alla portata di chiunque.
L'Amp Match è diventato in breve l'aspetto più interessante di Bias e, con l'annuncio in anteprima di una controparte stand alone e hardware del gioiello PositiveGrid lo scorso settembre, era inevitabile che il pubblico andasse in fermento.
Ora finalmente il sipario si è alzato sul Positive Grid Bias Head, la prima testata della software house con all'interno tutta la versatilità dei suoi applicativi e la praticità di un vero e proprio amplificatore per chitarra da portarsi in studio e sul palco.
La Bias Head è una testata a stato solido capace di affrontare qualunque palco con i suoi 600 watt a 8 ohm e 300 a 16 ohm. Pensata per il live quanto per l'uso in studio, offre un'ampia connettività sia per ciò che riguarda il segnale sia per quanto concerne il passaggio di dati e il controllo a distanza.
Sullo chassis sono presenti un ingresso strumento, uscita cuffie, loop effetti, uscita DI con XLR o jack, connessione per un cabinet, footswitch esterno, porte MIDI per il controllo in remoto e USB o Bluetooth per comunicare con la versione software di Bias su PC, tablet e smartphone da cui caricare i propri preset. Nell'insieme, la testata pesa meno di otto chilogrammi.
Il pannello dei controlli è disegnato per un aspetto vintage e sicuramente familiare per la maggior parte dei chitarristi, ma contiene tutti i parametri fondamentali per personalizzare le simulazioni in memoria a piacimento, similmente a come accadrebbe avendo il software Bias sullo schermo di un computer.
L'utente può salvare in memoria i propri suoni preferiti da richiamare alla bisogna con un selettore rotativo sull'amplificatore o via footswitch, può alterarne in un attimo equalizzazione, gain e volumi come farebbe con un qualunque amplificatore. Inoltre, può agire sul livello di bias per spingere le valvole virtuali a piacimento e modificare sul momento il tipo di valvola simulata, accedere alla modalità bright o alterare la tipologia di rettificatrice.
Il prezzo non è stato ancora annunciato, ma i preordini per il Bias Head saranno aperti domani 3 marzo 2016 sul sito ufficiale a questo link. Noi terremo gli occhi puntati per quella che potrebbe essere una delle macchine più interessanti del 2016, presto sugli scaffali con la distribuzione di Face, e vi consigliamo di fare altrettanto.