Sicuramente riproporrò i brani del mio , in più, ho da poco finito di preparare un nuovo brano inedito che non vedo l’ora di presentare al pubblico!
Principalmente presenterò la BT1 che è il modello che Aljosa ha costruito per me seguendo delle specifiche caratteristiche che da anni sognavo di trovare su una chitarra.
Sono convinto che una delle cose fondamentali di una chitarra debba essere il look mozzafiato: se una chitarra non ci piace esteticamente difficilmente avremo voglia di imbracciarla, fosse anche la chitarra che suona meglio al mondo…
Che legni hai usato?
Per i legni mi sono affidato quasi interamente ad Aljosa, mi conosce da anni, sa che genere di suono voglio e ha delle conoscenze tecniche in questione ben migliori delle mie, quindi una volta appurato che la tastiera sarebbe stata in acero, mi son limitato ad ascoltare i pro ed i contro dei vari legni che mi proponeva per poi decidere con lui quali legni usare.
Alla fine abbiamo scelto di usare per il Body il Mogano Kaya, per il top un bellissimo Acero.
Per il manico invece abbiamo creato due prove, la prima aveva un manico creato da 9 pezzi divisi tra Wengé, Acero e Mogano con la tastiera in Acero. Questo manico l’abbiamo utilizzato per un breve periodo ed è stato il manico con cui mi sono presentato allo scorso Second Hand Guitar, mentre il secondo che è diventato il manico prescelto, è costituito solamente dal Wengé e dal mogano pur mantenendo sempre la tastiera in Acero. Questa seconda scelta ci è piaciuta molto, il Wengé è un legno molto “duro” e non necessita di alcun tipo di verniciatura, e il confort che da un manico non verniciato, a mio parere, è insuperabile!
E invece la parte meccanica e quella elettronica?
Per il ponte tremolo e le meccaniche autobloccanti ci siamo rivolti alla Hipshot e devo dire che mi sto trovando veramente bene!
Seguendo sia una questione estetica che di personale comodità abbiamo optato per avere esclusivamente un selettore a 3 posizioni ed una manopola volume splittabile che mi consente di passare dagli Humbucker ai Single Coil.
Essendo io un amante delle sonorità metal, abbiamo montato due Humbucker della seymour duncan, un Nazgul7 al ponte ed un Sentient7 al manico.
Nel suo è una chitarra molto spartana, pochi “comandi” ma tantissima voce.
Quali sono gli elementi che la rendono per te funzionale a suonare un certo tipo di metal moderno?
In fase di costruzione, essendo una sette corde nata per suonare ritmiche e soli estremi, Aljosa ha suggerito di utilizzare un diapason (distanza dal ponte al capotasto) maggiore rispetto alla media (670mm). In questo modo la superficie di corda “vibrante” è maggiore ed il suono risulta più “fragoroso”con più attacco e più sustain.
Il manico non verniciato offre una scorrevolezza notevole.
Ovviamente la scelta degli Humbucker e la presenza della settima corda ci han aiutato non poco nel raggiungere il tipo di sonorità che stavamo cercando!
Il tipo di legno scelto ha fatto si che la sfumatura del suono delle corde sia bello pesante senza mai cadere nella cupezza, mantenendo anzi un suono brillante e cosa più importante che non scadesse nei puliti!
Aljosa Kalc a SHG
Tu e Aljosa siete coetanei e siete entrambi ventenni. Suonavate addirittura nella stessa band!
Ci conosciamo da parecchi anni, avevamo iniziato a suonare insieme in un gruppo folk acustico dove io straziavo le orecchie con un Violoncello e lui era il chitarrista.
Poco dopo abbiamo scoperto di essere entrambi amanti del metal, specialmente dei gruppi Math Metal e Djent Metal e abbiamo iniziato ad imbracciare i nostri strumenti elettrici per poi fondare una band cattivissima con la quale ci siamo fatti un po’ le ossa.
Siamo rimasti in contatto anche quando Aljosa è partito per l’Irlanda per intraprendere, presso Lagan lutherie school , un viaggio che l’ha portato a saper costruire degli autentici gioiellini con le corde!
è tornato in Italia proprio quando stavo per terminare le registrazioni del mio Ep e mi ha fatto la scabrosa proposta di diventare il suo dimostratore...e una volta provate le sue chitarre accettai istantaneamente!
Conoscendomi da tanti anni, avendo suonato insieme ed essendo lui stesso un buon chitarrista, sapeva esattamente quello che stavo cercando in uno strumento. Devo dire che lavorare con lui è veramente una gran bella situazione, mi ha sempre ascoltato e seguito nelle richieste, e quando le sparavo troppo grosse, con calma mi spiegava il perché secondo lui non avrebbe funzionato e quindi che modifica apportare per far si che sia non solo funzionale ma anche che suoni bene.
Penso che il trovare un liutaio che sia appassionato del tuo stesso genere di musica sia una
fortuna immensa, perché sarà sempre cosa stai cercando e quali problematiche dovrai affrontare durante i concerti o comunque suonando.
Oggi spesso ci vediamo per studiare assieme sulle nostre e devo dire che mi diverto sempre un mondo, sia perché sto suonando con delle splendide chitarre sia perché son in compagnia di un buon vecchio amico.
Quali sono le caratteristiche imprescindibili per una chitarra per metal moderno?
Il metal si muove soprattutto su delle belle ritmiche gravi e devanstanti, proprio per questo penso che sia quasi d’obbligo avere un diapason più lungo (come sopra spiegato), delle meccaniche autobloccanti di qualità (cosa in realtà imprescindibile dal genere) che sappiano mantenere l’accordatura anche con il diavolo sulla leva del ponte e degli Humbucker violenti che ti sappiano strappare i denti dalle gengive.
Il tutto sistemato su una chitarra dal design accattivante possibilmente con un sacco di corde ed il gioco e fatto!
lo ripeto, una chitarra deve suonare bene ma deve soprattutto piacerci!