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Da Evolution la prima chitarra modulare
Da Evolution la prima chitarra modulare
di [user #116] - pubblicato il

Cambiare legni e pickup di una chitarra in un batter d'occhio è il sogno di ogni seguace della versatilità a tutti i costi che non vogliono portare più strumenti con sé. Per loro, Evolution Guitars ha messo a punto una modulare capace di sostituire tutto il top e tornare a suonare in un attimo.
Due anni di ricerche e test sul campo hanno dato i loro frutti quando Evolution Guitars ha svelato per la prima volta al pubblico la sua nuova chitarra modulare. Costruita a mano nei canoni più stretti della liuteria elettrica, consiste in un body universale a cui avvitare un manico e su cui montare uno a scelta tra i numerosi top prodotti dal laboratorio. Come dei veri e propri moduli, permetteranno di cambiare profondamente il carattere di uno strumento rimpiazzando tutto il top con essenze diverse e l'elettronica con nuovi pickup e wiring adatti al caso.

Da Evolution la prima chitarra modulare

La sostituzione di un modulo è rapida e indolore. Dopo aver rimosso il ponte a mani nude, si svita il top per intero, completo di elettronica e jack, e se ne riavvita un un altro con la stessa velocità.
Le configurazioni disponibili al momento del lancio saranno Metal, Rock/Blues, Jazz e Hip Hop, e differiranno sia per legni sia per pickup e controlli. Nel tempo saranno resi disponibili numerosi top, tutti intercambiabili e sagomati a mano.
Una volta avvitato un nuovo top, basta riposizionare il ponte e cominciare a suonare con uno strumento dal tono totalmente diverso, ma con un feel immutato grazie al medesimo manico e al proprio shape preferito.



Il sito ufficiale Evolution Guitars è prossimo ad aggiornare tutti i contenuti e in un primo momento offrirà la chitarra modulare solo nella forma di super-Strat accompagnata da quattro configurazioni per i top, tutti con buca (la chiameremmo a effe, ma a effe non è) su un lato. Altri shape e ricambi seguiranno a ruota.

Da Evolution la prima chitarra modulare

Il sistema modulare è pensato per i chitarristi che sentono il bisogno di portare più strumenti con sé ma non ne accettano l'ingombro. La sostituzione di un top richiede qualche minuto e può essere interessante in fase di registrazione, ma l'idea di farlo dal vivo tra un brano e l'altro potrebbe non essere la più brillante. Tuttavia, con un set di meccaniche autobloccanti ad assicurare un recupero più rapido dell'accordatura dopo lo smontaggio, la pausa a metà concerto potrebbe essere il momento giusto per il cambio di sound senza rovinare lo spettacolo e salvando un po' di spazio nel portabagagli.
chitarre elettriche evolution
Link utili
Sito ufficiale Evolution Guitar
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di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 18/06/2016 ore 11:59:22
Non per essere disfattista, ma non ha nessun senso. Ci ho riflettuto 5 minuti prima di scrivere, ma non riesco proprio a trovare l'utilità di un'idea del genere. Anche solo in sede di registrazione, ti devi presentare con un contenitore per il top ed un avvitatore, anche se pure un cacciavite può andar bene, ma non ci vedo tutta questa praticità rispetto ad una custodia morbida bene imbottita per una seconda chitarra.
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di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 18/06/2016 ore 12:46:01
Il mondo chitarristico aveva proprio bisogno di strumenti fatti in multistrato di betulla baltica!? Ai posteri l'ardua sentenza.
Rispondi
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 18/06/2016 ore 14:36:08
Dove per "multistrato di betulla baltica" si intende effettivamente "il legno dell'ikea".
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di yasodanandana [user #699]
commento del 18/06/2016 ore 13:20:4
molto.. molto.. molto interessanti.. spero in un prezzo non troppo alto
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di Claes [user #29011]
commento del 18/06/2016 ore 15:19:56
Sinora. la soluzione più efficiente mi sembra una Dan Armstrong. Vi era 1 pu intercambiabile in un attimo (6 tipi tra cui scegliere se mi ricordo bene). C'è uno scasso e ci si infila il pu e c'è una semplice spina per la connessione e voilá! Insomma, da un pezzo all'altro si cambia pu.
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di matteo1982 [user #33974]
commento del 18/06/2016 ore 16:30:53
domanda: ha senso sostituire il legno del top di una chitarra buttata dentro un egnater con gain al 2000% e volume a 20? Mille punti a chi sente la differenza.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 18/06/2016 ore 18:40:54
In quell'ampli settato così ci puoi mettere la Les Paul di Peter Green o l'Ibanez kit venduta in libreria...il suono sarà sempre lo stesso!!!
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di onlyfender [user #5881]
commento del 18/06/2016 ore 21:44:08
ma no ... se ascolti bene quei millisecondi di silenzio tra una zappata e l'altra ti renderai conto che il legno del top "emerge" in tutto il suo carattere ahahahaha
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di paserot [user #21075]
commento del 18/06/2016 ore 17:16:52
due anni di studi per far quello che già chi aveva voglia faceva 60 anni fa svitando un parapenna e avvitando un altro configurato diversamente
azzz....
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di paserot [user #21075]
commento del 18/06/2016 ore 17:29:26
e per favore non ditemi
si ma questo si può fare durante la pausa d'intervallo di un concerto
perchè allora non parlo più
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di MojoKingBee [user #39456]
commento del 18/06/2016 ore 18:57:2
mi piace come idea, ma come praticità voto variax.
temo prezzo importante
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di Shoreline [user #20926]
commento del 18/06/2016 ore 23:07:0
Una cagata pazzesca!
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di rickyfigoli [user #36535]
commento del 19/06/2016 ore 00:20:56
Dite la verità, è un pesce d'aprile. Il Cristorsore a confronto è la cosa più geniale mai pensata. Oddio, il Cristorsore è geniale davvero.
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di stevie_ray [user #22614]
commento del 19/06/2016 ore 10:54:40
Cambiare il top in qualche minuto? Tra smontare il ponte,"smollare" le corde,svitare il top e rifare queste azioni nella direzione opposta mi sa che va via un pelino in più di qualche minuto,soprattutto se non sei super pratico. Quindi dovresti portare la chitarra di base, una custodia per il top,attrezzi vari per smontare rimontare...tutto questo ingombro in una seconda chitarra in custodia morbida non è che lo vedo. E comunque esistono decine di custodie con alloggio per due chitarre(sempre sia benedetta la mono e i suoi prezzi inavvicinabili). A parte tutto questo casino sui dubbi vantaggi in praticità c'è da vedere come suona e se effettivamente ci sia una qualche differenza cambiando il "top". Vabbè per me è bocciata in praticità e rimandata in suono
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di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 19/06/2016 ore 15:02:13
Dal momento che ogni top ha anche una configurazione di pickup diversa, conto che la differenza si sentirebbe eccome. Quanto agli ingombri, una borsa per un top e un cacciavite (ammesso che il top non riesca a entrare nella stessa custodia della chitarra, magari giusto separato da un panno per evitare graffi) mi sembra comunque più pratico di una seconda custodia e più leggero di una custodia a due chitarre...
Stando al video, in due minuti la sostituzione è completa e, anche se si dovessero dilatare un po' i tempi tra inesperienza e mancanza di un cacciavite elettrico, credo che cinque minuti siano un tempo accettabile durante un intervallo.

Detto questo, ho sempre visto la seconda chitarra come un salvavita in caso di guasti e corde rotte, o una necessità legata ad accordature diverse piuttosto che a sfumature sonore, quindi boh, non so quanto ci investirei in un sistema del genere...
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di Capra_Poliuretanica utente non più registrato
commento del 19/06/2016 ore 16:51:04
" non so quanto ci investirei in un sistema del genere..."

Per quanto mi riguarda invece io lo so perfettamente! :-D
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di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/06/2016 ore 10:46:35
Quello che dici è vero direttore, però il concetto di modularità in questo caso è abbastanza ristretto...Così, al volo, io lo estrinsecherei maggiormente in qualcosa del tipo Project ARA di Google e da un amante della tecnologia e l'innovazione, quale sei te, sono certo che sai di cosa parlo. Immagina di applicare la possibilità di sostituire i pu al volo (cosa già presente tra l'altro proprio qui in Italia e che mi pare di aver visto anche su Accordo), estendendo la medesima possibilità anche alle altre componenti elettroniche, se non addirittura inserendo diverse circuitazioni su scheda con schemi diversificati (mi pare ci siano delle Stratocaster nel listino Fender così); nell'idea che ho in mente il top sarebbe diviso in due pezzi con meccanismo a scorrimento sul back, che si andrebbero a giuntare longitudinalmente con un sistema ad incastro. Non so, magari sono solo castronerie quelle che sto scrivendo, però ad avere un po' di soldi da investire ed un liutaio che si prestasse alla causa lo farei. Magari facciamo un crowfounding tra noi utenti di accordo, chiediamo a qualcuno dei produttori di pu e ai liutai che scrivono su accordo di partecipare e costruiamoci la prima chitarra davvero totalmente modulare, da presentare al prossimo SHG...Al massimo sarà un esercizio di stile a costo irrisorio con una donazione di pochi euro da parte dei vari utenti, un buon ritorno d'immagine per gli artigiani che dovessero prestarsi e poi boh...;)
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di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 21/06/2016 ore 11:15:09
Mi trovi d'accordo su questo: ammetto che, quando ho letto di una chitarra modulare, ho subito fantasticato di uno strumento con tastiere intercambiabili a incastro, pickup da ficcare in degli slot come delle chiavette USB e cablaggi su schede in stile Fender (ricordi bene!)... magari ci si arriverà, o magari qualche artigiano di passaggio leggerà questo scambio e gli si accenderà qualche lampadina!
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di Baden [user #39846]
commento del 19/06/2016 ore 23:40:40
Ha un sacco di viti. Si fa prima a smontare il manico di una Stratocaster.
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di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/06/2016 ore 10:52:19
Vero, ma devi cambiare le corde e dopo il montaggio il manico nuovo non è pronto per suonare in maniera istantanea, bisogna rifare tutto il settaggio e poi aspettare pure che si assesti, indipendentemente dalla qualità dei materiali utilizzati.
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di francesco72 [user #31226]
commento del 20/06/2016 ore 09:31:45
MI pare che gli anni impiegati per lo studio siano stati un po' spesi male: per conto mio salvo solo lo sgancio rapido del ponte. Oltre alle obieizoni già sopra scritte, aggiungo che, per conto mio, il cambio chitarra può anche signbificare un cambio di forma del body, per cui dover smanettare per avere sempre lo stesso shape non lo trovo interessantissimo.
Ciao
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di pickuppato utente non più registrato
commento del 20/06/2016 ore 18:29:36
Propenderei portarmi appresso un secondo chitarrista, così si cambia cavallo e cavaliere in un batter d'occhio ;)
In subordine, una piastra già cablata da inserire dal retro del body, sul top fori per i pots e pick up... o una parte del top sempre già cablata da inserire a incastro dal fianco.
Il tutto senza toccare ponte e attaccorde e cambiando solo parti che non compromettono la sezione vibrante... insomma, ce ne sarebbeo a iosa di furbate anche esteticamente valide oltre che pratiche, invece di quel coso tipo carter distribuzione delle vecchie Moto Guzzi ;)
Rispondi
di lomba [user #3864]
commento del 21/06/2016 ore 17:33:55
non avevano proprio niente da fare questi sciupalegno
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