di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 01 luglio 2016 ore 07:30
La E20 è uno dei modelli di punta della serie orchestra model di Eastman, chitarre realizzate in Cina, ma completamente a mano con legni di tutto rispetto. L’abbiamo provata nello showroom di Lucky Music con il nostro Paolo Antoniazzi.
I modelli orchestra sono tra i più gettonati per il fingerstyle. Grazie alle dimensioni più compatte rispetto alle dreadnought sono più comode da utilizzare, ma senza essere povere di basse, visto che le dimensioni della cassa armonica non sono certo ridotte come quelle di una parlor.
Quella che abbiamo tra le mani è una OM realizzata con tutti legni massello. L’abete Adirondak è utilizzato per la tavola armonica, sorretta da un x-bracing scalloped, leggero ma solido. Incollato al top un bel pezzo di palissandro sempre massello, crea le fasce e il fondo. Lo stesso legno è utilizzato per l’impiallacciatura sopra la paletta (un mero orpello estetico), ma non per la tastiera e il ponte, che sono invece in ebano.
I 20 tasti sono realizzati con il Jescar-FW43080, un materiale che garantisce una buona resistenza all’usura. Il nero dell'ebano è interrotto solo dai segnatasti snowflake, a forma di fiocco di neve, appunto.
L’estetica della OM è molto curata, ma semplice. Un sottile bindingbianco contorna la tastiera, ma è sottile così come la decorazione attorno alla buca. Per mantenere questa semplicità, il battipenna non viene montato, ma per chi teme di zappare troppo e scavare tutta la vernice della tavola, questo (tartarugato) è presente nel case rigido venduto assieme allo strumento.
Il modello con cui ci siamo divertiti per una mezz’oretta buona, non è dotato di amplificazione, ma sula 20OM è possibile trovare sia l’LR Baggs Anthem che lo stesso ma in versione SL.
Come per gli altri modelli Eastman su cui abbiamo avuto il piacere di mettere le mani, anche la E20 è dotata di un buon setup di partenza. Non c’è stato bisogno di intervenire sul truss rod a doppia azione per abbassare l’action, ma anzi ci siamo trovati subito a nostro agio. La tastiera piatta e il manico a C bello sottile, rendono molto comodo realizzare anche gli accordi più complicati. Le corde viaggiano vicinissime al palissandro, ma senza friggere.
Superato il primo contatto cominciamo a strimpellare con le dita, senza plettro. L’orchestra è perfettamente a suo agio quando si pizzicano le corde. Il sound che raggiunge le nostre orecchie è pieno e ben bilanciato. Si capisce che proviene da uno strumento non solo realizzato con cura, ma soprattutto con ottimi legni, fondamentali in un’acustica.
La E20 vibra bene e si lascia strapazzare senza problemi, anche quando si passa alle maniere forti e si impugna il plettro. Nel fingerstyle dà il massimo, ma non si tira indietro quando si passa ad accompagnare un brano, sia con un classico strumming, sia con degli arpeggi più delicati.
Per mettere alla prova la bontà del timbro della OM passiamo in rassegna un po’ di accordi belli dissonanti. Anche nelle combinazioni più assurde le note escono sgranate e sempre intellegibili, segno di una buonissima costruzione e una scelta di legni azzeccata.
Con un costo che si aggira intorno ai 1500 euro la Eastman E20OM è uno strumento con un buon rapporto qualità prezzo, non ottimo, ma che la rende appetitosa. Il sound è di qualità e la suonabilità è al top. Come per le altre chitarre dello stesso marchio, una prova è sicuramente consigliata.