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Riesci a sentire 5mila euro di qualità?
Riesci a sentire 5mila euro di qualità?
di [user #116] - pubblicato il

Un vero appassionato sa riconoscere il valore di un buono strumento, ma la differenza di prezzo con un entry level è sempre giustificata al 100%? Come suonano le 4850 carte che separano tra una chitarra acustica da quattro soldi e una con tre zeri sul cartellino?
Quando si imbraccia per la prima volta una chitarra di fascia alta, dopo qualche anno di gavetta tra entry level e copie economiche, c'è un mondo che si apre. Le mani sono allenate abbastanza da domare i manici ostici di uno strumento regolato approssimativamente e sagge a sufficienza da riconoscere i propri limiti, senza incolpare la fabbrica per ogni propria carenza esecutiva. L'orecchio coglie sfumature che prima non catturava e la sete di qualcosa in più si fa sentire. Il primo approccio con uno strumento di qualità superiore è capace di segnare i gusti e i desideri del giovane musicista, gli fa capire la differenza tra un attrezzo con cui allenarsi e un pezzo d'arte con cui produrre della vera musica. Eppure, il più delle volte, l'esperienza uditiva rappresenta solo una piccola percentuale di ciò che scatta nella testa del musicista.
Le centinaia (o migliaia) di euro che intercorrono tra una chitarra da quattro soldi e una di fascia alta si distribuiscono in feel, cura nei dettagli, durabilità dei materiali, suonabilità e, naturalmente, suono. Solo quest'ultimo però può essere colto da altri che non siano il musicista stesso, e non sempre questi riescono a individuare le differenze tra due strumenti di fasce molto diverse tra loro. Quindi la domanda sorge spontanea: quanto, di quel pesante divario sul cartellino del prezzo, è giustificato fin quando ci si limita a giudicare solo il suono che arriva al nostro pubblico?
Lo YouTuber Paul Davids si è posto lo stesso quesito e ha deciso di confrontare la sua Motion TD107 da 150 dollari con una Martin D42 da 5mila dollari.

Riesci a sentire 5mila euro di qualità?

Entrambe dreadnought, tutte e due con top in abete e simili per misure e dimensioni, su carta le chitarre potrebbero anche apparire simili. L'unica differenza che emerge, finché ci si riferisce strettamente alla scheda tecnica, sta nella cassa: la Martin ha fasce e fondo in palissandro, la Motion le ha in mogano. Inutile dire che qualità effettiva dei materiali e cura nella realizzazione sono lontani anni luce.
Messi a confronto a parità di mani e microfonazione, ecco i suoni di due chitarre separate dalla bellezza di 4850 dollari.



Già a un primo ascolto e senza neanche doversi affidare a un paio di casse di alta qualità (bastano un paio di auricolari), è subito chiaro quanto i suoni e la resa delle due flat-top differiscano tra loro.
I bassi della Motion suonano gommosi, ha una punta invadente sui medio-alti che la rende nasale come molte chitarre della sua fascia di prezzo. La Martin invece suona piena, equilibrata, armoniosa e armonica. Un altro pianeta insomma, e siamo certi che, tenute in braccio, il distacco si faccia ancora più evidente.
Tuttavia, se ci si ferma a quanto viene percepito dagli ascoltatori o, appunto, in un video su internet, il divario puramente sonoro tra i due strumenti, per quanto sia significativo, è davvero quantificabile in quasi 5mila dollari?
Noi un'idea ce la siamo fatta, ma siamo curiosi di sentire la vostra.
chitarre acustiche d42 martin
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di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 02/08/2016 ore 11:23:08
Il confronto a mio avviso è stato fatto male. È ovvio che ci sia una netta differenza tra una Martin da 5000 euro e una chitarra da supermercato. Il confronto andrebbe fatto tra la Martin e una Sigma, una Art&Lutherie o comunque chitarre valide dal prezzo basso. Comunque, secondo il mio parere, dovremmo smetterla di considerare gli strumenti dal prezzo. Io penso che tante volte torna comoda anche una chitarra economica per diversi motivi, così come tante volte ci vuole una signora chitarra dal prezzo a 4 cifre.
Rispondi
di Rothko61 [user #32606]
commento del 02/08/2016 ore 11:38:30
Concordo in pieno.
Puoi chiederti se tra una Rolls Royce Phantom e una Mercedes E350 si giustificano 350.000 Euro di differenza, ma è difficile ogni valutazione se il paragone viene fatto con una Fiat Panda...
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 02/08/2016 ore 18:38:26
Quella dello youtuber è chiaramente una provocazione. L'intento non è confrontare due chitarre valide per determinare se il plus del lusso e dell'alta liuteria giustifichi il prezzo o se una Sigma sia capace di tenere il passo di una Martin, ma è proprio confrontare uno strumento tra i più iconici e pregiati in circolazione con una chitarraccia da battaglia, che è poco più di un giocattolo, e chiedersi: quella differenza che si sente, perché si sente e neanche poco, vale 5mila euro?
Più che parlarne tra musicisti, sarebbe interessante far ascoltare il video a un profano (a volte dimentichiamo che chi non suona può avere difficoltà perfino a cogliere le differenze tra un pickup al manico e uno al ponte) e sentire cosa ne pensa lui, in qualità di pubblico.
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 02/08/2016 ore 12:12:44
Confronto assurdo, impossibile fare un ragionamento serio.

Dico solo:

E vai col flame!
Rispondi
di maxventu [user #4785]
commento del 02/08/2016 ore 13:13:00
ahahah ! esatto ! questo articolo pare scritto apposta !
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 02/08/2016 ore 14:05:19
Secondo me,vista la scarsità di contenuto ultimamente,lanciano apposta queste "chicche" per far partire la guerra :-)
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 02/08/2016 ore 17:36:01
Se avessi un euro per ogni volta che Accordo è stato accusato di far partire provocazioni per scatenare "flame" (che non interessano a nessuno, la pubblicità qui si vende per qualità, ovvero utenti nel tempo, non per quantità o page view) sarei milionario. mannaggia, invece mi tocca leggere ciclicamente questa cosa e non intasco nulla.
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 03/08/2016 ore 01:51:00
C'è una cosa che si chiama "ironia" ma a volte non viene recepita :-)
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 03/08/2016 ore 06:15:35
Neanche io l'avevo capita sinceramente tutta questa ironia. Mi sembrava semplicemente un intervento provocatorio. Ironia è altra cosa...
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 03/08/2016 ore 10:46:51
Quindi se lo dici tu,sarà così no? ;-) Dimenticavo,prima del mio post ne hanno fatti altri due uguali,ma probabilmente loro "possono" :-) Questa è provocazione,non la mia,ciao.
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 02/08/2016 ore 17:47:31
Per curiosità: questa "scarsità di contenuto ultimamente" in cosa consiste e da quanto durerebbe? Chiedo perché è ormai qualche anno che l'output è costante (in costante crescita, in realtà), con almeno due recensioni di strumenti a settimana e altrettanti approfondimenti didattici (solo negli ultimi giorni è uscita roba bella cicciotta con Giacomo Castellano, Luca Francioso e Agostino Marangolo, non proprio gli ultimi arrivati). E solo negli ultimi 13 giorni il canale YouTube di Accordo ha sparato online una cosa come 10 video esclusivi, roba che neanche Sky :D

In homepage ci sono 15 articoli sui temi più disparati: questo non è altro che una semplice segnalazione di una curiosità scovata in rete che un redattore ha ritenuto divertente condividere con qualche riflessione. Più che per "far partire la guerra", diciamo che articoli del genere sono il nostro modo di rilassarci tra un servizio e un reportage. Sì, a noi le ferie piace passarle così, abbiamo un problema :p
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 03/08/2016 ore 01:52:02
Vedi risposta ad Alberto qui sopra,se poi avete un problema per le ferie,beh è un problema vostro :-)
Rispondi
di BBSlow [user #41324]
commento del 02/08/2016 ore 12:23:10
Si, appunto. E peraltro, se l'auto ti serve solo per fare 700 metri da casa al bar, la differenza tra RR e Panda, pur apprezzabile, non sarebbe così rilevante.
E lo stesso è per gli strumenti e affini. Noi che suoniamo (per hobby o professione) ci facciamo duecentomila masturbazioni cerebrali tra digitale e analogico, transistor e valvolare, corde sottili o spesse, humbucker o sc, e stiamo lì a sottilizzare che il suono del live di Hendrix del '64 era più cicciotto di quello che si sente nel video che l'amico Pippo Fortunello ha registrato su YT... e poi?
Poi scopriamo che abbiamo impiegato una vita per riuscire a ottenere il suono che avevamo in mente, e però quando questo passa nel mixer esce del tutto diverso, oppure chi ci ascolta non ci fa neanche caso, e che quelle che a noi sembravano differenze evidenti e/o mancanze insopportabili nella realtà di chi ascolta neanche sono percettibili.
Uno strumento può costare tanto se materiali e lavorazione sono di gran pregio, ma l'importante è che lo strumento SUONI. Non starò a ripetere il luogo comune delle "chitarre cinesi che suonano meglio delle custom shop", ma il senso è quello: uno strumento ben fatto, con materiali dignitosi, suonerà comunque bene, anche se costa due lire (se poi sia possibile vendere a due lire uno strumento ben fatto, in materiali dignitosi, è un altro discorso). E per quello che il 99% dei chitarristi deve suonarci, le differenze con lo strumento "top" non sono neanche apprezzabili.
Non stento a credere che tra una chitarra da 5000 dollari e una da 150 ci siano differenze di suono, il divario è evidente. Ma tra una da 1000 dollari e la stessa da 5000, sono quantificabili? Sono "apprezzabili" non solo dalla testa (e dalle mani) di chi la suona, ma soprattutto da chi ascolta? E, domandone finale: se la chitarra mi serve per cantare con gli scout attorno al falò, siamo sicuri che perfino la chitarra da 150 dollari (nel presupposto che sia almeno intonata e suonabile senza sforzi) suoni così differente?
Rispondi
di Lukie [user #44609]
commento del 05/08/2016 ore 13:05:2
La penso esattamente come tè.
So che il mio parere non è quello di un esperto, ma quello che posso dire è che quando suono cerco un qualcosa che mi emozioni e che faccia emozionare agli altri che mi ascoltano, quindi tralascio certe cose che per me sinceramente sono dettagli..
Seguendovi su accordo siete molto preparati su tutto e questo mi fa sentire ignorante, ma allo stesso tempo mi stuzzica la curiosità di conoscere e capire di che cacchio si discute sui forum, dettata soprattutto dal fatto che amo la musica.
Detto questo, però a volte mi fermo a pensare come riuscivano i grandi del passato che suonavano con delle tavole di legno e ancora oggi si cerca di imitare.
Forse ci vuole cuore, emozione, e saperla trasmettere, più che una chitarra da 8000000 euri e conoscere a memoria scale e bla bla bla, ma poi freddi come degli iceberg?
W la musica che ci appassiona, senza troppe pippe......
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 02/08/2016 ore 12:56:20
personalmente sto soprattutto attento al fatto se il suono di uno strumento può essere collocato in un brano proponibile al pubblico di oggi senza risultare fuori posto. E i suoni delle chitarre del video, che sto ascoltando senza guardare, possono farcela entrambi anche se una delle due, appare sonicamente più pregiata e raffinata ...

Da considerare anche il fatto che nessuno strumento, oggi, è utilizzato live o in studio senza elaborarlo, equalizzarlo, comprimerlo ecc. ecc. Per cui il suo suono "al naturale" può essere realmente di importanza relativa...
Rispondi
di s.ortisi@lacosa.it [user #55350]
commento del 05/09/2020 ore 03:20:18
Fortunatamente, quello che dici non è assolutamente vero.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 05/09/2020 ore 09:53:39
puoi provare.. prendi entrambe le chitarre, fai la stessa parte in un brano con batteria, basso, tastiere, chitarra elettrica e voci e ti accorgi che non ottieni lo stesso risultato, ma comunque due risultati di pari qualità
Rispondi
di s.ortisi@lacosa.it [user #55350]
commento del 05/09/2020 ore 14:35:04
Questo è un altro discorso. Io ho risposto alla tua affermazione.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 05/09/2020 ore 14:48:18
la mia affermazione esprimeva lo stesso concetto che ho espresso in questo ultimo messaggio.
Aggiungendo di nuovo che l'elaborazione, specialmente oggi col digitale/virtuale, può fare moltissimo ..
Rispondi
di s.ortisi@lacosa.it [user #55350]
commento del 05/09/2020 ore 14:49:53
Questione di opinioni. Evidentemente, ascoltiamo musica diversa.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 02/08/2016 ore 13:00:48
è normale che gli strumenti pregiati abbiano un rapporto qualità/prezzo sfavorevolissimo. Uno strumento da "X" euro non è mai dieci volte meglio di uno che costa un decimo.
Chi vuole la qualità sonora al top, chi ritiene che uno strumento pregiato gli sia necessario per esprimere la sua arte non fa ragionamenti sul rapporto q/p, se ha i dindi li sborsa ed è felice ..
Rispondi
di magheggio [user #10968]
commento del 02/08/2016 ore 13:09:40
Indubbiamente non ho difficoltà a dire che suona meglio la Martin... ma chi me li da 5000 bei bigliettoni?

Prendi una bella APX 700 o 1000 ed avrai una buona acustica ad un prezzo abbordabile...

O una Ovation Elite come ho fatto io.
Rispondi
di Sparklelight [user #41788]
commento del 02/08/2016 ore 13:51:41
Manca solo l'ombrellone ;-)
Rispondi
di franklinus [user #15063]
commento del 02/08/2016 ore 15:17:35
historia magistra vitae,dicevano i latini,la martin è la storia...la motion è la cronaca,il suono?è tutto relativo,è l'oggetto che conta...io,con 5000 dollari,ne comprerei 3,di martin,una dx1 per la spiaggia,una dx1e per gli sconcerti e una hd 28 per il salotto...e mi rimarrebbero gli spiccioli per qualche caffè
Rispondi
di jdm61 [user #20274]
commento del 02/08/2016 ore 16:11:56
Uhm.... com'e' che ho gia' letto lo stesso articolo su altre testate online estere il 27 luglio scorso?

Rispondi
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di beppeferra [user #29294]
commento del 02/08/2016 ore 17:07:4
Eh già, era su Guitar Player Magazine ... ma questa non era una cosa vietata espressamente dal regolamento?
(Io vado a regolamento, chi se lo ricorda Frassica in indietro tutta? :-P )
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 02/08/2016 ore 18:01:0
Ciao,
come indicato esplicitamente nell'articolo, il video è prodotto da uno youtuber, tale Paul Davids. Lui lo ha pubblicato a gennaio 2016 e nel corso dei mesi è stato rimbalzato da varie testate tra cui, oggi, anche da Accordo.
Non c'è niente nei regolamenti dei giornali che vieti di scrivere articoli su un video trovato su YouTube. È una cosa che si fa da sempre, basti pensare alle demo ufficiali dei prodotti, a certe interviste o a video di concerti. D'altra parte, è esattamente così che i contenuti (il video, non l'articolo) diventano virali e i loro autori (lo youtuber, non noi) guadagnano notorietà.
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 02/08/2016 ore 17:39:56
Il video è indipendente, interessante, divertente, ovvio che sia ripreso da diverse testate. Dove sta il problema?
Rispondi
di franklinus [user #15063]
commento del 02/08/2016 ore 18:07:48
grande alberto...5 stelle....anzi,6
Rispondi
di jdm61 [user #20274]
commento del 02/08/2016 ore 23:36:04
nessun peoblema. fatto sta che il video è di gennaio e guitarplayer ne fa un articoletto il 27 luglio ed accordo qualche giorno dopo. sto constatando un fatto, nulla più.
mi sono anche riletto il regolamento di accordo ed in effetti nulla vieta all'editore di fare ciò che gli pare. é agosto forse sarebbe meglio andare in ferie. saluti e buon lavoro
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 02/08/2016 ore 17:19:27
Pochi accessi in questo inizio di agosto? dai che è normale....
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 02/08/2016 ore 17:42:19
Vedi risposta sopra a "maxventu". E io continuo a essere povero.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 02/08/2016 ore 17:59:01
Ahahah Alberto dai si fa anche per scherzare, cosa vuoi ci tocca star qui neanche il tuffo nel mare nazional popolare ci è permesso quest'anno.

Visto che ti ho scomodato vedo di essere costruttivo.

La discussione secondo me è quanto mai complicata, ma prima bisognerebbe capire se gli strumenti li prendiamo per noi o per chi ci ascolta, e poi chi ci ascolta ha le capacità e l'esperienza per valutare? A mia moglie piace sempre quando suono sia che lo faccia con la LP da 3000Euro sia che uso la Epi da 300 e non perchè suono bene eheh.

Più tardi vedo di esprimere ed estendere meglio il concetto....
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 02/08/2016 ore 19:20:25
Bel tema, però secondo me va posto in un altro modo. Premetto che sono il primo a fottermene dei canoni (quando dirigevo la oggi defunta Chitarre mi ostinavo a mettere Ovation tra le acustiche da considerare, mentre i "vecchi" del mestiere le snobbavano e addirittura qualcuno si è offeso perché la accostavo alle chitarre "di legno").

Allora, come ho scritto anche in passato, secondo me le chitarre non "suonano bene" (e in effetti non ho mai visto una chitarra mettersi a suonare da sola), ma "fanno suonare bene", ovvero ispirano il musicista, sulla base di elementi soggettivi, impercettibili e non definibili, una scintilla che ciascuno di noi riconosce dentro di sé quando scatta.

Quindi: è possibile che il mio cavallo di battaglia "Folsom Prison Blues" mi venga meglio con la mia Ovation 1982 blu (valore 5-600 euro) di quanto mi verrebbe con una OM-42 pre-War, perché la 1982 mi ispira più di tutte le mie altre chitarre, la OM-42 non so. Per questo mi ha divertito il video :-)
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 03/08/2016 ore 09:51:12
Eccomi, condivido il tuo pensiero, capisco cosa intendi quando dici che si può essere ispirati da uno strumento, ma con doveroso distacco sono convinto che un buon strumento ti faccia effettivamente suonare meglio, non perchè sia più costoso o suoni meglio semplicemente perchè è fatto meglio (i tasti non ti tagliano le dita, le corde risultano morbide ecc....).
Il suono poi è relativo entro certi limiti e qui l'esperienza è necessaria per la valutazione, si può preferire il suono di una chitarra da 1000Euro al posto di quello di una da 5.000, ma oggettivamente il suono di una chitarra da 150Euro non può essere confrontato con una da 5.000 come si sente dal video.
Recentemente mi sono tolto una curiosità, ho voluto provare le acustiche Gibson che mi comprerei e visto che non avevo intenzione di comprarne neanche una mi son provato le più costose del Custom Shop tra i modelli J45 J200 e Hummingbird... poi ho provato una J45 Standard che è risultata quella che ho preferito, con le altre c'era una differenza anche del doppio nel prezzo ma non avrei mai considerato che tale spesa fosse ingiustificata.

E pensa te ci ho suonato anche Folsom Prison Blues!

Ritornando alla comparativa del video l'unica considerazione che posso fare è che spenderei più volentieri 5.000Euro per uno strumento che suona piuttosto che buttarne 150.
Anche per gli effetti ragiono allo stesso modo, preferisco spnedere 200Euro per un OD usato che poi posso rivendere anche allo stesso prezzo piuttosto che spenderne 40per una cinesata che poi resta lì a riempirmi il cassetto.
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 03/08/2016 ore 13:36:0
Avere suonato "Folsom" è cosa buona e giusta. Sul resto non so, non sono convinto. Ho ancora alcune chitarre di gran pregio, ne ho avute moltissime in passato, tra cui pezzi da 90. Per esempio una LP gold top di fine 1953, una Telcaster 1955 flat polepieces, una Martin 00-18 del 1953, una Gibson J-50, eccetera. Non le ho più perché non mi hanno mai ispirato quanto altre chitarre il cui valore è una frazione. La sintesi che ne traggo è un po' i miei postulati del chitarromane:

1 - Ogni chitarra ispira più o meno musicisti casualmente e indipendentemente dal valore intrinseco.
2 - Le chitarre di maggior valore e qualità in genere ispirano più persone.
3 - Capitano chitarre di gran valore che non ispirano nessuno e chitarre di scarso valore che ispirano tutti quelli che le provano.
4 - Il chitarromane è un pazzo che cambia gusto e sensibilità ogni due per tre e quindi quello che lo ispira oggi forse non lo ispirerà più domani.
5 - Con gli effetti e gli ampli è anche peggio.
Rispondi
di fraz666 [user #43257]
commento del 03/08/2016 ore 11:08:1
non c'entra niente con l'articolo ma devo commentare questa tua frase "quando dirigevo la oggi defunta Chitarre": grazie.
una rivista che mi ha aiutato molto in gioventù, come ora lo sta facendo Accordo.

mi raccomando rimanete così anche dopo che vi sarete arricchiti coi flame!
(ho già finito le ferie quindi preferisco scherzare)
Rispondi
di nawa utente non più registrato
commento del 02/08/2016 ore 17:46:59
L'italia ha un fatturato complessivo degli strumenti musicali che è imbarazzante, forse dieci o trenta volte inferiore a quello degli stati uniti, o forse cento. Ora questo articolo ha già 17 commenti in una giornata. Lo stesso identico articolo su GuitarPlayer uscito il 27 luglio ne ha solo 8 di commenti. C'è qualcosa che non torna... non capisco, veramente... avete una teoria? secondo me lì si suona di più e si commenta di meno :-) o forse sono avanti e si sono già rotti le scatole. o cosa?
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 02/08/2016 ore 18:06:09
Potrei dire che dipende dal fatto che Accordo gode di un seguito di lettori affezionati, entusiasti e attivi a loro volta (contributori di valore anziché semplici fruitori) che altri siti del settore si sognano, anche quelli americani dove il pubblico è più vasto per forza di cose. Ma poi sembrerebbe che ce la cantiamo e ce la suoniamo, quindi non lo dico.
È così, ma non lo dico :p
Rispondi
di nawa utente non più registrato
commento del 02/08/2016 ore 18:17:14
si, ovvio, è stato il mio primo pensiero. Accordo è fighissimo e quelli di guitarplayer sono sfigatissimi e stanno chiudendo. siamo tutti contenti e guardiamo al futuro con sempre crescente entusiasmo e rinnovata fiducia. Ma quando commentiamo i numeri del mercato degli strumenti musicali in Italia? Ho sentito dire che il fatturato globale italiano equivale a quello di thomann. è vero? hai dati in proposito? ma forse siamo leggermente off topic.
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 02/08/2016 ore 18:30:36
Non ho dati aggiornati riguardanti il mercato degli strumenti, ma non confondiamo l'andamento del mercato con l'interesse esistente per il tema. Le cause di un mercato che non cresce, cresce poco o si restringe possono essere molteplici, e non è detto che siano legate allo stato di salute dei musicisti intesi come categoria: se in America si compra di più di quanto si parla, mentre in Italia si parla di più di quanto si compra (con le dovute proporzioni visti i bacini profondamente diversi), magari vuol dire che l'appassionato italiano è più propenso al confronto tecnico, teorico e stilistico con altri musicisti invece che all'acquisto compulsivo di beni per il proprio godimento personale, che sarebbe indice di una comunità di musicisti che muove molto mercato ma pochi commenti. Però sì, mi sa che stiamo andando un po' OT :D
Rispondi
di nawa utente non più registrato
commento del 02/08/2016 ore 18:36:44
allora diciamo che io comprerei quella economica, così torniamo in topic e facciamo un dispiacere a Martin :-)
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 02/08/2016 ore 18:42:07
Ma le analisi di mercato però non è che possano prescindere dalle caratteristiche proprie della popolazione; l'Italia ha una popolazione numericamente irrisoria rispetto agli USA, vecchia, perciò probabilmente soddisfatta e appagata, la cui forza giovane deve cominciare a contare soprattutto sugli immigrati, che per forza di cose non possono essere certamente grossi consumatori. Inoltre negli States è più facile indebitarsi, è più facile fare impresa e, non dimentichiamolo, noi non abbiamo certo causato crisi economiche mondiali rivendendo ad altri il debito dei nostri mutui.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 02/08/2016 ore 18:52:01
Io vivo negli States, posso dire che ci sono molte differenze tra il modo "americano" di approcciarsi alla musica e il modo "italiano". La cosa più evidente è che noi siamo sicuramente più passionali, amiamo confrontarci cin passione, provare gli strumenti, parlare di musica etc..
Qui l'approccio è più pragmatico, si comprano gli strumenti perchè servono. Io mi confronto con tantissimi musicisti, loro scrivono poco o niente nei forum, ma anche tra di noi è difficile avere un confronto su un pickup, un ampli, una chitarra. Sono strumenti, punto.
Poi chiaramente anche qui c'è l'appassionato ma spesso l'approccio è veramente diverso.
Rispondi
di Capra_Poliuretanica utente non più registrato
commento del 02/08/2016 ore 21:36:51
O forse negli Stati Uniti pagano stipendi, mentre in Italia ti fanno l'elemosina.
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 02/08/2016 ore 19:30:13
Il mercato degli strumenti è passato in un lustro da 500 milioni a meno di 300 milioni. Si avvertono ora i primi segnali di ripresa, debolissimi. Però questi numeri - visto che vengono da un'associazione vetusta come Disma - non considerano i soldi spesi dagli italiani su Thoman, Amazon, eBay e su altri e-commerce europei e non. Sostanzialmente il numero dei musicisti resiste, è il fatturato nazionale che non ce la fa a riprendere fiato, anche perché pochissime aziende del settore sono gestite in modo moderno e quando il mercato globale preme o sei in gamba o schiatti.
Rispondi
di nawa utente non più registrato
commento del 02/08/2016 ore 20:22:38
la mia fonte era attendibile :-). ti confermo che thomann ha fatturato 300 milioni ... La mia disperazione è il confronto con la Germania e il Regno Unito. Immagino che nel conto ci sia anche tutta la parte classica/scolastica. Siamo un poco terzo mondo.

Alberto ma tu che pensi dei pochi commenti che genera GuitarPlayer? si discute altrove? il mio intervento era un'autocritica da lettore/consumatore. Io stesso scrivo e intervengo abbastanza ma nell'ultimo anno non ho lasciato molto nei negozi italiani. dove sbaglio?
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 02/08/2016 ore 21:26:16
---> nell'ultimo anno non ho lasciato molto nei negozi italiani.
Sono anni che acquisto nient'altro che corde.
Mi spiace per il settore ma con otto chitarre, sei ampli, quattro casse, due testate e pedalame assortito accumulato in trenta e più anni non vedo proprio cosa potrei comprarmi senza sentirmi un pirla.
Viene sempre la voglia di comprare quel pedalino canadese nuovo ma dopo un paio di giorni passa....
Una volta per me valeva la famosa regola che il numero ideale di aggeggi musicali circolanti in casa dovesse essere n+1 ma adesso è finita :-)

--->ma tu che pensi dei pochi commenti che genera GuitarPlayer? si discute altrove?
si, GuitarPlayer ha un suo forum
Rispondi
di nawa utente non più registrato
commento del 04/08/2016 ore 08:26:20
ah. ecco. mi ero perso il forum :-) magari sono peggio di noi e discutono del sesso degli angeli...

io mi ostinavo a comprare le corde da un famoso negozio di Roma perché il proprietario mi sta simpatico. alla terza muta con i cantini ossidati mi sono stufato...
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 02/08/2016 ore 23:58:40
Non sbagli tu. Secondo me hanno sbagliato nell'ordine le istituzioni, che hanno ridotto la musica a una farsa, e poi i distributori, miopi e incapaci di aggiornarsi. Quindi i consumatori sono gli ultimi responsabili del tracollo.
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di TB [user #1658]
commento del 03/08/2016 ore 12:36:27
Siamo sicuramente da terzo mondo, rispetto ad altri paesi europei, per la scarsa importanza (e supporto concreto) data al mondo della musica, ma non da oggi.

Quello che pesa, oggi, è una crisi economica ormai quasi decennale, che ha ridotto e continua a ridurre il reddito medio degli italiani al di sotto di quello medio europeo (vedi qui, per esempio: vai al link ), con uno scarto sempre più grande rispetto a quello di inglesi e tedeschi, che quindi, semplicemente, POSSONO spendere più di noi, anche in strumenti musicali.

E qui, evidentemente, ci consoliamo parlando e scrivendo sui forum...
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di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 02/08/2016 ore 18:35:14
Le forbici di prezzo talvolta non hanno giustificazioni ma sono certo che quei 5000€ di differenza si avvertano molto più tra queste due acustiche che non tra una Master Built ed una Classic Vibe. E sarà anche vero che poi in studio si fanno miracoli in post produzione ma le acustiche sono un'altra cosa; ti siedi, te le coccoli, le suoni, le porti ovunque, non hai bisogno di nient'altro e ti consentono di costruire rapporti davvero unici. Personalmente sarei molto più felice di indebitarmi pesantemente per un'acustica di fascia alta che non per una R9. Il video lo guardo dopo, tanto se nella realtà le hai suonate certe acustiche lo sai già che il confronto con copie economiche sarebbe oltraggioso.
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 02/08/2016 ore 21:48:00
La Martin suona meglio...ma tanto. Si sente anche nel video figuriamoci dal vivo o suonandola. Lo sentirebbe anche un profano, e chi non se ne accorge ha bisogna di una buona visita medica. Io 5000 neuri per una chitarra non li spenderei, ovviamente, per vari motivi ma se uno ha tanta passione ci stanno. Una chitarra dura 30, 40 o anche 50 anni, ci sono oggetti che costano anche di più e durano molto meno...le automobili per esempio.
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di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 03/08/2016 ore 03:13:09
Amen.
Rispondi
di JFP73 utente non più registrato
commento del 03/08/2016 ore 12:13:51
Lasciando perdere la chitarra da due lire, chitarre decenti suonano degnamente a molto meno dei top.
Tutto sta a vedere quanto siamo disposti noi a spendere per quel 10% di suono in più.
Per lo strimpellatore amatoriale il suono della chitarra decente è più che sufficiente
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 03/08/2016 ore 12:47:24
$$$$$: Parte del costo dipende per forza da ornamenti intarsiati che non hanno influsso sul sound. Personalmente preferisco una acustica dal look spartano!
$: per caso, ho trovato una Epi da 150 Euro che adoro! Anni 90 e Made in Indonesia. Ho avuto una Yamaha accettabile e una Gibson prezzo medio noiosetta. È ovviamente il solito de gustibus. La Epi ha un suono sferragliante e osceno - sustain quasi zero! Manico e set-up resistono a qualsiasi maltrattamento di open tuning o togliere cantino e Re. Questi fattori sono perfetti per registrare Blues e Rock bucando il mix a piacere.
Ho anche una costosa classica presa da un liutaio di Zurigo da un liutaio a New York che ho ereditato da mia madre - le altre che aveva sono state regalate al conservatorio di Zurigo dove insegnava... La suono pochissimo ma mi piacerebbe un manico del genere su una elettrica!
Martin: è un sound che chiamo "da pianoforte" e perfetto per unplugged di un cantautore. Per una band in studio serve EQ e un pochettino di compressore.
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di antonio54b [user #22883]
commento del 04/08/2016 ore 23:30:57
Le opinioni confermano che la blasonata Martin D42 suona meglio della poco conosciuta Motion TD107 da 150 dollari. Epperforza!
A parte l'assurdità di un confronto tra il suono di una chitarra di costo insignificante con una costosa (anche perchè rinomata) Martin D42, mi stupisce non sia stato ben messo in risalto che, buona parte del costo delle martin, sia riconducibile al marchio.
Il confronto, a mio modo di vedere (e sottolineo a mio modo di vedere) andava fatto tra una Motion TD107 da 150 dollari con un' altra sconosciuta chitarra di forma Dreadnought, da 1.500/2000 €. In questo modo avrebbe avuto senso fare il confronto.
Le Martin poi, in particolare, sono strumenti bellissimi che hanno fatto la storia della chitarra acustica ma .................. sopravvalutate: sono sempre chitarre industriali. Se poi andiamo a confrontare il suono e la suonabilità di una Martin con quello di una chitarra dei c.d. liutai indipendenti .................. tipo Bourgeois, Collings che, sostanzialmente hanno prezzi simili a quelle Martin, simili ..........., il confronto diviene impietoso.
Osservato ciò devo dire che il prezzo di una chitarra Martin lo trovo eccessivo rispetto alle qualità dello strumento mentre, con buone probabilità il costo di una Collings o di una Bourgeois, è più giustificato rispetto a quello di Martin
Rispondi
di Valerioraptor [user #43566]
commento del 05/08/2016 ore 00:29:01
Obiettivamente la differenza si sente eccome, e non solo nel suono. La sensazione è che la martin suonasse 10 volte tanto con un action molto comoda, mentre l'economica per poter avere un volume dignitoso avesse un action molto alta, difatti tanto note uscivano stoppate. Certo che un confronto del genere è impietoso, mi piacerebbe vedere un confronto invece tra questa D42 e la D28 che si è comprato un mesetto fa il chitarrista che suona con me, pagata la metà esatta, o xon la Takamine di un mio amico costata un mgliaio...
Rispondi
di sisley69 [user #44680]
commento del 05/08/2016 ore 00:30:47
Si sente certo che si sente la qualita' superiore..., ma come fai a quantificarla? Cioè per avere un suono come la Martin in questione, bisogna spendere necessariamente 5000 euro, oppure lo si può ottenere anche con una spesa inferiore? Una Takamine da 1000 euro suonerebbe peggio?Il prezzo a mia opinione nel caso della Martin (e di tante altre marche .di "nome") contempla anche il marchio "blasonato". Insomma paghi anche la scritta sulla paletta "Martin".
Rispondi
di scarface1977 [user #37995]
commento del 05/08/2016 ore 01:02:52
la differenza si sente eccome ? mi fate morire , tutti super esperti con l'orecchio sofisticato sono ..la differenza si sente eccome ...aahhah!!! vorrei vedervi con una benda negli occhi ,la maggior parte farebbe fatica a riconoscerle ... la differenza se si calcola per i 5000mila euro e propria minima , non giustifica assolutamente .. e l'hanno paragonata a una da 150 euro ,se la paragona con una da 700 o 1000 euro tutte massello di certe marche ,la differnza non sentite piu e poi voglio vedere sulla domanda : secondo voi ci sono 4 mila euro di differenza di suono ?? la riposta è no !!! e la martin si fa strapagare il marchio in maniera spropositata ,questo è risaputo , ma si fa sempre finta di nulla e si giustifica .. perdonate la schiettezza , a me sembra un po retorico tutto questo !!
Rispondi
di filipposottani72 [user #36984]
commento del 05/08/2016 ore 07:02:08
@alberto siamo in due a condividere la passione per le Ovation e proprio la mitica roundback a mio parere può essere presa d'esempio per qualche considerazione legata al discorso rapporto qualità/prezzo. Qualche mese fa ho comprato un modello coreano da usare come chitarra da battaglia per evitare di dovermi portare a giro le Adamas o l'Al di Meola: ad una prova rapida la chitarra non mi sembrava malaccio... poi a casa ho proprio fatto la prova di passare dalla coreana all'Al Di Meola e l'effetto è stato esattamente quello che hai descritto te: l'ispirazione, il gusto... un altro pianeta.
Ho avuto nella mia collezione modelli blasonati (Taylor in palissandro brasiliano, 910, Martin HD35, Maton Messiah) che ho dovuto vendere dopo aver capito che la mia mano ama i manici Kaman e poco tollera larghezza e raggio dei manici delle altre marche. Suonavano di certo di gran lunga meglio di chitarrette in laminato: va però detto che una volta amplificate la differenza diminuisce... viceversa l'anno scorso ho provato a Londra una Lowden e non esito a dire che la differenza con americane anche di prezzo superiore era abissale.
Concordo con quanto scritto da altri: mia moglie tutta questa differenza non riesce proprio a sentirla :-)

Al team di Accordo: grazie per la vostra passione e per gli articoli che sono spesso spunti per parlare di chitarre e di musica con amici. Le critiche ci stanno, basta siano fatte in modo costruttivo. Buone vacanze e buona musica!
Filippo da Prato
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 05/08/2016 ore 08:30:50
secondo me il confronto potrebbe risultare ancora più interessante se fatto con chitarre di un brand "famoso". ok la martin ma come contraltare io avrei, ad esempio, considerato una piccola yamaha da 200 euro...e forse forse la domanda "si avvertono 4800 euro di differenza?" avrebbe avuto una risposta non dico meno scontata, ma quantomeno maggiormente aperta ad un dibattito che non fosse così (ovviamente) sbilanciato.
qualcuno si ricorda del fatto che Jimmy Page abbia più volte detto che la sua acustica preferita era una yamaha degli anni '70, andata persa :) ?
Rispondi
di calioster [user #34275]
commento del 05/08/2016 ore 09:19:58
Sarò pazzo, ma visto che la musica è fatta soprattutto di gusto, forse non lo sono più di tanto.
Ciò premesso, preferisco il suono più amalgamato della Motion e no, non credo che 4850 dollari di differenza siano giustificabili, neanche l'avesse costruita Da Vinci con le sue manine...
Rispondi
di dk768 [user #31602]
commento del 05/08/2016 ore 09:27:12
Chi ha orecchie smaliziate per aver sentito tante chitarre, sopratutto acustiche, non ha avuto problemi a fare la prova blind e riconoscere la Martin (o comunque l'acustica di qualità) dall'altra. Il suono è molto più aperto (meno ovattato) e quando entrano i bassi la differenza è fin troppo evidente. Credo che davanti ad un microfono a condensatore non si possano mascherare le qualità di un legno massello da un laminato mentre con un sistema di rilevamento alla buca si sarebbe mascherata meglio la differenza. Detto questo, ho una parlor economica e li le dimensioni della cassa non fanno apparire così evidente quello che è con una super jumbo o una D model
Rispondi
di gibbs [user #38345]
commento del 05/08/2016 ore 10:18:47
Secondo me ci sono due elementi da separare nettamente: l'ascolto e il valore.

Riguardo all'ascolto è evidente che un orecchio educato -e dico forte EDUCATO- alla chitarra acustica riconosce benissimo una chitarra di valore da una entry level, anche a prescindere dalla mano di chi suona, che conta, eccome se conta. Si sentono grandi chitarristi acustici tirare fuori suoni incredibili da chitarre mediocri. Sono d'accordo con Alberto: una grande chitarra ti fa trovare o tirare fuori meglio un grande suono. Io, che sono un chitarrista medio, quando sono passato dalla Ovation Pinnacle del 1988 (Alberto non me ne volere) alla D35 ho cominciato a percepire una faccia diversa ai miei cantanti e alla gente per cui suono. Non puoi più suonare in modo mediocre, ma ti devi anche impegnare di più ... La grande chitarra è quella che ti da spazio per crescere.
Comunque per me questo è più evidente nel campo prevalentemente acustico. La mia D35 quando è amplificata non suona meglio della mia Godin Acousticaster 40. Se devo fare alti volumi o suonare con il batterista il basso e il chitarrista elettrico, io preferisco il suono che riesco a tirar fuori dalla G, almeno per quello che faccio io.
A livello elettrico invece la catena del segnale influisce troppo.sul suono. Qui entrano in gioco i pedalini, l'ampli, l'idea di suono ecc. Bisognerebbe confrontare una Les Paul '59 unplugged con una copia coreana/cinese unplugged. E' uno spunto per un nuovo articolo. Qualche accordiano vuole provare? (io sono troppo scarso). Però sono convinto che anche la coreana in un buon amplificatore e con i pedalini giusti (o Kemper o Fractal o Line6) farebbe lo stesso la sua bella figura.





Rispondi
di rollo5100 [user #28890]
commento del 05/08/2016 ore 11:01:34
Sentire forse non del tutto ma quando ti trovi fra le mani immondizia te ne accorgi eccome.
Rispondi
di gibbs [user #38345]
commento del 05/08/2016 ore 11:22:43
Guardare (e ricordare) sul tubo Lucio Battisti che suona "eppur mi sono scordato di te" con il cartone mi ha fatto considerare in modo diverso le chitarre "immondizia" e i chitarristi "con le palle" ...
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 05/08/2016 ore 11:53:48
e per sua ammissione chitarra che aveva acquistato in un negozio di souvenir della stazione di roma il giorno stesso dell'esibizione....ma sono esempi da non fare...
Se quello diventa il punto di riferimento..non suona più nessuno :-)
Rispondi
di gibbs [user #38345]
commento del 05/08/2016 ore 11:17:24
Per quanto riguarda il valore, occhio che nel nostro contesto sociale ci si riduce sempre alla misura monetaria, non sufficiente ne necessaria. I "soldi" nella nostra cultura rappresentano spesso una barriera sociale: se spendo tanto allora valgo tanto. Se tu non spendi come me, vali meno di me. Se tu vali meno di me ... ognuno continui come vuole. Si chiama materialismo edonista.

Ci sono altri fattori oltre al prezzo in euri. Il marchio, la storia, l'overhead della catena commerciale, l'estetica, il prestigio di suonare una "marca" o una "liuteria", ecc. E poi c'è anche l'ingegneria di prodotto: i legni, la fabbrica, le vernici, le mani (o le macchine) di chi le fa e le setta, ecc. Poi c'è il "suono" e la sua risonanza, di cui ho commentato prima. Sono tutti fattori di pari livello.

Tenendo in conto tutti questi fattori, è evidente che le due chitarre sono in due categorie merceologiche diversissime, la distanza monetaria è una ridicola e risibile forzatura che banalizza e appiattisce. Come paragonare le pere con le banane, o una 500 con una Ferrari.

Sarebbe stato più corretto misurare oggetti della stessa diciamo cosi "fascia merceologica", la Martin con una Collings o una Taylor o una SantaCruz o una Monteleone ... La chitarra economica marchio sconosciuto con una Cort o una HarleyBenton, ecc

Il valore lo fa la persona che compra, cosa cerca e cosa vuole tiraci fuori. Nel mio caso una D35 stava nel mio budget, il budget stava nella fascia in cui le chitarre danno un suono che ti permette di crescere, non mi sarebbe venuto un crepacuore in caso di rottura, l'estetica era decente, mi ispira quando suono bluegrass...
La D45 "vale" due D35? Per me quando ho comprato la D35, no. La D35 era "quanto basta". Ma non è detto che potendo (tecnicamente, economicamente, come suono, per il mio "pubblico", ecc) non mi porterei a casa una D28 del '36 che ha un prezzo 3 volte la D45.

Poi se qualcuno è feticista e si porta a casa per un euriliardo un bel pezzo di ebanisteria (come dice uno dei miei compari di suonate che è un mobiliere di alto livello) che non sa e non gli interessa suonare e magari neanche esibire, chi sono io per giudicare?
Ciao e grazie per lo spazio.
Rispondi
di schecter [user #12337]
commento del 05/08/2016 ore 13:07:
Ho letto un po tutti i commenti e sicuramente qualcuno ha gia' detto che la prova e' "improponibile", sarebbe stato piu' giusto non sapere e non vedere quale era l'una o l'altra chitarra e sopratutto fare un confronto con una chitarra almeno di 500/600 euro magari decente e meno blasonata della martin, a quel punto parecchi di noi, e non solo, avrebbero stentato a trovare cosi' tanta differenza. Credo che il video sia troppo facile visto che si vede quando passa da una all'altra chitarra. E' chiaro che oltre a vedersi si sente anche ma siamo su due pianeti diversi, c'e' troppa differenza di qualita' e costo .Bastava gia' una yamaha serie FG magari la 730 con corde Adamas 1818 magari (300 euro spesi bene) ...Provata e comprata per un amico che ci si trova proprio bene. Ciao
Rispondi
di phunkabbestia [user #42918]
commento del 05/08/2016 ore 14:28:21
Secondo me il tema non dovrebbe essere quanto vale davvero il suono della martin da 5k ma quanto fa schifo il suono della chitarra da 150 dollari. Ci si chiede sempre se valga la pena spendere per avere un bel suono... dovrebbe essere un obbligo morale e civile!!!
Rispondi
di antonio54b [user #22883]
commento del 06/08/2016 ore 23:19:03
A pensarci bene avremmo dovuto rispondere ad una domanda semplice:
Riesci a sentire 5mila euro di qualità?
Chi suona riesce certamente a cogliere le differenze e "sente" la qualità dello strumento superiore nel confronto che, ovviamente premia la Martin.
Chi non suona difficilmente presta attenzione e percepisce le diverse sfumature.
Da chitarrista appassionato, ho realizzato negli anni l'acquisto di molte belle chitarre e tra queste due acustiche che ritengo "ben oltre le Martin".
Obiettivamente le ho comprate .............................per un piacere mio! Ed infatti le custodisco gelosamente in casa e quando mi capita di dover suonare fuori porto la chitarretta da pochi euro. E nessuno si è mai lamentato del "pessimo" suono.
Credo sia questo l'aspetto da valutare: generalmente e, nella maggior parte dei casi, solo chi suona "gode" della morbidezza e della precisione di una tastiera, del timbro e della definizione di fasce e fondo in mogano rispetto al palissandro, del top in abete adirondack rispetto all'abete englemann! O del profumo di essenze pregiate che inonda la stanza quando apri la custodia. Sono sensazioni che difficilmente vengono percepite da un semplece ascoltatore.
Per cui la mia risposta, con riferimento alle mie chitarre, è:
si riesco a sentire i 5 mila euro di qualità e me li godo nell'intimità della mia stanzetta!
Con riferimento ale chitarre della prova sicuramente emerge la qualità della Martin per la conoscenza reale che ho del marchio, con riferimento ai modelli più importanti.
Dalla prova e dalle registrazioni immesse in rete obiettivamente emerge poco.
Rispondi
di daron_poshikyan [user #45372]
commento del 11/08/2016 ore 13:47:3
soltanto il neumann km 184 costa sugli 800USD... in più mettici tutto il resto della strumentazione di registrazione. Direi che il confronto lo dovresti fare tra 15000USD e 10150USD. E direi che in questa proporzione la senti la differenza.
Rispondi
di marcoguitar [user #15320]
commento del 24/06/2021 ore 17:44:06
Sigma 000 28v del 2010 vs martin 000 28; suona meglio la sigma ed è meno dura. Prova provata, le ho entrambe. È imbarazzante. Sono uguali ma la Sigma costa 3000 euro di meno!!!
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