Due modifiche facili per migliorare il grip dei plettri
di Pietro Paolo Falco [user #17844] - pubblicato il 08 settembre 2016 ore 07:30
Sudore e plettri non sono mai andati d'accordo, e basta il calore di un palco o una sessione di studio più lunga del solito per vedersi scivolare il plettro dalle dita proprio sul più bello. Ecco due operazioni rapide ed economiche per ottenere una presa più salda col proprio plettro preferito.
Di plettri arricchiti con accorgimenti per migliorare l'attrito sulle dita e scivolare via il meno possibile ne è pieno il mercato, ma la stragrande maggioranza dei chitarristi è affezionata a modelli classici, vuoi per la forma, vuoi per la consistenza, che non sempre godono di miglioramenti simili. Ecco allora che basta un po' di sudore per ritrovarsi il plettro che casca alla prima plettrata più distratta o finisce per ruotare lentamente tra pollice e indice fino a ritrovarsi con la punta tutta su un lato proprio mentre si è nel mezzo di una ritmica funk che non si può interrompere senza compromettere l'esecuzione.
Dopo una lunga relazione esclusiva con gli Ibanez Paul Gilbert, per una serie di motivi mi sto trovando da qualche tempo a suonare quasi esclusivamente con plettri stile Fender. Più grandi per dimensioni e con una facciata completamente liscia, non hanno aiutato a rendere confortevole il passaggio, e la scocciatura principale ha riguardato proprio una certa perdita di sensibilità, che non mi permette di tenere il plettro saldo come vorrei.
Il suono era quello giusto però, quindi non mi sono perso d'animo e ho pensato a qualche soluzione per recuperare il controllo perduto.
Nel video, propongo due modifiche che ho trovato particolarmente efficaci, praticamente a costo zero e fattibili in meno di un minuto.
Una è abbastanza classica e prevede un'operazione alquanto invasiva per il plettro. Su un aggeggio economico come il Fender si farà senza remore, ma ho cercato comunque di ingegnarmi per trovare un'alternativa reversibile. In questo mi è venuto in soccorso un vecchio tubetto di vernice per la pittura con le dita: è atossica, si lava via con un detergente ma, una volta seccata, è abbastanza resistente da non soffrire lo sfregamento prolungato dei polpastrelli.
Voi avete delle "tecniche segrete" per migliorare il grip di un plettro magari comodo e con un bel suono ma scivoloso come una saponetta?