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Un "nuovo" overdrive
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di Orio [user #1872] - pubblicato il 04 febbraio 2006 ore 23:36
Risale all'estate scorsa l'acquisto di questo effetto, una scatoletta in metallo, blu e viola, con su scritto Carl Martin Plexi Tone. Tre switch resistenti, lead, crinch e boost, tre bei led blu e una pasta molto molto bella. Provato sul mio Marshall DSL601 ha dato i suoi buoni frutti e ancora adesso non la cambierei con nulla al mondo. Mi ricordo che in quell'estate ho passato troppo tempo a provare una miriade di pedali. Boss, Danelectro, ElectroHarmonix, avevo persino un TS9 modificato R Keeley. Ho provato anche il Dime Distorsion della MXR: bellissimo, ma aveva una distorsione troppo estrema (anzi se avete l'occasione di provarlo e vi piace il metallo pesante e co, ne rimarrete stupiti secondo me).
Che dire, venduto tutti i pedalini e preso il Carl Martin, devo dire che non me ne pento. Suonando in tre gruppi come facico ora e facendo soprattuto cover da Eva Cassidy ai Queen, ai Toto, sovrapporre i canali del Marshall con gli stessi del pedale da i suoi frutti. Ma non avrei mai pensato che fosse così difficile e che una minima variazione potesse scombinare tutto il lavoro.
Ecco, direi che l'unica pecca del pedale sia che non ha i numerini sui potenziometri, quindi una volta che si sono spostati (è molto facile che si spostino, sono decisamente sensibili) si entra in panico.
Ma a tutto c'è un rimedio: quanche decal o semplicemente un adesivo originale fatto magari al pc e si risolve tutto a costo zero. E ora passerò sotto torchio qualche effetto di modulazione, oppure cercherò sebbene titubante, un compressore: questo oscuro pedale che può rovinare tutto....
Detto questo, cari musicisti e musicofili, musiconomi, musicologi e chi più ne ha meno ne suoni, vi saluto.
Con l'augurio di rompere di nuovo non appena mi balenano in mente un altro milione di idee e pensieri.
Artista del giorno ---> John Mayer in Live. O
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Risale all'estate scorsa l'acquisto di questo effetto, una scatoletta in metallo, blu e viola, con su scritto Carl Martin Plexi Tone. Tre switch resistenti, lead, crinch e boost, tre bei led blu e una pasta molto molto bella. Provato sul mio Marshall DSL601 ha dato i suoi buoni frutti e ancora adesso non la cambierei con nulla al mondo. Mi ricordo che in quell'estate ho passato troppo tempo a provare una miriade di pedali. Boss, Danelectro, ElectroHarmonix, avevo persino un TS9 modificato R Keeley. Ho provato anche il Dime Distorsion della MXR: bellissimo, ma aveva una distorsione troppo estrema (anzi se avete l'occasione di provarlo e vi piace il metallo pesante e co, ne rimarrete stupiti secondo me).
Che dire, venduto tutti i pedalini e preso il Carl Martin, devo dire che non me ne pento. Suonando in tre gruppi come facico ora e facendo soprattuto cover da Eva Cassidy ai Queen, ai Toto, sovrapporre i canali del Marshall con gli stessi del pedale da i suoi frutti. Ma non avrei mai pensato che fosse così difficile e che una minima variazione potesse scombinare tutto il lavoro.
Ecco, direi che l'unica pecca del pedale sia che non ha i numerini sui potenziometri, quindi una volta che si sono spostati (è molto facile che si spostino, sono decisamente sensibili) si entra in panico.
Ma a tutto c'è un rimedio: quanche decal o semplicemente un adesivo originale fatto magari al pc e si risolve tutto a costo zero. E ora passerò sotto torchio qualche effetto di modulazione, oppure cercherò sebbene titubante, un compressore: questo oscuro pedale che può rovinare tutto....
Detto questo, cari musicisti e musicofili, musiconomi, musicologi e chi più ne ha meno ne suoni, vi saluto.
Con l'augurio di rompere di nuovo non appena mi balenano in mente un altro milione di idee e pensieri.
Artista del giorno ---> John Mayer in Live. O |
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