Chitarre e suini? Sono uguali!
Ciao, sento sempre parlare in giro gente che ha stesse marche e modelli di chitarre, ma c’è chi dice bene dello stesso modello, altri invece che ne parlano in maniera pessima, chi dice bianco e chi nero, chi dice cane e chi dice gatto, insomma da un estremo all’altro. Io non mi sento di contraddire nessuno, ma quando sento pareri così lontani penso che non è più una questione di gusti personali e potrei benissimo appoggiarmi sia da una parte che dall’altra perché ci sono testimonianze certe Che portano alla luce fatti Concreti.
Allora sono giunto ad una riflessione che le chitarre sono come i derivati del suino: esempio abbiamo per entrambe i casi marche diverse fender, , gibson, ibanez dall’altra parte parma, citterio, beretta, poi abbiamo i modelli stratocaster, Flying v, les paul, dall’altra parte abbiamo salami, prosciutti, coppe, poi abbiamo le annate vintage, più o meno vintage, moderni, stessa cosa abbiamo le stagionature 16 mesi, 20 mesi, 24 mesi, infine i legni possiamo scegliere dal mogano, palissandro, acero, concludendo dall’altra parte abbiamo la razza cinta senese, la mora romagnola, e il puro suino. A questo punto andiamo a fare i nostri acquisti, entriamo dal salumiere di fiducia della mamma, che la sera prima ci ha fatto gnocco fritto con prosciutto di parma,le chiediamo quale e dove l’acquistato perché ha un profumo e un gusto fantastico oltre al bellissimo colore, lei ci dirà sono andata dal mio salumiere di fiducia e ho preso il solito parma 20 mesi, perché il 16 mesi è scrauso, mentre il 24 mesi costa troppo, bene ci rechiamo in quel posto ci facciamo incartare il solito pacchetto e quando andiamo a casa scartando il tutto abituati al solito profumo e solito colore rossastro, ci accorgiamo che puzza un po’ troppo e ha un colore insolito, disgustati ci lamentiamo subito dicendo in giro non comprate da quel tizio il tale prosciutto, perché ho preso una cantonata! Stessa cosa andiamo dal nostro miglior amico anch’esso chitarrista, lui ci invita nella sua cameretta a provare il suo ultimo acquisto, una gibson sg standard nuova fiammante, appena ce la mostra estraendola con dolcezza dalla sua custodia, notiamo subito delle venature bellissime, e con estasi esclamiamo wow fantastica! Poi la proviamo usando bending e vibrati violenti e notiamo che l’accordatura è stabilissima e non si scorda neanche se pestiamo al massimo, dopo averla provata da seduti sul lettuccio dell’amico facciamo la prova del 9 allacciamo con cura la tracolla ci alziamo in piedi e guardiamo se è perfettamente bilanciata, provando alcuni passaggi impegnativi notiamo che ci riescono senza alcuna fatica. Convinti anche dal suono chiediamo al nostro amico dove l’acquistata, perché il nostro prossimo acquisto sarà la stessa marca e modello perché suona da paura e ci ha lasciato forti emozioni. Recandoci nello stesso negozio e chiedendo se ha in casa quel prodotto, il negoziante sorridente risponde certamente! Ma dopo averci mostrato il prezzo, che non è lo stesso che ha riscontrato il nostro amico al momento dell’acquisto impallidiamo perché il nostro badget non rientra anche se di solo 100 euro, così chiediamo il motivo dell’aumento di prezzo, lui sconsolato ci risponde vedi sono arrivati i nuovi listini con i relativi aumenti legati ai rincari dei fornitori bla bla bla. Così con la coda tra le gambe torniamo a casina, accendiamo il pc, scriviamo un post su accordo, chiediamo consigli e suggerimenti, e dopo poco verrà in nostro aiuto qualcuno dicendo: perché non compri on line? Ci sono siti in europa fantastici risparmierai tanti soldini e se il prodotto non ti piacerà avrai 30 giorni per rispedirlo al mittente, intonso naturalmente, così ti risponderanno vai al link, vai al link, vai al link. Convinto farai subito l’acquisto in rete, e in pochi giorni dall’ordine ti arriva l’imballo a casa, con cura lo scarterai perché in caso estremo ti servirà tutto intero per rispedirlo indietro, estrai con cura la tua sg e subito ti accorgi che non ha le stesse venature sul legno come quella del tuo amico, va beh dirai, non escon col buco tutte le ciambelle, poi la colleghi al tuo ampli cominci con una scarica di bending devastanti accompagnata da una varietà mista di vibrati, il tutto adagiato su un letto di pennata alternata, ma in men che non si dica le tue corde non tengono l’accordatura, e anche dopo ripetuti giri alle chiavette per tornare tutto a 440 HZ, niente da fare! Alla seconda delusione attacchi la tracolla e provandola da in piedi i soliti passaggi che fai di routine non ti riescono perché la chitarra la senti sbilanciata, per lo meno il suono è come te la ricordavi perché i pick ups e l’elettronica sono gli stessi. Però poi pensi, cosa me ne faccio di una chitarra che ha solo il suono bello, ma non riesco a suonarla e in più si scorda continuamente? Allora ti connetti di nuovo su accordo incazzato nero, insultando marca e modello dello strumento, prendendotela anche con chi ti ha suggerito vai al link. Ma tutto questo polpettone cosa c’entra con i suini? Alla fine del discorso, chitarre e salumi sono entrambe derivati, una dal legno e gli altri dalla carne, e come dice sempre mia madre quando mi lamento del prosciutto che puzza e fa vomitare, e nonostante compra sempre lo stesso marchio e stagionatura che a volte è buonissimo e a volte fa schifo, lei dice vedi l’animale non è mica sempre lo stesso! E con le chitarre stesso marchio e modello una buonissima e l’altra disastrosa, vedete l’albero sicuramente non era lo stesso!
p.s. spero che i vegani non si sentano offesi se io preferisco il culatello con 2 sberle di gnocco fritto, al posto del palissandro, che anche se è più tenero del mogano ed ha un bel colore roseo, in mezzo alle tigelle rimane sempre duro da digerire! ciao |