di redazione [user #116] - pubblicato il 07 febbraio 2017 ore 07:30
La SFX è un’acustica entry level, realizzata con cura, senza troppi fronzoli. Pur con un’elettronica efficace e materiali di buona qualità, non supera i 300 euro di prezzo. L’abbiamo messa alla prova nello showroom di Lucky Music con il nostro Paolo Antoniazzi.
Sotto al nero satinato che ricopre tutta la chitarra si nascondono legni tutto sommato tradizionali. Il top è un pezzo massello di abete. Fasce e fondo sono in mogano, laminato, così come il manico, completato da una tastiera in palissandro con venti tasti.
È una concert, ma più sottile del solito. Realizzata per avere una buona quantità di basse, senza che venga meno la comodità a causa di dimensioni esagerate del body. Questa, unita alla leggerezza globale dello strumento, la rende davvero comoda da imbracciare. Il manico con un dipason da 25,3’’ e il capotasto da 43mm si fa apprezzare fin da subito, ha un profilo a C, molto arrotondato e, nonostante il prezzo della Cort non superi i 300 euro, i tasti sono rifiniti alla perfezione, senza che si sentano sul profilo della tastiera.
La dotazione di bordo è completata dal sistema di amplificazione CE304T, con un preamplificatore dotato di controlli a slider per alti medi e bassi, volume e accordatore, il tutto pilotato da un pick up ceramico.
Abbiamo tra le mani una chitarra entry level che però fin da subito sa difendersi bene. Cominciamo dallo strumming. La Cort è equilibrata, ma con una leggera tendenza ad enfatizzare le basse. Questa è una caratteristica che non guasta, soprattutto quando ci si accompagna al canto. Le basse che shackerano un po’ la pancia mentre si suona fanno percepire meglio il timbro della SFX che risulta completo, anche se non esageratamente complesso.
Anche quando si suona con i polpastrilli la SFX fa il suo dovere. I cantini non fanno fatica a emergere quando si forza un po’ e si vuole evidenziare la melodia. È uno strumento comodo e non ci si stanca facilmente suonandola.
Colleghiamo un cavo e proviamo il sistema di amplificazione. Il CE304T per la cifra a cui viene proposto lo strumento è sorprendente. Riesce a replicare abbastanza fedelmente la voce unplugged. Lasciamo l’eq in flat e non sentiamo la necessità di ritoccarlo. Sicuramente in un impianto farebbe una buona figura, facendo dimenticare il prezzo sul cartellino.
La Cort è venduta a una cifra che oscilla tra i 250 e i 300 euro, custodia morbida compresa. È uno strumento con le carte in regola per essere perfetto tanto per chi inizia quanto per chi ha bisogno di un buon muletto. È realizzata con cura, suona bene e non svuota il portafoglio. Difficile chiedere di più per una cifra del genere.