VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Peavey invective.120 è l'hi-gain secondo Misha Mansoor
Peavey invective.120 è l'hi-gain secondo Misha Mansoor
di [user #116] - pubblicato il

Il classico hi-gain americano riceve tre canali ridisegnati da zero e due loop indipendenti comprensivi di alimentazione dedicata per gli effetti, tutto controllabile con la pedaliera MIDI inclusa. Misha Mansoor svela l'invective.120, il suo nuovo signature da Peavey.
La nuova generazione di guitar hero sulla scena metal e dintorni presta sempre più attenzione alla versatilità della propria strumentazione. La scelta di chitarre dal range esteso richiede suoni caldi ma al contempo sempre intellegibili, e un nuovo gusto per i clean cristallini complica la vita ai progettisti di amplificatori hi-gain, che ora si trovano a dover disegnare vere bestie da saturazione capaci di trovarsi a loro agio anche in contesti più "tranquilli".
Misha Mansoor è una delle maggiori rivelazioni tra i musicisti moderni, e creare un valvolare che si adatti al suo stile, con tutta la flessibilità e la programmabilità che ne consegue, è stata una vera sfida per Peavey. Ci sono voluti alcuni anni di lavoro, lontano dai riflettori e senza lasciar trapelare nulla al pubblico, ma con il 2017 arriva anche la notizia: il chitarrista dei Periphery riceve il suo primo amplificatore signature da Peavey, battezzato invective.120.

Peavey invective.120 è l'hi-gain secondo Misha Mansoor

La testata è un concentrato di cattiveria di stampo americano. Si basa sulle serie 5150 e 6505, ma aggiunge una lista di funzioni extra e una particolare attenzione ai suoni puliti modellati attraverso quattro finali JJ6L6GC accoppiate alla fabbrica e con puntali in cima per la misurazione agevolata del bias.
Con tre canali a disposizione, la invective.120 offre un pannello particolarmente dettagliato. Il Clean conta su un'equalizzazione dedicata a tre bande, accompagnata da manopole separate per il livello Pre e Post gain, in modo da gestire in maniera indipendente il volume in uscita e la saturazione o pasta del singolo canale. Controlli di volume simili e indipendenti sono offerti anche per i canali Crunch e Lead, mentre i due distorti hanno in comune un'equalizzazione a tre bande.
Ognuno conta su un boost attivabile a pedale e personalizzabile per output e tono. Sui distorti, è possibile azionare anche un noise gate regolabile.
Con il volume Master è possibile gestire l'output generale e, per le situazioni in cui i 120 watt di potenza dovessero risultare esagerati, è offerto anche un selettore per dimezzare la potenza d'uscita.
Impostati i propri suoni preferiti, non resta che agire sulle manopole di Master Resonance e Presence per adattare la risposta dell'amplificatore a ogni venue.

Misha ha preparato un breve video per mostrare alcune delle sonorità possibili con il suo amplificatore. Per approfondirne la conoscenza e seguire la presentazione ufficiale dal Namm 2017, vi consigliamo un salto sul sito ufficiale a questo link.



La invective.120 vanta una piena compatibilità MIDI e include nella confezione anche una pedaliera MIDI con nove preset da memorizzare a piacimento, con cui gestire canali, effettistica e quant'altro.
Per gli amanti degli effetti, sul retro sono accessibili due loop separati da richiamare anche via switch.

Avere una programmabilità totale su canali e loop vuol dire potersi permettere dei rig puliti e ordinati, senza la necessità di avere ai propri piedi tutti gli effetti della catena, in particolare modulazioni e ritardi che si intende collegare tra send e return.
Due cavi extra che arrivano dal loop dell'amplificatore fino in pedaliera allungano inutilmente il percorso del segnale e creano disordine, così Peavey ha deciso di dotare la testata di due uscite da 9 volt e 500mA con cui alimentare gli effetti che si intende posizionare nei loop, così da lasciarli comodamente sull'amplificatore o accanto a esso, senza doverli posizionare in pedaliera o doversi dotare di un alimentatore dedicato qualora non li si volesse avere tra i piedi.

Ogni amplificatore valvolare ha bisogno di qualche minuto di riscaldamento prima di poter lavorare a regime, e gli interruttori di accensione e stand by della invective sono accompagnati da una luce pilota che si illumina quando la testata è pronta a dare il meglio.
Un amplificatore signature non sarebbe completo senza un suo cabinet dedicato, e il modello di Misha Mansoor viene presentato a braccetto con una cassa 2x12 battezzata invective.212. Costruita in pino massello con giunzione finger-joint per una struttura solida e risonante, monta un Celestion Vintage 30 accoppiato a un Creamback G12H 75. Capace di gestire senza problemi i 120 watt della testata invective.120, la cassa può lavorare anche in stereo, se collegata a un sistema predisposto, e fornisce così 60 watt per canale.
amplificatori invective.120 misha mansoor peavey
Link utili
L'anticipazione sul sito ufficiale
Nascondi commenti     8
Loggati per commentare

di Zado utente non più registrato
commento del 21/02/2017 ore 19:23:20
In effetti ha senso un ampli signature per uno che in studio(e non solo) va solo di kemper e Axefx
Rispondi
di 7cordista utente non più registrato
commento del 25/02/2017 ore 21:35:26
Quali chitarristi in studio non usano Kemper e derivati? Visti i ricavi infimi che si hanno con i dischi, occorre spendere il meno possibile per registrarli...
Rispondi
di Kapa utente non più registrato
commento del 28/02/2017 ore 18:58:1
Se il discorso è economico allora usano gli ampli che costano meno del kemper XD
Rispondi
di 7cordista utente non più registrato
commento del 02/03/2017 ore 23:53:46
Cosa centra il costo in se dell'amplificatore? Con il Kemper ti puoi profilare il suono degli amplificatori che ti servono, e li puoi utilizzare quando vuoi. Se vuoi registrare con un amplificatore analogico, ti tocca andare in studio, microfonare la cassa, usare un buon mixer, etc... tutte cose che costano un sacco di soldi, e con il fatto che i dischi tanto non si vendono piu', é inutile spendere capitali per avere una registrazione perfetta da studio...
Rispondi
di umanile [user #42324]
commento del 21/02/2017 ore 21:53:20
Sarò sicuramente vecchio io (e lo sono da tempo, siccome al mio orecchio anche la 5150 era quel che era), ma oramai a me questi amplificatori mi pare che giochino solo su dei distorti ultracompressi e dei puliti... Ultracompressi!
Alla fine fanno suonare la chitarra elettrica come un sintetizzatore, senza dinamica, senza cuore.
Per 500 euro mi sono comprato un Bassbreaker 15 watt della Fender quasi per gioco e rispetto a questo ampli mi sembra un mostro di personalità.
Rispondi
Loggati per commentare

di Zado utente non più registrato
commento del 22/02/2017 ore 11:43:02
Non sei vecchio tu, è di fatto così. Adesso il metal si gioca sul downtuning estremo, un campo dove servono pickups superdefiniti ad alto output, e dove gli ampli sono necessariamente supertight,
Rispondi
di Kapa utente non più registrato
commento del 24/02/2017 ore 00:07:31
non mi piace...utile per suonare quel genere...e basta :) in questo è sicuramente riuscito, suono grosso, stoppato
Rispondi
di 7cordista utente non più registrato
commento del 25/02/2017 ore 21:34:34
A me invece sembra perfetto come amplificatore. Distorsione grossa e una pasta sonora molto bella anche a volumi infimi. Ovvio che come amplificatore é destinato ad un ben preciso target di chitarristi, ma difficilmente chi suona country, jazz, pop, rock melenso si va a prendere questo amplificatore...
Rispondi
Altro da leggere
L’impianto hi-fi Orange è una piramide
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Chitarra o amplificatore? Dove vale la pena spendere di più?
Harley Benton: nuovi amplificatori valvolari e Cab Celestion
Come si misurano le caratteristiche di un amplificatore di potenza e sistemi adottati per migliorarne il rendimento
Viaggio nel setup di Alberto Radius
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Never Ending Pedalboard (e relative sfumature made in Italy)
Gretsch G5220: gran muletto per i più esperti
Mini Humbucker FG Mini-H SP-1
Fattoria Mendoza Hi-Crunch: il fratello arrabbiato dell'M
Harley Benton Tube5 combo: sei bella quando strilli
Parliamo di analogico!
Sistemi digitali per cinquantenni soddisfatti
Impressioni a freddo sul Neural DSP Quad Cortex
Acquistare strumenti musicali in Gran Bretagna: come funziona il dazio...
Basi o Altezze?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964