di gunsmanu [user #19801] - pubblicato il 27 febbraio 2017 ore 11:30
La Telecaster è una chitarra strana: o la si ama subito oppure, presi dalla voglia di distorsione e modernità, la si snobba. Ma per molti arriva un momento in cui la cara vecchia figlia di Leo Fender cattura il cuore irrimediabilmente e scatta la voglia di farsene una, CNC casalinga alla mano.
Sono dieci anni oramai che leggo Accordo, cioè da quando ho cominciato a suonare. In questi anni ho cambiato, scambiato, venduto e rimpianto tante chitarre, ma una nella sua semplicità mi è entrata nel cuore: la nonna Telecaster.
Da sedicenne, quando ho cominciato a inoltrarmi nei meandri del chitarrismo, l'ho snobbata da subito. Nella mia mente bacata pensavo: "cosa ci faccio con quel pezzo di legno, country? E gli humb dove sono? E il Floyd?".
Beata ignoranza.
Il fulmine è scattato qualche anno dopo. Passata la smania da 24tastishredgrowlmortedistruzione, ho cominciato a interessarmi al blues grazie al mio maestro (santo subito). Durante una lezione mi ha messo in mano la sua Telecaster (strappandomi dalle zampe la mia Jackson) e mi ha fatto suonare un semplice blues improvvisato.
Sbam! Occhi a cuoricino. Voglio una Telecaster.
Ma quale compro?
Come un'apparizione mistica entra in scena il mio papà, che di chitarre ci capisce poco ma è un hobbysta sfegatato e un genio incompreso. In una gelida giornata di dicembre se ne esce con "perché non la costruiamo la chitarra?".
Dategli una medaglia subito.
Il primo esperimento è stato un assemblato da poco, ma aveva problemi di misure del body e un manico strano. Delusione totale per colpa di prodotti scadenti. E qui parte la folle idea: costruiamoci una CNC e facciamocele noi 'ste chitarre. Siamo stati agevolati perché lui lavora nel campo dell'automazione industriale e in meno di un anno avevamo una CNC funzionante nel garage fatta con pezzi di recupero.
Infine abbiamo partorito lei.
Qualche specifica:
- body in ontano con top in faggio spalted finita a trasparente
- manico in acero, tastiera in palissandro con radius abbastanza piatto (12")
- hardware completamente nero con chiavette Kluson, ponte compensato a tre sellette Wilkinson.
Il punto forte della chitarra sono sicuramente i pickup, un set di Lindy Fralin Blues Special semplicemente fantastici. Il pickup al ponte è aggressivo, acido e sgraziato al punto giusto. Al manico è rotondo, vellutato, sembra quasi un violino. I due accoppiati fanno il suono storico che tutti amano.
Con questa chitarra ci faccio di tutto oramai, è la mia tuttofare. Non solo blues e country in cui si trova più a suo agio, ma anche punk, hard rock, fusion, mantenendo comunque il suono che la contraddistingue.
Volevo una chitarra unica, semplice ma bella da vedere e comoda da suonare, ed è venuta fuori lei.
È certamente un prodotto non di liuteria, ma fatto da hobbysti, ma si difende bene e tutti quelli che l'hanno provata mi hanno fatto complimenti entusiastici.
Ovviamente una non ti basta, e dopo di lei ne sono venute fuori altre con specifiche diverse e "poco Telly" più una Strat "poco Strat", ma penso che scriverò meglio di loro in altri articoli.