Cito al primo posto il programma di eventi ideato e organizzato dal direttore artistico Gianni Rojatti. E' l'idea nuova e vincente con cui si è (finalmente!) superato il modello "demo" - ormai inflazionata e quindi senza interesse, non se le fila più nessuno - proponendo un nuovo punto di vista con i professionisti. La serie di incontri ha fatto registrare il tutto esaurito, con alcuni momenti di straordinario intrattenimento. Un valore amplificato dalla presenza di un pubblico nuovo, competente e curioso, contagiato dalla vitalità degli eventi, uscendone con un'accresciuta voglia di fare musica.
Ma sono primi a parimerito anche gli espositori: una sessantina di aziende rappresentanti della qualità artigianale italiana che si sono messe in gioco, sfidando la pioggia, il papa, il centro storico di Milano, l'ora legale e le tirsti chimere sempre attive a mettere i bastoni tra le ruote a chi vuole fare sistema (che noia). Sessanta aziende che hanno contribuito al successo della terza edizione di un evento totalmente rinnovato nei contenuti e negli obiettivi.
Altrettanto primo a parimerito anche lo staff di Fondazione Stelline, un gruppo di professionisti cortesi, efficienti, collaborativi sempre. Anche grazie a loro abbiamo costruito un evento capace di attirare la TV nazionale, i maggiori quotidiani, Virgin Radio, Rolling Stone, i grandi siti di informazione. E di interessare Confartigianato lombarda e nazionale, tanto da ricevere il patrocinio in zona Cesarini, ma con il proponimento di aviarre una collaborazione duratura e proficua. E di portare a visitarci l'onorevole Raffaello Vignali - promotore del bonus Stradivari - rimasto per ore con noi (anche grazie a una proposta irresistibile di streed food e birra artigianale) per discutere delle prospettive della musica in Italia, in tutte le sue declinazioni.
Chiudiamo questo con la certezza averne evidenziato le grandi potenzialità, riuscendo - come ha detto oggi un soddisfatto Marco Viola - a superare l'autoreferenzialità di mondo chiuso in se stesso, proponendo contenuti innovativi a un pubblico qualificato e in buona parte nuovo, estraneo alle dinamiche di gregge, quindi più ricettivo e fertile. Su quesa base lavoreremo insieme a tanti operatori in sintonia con noi, per costruire il luogo privilegiato della qualità, un prezioso palcoscenico rivolto al Paese e al mondo, a disposizione di chi ha scelto come professione lo strumento musicale di eccellenza.
E a segnare la differenza c'è ovviamente la marcia in più dello staff di ACCORDO, un gruppo rinnovato eppure già affiatatissimo, giovane, professionale, entusiasta, brillante. Dunque, grazie a tutti e arrivederci a novembre per un SHG Musicshow che si prepara a stupire. |