di Andy Cappellato [user #45705] - pubblicato il 12 giugno 2017 ore 14:27
La batteria è uno degli strumenti più complessi da gestire nel mix, perchè, anche se considerata come unica, si compone di diversi pezzi, ognuno di norma microfonato singolarmente. I pezzi della batteria oltretutto sono molto vicini tra loro, per cui bisogna aspettarsi di sentire anche il resto del drumkit in ogni microfono. Per questo fondamentale nella registrazione della batteria è il posizionamento dei microfoni e dei singoli pezzi, oltre alla buona accordatura e manutenzione dello strumento.
In questa guida prenderemo in esame i pezzi fondamentali, presenti in ogni kit di batteria e analizzeremo le frequenze su cui agire.
Quando parliamo di equalizzazione bisogna fare sempre una premessa: la frequenza specificata non è mai quella esatta, ma si intende "nelle vicinanze di tale frequenza". Questo perchè ogni pezzo, nel caso della batteria, può avere dimensioni diverse da kit a kit, può essere accordato diversamente, oppure il brano che stiamo mixando o producendo richiede un suono differente.
La Cassa (Kick Drum)
Da 50Hz a 100Hz: in quest'area risiedono le frequenze basse della cassa, da incrementare se il nostro segnale manca di frequenze basse, dopo aver trovato il punto preciso.
Da 120Hz a 300Hz: tagliando quest'area si aggiunge profondità al suono e si mettono più a fuoco le basse frequenze.
Da 400Hz a 600Hz: se il suono della cassa risulta inscatolato, questa è l'area da tagliare, di solito generosamente, con una campana abbastanza larga.
3kHz: intorno a questa frequenza risiede il click della cassa, da aumentare per avere più presenza o attenuare se troppo in evidenza.
Da 4kHz a 8kHz: in questa zona risiedono le alte frequenze della cassa, da aumentare generosamente per avere una maggiore intelligibilità all'interno del mix o per caratterizzare il suono. Provate a boostare i 7kHz su una cassa metal!
Il Rullante (Snare Drum)
Da 120Hz a 220Hz: in quest'area troviamo le basse frequenze e la pancia del rullante, da boostare se il suono è troppo fine o attenuare se troppo grosso.
1kHz: intorno a questa frequenza c'è la presenza del rullante, che può essere attenuata o aumentata a seconda del suono che vogliamo ottenere. A volte si può tagliare generosamente con una campana non troppo stretta in caso si voglia arrivare ad un suono più morbido e profondo.
6kHz: nei dintorni di questa frequenza sono contenute le alte e la brillantezza del rullante. Da boostare con una campana larga.
Il Charleston (Hi-Hat)
HPF fino a 600Hz: si può usare un filtro passa alto fino a 600Hz per tagliare le basse frequenze che non hanno a che fare con questo strumento e i rientri del corpo del rullante che è posizionato molto vicino.
1200Hz: intorno a questa frequenza c'è il suono della campana, da attenuare se troppo presente.
12kHz: qui troviamo le alte frequenze del charleston, da aumentare con un filtro shelving.
I Tom (Rack Toms)
Da 100Hz a 250Hz: queste frequenze contengono il corpo dei tom, da aumentare se il suono è troppo fine e senza peso.
Da 250Hz a 600Hz: tagliare quest'area con una campana larga se il suono risulta inscatolato o si vuole aggiungere profondità.
Da 4kHz a 6kHz: queste frequenze contengono le alte frequenze e la punta dei tom, da aumentare con una campana non troppo larga per migliorare la presenza nel mix.
Il Timpano (Floor Tom)
Da 80Hz a 120Hz: in quest'area troviamo il corpo e le basse frequenze del timpano, da aumentare se necessario.
Da 200Hz a 500Hz: tagliare questa zona con una campana larga, in modo da aggiungere profondità ed eliminare il suono inscatolato.
6,5kHz: questa frequenza contiene la presenza e l'attacco del timpano, da boostare se necessita.
I Piatti (Overheads)
HPF fino a 600Hz: usare un filtro passa alto fino a 600Hz per tagliare le basse frequenze che non fanno parte dei piatti e i rientri degli altri pezzi del drumkit.
Da 800Hz a 1,5kHz: in quest'area è contenuto il suono delle campane dei piatti, da ridurre se troppo presenti
Da 8kHz in su: aumentare con un filtro shelving per avere più alte frequenze e presenza.
Prova a seguire questa guida sul tuo prossimo mixaggio e arriverai più velocemente ad un suono di batteria pulito e professionale.
Se vuoi approfondire la conoscenza e come utilizzare gli equalizzatori puoi leggere quest'altro articolo di RECnMIX: L'equalizzatore: che cos'è e come funziona
Buon mix!