"Piazza un capotasto al 12esimo tasto di un basso standard e taglia via il resto del manico, il risultato è il Wing Bass", così i creatori del curioso mini-basso made in USA spiegano il progetto del Wing Bass.
Il piccolo solid body nasce dalla necessità di offrire ai bassisti uno strumento perfetto per i viaggi o da infilare in qualunque valigia, senza rinunciare alla suonabilità e al suono di un vero basso full-size. Così Wing Instruments ha progettato un basso di buona fattura, con tutti i canoni degli strumenti a piena grandezza, e ha poi deciso di tagliare via tutto quello che viene prima del dodicesimo tasto. In questo modo, il Wing Bass garantisce un manico familiare per qualunque bassista, la distanza dei fret è la stessa che si avrebbe oltre il 12esimo tasto su qualsiasi altro basso e anche la tensione delle corde è la medesima. Il compromesso è rinunciare a un'ottava di estensione verso il basso anche se, grazie alla presenza di modelli a cinque corde e sei corde in catalogo (o anche più, su ordinazione), è possibile recuperare il range più grave.
Ancora poco noto nell'ambiente, il Wing Bass vede in realtà la luce già nel 2015, e di tanto in tanto torna sotto i riflettori del web con qualche video rubato su palchi e fiere.
Costruito in collaborazione con , il Wing Bass parte da una fascia di prezzo media e risulta così appetibile per i bassisti in cerca di un buon oggetto con cui tenersi in allenamento quando non è possibile avere con sé il proprio basso principale, per partecipare a una jam senza troppe complicazioni o anche per i chitarristi incuriositi dalle basse frequenze, che vogliono esplorare le sonorità di un vero basso senza le difficoltà legate a un manico notevolmente più lungo rispetto a quello di una chitarra.
Più di un comune travel-instrument, il Wing Bass sfoggia caratteristiche costruttive di tutto rispetto. Il body, che ingloba anche il manico sotto la sua lunga ala superiore, è a scelta tra mogano e black limba. La tastiera può essere in palissandro o acero, ed è anche possibile richiederne una versione fretless.
L'elettronica è passiva, essenziale ma di qualità, composta da un humbucker Bartolini collegato a un tono e un volume.
L'hardware è firmato Hipshot, con il sistema di accordatura Headless per poter confezionare un basso ancora più piccolo, privo di paletta e con il body che si interrompe appena sotto il ponte.
Come opzione, di recente è stata introdotta , che consentono di bloccare i settaggi con un tocco.
Dal suo lancio, il Wing Bass ha visto arrivare diversi compagni di viaggio. Le opzioni di personalizzazione sono aumentate, e ora il catalogo comprende anche bassi a piena grandezza e un'alternativa portatile pensata appositamente per i chitarristi, chiamata Wing Guitar.
Per approfondirne la conoscenza, vi consigliamo un salto . Su YouTube, invece, è possibile reperire diversi clip che mostrano i loro strumenti all'opera nei contesti più disparati. |