Al via il piano Gibson per riprendersi dalla bancarotta
di redazione [user #116] - pubblicato il 04 ottobre 2018 ore 16:30
Il progetto per la ripresa di Gibson Guitars è formalmente approvato: nella nuova amministrazione anche un ex chitarrista prestato al mondo della finanza.
Il fallimento dichiarato da Gibson lo scorso maggio, con la richiesta del Chapter 11 a seguito dell’accumulo di oltre 500 milioni di debiti, ha inferto un duro colpo all’intera scena degli strumenti musicali. Ora il gigante americano sembra prossimo a rivedere la luce grazie all’approvazione formale del piano di ripresa dalla bancarotta.
La sorte del gruppo Gibson (che, si ricorda, contava oltre 100 marchi tra cui anche il colosso dell’elettronica Philips) vede nella divisione chitarristica la chiave per la svolta positiva. Finanziariamente, la società andrà in mano agli azionisti tra cui i fondi d’investimento Kravis Roberts & Co (KKR) e Melody Capital. Henry Juskiewicz non sarà più CEO e la sua partecipazione azionaria, insieme a quella del co-proprietario Dave Berryman, verrà meno. Non è stato ancora annunciato il nome del nuovo CEO.
Nat Zilkha, titolare del credito alternativo KKR e tra nuovi i membri del consiglio aziendale, ha spiegato a Bloomberg: “per noi, ristabilire la credibilità che intendiamo trasmettere è importante. Siamo musicisti, ci preoccupiamo molto del marchio e lo proteggeremo”.
Il nuovo direttivo sembra godere inoltre di piena fiducia da parte degli artisti storicamente legati ai marchi Gibson ed Epiphone. Le case continuano a lavorare a pieno regime sulle nuove produzione e su una discreta collezione di signature, e Joe Bonamassa aveva già esternato la propria stima per i futuri proprietari di Gibson Guitars.
Lo stesso Zilkha ha un passato in musica: con la band Red Rooster ha inciso tre album nel ruolo di chitarra solista salvo poi dedicarsi a tempo pieno alla finanza.
I dirigenti spiegano che, dopo alcuni excursus nel campo del lifestyle dagli scarsi risultati, il business del gruppo si focalizzerà nuovamente sugli strumenti musicali e la promessa è quella di offrire cataloghi più lineari, semplici e tradizionali nei contenuti.