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Tommy Emmanuel: collaborare con altri musicisti
Tommy Emmanuel: collaborare con altri musicisti
di [user #46004] - pubblicato il

Tommy Emmanuel negli ultimi anni sta arricchendo il suo incredibile percorso artistico grazie alla collaborazione con alcuni dei più grandi chitarristi viventi: tra le tante, per esempio, merita di essere ricordata quella con Martin Taylor, Frank Vignola e David Grisman. Ci siamo chiesti se un incontro tra giganti di questo calibro possa comportare o meno un ulteriore fattore di crescita in chitarristi che già rappresentano delle eccellenze.

Tommy Emmanuel: collaborare con altri musicisti

La risposta per il sempre sorridente Tommy Emmanuel è ovvia: queste collaborazioni risultano sempre importanti per arricchire il proprio bagaglio musicale e chitarristico.
Il chitarrista nel rispondere alla nostra domanda ci parla delle sottili differenze che esistono nel playing di diversi chitarristi e che cosa si può imparare da queste differenze.
Nella fattispecie, Tommy ci spiega come ogni chitarrista abbia il proprio modo diverso di suonare standard e a titolo esemplificativo ci dice che (utilizzando le sue stesse parole) «gli accordi utilizzati da Martin Taylor in “The Nearness of You” sono meravigliosi, ma differenti da quelli suonati da Frank Vignola, Joe Pass o George Benson. Quando suono con questi ragazzi devo ricordarmi quale tipo di arrangiamento devo utilizzare!». L'asso australiano ci mostra come la semplice sequenza d'accordi dello standard “A Smooth One” di Benny Goodman sia suonata in maniera differente da Taylor e Vignola.
Il delizioso tema principale si articola in otto battute in tonalità di F e utilizza le note della relativa pentatonica blues di D (o pentatonica maggiore di F), dove il quarto grado aumentato (G#) è qui da intendersi come terzo minore di F (Ab).
 
Tommy Emmanuel: collaborare con altri musicisti
 
Interessante come Emmanuel abbellisca il Ab innalzandolo, tramite bending, alternativamente di un quarto di tono o al semitono successivo (A e quindi terzo grado maggiore). Alla sesta battuta il cromatismo D-Db-C fa da preludio a un arpeggio di B°7 alla battuta successiva.
 
Tommy Emmanuel: collaborare con altri musicisti

La prima sequenza di accordi è quella utilizzata da Martin Taylor, un semplice ii-V-I in F. D'obbligo l'evidenziazione di certe sottigliezze che rendono il tutto molto più accattivante.
In primis il secondo grado minore diventa un accordo di dominante secondaria, quindi G7 al posto di Gm. Il V grado (C) mantiene la nota G al basso alterando lo stato dell'accordo a dallo stato fondamentale a quello di secondo rivolto (C7/G), privo di tonica nella forma presentata. La sesta aggiunta nell'accordo di F (F6) è un'estensione comunissima nel jazz, dove la semplice triade praticamente non ha quasi mai luogo. Il D7 alla terza battuta, anche qui in secondo rivolto, è una dominante secondaria del II grado G (V del II), pure con l'aggiunta della nona bemolle (Eb). La scansione ritmica in semiminime deve tener conto degli accordi suonati mediante l'espediente dello staccato, ovvero il rapido rilasciamento della pressione da parte delle dita della mano sinistra dopo aver suonato l'accordo.

Tommy Emmanuel: collaborare con altri musicisti

Il prossimo esempio invece riguarda l'accompagnamento ritmico di Frank Vignola, molto differente e più elaborato rispetto a quello precedente.
 
Tommy Emmanuel: collaborare con altri musicisti
 
Il II grado è presentato sotto forma di primo rivolto (G/B), mentre il V grado C è qui sostituito con un C7(b9)/Bb, che per comodità può anche essere considerato un G°/Bb o Bbm6. Il Bb al basso risolve sulla nota A, che quindi conferisce al I grado una natura di primo rivolto (F/A). Infine Emmanuel suona una cadenza V – I utilizzando il secondo rivolto di C (C7/G) che risolve su F6 e conferma la tonalità d'impianto del brano. È quindi interessante notare la linea di basso discendente che si sviluppa attraverso la concatenazione degli accordi sopracitati: B, Bb, A, G, F.
 
Tommy Emmanuel: collaborare con altri musicisti
 Tommy Emmanuel: collaborare con altri musicisti

L'ultimo esempio illustra il rapporto che intercorre tra la melodia, canticchiata in questo caso dal disponibilissimo Tommy, e l'armonia derivante dagli accordi di Vignola che l'australiano predilige poiché secondo lui possiedono un sound migliore rispetto all'accompagnamento di Taylor.

Tommy Emmanuel: collaborare con altri musicisti

Facendo un'analisi teorica, potremmo sbilanciarci (ma non perentoriamente) considerando il Bbm6 (C7(b9)/Bb) come più musicale poiché la nota F, presente in maniera reiterata nel terzo e quarto tempo, è inclusa implicitamente nella triade di Bb (presente al basso) ed è uno dei primi suoni della serie di armonici prodotti  naturalmente dalla nota.
Classiche infine le sostituzioni di tritono presenti a battuta 7: Eb7 sostituisce A7 che è V del vi, che a sua volta è diventato dominante secondaria del II (D7, V del II). Lo stesso D7 viene fatto seguire dal suo tritono Ab7 che anticipa il G7 introducente la cadenza finale II V I. Ora si comprende bene come l'arpeggio diminuito di B non sia altro che l'estensione di G7: B terzo grado, D quinto grado e F settimo grado minore.
Emmanuel ci tiene a sottolineare come l'ascolto dell'accompagnamento di Vignola l'abbia ispirato e invogliato ad applicare quelle idee in altri contesti.
Questa considerazione dovrebbe essere abbracciata da tutti noi ogni volta che studiamo o ci imbattiamo in un nuovo materiale musicale, ovvero: come posso rendere mie queste informazioni e applicarle in differenti contesti? 

Link utili
Il sito di Tommy Emmanuel
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di Tubes [user #15838]
commento del 07/01/2019 ore 14:08:09
Perdonate la mia ignoranza, ma non sapevo esistesse un chitarrista acustico di nome Martin Taylor !!! E che chitarra suona ?
Rispondi
di sciani [user #3555]
commento del 08/01/2019 ore 11:37:47
Dipende, al mattino di solito una Martin, pomeriggi e sera Taylor, ma può capitare anche il contrario. ;-))
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di JoeManganese [user #43736]
commento del 07/01/2019 ore 14:26:02
Grazie bellissima analisi.
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 07/01/2019 ore 15:26:4
Emmanuel è il virtuoso che più di tutti mi fa venire voglia di prendere le mie chitarre e farci legna per una salsicciata con gli amici, mi lascia letteralmente a bocca aperta per come sa padroneggiare lo strumento, la scioltezza e la fluidità sono inarrivabili. Magari come compositore è meno incisivo, ma al momento lui la rappresenta la chitarra acustica nella sua forma più abbagliante.
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di telecrok [user #37231]
commento del 07/01/2019 ore 15:56:29
Tommy suona Maton, e dice le solite "parole sante"
In quanto a Martin Taylor sono onesto, ho guardato su WP e risulta un chitarrista Jazz, non possiamo conoscerli tutti, non sapevo che esistesse.
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di RobCali [user #48705]
commento del 08/01/2019 ore 07:45:24
Ricordo le lezioni di Martin Taylor sulla rivista inglese Guitar Techniques metà anni '90. Lui è un grande chitarrista jazz, folk. Che memorie ... quando ancora non c'era internet e l'edicola era piena di riviste come Guitarist, Total Guitar e la bellissima Guitar Techniques ... era l'unico modo per studiare ed erano corredate di CD per studiare e credo tutti inglesi.
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di f.n [user #3760]
commento del 08/01/2019 ore 09:32:2
Martin Taylor lo ascolto da decenni ed è eccezionale. È un virtuoso solista, suonava anni fa una Yamaha signature (modello Aex 1500) notevole. Ora usa strumenti di liuteria, non ricordo il nome.
Suggerisco “portrait” per farsi una idea. Fa inoltre dei bellissimi video didattici , oggi su true fire o supporti simili.
In Italia concerti non ne ho mai visti, ma organizza masterclass.
Particolare e elevata alla ennesima la sua tecnica di uso del pollice per i walking.
Senz’altro da ascoltare per liricità, capacità di arrangiamento e uso della chitarra come strumento completo.
Scozzese, una volta sembrava Mel Gibson in Braveheart :)
Federico
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di rockit [user #11557]
commento del 08/01/2019 ore 11:56:00
Io ho avuto la fortuna di sentirlo suonare a una convention ADGPA.
Strepitoso, forse l'unico insieme proprio a Tommy Emmanuel che riesca a risultare veramente fuori da ogni categoria sia per musicalità che per comunicativa, spiccando su tutti, e i "tutti" ai concerti dell'ADGPA sono comunque dei fenomeni di caratura mondiale.
Veramente incredibile.
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di superloco [user #24204]
commento del 09/01/2019 ore 21:45:20
Martín Taylor è un grande jazzista e su questo non c'è dubbio. Vignola beh... Grandissimo un po' su tutto e non è facile. Appassionato di gypsy jazz nell'esempio sopra di Tommy applica lo stile di accompagnamento tipico del manouche. Di Django Reinhardt. Frank Vignola ha suonato e ospitato a casa sua il fenomeno Jimmy Rosenberg e credo che si siano divertiti tanto.
Rispondi
di superloco [user #24204]
commento del 14/01/2019 ore 10:09:1
vai al link
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