Sostieni Accordo
  • Accedi o registrati
  • Info e contatti
    • FAQ
    • Fai pubblicità su ACCORDO
    • Politiche di gestione dei thread
    • Regolamento di Accordo
    • Contatti e info aziendali
    • Privacy
    • Banner e ad-block
    • Servizio consulenza
    • Servizio grafico per le aziende
  • Scrivi
    • ...un post su People
    • ...un articolo o chiedi una consulenza
    • Segnala un appuntamento
  • Pubblicità
DIDATTICA VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

Sondaggio

di integraldream [user #39799] - pubblicato il 09 agosto 2021 ore 09:37
....scrivo questo post, che è più un sondaggio, per capire cosa ne pensate.
Visti questi ultimi anni (lasciando perdere questo anno e mezzo di covid), dove la musica non è più tanto al centro dell'attenzione a livello "amatoriale", dove la gente non va nel locale per ascoltare anche la musica ma solo per mangiare e bere (che poi stiano a fare selfie e a guardare i social è un altro discorso), dove al gestore non interessa che genere fai ma quanto chiedi e quanta gente porti e di fare meno casino possibile.
Sono dell'avviso che ormai siamo arrivati nell'era in cui i musicisti (parlo sempre di amatori non di chi lo fa per professione) suonino solo per la propria passione. A questo punto vale la pena spendere tempo e soldi per fare una band e andare a suonare fuori? Non ci basta trovare qualcuno e divertirci solo in sala prove?
Dalle mie parti girano sempre e solo gli stessi che si svendono anche per un nulla pur di suonare (e musicisti pure affermati), le solite tribute band dei soliti noti, band femminili in calze a rete e short che attirano più l'ormone che l'ascoltatore di musica e varie band maschili con il belloccio palestrato di turno.
Quindi la mia domanda è, voi, se doveste partire con un nuovo proggetto, che genere fareste per divertirvi voi a suonare e per attirare l'attenzione dell'ascoltatore? e quanti elementi vorreste avere in modo da facilitare il tutto? (facilità di trovare locali, lo spazio, il chacet)
 

Dello stesso autore
Compressore....domanda.....
ISOBOX
Acquisto mixer
Zoom G3n
Info chitarra semiacustica
DOMANDA....perchè quando pubblico un annunc...
Vibe....
2 domande a risposta secca: -che d...
Intellifex online.... per puro “caso”,...
Loggati per commentare

di JasonB [user #4206]
commento del 09/08/2021 ore 11:31:0
Credo sostanzialmente sia cambiato il pubblico e le abitudini:

io ho 33 anni, e suono da 20 anni circa. A mia memoria, quando cominciai, c'era TANTA più musica live. Ogni bar, ogni pub...faceva live. Era più difficile trovare chi non lo faceva. Ed in più: c'era TANTO più interesse nella musica. Nel mio gruppetto di amici, tanti suonavano o comunque seguivano la musica. Perchè la musica era un aggregatore: si sentiva la musica come classe di appartenenza, si parlava di musica, si discuteva.

Tutto questo non c'è più.

Il pubblico è completamente diverso. Il target è completamente diverso. Chi va nei pub o locali dove fanno live ora? Non più i ragazzini di 13-14 anni o i giovani di 20...quelli stanno in piazza, di fronte al bar con il DJ, a presenziare con il drink in mano. Nei pub e nei locali ora ci vanno (QUANDO POSSONO), chi ha 30-40 e passa anni. Perchè il lavoro, perchè la famiglia, perchè i figli, etc etc. E ci si muove in due casi (parlo di mia esperienza personale):

1. Band di amici
2. Band particolare/mostri

Non vado più per il pub a sentire il gruppo che mi fa Pride and Joy, Cocaine, Sharp Dressed Man, Proud Mary etc etc (stesso discorso vale per Paradise City, Tnt, Crazy Train, Master of Puppets).
Ne ho le palle piene.

La doverosa premessa era per dire che, a mio parere, occorre fare leva sui ricordi/emozione. Nella mia zona, mi piacerebbe tantissimo sentire una band (ovviamente non degli scappati di casa) fare Green Day, Blink, Offspring, Sum 41...per tornare ai caldi pomeriggi d'estate davanti MTV, anno domini 1999. Mi divertirei tantissimo.
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 09/08/2021 ore 22:52:46
Volevo farla pure io la cover band punk rock (nel 99 avevo 19 anni) ma ho avuto zero risposte.
Rispondi
di integraldream [user #39799]
commento del 25/08/2021 ore 13:31:5
Punk rock = casino......dove ti fanno suonare?
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 09/08/2021 ore 12:07:58
alla gente non frega nulla. distingue due suoni di chitarra: suono normale e suono distorto. punto. il basso non lo percepiscono. la batteria e il cantato invece più pongono attenzione. lo scenario musicale italiano parlo di live nei pub/locali è nullo. cioè zero. ciao.
Rispondi
di spillo91 [user #17528]
commento del 09/08/2021 ore 12:36:35
Se oggi dovessi avviare un progetto finalizzato all'intrattenimento nei locali sceglierei di fare qualcosa che in genere sento davvero poco, ovvero curare al massimo la sezione ritmica (basso e batteria), tenere i volumi bassi e fare delle pause di 10-15 minuti ogni 2-3 canzoni per lasciare la gente conversare in pace. Per quanto riguarda il genere, un funk-jazz alla vulfpeck penso che possa piacere a tutti e non stufare mai. Sicuramente mi terrei alla larga da metal/cover band dei classici anni 70-80/tribute band a vasco ligabue & co perché, a dirla tutta, non se ne può più!
Rispondi
di WATERLINE [user #51250]
commento del 09/08/2021 ore 12:41:2
La mia percezione e' che i giovani fino a 30 anni non vanno in un locale per sentire musica o tribute band che, se presenti, servono solo come sottofondo. La fascia di eta' che va ad ascoltare musica e' la mia, over 50 (purtroppo), dove il blues, il rock e il progressive primeggiano. Nella mia zona non c'e' proprio nulla salvo qualche sagra di paese o locali dove fare jazz quindi io mi diverto con un gruppo di amici e per ora ho detto stop ai live
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 09/08/2021 ore 13:04:50
se l'obbiettivo è attirare l'ascoltatore non faccio musica ma metto i dischi.

comunque ho deciso di rispondere più che altro per fare una considerazione: si parla tanto di fare musica, di sostenere chi ha progetti di musica originale, poi però quando si posta qualcosa di originale su queste pagine a nessuno frega una mazza e gli unici post che continuano ad avere risposte sono i soliti e tanto odiati post sull'overdrive, le catene effetti, il miglior ampli a valvole da 50€ ecc...

anche un commento controcorrente tipo "non mi piace" è meglio che far finta di nulla, soprattutto quando poi leggo continue lamentele sulla mancanza di musica originale.
Rispondi
di ventum [user #15791]
commento del 09/08/2021 ore 13:09:07
Non ci basta trovare qualcuno e divertirci solo in sala prove? Magari... tipicamente almeno uno della band su questo non si ritiene soddisfatto... e iniziano le beghe. Che sia il/la cantante è il 90% dei casi... oppure uno strumentista che vuol far soldi... ma questo esula il settore 'amatori dello strumento', che se ancora non capiscono che suonare è una spesa farebbero meglio a cambiar hobby.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 09/08/2021 ore 14:53:00
La domanda è lecita.
Nell'ultimo Live fatto, in un Pub all'aperto, il gestore ci ha chiesto quanta gente avremmo portato... e gli abbiamo risposto che qualcuno di nostri conoscenti verrà certamente, ma non possiamo preoccuparci e gestire anche questo aspetto della serata.
Noi facciamo cover di un repertorio tipicamente Rock/Pop. Cose che ci piacciono, non facciamo il calcolo di cosa può piacere, facciamo ciò che ci piace, vedo che paga.
A me, che suono per puro divertimento, mi appaga già il fatto di trovarci in sala prove, ma è anche vero che il Live ti porta a crescere.
Poi come ho letto qui sopra, il nostro cantante è ossessionato dal voler uscire a suonare dal vivo, è vero al 90% dei casi è il cantante. Io sono molto meno ossessionato, ma ci può stare, suonare dal vivo, davanti ad un pubblico anche minimo, è sempre bello.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 11/08/2021 ore 09:46:26
Capitato anche a me, spesso, rispondevo che sono 500 euro per il gruppo e 500 per l'attività di PR e poi chiedevo quante persone solitamente vengono nel suo locale che non abbiamo vagliando suonare per i baristi ed i camerieri.
Funzionava solitamente nel senso che ci mancavano reciprocamente a quel paese, ma era anni buoni dove le date si potevano rifiutare.
Ho smesso da un pezzo di girare per far piacere agli altri, adesso suoniamo dove ci chiamano e dove ci piace ritornare a suonare.
Con il gruppo di musica originale invece è molto meglio la gente che viene vuole ascoltare ed il gusto è enormemente maggiore, certo è che sono pochi in giro questi posti ed ormai non è più tempo di girare il mondo.
Rispondi
di JMP-Jack [user #50869]
commento del 09/08/2021 ore 15:34:05
L'unico modo è quello di girare l'Europa. Con la musica originale riesci a fare qualcosa se sei bravo, ma potrebbe non bastare: ti serve comunque la solita band tributo o cose simili per arrotondare ed arrivare a fine mese.
Ovviamente le difficoltà si trovano ovunque nel mondo, ma l'Italia è quella messa peggio. Il più delle volte sono più i soldi che spendi per prepararti e fare il concerto che quelli che dovresti guadagnare da esso. Infatti conosco qualcuno che ha deciso di non suonare più in Italia perché non ne valeva la pena, a meno che non si tratta di fare il turnista/sostituto con un compenso fisso per ogni live.
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 09/08/2021 ore 17:18:56
Dalle mie parti i locali si appoggiano ad organizzatori abbastanza improvvisati che fanno suonare sempre le stesse tre o quattro persone, musicisti in gamba che spesso insegnano nelle scuole di musica, però stanno comunque uccidendo le altre band.

Una volta non era così, quando andavi a chiedere in un locale di solito una serata riuscivi a beccarla, e non ti dovevi neanche portare l'impianto, che invece adesso è diventata una prassi normale.

Io continuo con la mia band rock, anche se probabilmente suoneremo pochissimo.
Poi con un'amica abbiamo messo su un duo acustico, ma anche con quello non riusciamo a prendere serate.
Rispondi
di alexus77 [user #3871]
commento del 10/08/2021 ore 23:11:1
In Italia, se dovessi suonare metterei su qualcosa di originale, perche' almeno sfoghi la creativita'... poi certo, non ci suoni in giro, ma tanto gli spazi ormai sono quasi inesistenti e dominati da pochi monopolizzatori, quindi...
Dovessi invece provare a fare qualcosa per competere e suonare in giro, farei una band che suona solo gli ultimi hit da ballare, tutta roba il piu' recente possibile, con una setlist in continua evoluzione, e ci metterei 6 elementi: voce (femminile), chitarra, basso, batteria, tastiere ed un MC che sappia usare synth e tipo una NI Maschine
Rispondi
di fa [user #4259]
commento del 11/08/2021 ore 15:01:36
Personalmente suono da anni principalmente solo quello che mi piace. Perché non suonare solo in saletta? Perché la cosa che preferisco è suonare con musicisti bravi per imparare e per l’interplay che si crea. E i musicisti bravi li trovi se fai date (pro e non)… quindi per me il compromesso giusto è trovare musicisti bravi ai quali piaccia suonare il genere che piace a me e fare qualche serata in giro. Come generi mi piacciono il blues, il jazz, il funk e la fusion. Meglio se mischiati! Ciao Fab
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 11/08/2021 ore 19:18:58
io ho avuto la sfortuna di suonare poco dal vivo, ma moltissimo unplugged (sono stato animatore) , ai campi scuola anche internazionali): su un palco ho suonato il basso e la chitarra elettrica talvolta, fino a un massimo di circa due/trecento persone. l'adrenalina ti dura due giorni lì

Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 12/08/2021 ore 22:32:23
Ciao, rispondo per amore di musica, perché in effetti l'attività live si è trasformata molto negli ultimi venti anni. E' vero che è cambiata l'audience e dipende moltissimo dal tipo di locale dove si suona. Se si sta suonando per scaldare gli animi di una serata da pub/birreria per un pubblico che vuole fare casino e si vuole disinibire, o se si suona per un pubblico più maturo che preferisce ascoltare mentre chiacchiera o mangia qualcosa. Non parlo di altre situazioni tipo feste private, matrimoni ecc. perché lì la situazione è di un altro tipo. Le situazioni adrenaliniche sono diminuite molto molto negli ultimi anni, in proporzione ai locali dove era possibile farlo; è vero, prima (parlo per Perugia, la città dove vivo) c'erano una sfilza di locali dove si suonava anche due volte a settimana e c'era molta partecipazione di pubblico, c'era una vera e propria vita che girava intorno a quell'ambiente e la cosa è durata circa dieci o quindici anni. Poi, pian piano le cose sono cominciate a cambiare, mentre i musicisti continuavano a cercare ingaggi e serate, le serate e gli ingaggi pian piano scomparivano assieme ai gestori dei locali che venivano sostituiti da altri per i quali semplicemente lo spazio palco era almeno due o tre tavoli in più sul tableau dei camerieri. Il pubblico piano piano è cominciato a cambiare, mentre prima si attendeva l'inizio della serata e il concerto era il centro della serata, le persone hanno cominciato a voltarsi sempre meno, a partecipare sempre meno e ad applaudire sempre più raramente finché oggi sembra quasi che siano diventati tutti timidi e spesso non incrociano neanche gli occhi con chi sta sul palco. Dopo qualche anno i ragazzi più giovani non si vedevano più e in quei locali dove l'esibizione dal vivo era sopravvissuta l'età media si è fatta sempre più alta, fino a rendersi conto che musicisti e pubblico erano i sopravvissuti delle serate gloriose di dieci o quindici anni prima. Non è che sia sparito un mondo, ma di sicuro si è trasformato. I giovanissimi non ci sono più, si esaltano a maleparole nelle sfide di freestile (fichissime se vi capita!) su basi campionate, ma non più sulle chitarre elettriche, la musica si è presa altri palchi e altre modalità. E' sopravvissuta la musica più colta, chi suona jazz, un certo tipo di blues, un modo più acustico di porsi artisticamente e con eleganza non ha subito una eccessiva flessione perché probabilmente c'è anche un pubblico più educato a un certo tipo di ascolto, sta di fatto che però anche qui i posti dove esibirsi non sono più tanti quanti ne esistevano prima e dunque la ricerca di serate non è meno difficile. Che dire, io non sono di quelli che dice una volta si stava meglio, semmai mi rendo conto che una volta si stava da qualche parte e ora la musica sta altrove. Sono convinto che se venisse maggiormente aiutata la musica dal vivo ci sarebbe una grande ripresa. Meno supercazzole normative, qualche incentivo fiscale per la musica live ai locali, meno oneri per i diritti siae, considerando la miseria che arriva a noi di siae per la musica originale dai concertini. Insomma secondo me la musica sta messa male anche perché nessuno gli da una mano. Quando una qualsiasi categoria professionale attraversa una brezza di vento scendono le valchirie da ogni dove per portare acqua a quel mulino; in Italia, culla dell'arte, la musica dal vivo sta messa peggio di Cenerentola sfanculata dal principe. C'era quel proverbio che diceva che a casa del calzolaio han tutti le scarpe rotte. Un po' siamo lì!. Ho amici del conservatorio di Matera che hanno visto ravvivarsi un bel giro laggiù perché con le iniziative per la capitale europea della cultura sono arrivati un bel po' di finanziamenti che rendono vivo il settore, segno che quando ci si investe sulle cose le cose accadono. Certo, Matera non è l'Italia e non bastano due soldi spot per cambiare un trend, ci vuole un lavoro serio, un bel piano nazionale di rilancio del settore, ma per favore basta dare soldi ai soliti noti e noi a morire di stenti, si deve fare un lavoro dal basso. Confido che pian piano le cose potranno cambiare, quantomeno la speranza persiste se in fondo siamo riusciti a vincere una finale olimpica dei 100 metri perché non sognare oltre?
Ciao ragazzi.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 13/08/2021 ore 00:51:40
tempi bui
Rispondi
di zanzacris [user #11650]
commento del 16/08/2021 ore 11:05:10
Ora come ora, ho 42 anni, se dovessi ricominciare ed avessi 20 anni andrei in giro per l'Europa (soldi, tempo permettendo) dove c'è maggiore cultura musicale... In Germania o affini se suoni bene vieni apprezzato indipendentemente dalla hit del momento.... In Italia ad oggi è difficile trovare locali disposti a rischiare ed anche se suoni Giant steps da paura rischia le banane in testa😁
Rispondi
di integraldream [user #39799]
commento del 25/08/2021 ore 13:31:07
Ma visto che ne hai 42, 2 meno di me, magari con lavoro e famiglia, come e con cosa ricominceresti?
Rispondi
di integraldream [user #39799]
commento del 25/08/2021 ore 14:03:09
scusa, io ne ho 2 meno di te :D
Rispondi
di zanzacris [user #11650]
commento del 25/08/2021 ore 14:19:33
Oggi, io, suono nella mia stanzetta e pubblico su Instagram con soddisfazione (imho).
Ho trovato la pace perché posso suonare quello che voglio e non mi manca suonare in gruppo.
Se vuoi suonare in gruppo, continua a farlo che prima o poi il tutto ripartirà
Rispondi
di integraldream [user #39799]
commento del 25/08/2021 ore 15:08:0
Appunto, il problema è ricreare un gruppo. Io le idee le ho chiare, ma è difficile trovare chi la pensa come me.
Non trovo il tuo profilo ins
Rispondi
di integraldream [user #39799]
commento del 25/08/2021 ore 13:33:00
Ho letto attentamente tutti i vostri commenti. Bene o male si equivalgono tutti, il che fa capire che siamo tutti sulla stessa linea d'onda. Veramente dura "fare" musica oggi, anche solo per hobby
Rispondi
Seguici anche su:
Aggiornamenti via mail
Newsletter a basso traffico: hot topic, novità, opportunità. Disiscrizione con un click in qualunque momento.
Cerca Utente
People
Debut 50R: Blackstar dichiara guerra al digitale
Prashant Aswani disegna una Charvel per il chitarrista comune
Graham Coxon conferma: non provare ad accordare il Si
Martin StreetLegend: il relic conquista la chitarra acustica
Fender Vintage Museum: la straordinaria collezione di Flavio Camorani ...
Una Les Paul ’59 ancora più rara delle burst è ora di Kirk Hammett...
Come suona una vera archtop degli anni ’30
OPEN DAY: una giornata per scoprire il CPM
Ironheart Foundry: l’ampli Laney diventa pedale
Taylor 512ce Ironbark: altro che legni di recupero!
Sta arrivando il MIDI 2.0? Ecco perché sarà rivoluzionario
Gibson LPJ Billie Joe: a volte ritornano
Well Strung Guitars: il più incredibile negozio di chitarre del mondo...
Perché "Il Musicista Che Avanza" funziona
Marco Scipione, il sax nel tour mondiale di Eros Ramazzotti

Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964