Glam
Rock. Un termine inflazionato dalle molte varianti che dagli anni ’50 ha subito innumerevoli influenze e cambiamenti, fino a mischiarsi e celarsi in mode e tendenze che l’hanno portato quasi all’estinzione. Ma si sa, i cicli della musica passano e ‐ come direbbe Stephen King ‐ a volte ritornano.
Forse anche a causa dell’ apatia di questa crisi globale, oggi pare proprio di assistere a un vero e proprio revival di quell’ energia rock e del look sfavillante tipico degli anni ’80. In una sola parola, glam.
La produzione e il gatto muffin'
È qui che si collocano in pieno i Nati a Los Angeles nel 2019, debuttano col singolo "Give It To Me". Due minuti e trenta secondi di glam rock moderno che richiama i fasti del genere, quando l’Hollywood Sunset Strip era il centro dell'universo musicale. Nel video, il cantante , i chitarristi Dane Pieper e Griffin Tucker, il bassista Franco Gravante e il batterista Chuck McKissock ci danno dentro a più non posso, ma la vera ciliegina sulla torta è la comparsa di Muffin’, il gatto in smoking che quasi ruba il proscenio. Il singolo (scritto insieme a Keith Nelson, produttore/fondatore dei Buckcherry) è niente più che rock'n'roll, ma il testo e ogni aspetto musicale sono curati scrupolosamente. La traccia è prodotta e mixata dal leggendario Joe Chicarelli, che ha collaborato con un gran numero di artisti tra cui U2, Elton John, White Stripes e The Killers. Il sound è cristallino, il prodotto credibile e soprattutto divertente. Le band di riferimento vanno da The Darkness ai Poison, dai Firehouse ai Tigertailz, mentre l’etichetta è la Better Noise Music.
American tour
Per i Classless Act l’agenda è ora fitta d’impegni, con la pubblicazione in autunno del loro primo EP e il North American Stadium Tour 2022 insieme a Mötley Crüe, Def Leppard, Poison e Joan Jett & the Blackhearts, che sfocerà presumibilmente in un tour come headliner negli States entro fine anno.
In conclusione
Una band originale e innovativa? No di certo. Il rock degli anni ’80 genera cloni di continuo, ma ciò non è mai stato un problema per il suo vasto pubblico di affezionati. Immediatezza, genuinità, talento e libertà impenitente: forse proprio per questo il rock non morirà mai. Semplice, autentico, onesto e ancora più vero, se suonato con l’autoironia e l’innegabile simpatia dei Classless Act.
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