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Amplificatore da pochi watt

di ventum [user #15791] - pubblicato il 11 novembre 2021 ore 12:32
C'è un tema che ricorre spessissimo nelle richieste di consiglio da parte degli utenti di accordo, che così sintetizzerei: ho (vorrei comprare) l'ampli xyz da 5/15/20 watt, avrà una riserva di pulito per i pedali? O, in alternativa, riuscirò a suonare con il batterista e sentirmi. Il mercato dell'usato è invaso da amplificatori valvolari combo degni di nota a prezzi più che abbordabili, complice forse la corsa al 'downsizing'. Ma mi chiedo, perchè non prendere direttamente uno di questi bei 50 watt? Posso fare l'avvocato del diavolo e pensare i contro: il peso? Forse sì ma se è un ampli ben fatto non dovremmo esser distantissimi. I costi di manutenzione? Bah... una coppia di EL34 costa quanto un quartetto di el84... versatilità? Forse ma spesso questi 'piccolini' son anche ridotti nelle feature. A basso volume il piccolo suona meglio perchè lo posso tirare... dubito che tirare un 5 watt sia 'basso volume' (o i coni son da cambiare) e non so se il suono sia poi così distante da un 'grosso' a pari volume. Naturalmente tutto suona meglio ad alto volume, ma molti ampli moderni hanno master volume efficaci e suonando 'di preamplificatore'. Lasciamo poi perder il discorso microfonare perchè se serve si può con qualunque ampli. Aver 100 watt a disposizione non significa doverli usare tutti sempre, ma io la vedo che un ampli da 100 fa tutto quel che fa quello da 15 e di più, poi potendo scegliere. Unica nota a vantaggio, il risparmio energetico se vi sentite green (ma in tal caso dovreste passare al digitale per coerenza).

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di francesco72 [user #31226]
commento del 11/11/2021 ore 13:27:06
Hai addotto degli argomenti corretti, ma ne hai trascurati alcuni che, a mio parere, marcano una certa differenza fra 20 e 50w.
Il tema dei costi non riguarda solo la manutenzione, ma prima ancora l'acquisto: un 20W lo trovi a partire da 3/400 euro e fra 6 ed 800 euro hai una scelta molto molto ampia; 50 W sotto i 700 euro ce ne saranno cinque, la scelta si apre solo oltre i 1.000 euro.
Il peso non è proprio così indifferente: un 20W pesa una decina di kg, un 50 (salvo poche eccezioni) sta sui 15, il 50% in più e già non parliamo di una piuma in partenza.
Infine c'è la questione del suono: 50w fanno troppo casino per una soluzione casalinga già a volume 0,5 col contro che non stai neppure solleticando il pre, quindi siamo ben lontani dal poter esprimere il vero suono della testata; anche 20W sono troppi per casa, ma è chiaro che con volume ad 1 qualcosina di più spremi dal pre in considerazione della potenza massima, più che dimezzata.
Ciao
Rispondi
di ventum [user #15791]
commento del 11/11/2021 ore 14:34:40
Come ho scritto nel post, il dubbio mi viene vedendo l'offerta di amplificatori sull'usato. Tra le cose che ho visto, Randall e Jet City sui 200-250, Marshall e Laney sui 400-450, fino a Mesa Boogie sui 700 (qualche DC o perfino avevo visto una testa Rectifier a 600). Tutta roba oltre i 30 w. Perciò per una persona 'agli inizi ma non troppo', che voglia saltare sul treno valvolare, e che abbia aperta la possibilità di suonare in un gruppo (live o prove che siano) consiglierei un usato di questa taglia piuttosto che un piccolo. Col rischio poi di doppia spesa. Sul volume, concordo che ci son ampli in cui il master ha uno 'scatto' al minimo che fa subito salire il livello (JCM800 ad esempio). Si può ovviare mettendo un potenziometro o un bufferino basso nel loop effetti. Ma se il master funziona, il pre lo si può tirare a collo senza problemi. Chiaro che non sto parlando di plexi e simili ampli senza Master Volume.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 11/11/2021 ore 13:43:57
Diciamo che il mio da 5 watt in casa lo uso a volume decente senza pedali ed ho il suono dell’ampli, mentre quello da 50, se volessi usarlo con la sua cassa anziché una loadbox, dovrei usarlo coi pedali per spingerlo abbastanza e allora cosa spendo un botto per l’ampli a fare?
Il discorso cambia completamente se parliamo di prove o concerti, e lì dipende molto dal genere che fai.
Rispondi
di ventum [user #15791]
commento del 11/11/2021 ore 14:36:49
Hai il master volume sul 50w? Se sì il pre dovresti poterlo spingere quanto di aggrada. Che poi 'a palla' suona meglio ci sta ma esiste anche un effetto psicoacustico.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 11/11/2021 ore 15:34:51
Si, e' disinseribile e sinceramente quando non lo uso mi piace di piu'. Dopodiche' e' anche un ampli che non ha molta distorsione di pre, per cui lo potrei pure spingere, ma per avere un vero distorto a basso volume dovrei comunque passare dai pedali e far clippare quelli.
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 11/11/2021 ore 13:59:18
La scelta dell'ampli deriva da una commistione di esigenze e gusto. Poi ci si può muovere verso un estremo piuttosto che un altro e questo comporterà il dover determinare quali compromessi si devono accettare, che ci saranno sempre e comunque a prescindere. Ma stiamo ovviamente parlando di noi comuni mortali e di talune tipologie di professionisti, posto che in ogni caso la scelta è sempre legittima.
Rispondi
di TidalRace [user #16055]
commento del 11/11/2021 ore 14:06:47
Io credo che sia più idoneo avere almeno un paio d'amplificatori di potenza diversa, se si suona anche all'aperto, ma chi l'ha detto che debbano essere per forza valvolari? Uno più piccolo per suonare in casa, o fare le prove e uno maggiore se si suona su un palco, ma In alcune situazioni potrebbe essere superfluo portarlo. D'altronde vedo che spesso si cerca l'ennesima elettrica da acquistare per avere altri suoni, ma secondo me un amplificatore da comunque altri suoni, anche se dello stesso marchio. Un ampli più potente, con il master volume, può avere una saturazione anche migliore di preamplificazione di un piccolo finale tirato a palla, dipende dalle regolazioni e dai modelli, ma permette d'avere anche la riserva di pulito necessaria, occorre che qualcuno suoni anche con il suono pulito, altrimenti la musica si appiattisce troppo.
Rispondi
di ventum [user #15791]
commento del 11/11/2021 ore 14:42:29
Vero, non era il caso che pensavo io (gente che chiede consigli sul primo valvolare). In quel caso l'idea del 'practice amp' piccolo può aver un senso, e per praticità e 'durata' le valvole diventano perfino un handicap. Però ho sempre preferito studiare e suonare con lo stesso ampli, con cui in qualche modo si entra 'in sintonia'. Fare pratica e imparare col Cube ha un senso, ma per provare i brani 'da sala' penso sia importante riprodurre l'esatta situazione (pedali ed effetti compresi),
Rispondi
di Skywalker8 [user #40706]
commento del 11/11/2021 ore 14:46:20
Sto dando via il mio Laney da 30 (per passare a qualcosa di più piccolo) proprio perché suono solamente in casa. Già 5 watt sono tantissimi. Avevo in porto uno scambio (e dico scambio alla pari) con un Laney da 10 e la cosa non è andata a buon fine solo perché tale ampli piccolo aveva una vibrazione fastidiosa da volume 4/10 in poi.
Per il suono che piace a me, ossia quasi tutto di finali, la zanzarosità del pre è un fastidio ad ogni condizione. E no, non ho un gruppo nè una sala prove ma vivo in condominio come tre quarti delle persone. Ho sentito in sala una band stoner rock dove il chitarrista, tra Muff e altri pedali, teneva il Master a 1,5.
A mio parere è proprio il contrario: chi si approccia al valvolare dovrebbe entrare dal mondo single-ended, con max 15 watt, e poi per altri usi un noleggio o microfonazione
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 11/11/2021 ore 23:43:59
Spremere le finali o la finale di un single-ended in un condominio direi che è mission impossibile anche con un ampli da 3 watt.
Rispondi
di Skywalker8 [user #40706]
commento del 12/11/2021 ore 15:56:26
Verissimo, ma suona comunque meglio di un ampli da 100 watt a 0,001 di volume
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 13/11/2021 ore 12:45:51
La mia esperienza e' diversa. Con amplificatori di grande wattaggio riesco ad ottenere dei bei suoni a bassissimo volume, cio' che non riesco a fare con amplificatori di piccolo wataggio. Ma e' difficile generalizzare. Dipende molto dal Master Volume (se lo hanno), da come sono costruiti (suono di pre o di finali) e dall'efficacia dei potenziometri.
Gli ampli Mesa Boogie ad esempio suonano generalmente molto bene a bassi volumi, perche' hanno un MV molto efficace. La mia Sldano SLO 100 suona molto bene a basso volume perche' e' un ampli che suona tutto di pre. Il Bogner Ecstasy 20th suona molto bene a bassi volumi perche' ha i potenziometri molto lineari e si riesce a controllare bene il volume.
Dipende molto dalla costruzione dell'ampli ma in linea di massima, per mia esperienza personale, un 100w a basso bolume ha un suono gia' bello piene, molto presente e completo, mentre ad esempio un 10w a basso volume non riesce esprimersi. Ma sono pareri personali e molto soggettivi, per cui capisco anche chi, come te, preferisce esattamente il contrario.
Rispondi
di Skywalker8 [user #40706]
commento del 14/11/2021 ore 01:06:15
Ah beh si ovviamente è tutta questione di gusti personali! Pensa che a me (per farti un esempio di "gusto personale che lascia perplessi") piace di più il tipo di suono che dà il cono da 10 rispetto a quello da 12...alla fine è tutto nella nostra sensibilità:)
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 14/11/2021 ore 08:29:12
Si è esattamente cosi :-)
Ps....anche a me piace molto il cono da 10"
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 11/11/2021 ore 16:36:10
Ciao Ventum, il mondo è bello perchè vario, e ogni scelta è legittima. Più che disquisire su quale sia la scelta migliore, è molto meglio, didatticamente parlando, che chi vuole ci spieghi le motivazioni della sua scelta. Mi viene solo da contestare la tua affermazione "Unica nota a vantaggio, il risparmio energetico se vi sentite green (ma in tal caso dovreste passare al digitale per coerenza)". L'amplificazione è sempre analogica, sia nel pre che nel finale, all'ingresso del pre o del finale (S/R), il segnale può essere trasformato da analogico in digitale ed in questo stato poter essere modificato tramite algoritmi, aggiungendo saturazioni, modulazioni e ritardi, poi però viene ritrasformato in analogico per poter essere preamplificato o amplificato. La differenza, in termini di risparmio energetico, la fa la classe dell'amplificatore, la classe A consuma più della A/B, che consuma più della B, che consuma più della D ecc. La classe A è quella che consuma di più in quanto più della metà della potenza assorbita se ne và in calore (sono praticamente quasi tutti a valvole), scendendo di classe, queste assorbono sempre meno potenza in quanto disperdono sempre meno in calore, checché se ne dica, la maggioranza di noi pensa che le valvole siano meglio dei transistor, specialmente quando usati in circuiti in classe D. Semplificando è un po' il discorso che si fa per il passaggio dalle lampade ad incandescenza ai tubi fluorescenti, alle lampade a scarica nel gas per arrivare ai led, questi ultimi rendono il massimo, ma danno la loro luminosità in un solo punto della gamma cromatica (quella scelta, dai 2800 K ai 16.000K), mentre le alogene IRC a 4300Kelvin sono focalizzate sulla luce solare ma degradano lentamente su tutta la gamma di frequenze elettromagnetiche, come fa il solo allo zenith. Ciao, Paul.
Rispondi
di ventum [user #15791]
commento del 11/11/2021 ore 17:51:10
Grazie Paul dei tuoi pensieri. In effetti ho sbagliato avrei dovuto dire stato solido, ma ormai lo assimilo a digitale, essendo le due cose coincidenti. Il consumo, indipendentemente dalla classe, prevede il riscaldamento delle valvole che son circa 10 watt per ciascuna EL34 e circa 2 watt per ciascuna 12AX7. Spannometricamente 30 watt senza neppure togliere lo standby. Poi se ci mettiamo la classe A si va su sempre a riposo. Mediamente i 50w valvolari son classe AB.
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 11/11/2021 ore 17:03:13
Io sono partito da un 20W, poi sono passato ad un 15... poi un 30W e infine sono arrivato al 50W. :)
Tutti hanno i loro pro e contro.
Ormai nella fascia sotto i 20W c'è talmente tanta roba che la questione features non è certo un problema, riverbero, send/return, master, eq... si può trovare tutto. Il problema,può essere la riserva di pulito se suoni con un batterista... ma quello dipende da ampli ad ampli... con un 20W difficilmente è in problema, con un 5 o un 10 probabilmente si.
Diverso il discorso per suonare in casa... lì secondo me quello che conta è avere un master volume che funzione bene. Con quello 5W o 120W sono la stessa cosa... tanto a basso volume l'ariosità di un 100W non la senti mica.
Rispondi
di ventum [user #15791]
commento del 11/11/2021 ore 17:46:0
Anche a basso volume, uso comunque la modalità a 100w sia per un consumo uniforme delle 4 valvole, sia perchè il suono mi piace di più (è più 'definito' ma lì son gusti). Ma il 50w credo sia la potenza giusta
Rispondi
di Ampless utente non più registrato
commento del 11/11/2021 ore 17:32:57
Io in 30 anni suonati, mai sceso sotto i 30W, che poi è stato il mio primo ampli un Roland Bolt30 a valvole, poi solo ampli 100W..
Poi, giusto per capirci con esempi live, se nel concerto che ora vi posto, avessi avuto al posto della mia vecchia Brunetti 059 da 120W, un ampli da 20W, non so se mi sarei tanto sentito visto il pestaggio del batterista e visto anche il genere che suonavo ai tempi, comunque in questo live, la mia testa da 120W era oltre la metà, ed ero anche microfonato con un sm57, ed il locale che si chiama Corallo a Scandiano RE, è un club di dimensioni piuttosto grandi messo su 2 livelli vai al link
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 11/11/2021 ore 21:30:03
discorso complesso. rimanendo nel "tradizionale" un buon chitarrista elettrico dovrebbe avere sempre a disposizione 3 ampli:
uno mignon tuttofare, perché no digitale, (anche da casa al mare o cose simili) con eventuale uscita cuffie ecc.ecc.
un secondo ampli (o una testa) "vero" e "ufficiale", come dici tu perlomeno i 50 watt valvolari ma che sia "umanamente" trasportabile alla bisogna e che (ovviamente) abbia la riserva di pulito con emuli di john Bonamm.
il terzo "giocattolo" potrebbe/dovrebbe essere il Mulo, direi ovviamente a stato solido, mangiapedali ecc, il classico ti-salvo-io
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