P90 troppo basso? Non gettiamo la spugna: compriamola!
di Oliver [user #910] - pubblicato il 16 dicembre 2021 ore 11:00
"Anzi, usiamola" spiega il nostro lettore Oliver, alle prese con la regolazione in altezza di un pickup P90 con un po' di sano fai-da-te.
Penso che tutti sappiano cosa sia un P90, e che sia disponibile in due “formati”.
Uno è il Soapbar, che è il più diffuso, e si fissa al body tramite due lunghe viti che lo attraversano in mezzo, tra i poli magnetici.
L’altro è il Dogear, così chiamato per le due estremità triangolari, aggiunte ai lati per poterlo fissare su body vuoti (hollow body).
Non è però infrequente trovare P90 Dogear montati su chitarre solid body: la Les Paul Junior ne è l’esempio più classico.
Il sistema di montaggio è molto semplice, ma ha un limite intrinseco: non consente di regolare l’altezza del pickup rispetto alle corde.
L’unica cosa che si può fare è agire sui singoli poli, per avvicinarli o allontanarli dalle corde. Si intuisce subito che il margine di regolazione non è elevatissimo, sia perché i poli magnetici probabilmente non funzionano allo stesso modo se vengono allontanati troppo dal magnete sottostante, sia perché... sarebbero bruttissimi da vedere.
Nelle chitarre Gibson normalmente il problema non sussiste: nascono già con un’impostazione corretta che posiziona il P90 in condizioni ottimali.
La LP Junior, per esempio, a conti fatti non è altro che una LP Standard alla quale non è stato applicato il top in acero. Però l’angolo di giunzione del manico è stato modificato opportunamente e le corde arrivano al ponte a un'altezza ideale.
Per qualche motivo che continua a sfuggirmi, la maggior parte delle chitarre non-Gibson che si ispirano agli stessi modelli storici non vengono costruite con queste attenzioni, con il risultato che quasi sempre il povero “orecchio di cane” si ritrova troppo distante dalle corde, con importanti conseguenze sul suono e sulla suonabilità. Un pickup troppo distante non solo suona “di meno” (cosa che a volte può essere anche intenzionale), ma porta ad alzare volume e gain dell’amplificatore. E con un single coil significa una cosa sola: rumore.
Ma non bisogna arrendersi. Se il P90 è proprio il pickup che ci piace, non dobbiamo gettare la spugna. Anzi, compriamone un po’.
Si trova facilmente in fogli, elegantemente neri, di spessori variabili (che si possono anche sovrapporre e sommare), in formato A4 e a prezzi contenuti.
Si lavora e si taglia molto facilmente e ha una consistenza ideale, morbida ma non troppo.
È un attimo, e parte l’Art Attack.
Basta riportare la sagoma della cover P90 sulla spugna e tagliare. Una lama affilata o un paio di forbici vanno benissimo.
Con un comune punzone si praticano i fori per il passaggio delle viti.
Fatto?
Da un singolo foglio si ricavano almeno sei sagome.
In non più di cinque minuti e a costo ridicolo di qualche centesimo ricaviamo quello che sul web viene venduto come “P90 shim”: fatto quasi sempre allo stesso modo, ma al prezzo di una decina di euro (+ spedizione, spesso extra UE).
Funziona!