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È morto Alexander Howard Dumble: guru assoluto del suono
È morto Alexander Howard Dumble: guru assoluto del suono
di [user #116] - pubblicato il

Ci lascia Howard Dumble, genio dell’elettronica, artigiano che ha costruito ogni singolo amplificatore Dumble dell’ultimo mezzo secolo. C’è stato il suo saldatore dietro i suoni di Stevie Ray Vaughan, Robben Ford ed Eric Clapton.
“È con grande tristezza che annunciamo la morte di Howard. Il suo lavoro ha portato gioia e ispirazione a innumerevoli musicisti e costruttori. Possa riposare in pace”. Queste parole compaiono la mattina del 18 gennaio 2022 sulla pagina Instagram di Dumble Amps: Alexander “Howard” Dumble, uno degli ultimi grandi guru del suono, è morto.

I suoi amplificatori sono stati per lungo tempo il sacro graal del suono chitarristico, ricercati e inseguiti da musicisti e collezionisti fino a raggiungere cifre astronomiche nei mercati dell’usato e dei prodotti boutique. Progetti vincenti come il suo Overdrive Special sono divenuti un nuovo standard sonoro per tantissimi altri brand, con tentativi di repliche, reinterpretazioni, tributi sotto forma di stompbox e un posto fisso praticamente in ogni software di amp simulator, sempre e comunque nel rispetto di quello che sarà ricordato come un vero genio del suono.

È morto Alexander Howard Dumble: guru assoluto del suono

Quella di Dumble è una lunga carriera, cominciata con le prime modifiche sugli amplificatori Fender negli anni ’60 ed evoluta in una filosofia sonora originale, che per quasi mezzo secolo ha rappresentato uno tra i massimi esponenti boutique in fatto di amplificatori.

Alexander era un artigiano: non si è mai dimostrato interessato alle logiche industriali e alla produzione su vasta scala. Si è invece concentrato sullo studio e sulla produzione di pochi pezzi di qualità assoluta, affiancando spesso il suo nome a quello di veri idoli della chitarra elettrica.



In un’intervista, Robben Ford racconta che Dumble gli confessò di aver avuto l’idea per il celebre Overdrive Special dopo aver ascoltato il chitarrista suonare con una testata Fender Bassman degli anni ’60.
Proprio l’Overdrive Special è uno degli amplificatori prediletti anche da Larry Carlton, mentre Joe Bonamassa - collezionista e cultore del suono - pare ne abbia posseduto ben tre.
Dumble ha lavorato anche con Ben Harper, che raccontava: “collegava la mia chitarra dritta nell’oscilloscopio, così da poter tarare espressamente l’Overdrive Special sulle caratteristiche del mio strumento”.
Il produttore discografico Dave Cobb, che nell’ultimo periodo si è rivolto più volte ad Alexander per i suoi lavori, raccontava come l’alchimia di Dumble fosse nel modo in cui il costruttore era capace di ascoltare e interpretare il suonato di ogni musicista, partendo da componenti comuni, miscelati in un cocktail fenomenale.



L’attenzione per i dettagli è quella che, anni prima, aveva convinto un gigante come Stevie Ray Vaughan a fare di un Dumble Steel String Singer uno dei suoi amplificatori di punta. Carlos Santana racconta di averlo ascoltato proprio da lui, la prima volta, e di aver individuato in quel suono il punto d’arrivo della propria ricerca sonora.

Tanta è la stima dei musicisti verso Dumble e il suo lavoro che persino un metal-head come Kirk Hammett ha voluto uno Steel String Singer nella sua collezione, mentre Eric Johnson - che in fatto di suono e strumentazione ha pochi rivali - possiede entrambi i modelli.

Alexander fuggiva le logiche commerciali, non era suo interesse vedere il proprio logo nei negozi, e persino sui palchi poteva capitare di aver ascoltato uno dei suoi lavori senza neanche saperlo. È il caso di Eric Clapton e di Kenny Wayne Shepherd, entrambi possessori di amplificatori Fender pesantemente modificati da Dumble.

È morto Alexander Howard Dumble: guru assoluto del suono

L’intero mondo della musica suonata si è stretto intorno Dumble e ai suoi cari, affollando i social con ricordi e ultimi saluti.
“Uno degli indiscussi re del suono” ricorda Wampler Pedals.
“Un genio, unico nel suo genere” per Joe Bonamassa.
Kenny Wayne Shepherd accompagna così la foto di uno dei suoi Fender modificati da Alexander: “Non cercherò di sintetizzare la vita di un uomo in un post sui social, ma devo dire alcune cose su di lui perché non tutti lo conoscevano davvero… i più conoscevano solo le voci sul suo conto. Era un vero genio e non uso quel termine con leggerezza. L’elettronica e gli amplificatori erano il suo campo, ma era un pozzo di conoscenza tecnica su così tante cose. Aveva un cuore eccezionalmente buono ed era un uomo di fede. Mi ha ispirato come persona e come musicista, e ha elevato la mia musica con gli amplificatori che ha creato per me. Ricorderò sempre con affetto la nostra amicizia. Riposa in pace amico mio”.
alexander howard dumble curiosità dumble
Link utili
Il post sul profilo Dumble Amps
Il post di Wampler Pedals
Il post di Joe Bonamassa
Il post di Kenny Wayne Shepherd
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di giambibolla [user #5757]
commento del 18/01/2022 ore 11:11:44
un altro giorno molto triste.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 18/01/2022 ore 11:57:48
Una leggenda. Riposi in pace.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 18/01/2022 ore 16:20:54
Ero del tutto ignaro che il creatore degli amplificatori Dumble fosse ancora attivo fino a qualche anno fa. Solo leggendo della sua recente scomparsa e andandomi a leggere un po' di cose ho capito che ancora fino al 2017 stava realizzando amplificatori per pochi sezionatissimi clienti.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 18/01/2022 ore 22:56:19
Si è incredibile come lui non fosse interessato minimamente al business. Avrebbe potuto costruire una serie Dumble e porla sul mercato, avrebbe fatto una fortuna. Invece negli ultimi anni avrà costruito si e no 10 amplificatori, solo per musicisti professionisti.
Anche i service non li faceva più, ma era sempre molto gentile e ti rimandava a "colleghi" di cui si fidava. Non ho mai capito dove abitasse negli ultimi anni, forse Santa Cruz o più a sud ..ma era sempre gentile e rispondeva sempre alle emails. Grande persona, molto chiuso ed enigmatico, ma sempre molto disponibile.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 18/01/2022 ore 23:53:03
Veramente prima di oggi credevo fosse stato solo attivo negli anni '70-'80. La cosa che mi fa sorridere sono i cloni di altri costruttori proposti a prezzi assurdi. Gli sarebbe bastato effettivamente di dare la licenza per il nome per fare una barca di soldi.

Comunque sarei curioso di provare una delle sue creazioni, ma mi pare difficile come probabilità...
Rispondi
di rockit [user #11557]
commento del 19/01/2022 ore 11:32:57
Beh i prezzi dei cloni, comparati con gli originali, sono abbastanza contenuti. Un Dumble Overdrive Special a meno di 30K dubito che si trovi. Tra l'altro il personaggio era notoriamente spigoloso e fondamentalmente costruiva esclusivamente per le rockstar.
Rispondi
di coprofilo [user #593]
commento del 19/01/2022 ore 16:01:45
Con mr Dumble in vita i prezzi erano più vicini ai 100k che ai 10k, non oso immaginare a che livelli arriveranno!
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 20/01/2022 ore 00:37:07
Si certo, se comparati agli originali i cloni sono "a buon" mercato. Bisognerebbe poi vedere se i prezzi richiesti dai produttori siano giustificati dai componenti utilizzati, le ore di lavoro e magari anche la ricerca (e ore di lavoro spese in tal senso) impiegata per replicare il suono dei Dumble originali. Quello che intendo è che di produttori di amplificatori artigianali ce ne sono tanti in giro, che propongono anche progetti originali o repliche dei marchi storici. I cloni dei Dumble costano mi pare un po' di più di altri prodotti artigianali anche di fascia alta. La cosa la trovo particolare e mi incuriosisce di capire se c'è una spiegazione anche reale (tipo di circuito, componenti utilizzate etc.) O se un po' i produttori dei cloni Dumble cavalcano la tigre dei prezzi degli originali.
Rispondi
di rockit [user #11557]
commento del 20/01/2022 ore 09:22:13
Io ho un paio di amplificatori costruiti da Paolo Mazza, che faceva anche cloni Dumble di un certo pregio (a prezzi non proprio popolari, anche se molto minori di quelli dei produttori oltreoceano). Da quel che ho capito parlando con lui sia i disegni Dumble che i Trainwreck richiedono un discreto lavoro di affinamento e messa a punto per suonare bene, rispetto a amplificatori più "standard" che tutto sommato offrono un bel suono già con pochi aggiustamenti allo schema base. In più essendo i Dumble fatti su specifiche e diversi tra loro almeno in qualche dettaglio tra un esemplare e l'altro c'è sempre bisogno di lavorare sullo schema perché quelli disponibili sono frutto di un reverse engineering magari parziale, oppure relativo a uno specifico modello che va bene per il suo acquirente ma per essere buono "per tutti" richiede un certo affinamento che il costruttore deve interamente affrontare secondo il suo gusto e competenza. Ma essendo io completamente ignorante in materia magari sto parafrasando male. C'è anche da dire che in larga parte i produttori di cloni stanno in USA, dove i prezzi più alti sono in realtà abbastanza ben compensati da stipendi decisamente più ricchi che da noi, uno strumento da 4-5K non rientra certo nella fascia economica ma non è nemmeno un lusso inarrivabile, per certe fasce di acquirenti statunitensi. Probabilmente ci sono come sempre un po' entrambe le cose, un po' di difficoltà di progettazione più un target generalmente un po' più danaroso anche tra i musicisti "normali" che permette di prezzare un po' più alto.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 20/01/2022 ore 14:08:11
Si mi ricordo perfettamente di Paolo Mazza. Non lo conosco personalmente, ma ai tempi del sito Laster ci interagivo spesso, visto che era uno degli utenti più attivi. Comunque la tua spiegazione sul costo dei cloni fa molto senso e mi pare più che plausibile.
Rispondi
di luxvan [user #15458]
commento del 20/01/2022 ore 18:54:51
Paolo Mazza è un grande!!!! Persona assolutamente gentile e grande professionista! Peccato che abbia cessato l’attività a tempo pieno, l’ho sentito l’ultima volta circa 5 anni fa, mi ha praticamente fatto una consulenza al telefono e ho capito un sacco di cose risparmiando migliaia di euro!!!! Prima o poi spero di poter mettere le mani su un suo ampli. Grazie
Rispondi
di dariothery [user #12896]
commento del 18/01/2022 ore 16:28:41
Adesso gente come Fanton gli dedicherà un bel video da cui potremo scaricare una bella patch "Il suono del Dumble Overdrive" e con cui si ribadirà che "il suono dell'amply è bello,ma solo nella tua stanza!" oppure "il digitale oramai ha soppiantato gli amply veri anche sui palchi" scordando che un buon amplificatore ti aiuta a maturare e quindi a suonare meglio (anche un cattivo amplificatore ti aiuta!) e che il suono di un chitarrista è fatto di tanti fattori, tocco, intenzione, ascolti, chitarra, pedali ed, appunto, amplificatori. Se non fosse stato per gente come DUMBLE ci sarebbe ben poco da replicare digitalmente
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 18/01/2022 ore 16:56:57
Totalmente d'accordo!!! Fanton mi piace, ha bei suoni e sa suonare (rock anni 80, non altro), ma quando parte per la tangente con sti discorsi sterili e privi di logica è pesantissimo! Non lo sopporto 😆
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 18/01/2022 ore 17:00:33
Beh, come biasimarlo.. ha fatto del digitale il suo "core business", un vero indotto tra clinics, sponsor, social media e quant'altro, deve tirare acqua al suo mulino ;-)
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 18/01/2022 ore 17:21:0
Si si, è sicuramente un pappone del digitale hahah però è pesantone 😆 sono sicuro che se fosse stato endorser dumble il fractal avrebbe fatto schifo 😆🤣
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 18/01/2022 ore 17:23:53
Senza dubbio alcuno! :-D
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 19/01/2022 ore 00:08:03
Aspetta un attimo… allora vorresti dire che non devo credergli quando dice che le Schecter di fascia media suonano meglio delle Custom Shop e le Tokai sono meglio delle Gibson?!? 😄
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 19/01/2022 ore 06:48:29
Be quello ovvio! Le gibson fanno cagare è risaputo :D sono tutti scemi quelli che prendono una Gibson quando potrebbero prendere una tokai cinese! Poi come ci ha insegnato fanton tutte le les paul a parte le tokai hanno un pulito orribile! Però penso che se fosse stato endorser gibson il resto avrebbe fatto schifo...mah
Rispondi
di Gigibagigi [user #49591]
commento del 19/01/2022 ore 08:35:15
Beh, ma meglio di tutto sono le lamina, chitarra del futuro, altro che le porcherie in legno che facevano una volta come le castomsiop, ahahah.
Anzi no, aspetta, mi son sbagliato, meglio ancora le Shecter, in particolare le strato fatte in Korea, surclassano qualsiasi customsiop, senti che roba! Altro che quelle porcherie fatte in alluminio.
No no, aspetta, mi son sbagliato, meglio le Tokai, qualità giappo e fanculo ai koreani. Anche queste meglio del castomsiop, naturalmente.
Anzi, fermi tutti, mi è appena arrivata un'email con una proposta per un endorsing... 5 minuti e vi dico subito quali sono in realtà le supermegachitarre meglio di qualsiasi castomsiop...
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 19/01/2022 ore 12:12:42
Hahahaha
Rispondi
di dariothery [user #12896]
commento del 19/01/2022 ore 09:26:19
Parto da una premessa: Fanton sa suonare molto bene ed ha dei bei suoni,non stiamo certo parlando di un dilettante. Detto ciò, non è certo mia intenzione screditarlo ma la morte di Dumble dovrebbe farci riflettere su alcuni fatti e cioè cosa significhi per un chitarrista scegliere un amplificatore di una determinata marca X abbinandolo ad un determinato strumento Y. La crescita di un chitarrista sta pure dentro alle scelte di hardware che fa e nelle cose che questi strumenti gli fanno imparare.Crescita che ahimè passa pure per la scelta di amplificatori o chitarre scadenti, con un "brutto suono".
Ho assistito ad una diretta proprio di Fanton in cui lui, entisiasta, sosteneva che il tuo suono di chitarra nell'amplificatore è bellissimo "solo nella tua stanza" perchè poi "eh, vallo a microfonare e vediamo se suona meglio dei dispositivi digitali".
Eh beh, "grazie ar ca..." direi io. Peccato che la storia della chitarra, tutto quello cioè che il digitale oggi tenta di riprodurre sia nato proprio all'interno "di una stanza": quella dei tanti chitarristi che amiamo.
E' normale che non sia facile riprodurre fedelmente il suono di un amply in una registrazione se non si dispone di un buon microfono, di un fonico etc.
E' normale sia più semplice attaccarsi ad Helix (di cui sono un felice possessore!) infilare un reverbero ed un delay stereo dopo una distorsione ed avere un suono della Madonna, ma prima di arrivarci a mio avviso non sarebbe male aver speso un po' di anni a suonare con roba vera, imparando ad usarla.
Il digitale dovrebbe essere un punto di arrivo, non di partenza, almeno secondo la mia esperienza. Ma in fondo anche secondo l'esperienza di Fanton perchè lui se oggi suona così bene è anche perchè lo avrà fatto per anni con amplificatori di vario tipo e probabilmente lo sa benissimo.
E' fastidiosissimo ascoltare messaggi a favore assoluto dei sistemi digitali, con argomentazioni assurde, come se fossero una soluzione a tutti i mali, arrabbiandosi pure perchè oramai ne ha parlato troppo spesso.
Per arrivare a fare cose belle, in campo artistico, non basta il talento, bisogna FATICARE altrimenti qui si rischia di suonare tutti uguali, cosa che tra l'altro succede già: oramai ho perso il conto dei chitarristi che riescono a rifare Brian May, andandone pure fieri, come se fosse un traguardo, senza porsi la domanda "ma il MIO suono,poi, qual è?".. Non voglio tirare su il pippone della serie "si stava meglio quando si stava peggio" ma non si può esortare la gente a non usare gli amplificatori dicendo "dimostratemi che con un amply riuscite ad avere lo stesso suono che ho io col Fractal!" oppure "oggi sui palchi gli amply non si usano più! "(lo dici tu?io conosco un sacco di gente che li usa ancora eccome) perchè è proprio anche grazie agli amplificatori (e quindi a gente come Dumble) che la storia della chitarra è quella che conosciamo e ci appassiona così tanto.
Quando sento sti discorsi mi sembra di sentire uno che dice "ma perchè devi uscire a perdere tempo per convincere una donna a venire a letto con te quando puoi guardare youporn gratis, quando vuoi?"
PS: nonostante la usi tantissimo per registrare e fare pratica, ho provato mille volte a suonare Helix in un impianto audio, in sala prove, o sui palchi, per risparmiare fatica, ma continua sempre a farmi schifo, come succedeva negli anni '90 e 2000 con lo Zoom 9002 o col POD o col V-AMP della Behringer. Quando ho chiesto a Fanton come riuscisse a farlo lui, mi ha risposto che lui non a caso si porta dietro una cassa X-Y.
A sto punto, se devo portarmi appresso anche la casa, preferisco pedaliera ed amply, almeno MI DIVERTO di più
Rispondi
di euke [user #1325]
commento del 19/01/2022 ore 10:40:25
Onore al grande Dumble ma... quando uno dei suoi ampli costano quanto 2 o 3 Fractal, io non riesco a non confrontare cosa c'è dentro e il relativo costo con quello che c'è dentro a Fractal. Senza contare poi i costi di sviluppo imparagonabili.
Purtroppo, come sono insopportabili i paladini del digitale, lo sono anche i fedeli dell'analogico. Anche perchè senza Dumble non ci sarebbe il digitale, ma anche senza Crookes non ci sarebbe la TV 4K, eppure il tubo catodico è morto da tempo.
Rispondi
di dariothery [user #12896]
commento del 19/01/2022 ore 10:48:21
Ovviamente. Ma il discorso, perdonami non è certo questo. Non sto dicendo che per suonare la roba Fractal uno debba prima provare o possedere TUTTI gli amplificatori del mondo, sarebbe impossibile.
Non sto necessariamente dicendo che il digitale sia peggio o meglio, sto dicendo che dovrebbe essere un punto di arrivo, non di partenza.
La chitarra è uno strumento musicale, un mezzo di espressione ARTISTICO, che necessita, oltre al talenti, di "studio", che può avere molteplici sfaccettature.
E' che a mio avviso non si può liquidare in una semplice patch un suono frutto di esperienza ed errori.
Rispondi
di euke [user #1325]
commento del 19/01/2022 ore 10:59:12
Non condivido assolutamente, il digitale non c'entra nulla. Quante persone si sono fatte influenzare nella scelta di un ampli o di un pedale dal fatto che tale attrezzatura fosse usata da tal chitarrista avente un determinato suono?
Il problema non è il mezzo ma chi lo utilizza.
Rispondi
di Gigibagigi [user #49591]
commento del 19/01/2022 ore 11:03:2
Io invece ho un'esperienza direttamente opposta. Parlo del Kemper, che ha rivoluzionato (in meglio) la mia maniera di suonare. Prima, con l'ampli non avevo un centesimo delle possibilità che ho ora, tra profilazioni, IR, effetti, possibilità di registrare in digitale tramite SPDIF e fare il reamp (sempre sia lodato). E devo dire che ho imparato molto di più col Kemper che con gli ampli che avevo prima, senza contare che, utilizzando il tutto principalmente per registrare, per me è stato come conoscere il messia.
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 19/01/2022 ore 12:20:37
Ciao Dario! Sono pienamente d'accordo con tutto quello che hai detto! A me fanton piace moltissimo quando sta zitto, ha un suono ed uno stile chitarristico che ammiro molto. Poi ha la lingua tanto lunga da contraddirsi continuamente ma quello che mi da fastidio è il discorso "meglio peggio". Che te ne frega? Hai bei suoni? Ti diverti? Allora suona e sta zitto, che ti importa se secondo tizio e Caio la les paul del 59 è inimitabile? Ti piace la tokai? Suonatela e divertiti.
Non voglio neanche aprire il discorso digitale analogico, se sei bravo te la cavi comunque, sono due opzioni diversi e valide che non si escludono a vicenda per quel che mi riguarda. Trovo il 90% dei suoi discorsi inutili, sterili e puerili. Ed è un peccato che uno che ha le sue doti e la sua conoscenza si perda in ste cagate.
Rispondi
di dariothery [user #12896]
commento del 19/01/2022 ore 15:44:15
esatto!concordo appieno!
Rispondi
di pierinotarantino [user #29514]
commento del 18/01/2022 ore 19:14:54
Non riesco a smettere di ridere leggendoti… pensa che l’ho tolto da Facebook. Sopratutto per lo smacco al gruppo fractal Italia di Ismaele medico. Detto questo Dumble, per chi lo conosce, è inarrivabile. Io da comune mortale non ho neanche visto una replica… ma la vita può riservare sorprese.
Rispondi
di dariothery [user #12896]
commento del 19/01/2022 ore 09:32:45
che intendi?cos'è successo?io ho smesso di seguirlo ultimamente, le interviste sono interessanti e lui suona bene ma è un personaggio che non mi piace
Rispondi
di pierinotarantino [user #29514]
commento del 19/01/2022 ore 10:12:50
Ismaele è stato tra i primi (forse il primo) utente fractal ad aprire una pagina face e a dispensare consigli a tutti. Ha chiuso con fractal e il buon MF gli ha intimato di chiuder il gruppo (contava tanti iscritti) e così lui ha aperto il
Suo fractal Italia.
Rispondi
di DottorZero [user #44787]
commento del 19/01/2022 ore 12:08:25
Eccoti una sorpresa...
E suonano molto bene, anche i Negrita l'hanno utilizzato per un live:
vai al link
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 19/01/2022 ore 14:15:29
si sa quanto costano?
Rispondi
di Fanthy [user #51162]
commento del 03/09/2022 ore 11:17:5
Verissimo...ma, alla fine, lo scopo del digitale non è proprio quello di emulare al meglio l'analogico? Tutto ciò la dice lunga: sarebbe diverso se il digitale cercasse di creare un proprio suono appunto "digitale", che non avesse nulla a che fare con l'emulazione dell'analogico...
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 19/01/2022 ore 00:11:04
Peccato, per lui e per tutti quelli che non avranno mai modo di provare l’emozione di suonare i suoi meravigliosi strumenti.
Rispondi
di DottorZero [user #44787]
commento del 19/01/2022 ore 15:18:37
Manda una mail al costruttore.... è molto gentile e disponibile
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 19/01/2022 ore 20:11:55
La morte di Dumble ha suscitato in rete reazioni e commenti di vario tipo, c'è chi lo considera una specie di inarrivabile genio dotato di straordinari e misteriosi poteri e chi insinua che fosse un ciarlatano venditore di aria fritta. Valutando per quelle che sono le poche notizia certe che abbiamo sulla vita e le opere di questo signore, possiamo concludere che entrambe le posizioni sono, come tutte le esagerazioni basate su pochi fatti e tante chiacchiere, sbagliate.
Quello che di certo rende speciale Alexander Howard Dumble è che si è inventato un mestiere che nessuno aveva mai fatto prima: costruire amplificatori per chitarra SU MISURA. Se in molti campi l'industria ha soppiantato o affiancato l'artigianato con la produzione seriale di oggetti che prima erano realizzati da artigiani, l'amplificatore per chitarra elettrica è un oggetto che nasce come tipico prodotto industriale, senza la pregressa tradizione che possono avere campi come la sartoria o la liuteria. In quest'ambito Dumble si è creato una nicchia di mercato che prima non c'era, e lo ha fatto al momento giusto.
Già, il momento ed anche il luogo, infatti la California degli anni '70 era il posto ideale per avere successo in un'impresa simile: la West Coast era allora il centro non solo dell'industria musicale, ma anche della "custom culture": non a caso nella stessa epoca e nello stesso luogo nascono attività come Mesa, Charvel e Schecter, che a differenza di Dumble prenderanno presto la strada della produzione seriale. Aggiungiamo che allora i chitarristi non tendevano come oggi all'emulazione maniacale del passato ma cercavano il nuovo, e più facilmente avrebbero speso i propri soldi per qualcosa che li aiutasse ad affermare la propria voce che non, come invece fanno oggi i più, per cercare di ottenere spendendo moltissimo i suoni che i bluesmen di Chicago degli anni '50 ricavavano da amplificatori raccattati nei banchi dei pegni e sui cataloghi per corrispondenza.
Era un genio inarrivabile depositario di formule magiche e ricette segrete? A nessuno, confrontando due vestiti, uno su misura realizzato da un sarto esperto con un tessuto di cashmere di altissima qualità ed uno apparentemente simile ma prodotto industrialmente con della lana ordinaria, verrebbe in mente di dare del genio assoluto al sarto, ma nemmeno di dire che con un tessuto di altissima qualità chiunque sarebbe capace di fare un vestito perfetto: Dumble era sicuramente un ottimo tecnico ed aveva un notevole orecchio, ma quali altri amplificatori sono stati costruiti sulla base delle caratteristiche, dello stile, delle esigenze del chitarrista che li avrebbe usati?
Ma allora era un ciarlatano che vendeva amplificatori Fender modificati a prezzi esorbitanti? Certamente no, se avesse voluto lucrare sulla leggenda che si era creata intorno a lui lo avrebbe fatto, mentre non ha mai approfittato del fatto che i suoi amplificatori costassero sul mercato dell'usato come una berlina tedesca di lusso: aveva le sue tariffe, proporzionate al lavoro artigianale che le sue creazioni richiedevano, ma tutt'altro che esorbitanti in relazione a quelle della liuteria classica, ad esempio, o di altri settori dell'artigianato su misura. Anche la sua leggendaria selettività in fatto di clientela si spiega con il fatto che dovendo collaborare con il cliente alla ricerca del risultato perfetto è normale che preferisse lavorare con gente come David Lindley o Robber Ford, persone affidabili e competenti, che con rockstar drogatissime o ricconi incapaci di suonare decentemente.
Certo aveva le sue esagerazioni: mi è capitato di vedere un suo modulo d'ordine degli anni '80 in cui non accettava di avere termini per l'ultimazione del lavoro e pretendeva che il cliente si impegnasse a non sollecitarlo, pena la risoluzione del contratto e la perdita della caparra: atteggiamento antipatico, ma comprensibile data la sua condizione di assoluta unicità sul mercato ed il fato che facesse tutto da solo.
Un ultima considerazione: Dumble ha costruito degli amplificatori, per chi li ha provati, davvero straordinari, ma il merito va anche ai suoi clienti che andavano da lui con un'idea di suono in testa e lasciavano che lui la realizzasse. Non posso che pensare che molti di coloro che senza aver mai provato un amplificatore Dumble si lanciano in lodi postume e alati epitaffi, se si trovassero di fronte al più grande genio (sconosciuto, come lo era Dumble all'epoca dei suoi primi geniali prodotti) dell'amplificazione e si sentissero proporre stadi multipli di gain nel preamplificatore ("ma come, la vera distorsione valvolare è quella del finale!"), booster a mosfet in ingresso ("orroreeeee! Mi vuole far suonare un ampli ibridoooo!") e coni Electro Voice ("io non lo ho mai provati, ma mio cuggino dice che suonano freddi") non rinuncerebbero ai loro assurdi dogmi pseudomistici ("In hoc signo vintage") basati sulla frequentazione di autorevolissimi forum, e forse non gli darebbero nemmeno una possibilità.
Perchè nasca un altro Dumble occorre che i chitarristi si liberino dalla venerazione acritica del passato, che fa proliferare i ciarlatani veri, quelli che vendono a caro prezzo oggetti obsoleti realizzati in serie con componenti da poco e tecnologia vecchia di cinquant'anni, e si aprano alla sperimentazione del nuovo, come quelli delle generazioni precedenti (Jimi è Jimi anche perchè ha sperimentato tecniche e strumenti che i suoi ispiratori e idoli di gioventù non avevano nemmeno a disposizione), anche in un campo "vecchio" come quello degli amplificatori a valvole e degli effetti analogici.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 20/01/2022 ore 08:54:42
Perché c'è qualcuno che lo considerava un ciarlatano? Non sapevo.
Io non ho mai avuto la fortuna di provare un suo ampli, e non credo accadrà mai, ma c'è poco da discutere su quest'uomo.
Ha avuto la genialità di indovinare una modifica ad un prodotto esistente (già eccezionale) e l'ha sfruttata. Ha fatto non bene, di più.
Quando il tuo prodotto diventa così richiesto, in particolare dai professionisti, è normale che i prezzi vadano alle stelle, e per un artigiano che decide di fare tutto da solo, a mano, è la manna dal cielo.
Ti permette di selezionare la clientela, fare quello che ti piace, avere interlocutori competenti.
Poi posso capire anche le sue "esagerazioni", il non accettare termini di consegna e richieste assurde.
Il lavorare su commissione è una delle cose più frustranti che esistano, succede in tantissimi campi, perché non ci si immagina le richieste assurde che arrivano dalle persone, spesso incompetenti, che ti chiedono un prodotto custom.
Tanti artigiani, artigiani veri, spesso smettono di lavorare su commissione, fanno le cose come piaccono a loro e le mettono in vendita, e il più delle volte vengono vendute. Meno stress e più soddisfazione.
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 20/01/2022 ore 15:17:48
Su alcuni forum americani subito dopo avere visto la notizia della morte ho visto commenti che gli davano in sostanza dell'approfittatore della credulità del pubblico, cosa assolutamente non vera perchè, come ho scritto, era nella posizione per poterne approfittare e non mi risulta che l'abbia fatto (gli sarebbe bastato un ben pubblicizzato contratto di consulenza con possibilità di sfruttare il nome Dumble con qualunque produttore di amplificatori per fare soldoni). Secondo me lui stesso era consapevole di essere in grado di costruire fantastici prodotti su misura, ma di non avere la magica formula dell'amplificatore perfetto per tutti, ed onestamente non approfittava della propria fama per vendere qualcosa che per lui non era possibile realizzare.
Dumble, da quello che raccontano i suoi clienti, non avrebbe mai potuto fare semplicemente il costruttore di amplificatori boutique da mettere in vendita al pubblico generico, era troppo pignolo e troppo perfezionista e soprattutto convinto che la sua particolare competenza fosse quella di saper adattare l'amplificatore al modo di suonare ed al suono ricercato dal committente. Basta tener conto che David Lindley, uno dei suoi primi cienti, aveva due testate Overdrive Special, una da usare per le ritmiche con vecchie Eko, Teisco e Danelectro destinate a questo scopo, una da usare esclusivamente per le lap steel (di solito Supro o Rickenbacker); quelle testate, pur apparentemente simili, erano diverse ed ognuna era ottimizzata per uno scopo, seppure per un unico chitarrista. E questo porta ad un altro discorso: la chitarra elettrica è uno strumento composto dalla chitarra vera e propria e da tutta l'elettronica (poca o molta) a cui è collegata. In fondo la chitarra è l'interfaccia di un sistema più complesso e infatti un geniaccio come Lindley suonava ferri vecchi da mercatino dell'usato in un Dumble e mai una Gibson o Fender d'annata in un amplificatore da mercatino dell'usato. Quello che Dumble aveva capito era proprio che per raggiungere certi livelli timbrici e dinamici (che non a tutti servono, beninteso) bisogna ottimizzare l'intero sistema (considerando nell'insieme tutto, compreso il tocco del chitarrista). Questo naturalmente comporta anche che il Sig. Pincopallo, dopo essersi svenato per comprare un Dumble, potrebbe rimanere deluso perchè il suo vecchio Blues Junior (cito di proposito un amplificatore che detesto, ma probabilmente per limiti miei) lo gratifica di più.
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di dariothery [user #12896]
commento del 20/01/2022 ore 10:09:0
Hai ragione. Qualche giorno fa ho trovato un video di un "noto influencer" italiano in tema chitarre che ha inaugurato una nuova rubrica della serie "rifate il suono di Mr.X" in cui ognuno manda un video in cui dimostra come riproduce il suono del chitarrista famoso di turno. La furbata è anche chiedere di mostrare la strumentazione utilizzata.
E' un modo per "dare visibilità" a tutti, farli sentire protagonisti per un istante di qualcosa eppure io lo trovo di una grande tristezza. Io ho approfondito i Van Halen un po' dopo gli Extreme ad esempio e Nuno era sicuramente un emulo di Eddie, eppure nonostante l'ispirazione le differenze si sono sempre sentite tutte e Nuno ha scritto pagine di chitarra memorabili proprio partendo da Van Halen, Brian May etc etc
Oggi si insegue la clonazione, e io in questo mondo mi ci ritrovo male. Ho persino difficoltà a rifare i miei suoni, figuriamoci quelli degli altri!!!!:)
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di BizBaz [user #48536]
commento del 20/01/2022 ore 17:01:41
Considerazioni interessanti, soprattutto sulla questione del dogmatismo e dell'emulazione di cui molti soffrono
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di Mm utente non più registrato
commento del 15/01/2023 ore 13:14:0
Analisi lucida e onesta,servirebbero un po' più persone così....
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di scrapgtr [user #12444]
commento del 15/01/2023 ore 15:39:0
Grazie, anche persone come te (mi pare di capire da quello che scrivi che sei un artigiano, saggio e realista
Rispondi
di scrapgtr [user #12444]
commento del 15/01/2023 ore 15:39:17
Grazie, anche persone come te (mi pare di capire da quello che scrivi che sei un artigiano, saggio e realista
Rispondi
di luxvan [user #15458]
commento del 20/01/2022 ore 19:01:17
Dumble è stato una presenza mistica da circa 40 anni!!! Peccato che non ci siano state interviste o video in tutto questo tempo! Ho provato il clone ufficiale di Fuchs e mi accontento pur rimanendo curioso, ma è abbastanza per capire quanto possa fare un ampli eccezionale, tanto che il proprietario risentendolo quando l’ho provato non ha più voluto vendermelo!!! Questa secondo la mia esperienza è la magia di Dumble, rip grande maestro
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di lbaccarini [user #14303]
commento del 21/01/2022 ore 09:56:35
Ho letto in questi giorni che Ben Harper raccontava che per cucirgli l'ampli su misura Dumble lo aveva fatto andare nel suo laboratorio e gli aveva fatto suonare la sua chitarra (cioè di Ben Harper) misurando i suoni con ll'oscilloscopio per capire bene come settare l'ampli sullo strumento e sul suonatore.
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di coprofilo [user #593]
commento del 21/01/2022 ore 13:40:44
Pare che lavorasse così anche Ken Fisher di Trainwreck, altri amplificatori leggendari ma meno conosciuti dei Dumble.
Il circuito era ottimizzato in base alla chitarra ed al risultato desiderato del cliente, sicuramente suonano bene anche con altre chitarre ed altri chitarristi ma il risultato cercato era raggiunto al 100% con un certo strumento ed una certa mano.
Bisognava avere le idee chiare, non erano strumenti da realizzare in serie.
Tornando ai Dumble: avevo letto da qualche parte che uno dei "segreti" del suono era l'utilizzo di un mix di segnali in fase e controfase, un po' come nel klon centaur che è rinomato per il suono molto pieno ed originale, chissà come suonano assieme ...
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di Amaranto utente non più registrato
commento del 08/02/2022 ore 14:01:21
Bei post, molto belli e su cui riflettere molto riguardo agli ampli Dumble ma non dimentichiamo che lui era un sarto dell'ampli da quello che ho capito, la rockstar gli portava il suo che veniva studiato con la sua chitarra ...intendo del musicista, e tramite anche oscilloscopio lo riprogettava su misura e per questo necessitava di tempi non brevi ed esenti da scadenza perciò i conti oggi non mi tornano verso chi crea cloni di ampli Dumble.. e la mia domanda è,.. cloni su che base? Cioe", uno vede un ampli clone Dumble e lo ordina funziona così? Ma Dumble non creava ampli lavorava su un modello per adattarlo riprogettandolo con modifiche richieste dal professionista plasmandolo a sua misura e immagine di suono.. e poi mettendoci la firma , comunque non sono d'accordo riguardo al ciarlatano, sarebbe come dire che tutti i professionisti che si sono affidati a lui erano imbecilli creduloni. .. ma stiamo parlando di grandi nomi della chitarra e non di sprovveduti novellini.. o magari mi è sfuggito qualcosa .... comunque post interessanti al punto da approfondire l'argomento ...parlo ovviamente a titolo personale ...Buone corde a tutti ;-)
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