di ares [user #1335] - pubblicato il 13 dicembre 2004 ore 17:05
ares scrive "Mi capita, a distanza di anni di riascoltare vecchi dischi di artisti a suo tempo trascurati, in certi casi rivalutandoli in altri casi, invece, riscoprendoli datati o, comunque, non più vicini alla mia attuale sensibilità.
Ho avuto per le mani in questi giorni alcuni dischi dei Gentle Giant: in pieno Progressive inglese dei primi '70. Confesso che all'epoca non mi piacevano ed oggi... nemmeno! Troppo complicati, troppi accordi, troppi intellettualismi: il risultato è una sensazione di angoscia o, nella migliore delle ipotesi, noia. Solo dopo aver messo sul lettore "When the Eagle Flies" dei Traffic (e neanche una delle cose migliori di Winwood) ho ripreso a respirare. Letteralmente tutta un'altra musica, nonostante il periodo in cui è stata incisa sia lo stesso. Ancora oggi non mi spiego il successo che 30 anni fa ebbe in Italia un genere musicale, il Progressive dei Gentle Giants, ma anche degli Yes, che, a mio modesto parere, si caratterizzava per un virtuosismo fine e sè stesso."