Già mi immagino le battute che verranno fatte sul sottoscritto (graditissime) a riguardo del fatto che sono comunista, cosa che oltretutto mi risulta quanto il mio interesse per le amebe del lago di Massaciuccoli in provincia di Lucca. Ma le battute sono comunque divertenti e gradite. L'oggetto del post è un'altra cosa: Tampa Red.
Antefatto
Mesi fa ero alla casa del popolo del paesello per il consueto aperitivo delle 19.00 o' clock. Mentre sorseggio (campari e gin), leggo i quotidiani che trovo in giro, di cui uno la Gazzetta Dello Sport, che non me la cago proprio, La Nazione e ovviamente L'unità, dato l'ambiente. Dopo aver mandato a quel paese per la trecentomilionesima volta il presidente del circolo (e del partito), perché mi vogliono fare la tessera arci e io mi defilo sempre, dal momento che non me ne frega nulla né della tessera e né del partito. Insomma, sfogliando l'unità trovo questo articolo su Tampa Red, e credo quasi certamente di essere l'unico in tutto il paese ad averlo letto e averlo apprezzato in pieno cogliendone le sfumature poiché stiamo parlando di un campo dove quà nessuno ne sa piu di me (e di voi): Il Blues.
Di Tampa Red forse non ho mai ascoltato nulla, è uno dei pochi bluesman di cui non possegoo vinili, ma di libri sul blues e musica nera ne ho una riserva sconfinata e praticamente lo conosco da sempre.
Di Tampa si dice che sia un chitarrista geniale e bizzarro, purtroppo dimenticato e anche sottovalutato. Tampa morì da solo, alcolizzato, dimenticato come un cane. Peccato. Meno male che ci siamo noi che ce lo ricordiamo però. Leggenda dice che fu proprio lui a inventare il rock'n'roll e non nel 1954 Elvis e tantomeno Bill Haley, e neanche nel '51 quando Ike Turner incise Rocket 88 o nel '47 quando un certo Roy Brown incise Good Rocking Tonight.
Tampa incise, nel 1929, It's Tight Like That, una song che utilizzava già le scale tipiche del RnR in seguito poi riprese da tutti. Esiste pure un libro su questo argomento,che spiega proprio come questa song anticipò il RnR, il libro è di Vincenzo Martorella (Einaudi), non so se si trovi tanto facilmente e comunque io quel libro non ce l'ho.
Appena posso (quattrini) mi procurerò qualche disco di Tampa proprio per sentirmelo 'sto pezzo. Se lo trovo, pure il libro. Non so quanto tutto questo sia vero e quanto a voi possa interessare l'argomento ma a Tampa dedico, comunque e a prescindere da questo, un pensiero di affetto e stima. Dopo tutto sono state le persone come lui e non solo come lui che hanno fatto grande la musica, secondo me. Arrivederci.
P.S.: per chi non l'avesse capito, le pagine del servizio sull'unità le ho strappate e me le sono portate a casa. E senza tessera arci.