Pare l'articolo precedente sia interessato a qualcuno perciò continuiamo e cerchiamo qualcosa di nuovo da fare.
Questa volta partiamo da un presupposto diverso rispetto alle pcb.
Se per esempio del nostro pedale non dovessimo riuscire a trovare lo schema pcb ma soltanto lo schema elettrico non dobbiamo accantonare il progetto, possiamo benissimo realizzarlo senza dover progettare nessuna pcb, ma con una basetta millefori.
Cos'è una basetta millefori?
Si tratta di una basetta, solitamente in vetronite, nella quale ci sono una serie di fori equidistanti ed della stessa dimensione, adatti all'inserimento dei piedini dei componenti elettrici. L'altra caratteristica è che in un lato della basetta non c'è tutto uno strato di rame, come nelle basette di cui parlavo nello scorso articolo, ma il rame è circoscritto ai fori, perciò in ogni foro potrò saldare il piedino di un componente senza che esso sia in contatto con i fori vicini.
Questo è vero per le millefori più semplici, poi ce ne sono altre dette stripboard dove i fori sono collegati a righe, quindi avrò colonne parallele che non sono a contatto, ma non complichiamoci troppo la vita!
Benissimo ora ho in mano la mia millefori cosa devo fare per realizzare il mio tanto desiderato pedalino?
Ecco adesso c'è un po' da perdere la testa dietro al nostro circuitino perché in sostanza dovremo seguire i percorsi che fanno i nostri componenti e stagnare i componenti di conseguenza.
Chiaramente con le millefori non ci sono i circuiti stampati perciò dovremo tracciarli noi da un piedino all'altro e da un foro all'altro.
ACCORGIMENTI E CONSIGLI PRATICI
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PROVATE!!! ;
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la massa è unica per tutto il circuito perciò collegate i vostri componenti, certamente a piacere e a discrezione, ma cercando di avvicinare le masse ad un unico punto;
Fortunatamente il web ci aiuta anche negli schemi con millefori quindi potrete tranquillamente trovare moltissimi progetti di pedali realizzati su mille fori che quindi vi dicono già come disporre i componenti, dove effettuare le connessioni e vi semplificano la vita.
Cercate su google per esempio "effetti schema su millefori".
C'è da sottolineare il fatto che solitamente le millefori sono utilizzate per i prototipi, perciò difficilmente otterrete un lavoro stratosferico, però è una valida alternativa alle pcb e per esempio per un booster la millefori è più che sufficiente!!
"Senti ma……..cosa vuol dire stagnare???"
Ecco questo me lo sono chiesto anche io quando ho iniziato a giocare con il DIY ed ero convinto le stagnature si potessero fare anche con un liquido, del quale facevi cadere una goccia ed il gioco era fatto.
Diciamo pure che ci ero andato vicino :)
Abbiamo bisogno di:
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Stagnatore da 45W in su - 9 euro se posso permettermi un consiglio non date retta a chi vi dice che uno stagnatore da 9 euro non vale niente, che le torrette sono meglio, che non è professionale..ragazzi stiamo "giocando" e di spendere tanti soldi per una torretta non ve ne deve fregare niente! Io con una spesa di 9 euro vado avanti da 8 anni. Certo se trovate un buon stagnatore che vi pare migliore con un prezzo poco maggiore a 9 euro i soldi sono ben spesi. Un altro fattore importate è che abbia la punta relativamente fina, per quanto siano standard ce ne sono alcuni con la punta un po più grossa, e inoltre ci tengo a sottolineare la comodità che abbia un interruttore on/off per non doverlo staccare ed attaccare alla spina ogni volta;
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Stagno - 3 euro per 100 grammi è molto importante la scelta del diametro dello stagno perché il prezzo che vi ho indicato è per un rotolo di stagno da 0,56mm. Se per esempio scendete al di sotto di tale diametro comprando un 0,50mm vi può costare 3 euro di 50 grammi. Non fate l'errore che ho fatto io di prendere un filo da 1mm e dire tanto ne uso poco e costa meno..farete delle saldature approssimative, o per lo meno all'inizio! Io vi consiglio di stare sul 0,50mm o 0,56mm!! Inoltre le leghe di stagno che devono interessare a noi sono quelle che contengono piombo, in generale con una percentuale 60/40, perché in commercio ci sono anche leghe di stagno senza piombo ma con queste è necessario certamente uno stagnatore più serio, che raggiunga almeno i 450 gradi;
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Stand per saldatore può essere anche una semplicissima scatola di metallo nel quale potrete riporre lo stagnatore ancora caldo;
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Spugna umida la spugna appena umida serve per pulire la punta dello stagnatore dopo averlo scaldato o dopo averlo usato;
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Terzo Braccio - 5 euro Un accessorio davvero molto comodo, ma non indispensabile. E' un supporto con due pinzette a coccodrillo snodabili ed una lente d'ingrandimento. Ci da una mano a sostenere i componenti da saldare, anche perché le temperature si fanno propriamente BOLLENTI!!
Benissimo dopo essersi armati del necessario vediamo come si stagna, o meglio come io stagno, che poi non venga fuori qualcuno che mi dice "Non si fa così!".
Iniziamo col dire che prima di tutto bisogna accendere lo stagnatore ed attendere che sia ben caldo.
Vediamo alcuni esempi.
Se dobbiamo stagnare il piedino di un componente: lo infiliamo nel foro, e girata la basetta dalla parte del rame, appoggiamo di fianco al piedino da un lato lo stagnatore e dall'altro lo stagno, cercando di stare con lo stagno vicini alla basetta e con la stagnatore leggermente sopra, questo perché se si appoggia lo stagnatore sulla basetta si incorre nel rischio di fondere la vetronite e staccare il rame. Ne basterà davvero una gocciolina!
ACCORGIMENTI E CONSIGLI PRATICI
Anzi è proprio detta stagnatura fredda ed ha pessime caratteristiche meccaniche ed elettriche, quindi facilmente si staccherà e condurrà male.
Lasciate pure si raffreddi da sola.
Se dobbiamo fare una pista di stagno su una mille fori: appoggiamo la punta del rotolo di stagno sul cerchietto di rame intorno al foro dal quale vogliamo partire, avviciniamo lo stagnatore allo stagno lasciando cadere una goccia leggermente più abbondante, togliamo il filo di stagno e con lo stagnatore cerchiamo di tirare la goccia verso il foro successivo, è davvero semplice, basta usare poco stagno!
Se dobbiamo stagnare un cavo ad un jack o ad un potenziometro: iniziamo preparando i piedini del jack, o potenziometro che sia, passandoli con un po' di carta vetrata. Depositiamo poi una goccia di stagno sul piedino, quindi prendiamo il cavo, ne spelliamo la punta giusto il necessario che entri nello stagno, appoggiamo questa parte spellata sopra lo stagno e sopra di essa lo stagnatore finché non vediamo il filo penetrare nella gocciolina che abbiamo depositato in precedenza. Evitate di arrotolare i fili se il cavo è un multi filo.
Provate e riprovate perché farsi buoni cavi jack fatti in casa non è difficile e il risultato è migliore di tanti prefusi di basso prezzo!
Prossimamente torneremo alle pcb e parleremo della fotoincisione!
Alla prossima puntata...