di stefano58 [user #23807] - pubblicato il 25 maggio 2011 ore 22:19
Mettetevi comodi , spegnete i fornelli , abbassate il televisore , imbavagliate la moglie e versatevi un buon bourbon nel bicchiere , che si parte per un giro turistico attraverso gli anni , di quelli che sono solito farvi fare con i miei racconti un po’ noiosi , è vero , ma tutti autenticamente vissuti.Chi già mi ha letto e sa dove andrò a parare , se vuole può chiudere qui , saluti e baci e amici come prima.Non c’è niente di male , lo faccio anche io a volte……è il bello dei diari come di qualsiasi cosa scritta : se non ti piace , chiudi e rimetti tutto in libreria , o se serve una zeppa per il tavolo che nazzica , si unisce l’utile al dilettevole.
Ma se invece , a vostro rischio , avete deciso di continuare , anche solo fosse un “ voglio proprio vedere dove vuole arrivare…”,allora dovete sorbirvi prologo , antefatto , note a margine e , dulcis in fundo , dibattito ! :DDD…scherzi a parte , stavolta ho dovuto prendere il coraggio a due mani , scrollarmi di dosso pudori e remore , perché il pezzo che vi farò sentire è del 1977 , la mia prima canzone.Si , canzone , perché non è un brano musicale , è proprio una di quelle cose che sentivo alla radio e nei dischi , una marmellata di musica e parole , un racconto breve con titolo , strofa , forse manca il ritornello , ma mi sembrava banale ( o forse non ero in grado di farlo….).Il titolo : Panchine e champagne.
Le panchine erano quelle dei giardinetti di Montesacro , luogo dove ho passato gli anni della giovinezza , dai banchi del liceo fino ai primi lavoretti passando per la naja.Si stava tutti assieme , si parlava e parlava tutto il giorno fino a notte fonda , estate o inverno ,si suonava , si beveva e fumava di tutto , senza eccessi ma curiosi di esplorare anche i meandri più recessi dei nostri giovani cervelli. Purtroppo qualcuno si è perso per strada ,altri negano che siano mai passati per di lì , c’è persino chi fa finta di non ricordare fatti e persone solo perché oggi è uno arrivato.Eppure su quelle panchine abbiamo viaggiato molto più che nella realtà , anche se eravamo una gebnerazione on the road , saccoapelo e autostop ,nessuna meta , basta che si sta assieme.Lo champagne è un modo per indicare il brindisi , la ricorrenza , visto che nella canzone mi rivolgo ad un amico ,atteggiandomi a persona vissuta che guarda al passato già con nostalgia , non tanto per il tempo fuggito via , ma per le occasioni perse , le emozioni consumate su quelle panchine e poi gettate nel cestino dei rifiuti.Avevo 19 anni nel ’77 ,avevo il futuro davanti ma sentivo che qualcosa si stava perdendo , che nulla sarebbe stato più uguale……volevamo cambiare il mondo , ma il mondo premeva su di noi con tale forza che la spallata , scambiata per una pacca sulle spalle , ci avrebbe fatto perdere l’equilibrio.
Ma tornando al testo ( e ai testimoni ) , mi rivolgo quindi ad un amico che ora non frequento più , ma che per anni è stato un fedele compagno di marcia , anche una guida , con i suoi quasi due anni più di me , un talento assoluto con la chitarra quanto pronto ad innamorarsi di qualunque gonna svolazzasse intorno a noi….e quante batoste….Alla fine , parlo di morte , ma non di quella fisica , quanto di quella ideale , con qualcuno che accettava il compromesso , la spintarella del papà , lasciava le panchine per una cravatta , un buon posto , e tanta noia davanti agli occhi.O almeno così mi sembrava , io , duro e puro che ancora oggi non ho capito se le mie scelte daranno un senso alla fine di tutto , o se avrò solo rincorso un qualcosa di irraggiungibile e privo di senso.Resta il fatto che l’amicizia è un valore assoluto , non conta il dopo o il prima , quando c’è , ed è profonda , sembra possa salvarti da qualunque minaccia.
E qui si lega il perché ho deciso di farvi sentire questo pezzo…Giorni fa Mimmo (bernablues) , che io considero un amico oltre la virtualità di Accordo ( non chiedete il perché , la razionalità non fa rima con sensazioni ), ebbene mimmo ha postato una versione di mr bojangle ed appena è iniziata ho pensato :ma questa è panchine e champagne !A quei tempi sentivo davvero tutta la musica del mondo ,e sicuramente qualcosa è rimasto dentro , anche se in realtà ai tempi mi sono più ispirato a right between the eyes di crosby e nash , ma chi può dire cosa ?Comunque Berna me l’ha chiesta , e non posso tirami indietro…
L’ho registrata con cubase ( e senza riverberi ,saranno contenti in molti ) perché la facevamo a tre chitarre , anche se poi poche persone l’hanno ascoltata allora , e poi è rimasta su carta sino ad oggi , un salto di 34 anni , quasi un reperto archeologico.Devo dire che facevo la parte cantata alta ,e ora non ci arrivo più , c’erano begli intrecci con i miei amici ,dovete accontentarvi.Anzi , il primo che ride lo caccio fuori dalla classe !
Ciao a tutti
panchine e champagne
Lascia che guardiamo insieme
questi anni indietro
visti con la voglia di andare lontano
Andare via lontano
soli sopra una panchina
in un giardino
ma a noi sembrava un treno
E dal finestrino
vedevamo passare il mondo
ma siamo scesi alla prima stazione
A mezzanotte il biglietto era già scaduto
Lasciarsi andare dentro ad un bicchire
pieno di parole
sporche di latte e di vino
O quando sui sedili rotti della macchina
pensavi frasi che tu credevi non tue
Ma ti ho già visto
piangere versi sopra il tuo amore
Non ti bastava che ci piangessi anch'io
Ma forse non lo sai che a volte
le carezze
si sciolgono in lacrime
Quando la notte
ci coglieva con gli occhi arrossati
quando la luna non ci bastava più
Allora dicevamo -ti ricordi-
di essere vecchi
E poi la voglia di campare
che ci porta ogni giorno
sempre più vicini alla morte
La morte travestita da banchiere
con le tasche piene
e le serate vuote di caldo e di freddo
Mi hai detto una volta
che il mio mestiere è fare l'attore
che odio me stesso perchè amo gli altri...
Ma guarda un po' che noi due , così diversi... siamo uguali