Da “Life” di Keith Richards (ed. Varia/feltrinelli)
Pagg. 61 – 62
….Ma il pezzo che davvero mi sconvolse come un’esplosione nella notte mentre ero sintonizzato su Radio Luxembourg con la mia radiolina anziché essere a letto a dormire, fu Heartbreak Hotel. Mi lasciò senza parole. Non l’avevo mai sentita prima, non avevo mai sentito nulla di paragonabile. Mai sentito nominare Elvis. Eppure, era come se lo stessi aspettando, quel momento. Quando mi svegliai il giorno dopo ero un’altra persona. Di punto in bianco mi sentivo sopraffatto….Dopo il primo verso – Since My Baby Left Me –
fu il sound a catturarmi, dandomi il colpo di grazia. Heartbreak Hotel fu il primo pezzo rock che udii in vita mia. Dietro quella canzone c’era un modo radicalmente nuovo di modulare la voce: un sound totalmente diverso, spoglio, ruvido, senza fronzoli, senza violini o cori femminili o altre melensaggini, qualcosa di completamente differente. Un suono nudo , che metteva in risalto il cuore pulsante della musica la cui esistenza avevo sempre sospettato, senza tuttavia averne prova. Tanto di cappello a Elvis. Il silenzio era la tela, la cornice, il punto di partenza; non c’era bisogno di saturare ogni spazio. Ecco cosa fece per me Heartbreak Hotel. Non avevo mai sentito nulla di tanto essenziale. A quel punto, dovevo recuperare tutto ciò che quel tizio aveva inciso prima di allora. Per fortuna afferrai il suo nome, captando nuovamente il segnale di Radio Luxembourg. “Questo era Elvis Presley con Heartbreak Hotel.” C...o!
Qui il video (Elvis 1956)
https://www.youtube.com/watch?v=c_1K6h1WFC0