Come se fosse una puntata di ArtAttakk, mi sono voluto cimentare in qualcosa che ritenevo più grosso di me... ma alla fine ne sono uscito dignitosamente bene:
Dopo giorni d'attesa (causa "nozioni di lentezza applicata alla finitura del body") .. finalmente questa notte ho potuto assemblare la mia nuova creatura; tanta pazienza , tanto sudore però il primo vagito è stato decisamente convincente.
Le impronte sono la cosa più prezosa: la mia , quella della mia compagna e una zampata del mio gatto che mi ha assistito per tutto il tempo attendendo anche lui con trepidazione il momento del montaggio delle corde (lui adora le corde appena montate ed ancora con le estremita penzolanti) e chiedendosi come mai da un pò di tempo passassi la notte a scartavetrare...
Ingredienti:
-Body di una vecchia Squier deluxe sverniciato, finitura (impronta compresa) nitrocellulosa, leggere mani di fissativo trasparente (non lucido, non sia mai) - risultato di stampo "country painting" che me gusta parecchio (speriamo duri)
-manico di non so dove (penso giapponese) by "boxguitar" '60 finitura giallino-vintage, tasti med-jumbo, nella norma (un manico più che decente) meccaniche Kluson autobloccanti sempre stile vintage, capotasto in graph.;
-ponte Kluson a 6 viti , con blocco in acciaio (e aggiungo .. bello caxxxuto) 4 molle ;
-elettronica Alpha , condensatore toni Orange-drop , e collaudatissimi pickups artigianali (M.P.) installati su battipenna 3 strati nero (switch neck-on).
problemi ce ne sono stati durante l'assemblaggio, ma un colpo di raspa qua ed una trapanata là ... tutto risolto.
se siete "Brico-portati" provateci ... non è troppo difficile.