di ansgar [user #18075] - pubblicato il 25 settembre 2011 ore 18:19
non per aggiungere qualcosa di particolarmente efficace sull'argomento, ma per buttare giù una piccola considerazione personale a margine dell'ennesima discussione sul suono acustico di qualche giorno fa sulle pagine di accordo. per costume mentale tendo a diffidare delle prese di posizione assolutistiche, per il semplice motivo che concentrando le proprie energie su un unico punto - un ideale di suono, nel nostro caso - spesso si rischia di perdersi la complessità del quadro d'insieme. per me non esiste 'il suono acustico', incarnato da un marchio o da un progetto costruttivo 'vincente' a discapito di tutto il resto. esiste un suono o un progetto e un altro suono (altro progetto) e un altro ancora. due risultati - costruttivi, sonori - totalmente diversi sono capaci di entusiasmarmi ugualmente se riescono a rendere delle caratteristiche, delle sensazioni in ciascun caso uniche ed interessanti. questo è il bello: la ricerca di fascinazioni diverse, magari complementari. ad esempio ciò che amo della mia taylor 412, le sue caratteristiche che non ho mai mancato di condividere con trasporto, non mi allontana, non mi fa escludere a priori una resa totalmente diversa ma ugualmente trascinante. è per questo che neanche un anno fa ho cercato e trovato un ideale di suono diverso in una bellissima dread della larrivee. per le stesse ragioni ho da poco lasciato andare la larrivee verso altri lidi per amore di ricerca, per accogliere un altro strumento. l'obbiettivo in questo caso è sempre rinnovabile, sempre trasferibile. il bello è trovare strumenti da cui sarà sempre più difficile separarsi. e magari poi separarsene.