Finalmente mi ero deciso a comprare la "chitarra definitiva", quella che pensi ti porterai con te sempre, che saprà darti solo soddisfazioni al solo guardarla.......Così ho pensato, visto che ho diverse fender (strato mex ed american e tele americana) una gibson LP studio di tutto rispetto (con Seymour Duncan antiquity), una LTD (con PU attivi e floyd rose), di puntare a qualcosa di grosso ed importante!
E qual'è la chitarra più desiderata dai chitarristi? Semplice, la PRS.
Sono partito una mattina (libero dal lavoro) anche perchè nei negozi di musica è meglio andare quando c'è meno gente, vista anche l'importanza dell'aquisto da fare, e sono andato in un negozio ben fornito, dopo contatto telefonico, di una decina di PRS.
Alla fine ne ho provate 4 e tante me ne sono bastate per la scelta.
Nell'ordine ho provato una Santana IV, una Custom 24 del 25 anniversario, una studio ed infine una Mc Carty Brazilian Limited edition (di II mano ma non so di quanti anni fa).
La PRS Santana esteticamente è fantastica, forse ha l'estetica più bella di tutte le chitarre che conosco, ma mi ha dato subito, dopo averla presa in mano, una sgradevole sensazione: legni leggerissimi, pesante la metà della mia strat messicana! La tastiera era scorrevole, action bassa, abbastanza comoda, ma per il resto una delusione! Da spenta non suona affatto, volume zero ( la mia gibson studio ha un volume da spenta che sembra semiacustica!).
Ho fatto la prova con una testata Orange Tiny Terror (mitico, io ho il combo!) collegata ad una cassa marshall: devo dire che il suono è buono ma il sustain non mi ha impressionato nemmeno con la massima distorsione ( non ottenevo nemmeno un bel feedback Santana-style!!), quanto meno da una chitarra che costa quasi 3500 euri ti aspetti qualche cosa in più, no?
Dopo ho provato la Custom 24 e subito mi ha colpito negativamente l'action elevata: ma come faccio a capire se la tastiera è buona o se frigge con i banding se l'action è troppo alta? Ma una chitarra di 3000 euri dovrebbe uscire dalla fabbrica in condizioni perfette, soprattutto se è un'edizione limitatata come la custom del 25 anniversario! Anche in questo caso la chitarra è fatta di legni leggerissimi e non mi ha trasmesso nessuna sensazione positiva o differenze significative rispetto a chitarre che costano 2000 euri in meno.
La Studio tra le 3 è la più versatile, ha degli humb splittabili in single coil ma, lasciatemelo dire, rispetto ai single coil texas special non suonano affatto e non hanno alcuna personalità (voglio ricordare che io amo alla follia il suono dell'ampli che ho usato per la prova che è lo stesso che uso a casa!).
La Mc Carty di II mano era una brazilian limited edition: devo dire che pesava il doppio delle altre 3 e decisamente suonava meglio, ma spendere 2500 euri per una chitarra di II mano non mi sembrava il caso, tanto più che successivamente ho provato una gibson custom di II mano che , allo stesso prezzo, mi sembrava decisamente meglio in termini di sustain, confortevolezza della tastiera, carattere timbrico: poca personalità per la PRS rispetto ad altre chitarre dove il suono è caratteristico. Inoltre ho notato alcuni rumori di fondo nel momento del cambio tra un PU e l'altro (anche nella Santana)!
Qualcuno potrebbe dire che sono versatili, ma a volte, a mio avviso, essere troppo impersonali rende il suono piatto ed incolore.
Morale della favola: non ho comprato nulla, mi accontento delle mie chitarre (anzi le ho rivalutate!).
Tralasciando il discorso del suono che è sempre personale, mi soffermo su alcuni dati oggettivi riguardo alle PRS:
1- legni leggerissimi,
2- sustain non differente da altre chitarre;
3- settaggio della chitarra a volte approssimativo;
4- rumore di fondo al cambio di PU;
L'unico strumento di valore provato ( ma non così di valore da giustificarne il prezzo) era porprio la PRS più vecchia: a questo punto comincio a capire quando sento nei vari discorsi sulle chitarre quelle persone che rimarcano la qualità degli strumenti d'annata, assolutamente su un altro pianeta rispetto agli strumenti attuali.
Quindi la domanda è la seguente, e la pongo a tutti gli accordiani: se i materiali che oggi è possibile usare sono decisamente inferiori a quelli del passato e se la cura costruttiva, in un sistema globalizzato come il nostro, non può essere più da vero liutaio ma improntato più sui grandi numeri che sulla qualità, per quale motivo queste chitarre costano così tanto? Forse abbassando il prezzo in modo giusto PRS ne venderebbe anche di più, o forse gicoa sul fatto che, essendo una PRS, uno si convince che debba suonare bene per forza e si autoconvince che PRS è meglio di altre marche.
Io personalmente dopo tutte queste prove amo ancora di più la bia bistrattata fender american special e la Gibson studio (le americane più economiche) !!
Spero di ricevere molte critiche contrarie!