Salve a tutti accordiani!
Con questo primo diario intendo condividere con voi l'avventura avuta nel comprare un Fender Precision da regalare a mio padre per Natale.
Premessa: mio padre ha sempre voluto suonare uno strumento musicale, oltre 20 anni fa si era comprato una Eko elettrica, volendo imparare da autodidatta, ma a causa del suo lavoro non era mai riuscito ad applicarsi decentemente e alla fine l' aveva ceduta ad un suo amico chitarrista.
Ultimamente ( si parla di 2 mesi fa circa ), non si sa come, non si sa perchè, ha iniziato ad appassionarsi del basso come strumento, facendolo emergere dalla mera ritmica ripetiva come invece considerava precedentemente. Ogni volta che sentivamo delle canzoni in macchina mi faceva notare emozionato qualsiasi parte bassistica. Come se questo non bastasse, dopo aver visto i Saxon dal vivo, si era autoconvinto a comprarsi un Epiphone Thunderbird e a ritentare un nuovo approccio ad uno strumento. Poco tempo dopo, galeotto fu Steve Harris ( senza però aver visto gli Iron dal vivo xD ), e pensò di comprarsi un Precision.
Tutti questi progetti vennero però abbandonati dal tempo di ristrettezze economiche che stiamo attraversando, con la promessa di mio padre di comprarsi il basso in tempi migliori.
A quel punto si fece larga in me l' idea di regalargli per Natale ciò che tanto desiderava, io non desideravo nulla di particolare per la festività, così mi decisi e iniziai a spulciare qualsiasi sito musicale nella zona Milano-lecchese alla ricerca di un Precision messicano usato ( avevo 400 euro massimi di budget ); dopo 2 settimane di ricerca, senza aver cavato un ragno dal buco, per scaramanzia riguardo alcuni dei siti precedentemente esplorati, e cosa mi trovo? Un bellissimo Precision messicano color crema usato e venduto a 380 euro custodia compresa. Chiamo immediatamente il negozio, lo prenoto dandogli la data in cui sarò venuto a ritirarlo.
Sostanzialmente il mio piano era ben congeniato: mio nonno ( che ringrazio moltissimo per questo enorme favore )mi avrebbe portato fino a Milano, il giorno in cui generalmente vado in piscina a nuotare, in modo da non destare sospetti, anticipando i soldi, che gli avrei ridato con le mance di Natale che mi avrebbero dati i parenti. Egli era spaventato dal fatto che non era mai stato nel centro di Milano in macchina e aveva paura di perdersi, forti però di Google Maps e delle mie ininterrotte pressioni alla fine sono riuscito a convincerlo e siamo andati a Milano (tra l' altro facendo cilecca un giorno perchè c'era il blocco del traffico e io come un idiota non mi ero informato a proposito di esso).
Entriamo così nel negozio, mi fanno provare il basso, rimango piacevolmente colpito, tutti i tasti e tutte le corde suonano, non ci sono praticamente segni se non qualche graffietto, insomma tutto funziona come dovrebbe funzionare. Insieme alla custodia scopro che il precedente proprietario aveva lasciato una tracolla in ottime condizioni munita di strap lock ( altra botta di deretano ). Contento vado in cassa e chiedo un jack, e mi viene regalato un Ernie Ball, ( ennesima botta di culo ), sempre più stupito ( tornerò di sicuro in quel negozio, sia per gentilezza che per l' enorme fornitura di strumenti ), pago e torno a casa felice.
Nascondo il basso a casa di mio nonno fino al 23 dicembre giorno in cui lo porto a casa e imbosco in soffitta; il giorno dopo mio padre va a portare le scorte di cialde di caffè giusto in soffitta, dopo, con la sua assenza salgo, preoccupato che avesse trovato la sua sorpresa. Non l'avessi mai detto aveva lasciato le scatole di cialde a un metro dal basso, senza però accorgersene della sua presenza! Fortunatamente l' avevo nascosto bene dietro ad un muretto di cartongesso. Preoccupato decido di spostarlo sotto il mio letto, al ritorno, mio padre mi fa cambiare le lenzuola ( ma porca put**** ), facendo finta di niente faccio tutto in quattro e quattr'otto, mio padre fortunatamente non si accorge ancora di nulla.
La mattina di Natale ci svegliamo tutti, dico a mio padre di chiudere gli occhi che gli avrei portato il suo regalo; quando gli dico di riaprirli rimane senza fiato, con una faccia di quelle irripetibili, mi abbraccia e si mette a piangere ( mai visto mio padre piangere ).
Tutto lo stress causato dal viaggio, dai ripetuti nascondigli e dalla continua paura di essere scoperto era stato ripagato completamente.
Grazie per aver letto questa storia chilometrica, spero vi sia piaciuta.
Ora ho da chiedervi un consiglio, ho visto dei filmati su youtube di insegnamento al basso, però, almeno per l' impostazione delle mani e per ricevere un giusto indirizzo mi sembra il caso che vada da un maestro serio, almeno per il primo anno, che ne dite?
Grazie ancora,
Andrea